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(Adnkronos) - Primo incontro, con svolta storica, oggi tra re Carlo e Papa Leone: per la prima volta dopo 500 anni il re britannico pregherà con un Pontefice. Al sovrano d’Inghilterra sarà conferito anche il titolo ad hoc di ‘Royal Confrater’ presso la Basilica di S. Paolo fuori le Mura. Ad accompagnare i reali nella visita in Vaticano ci sarà l’arcivescovo di York, Stephen Cottrell, la seconda carica più importante nella Chiesa inglese dopo l'arcivescovo di Canterbury che non sarà presente in Vaticano in quanto Sarah Mullally prenderà possesso dell’arcidiocesi a marzo 2026. L’udienza di Papa Leone XIV con il re Carlo e la regina Camilla è prevista alle 11.00 nella Biblioteca vaticana. Quindi il sovrano incontrerà il segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin. Momento storico poco dopo le 12.00: il Santo Padre, affiancato dall'arcivescovo di York, presiederà una preghiera ecumenica per la cura del Creato nella Cappella Sistina alla quale parteciperà re Carlo. Nella sala Regia successivamente si svolgerà un incontro con personalità, associazioni e aziende impegnate nella tutela della casa comune. Nel primo pomeriggio, alle 14.30, nella Basilica di San Paolo fuori le Mura a re Carlo sarà conferito il titolo di Royal Confrater. Prima della celebrazione ecumenica, i reali visiteranno la tomba di San Paolo. Re Carlo e la regina Camilla sono arrivati nel pomeriggio di ieri all'aeroporto di Ciampino, formalmente accolti da rappresentanti della Santa sede per la visita di Stato presso il Vaticano, spiega una nota condivisa da Buckingham Palace. In particolare, i reali sono stati accolti in aeroporto dall'ambasciatore di Sua Maestà presso la Santa Sede, Christopher Trott, dal vice capo Missione presso la Santa Sede, Anabel Inge e dal responsabile dell'Ufficio del Protocollo della Città del Vaticano, Monsignor Javier Domingo Fernandez González e e dal Nunzio Apostolico emerito, l'Arcivescovo Francesco Canalini. L'ultima visita di re Carlo e della regina Camilla alla Santa Sede risale ad aprile, quando hanno avuto un incontro privato con Papa Francesco poco prima della sua morte. I reali erano stati ricevuti dal Pontefice a Casa Santa Marta durante la loro visita di Stato in Italia. Re Carlo, in qualità di principe di Galles, aveva già visitato la Santa Sede in cinque occasioni: nell'aprile 1985, nell'aprile 2005 per i funerali di Papa Giovanni Paolo II, nell'aprile 2009, nell'aprile 2017 e nell'ottobre 2019 per la canonizzazione del Cardinale John Henry Newman. La regina Camilla, in qualità di duchessa di Cornovaglia, ha accompagnato Sua Maestà nelle visite dell'aprile 2009 e dell'aprile 2017. Come principe di Galles, Sua Maestà è stato ricevuto da Papa Benedetto XVI durante la visita del 2009 e da Papa Francesco durante le sue visite del 2017 e del 2019. Sua Maestà ha anche incontrato Papa Giovanni Paolo II a Canterbury nel 1982.
(Adnkronos) - Mancano pochi giorni alla manifestazione nazionale della Cgil, indetta per sabato 25 ottobre a Roma, in piazza San Giovanni. Uno dei temi oggetto dell’iniziativa, per la quale è prevista la partecipazione di decine di migliaia di persone, è la richiesta di aumento di salari e pensioni. E proprio in tema di pensioni è molto netto il giudizio dell’organizzazione sindacale: “Altro che superamento della Legge Fornero” si legge su Collettiva.it, testata informativa multimediale del sindacato di Corso d’Italia, “l’esecutivo che ne aveva promesso l’abolizione la sta, di fatto, rafforzando. È la quarta Manovra consecutiva che interviene sulle pensioni senza una visione riformatrice. Nessun blocco dell’aumento dei requisiti. Viene confermato l’adeguamento alla speranza di vita, un meccanismo che farà scattare un progressivo innalzamento sia dell’età per la pensione di vecchiaia sia dei requisiti contributivi per la pensione anticipata. Nel dettaglio: dal 2027 scatterà l’aumento di un mese, dal 2028 l’aumento di due mesi, e – secondo le stime già note – dal 2029 si aggiungeranno altri due mesi”. Il risultato è la pensione a 67 anni e 5 mesi, e la pensione anticipata con 43 anni e 3 mesi di contributi (42 anni e 3 mesi per le donne). Rimangono esclusi dall’aumento i lavoratori gravosi e usuranti, ma si tratta solo dell’1,7% di chi andrà in pensione nei prossimi anni. “Nonostante le promesse elettorali, viene nuovamente azzerata ogni forma di flessibilità in uscita” denuncia Ezio Cigna, responsabile delle politiche previdenziali della Cgil nazionale. “Non vengono prorogate nemmeno Quota 103 e Opzione Donna, già fortemente penalizzata negli ultimi anni. In questo modo si chiude la possibilità per lavoratrici e lavoratori di accedere alla pensione prima dei requisiti Fornero”. Sul fronte economico, “l’unico intervento riguarda le maggiorazioni sociali, che crescono di appena 12 euro rispetto all’anno scorso – spiega Cigna – mentre le pensioni minime vengono adeguate solo all’inflazione più un 1,3% aggiuntivo, pari a poco più di 4 euro al mese. È una presa in giro per chi vive con assegni di poche centinaia di euro”. Nemmeno il pubblico impiego esce indenne. Sul Tfs/Tfr, il governo riduce da 12 a 3 mesi i tempi di liquidazione solo per chi va in pensione per limiti di età o ordinamentali, lasciando migliaia di lavoratrici e lavoratori ancora in attesa per anni. Un giudizio netto arriva anche da Lara Ghiglione, segretaria confederale della Cgil: “Ci troviamo di fronte a una manovra che non solo non risolve i problemi del sistema previdenziale, ma li aggrava. Si toglie flessibilità, si riducono le tutele, si nega un sostegno concreto alle pensioni più basse e si ignorano completamente le condizioni di chi ha svolto lavori faticosi o discontinui. Le lavoratrici e i lavoratori vengono ancora una volta trattati come una variabile di bilancio, non come persone che hanno diritto a una vecchiaia dignitosa”. Tra i colpi più duri, secondo la Cgil, quelli che riguardano le donne e i giovani. La cancellazione di Opzione Donna viene definito “l’ennesimo schiaffo al lavoro femminile”: “nessun riconoscimento dei periodi di cura, nessuna misura per chi ha carriere frammentate, nessuna risposta alla disuguaglianza che penalizza milioni di donne. Per i giovani, nessuna pensione contributiva di garanzia, fondamentale per chi vive di lavori precari o saltuari”. “Il governo è miope” chiude Ghiglione: “dice di voler difendere il futuro ma continua a negarlo. Mentre promette il superamento della Fornero, rafforza un sistema ingiusto e diseguale che scarica tutto sulle nuove generazioni”.
(Adnkronos) - "L'Italia è il primo paese al mondo, attraverso il consorzio Biorepack, ad occuparsi del riciclo organico degli imballaggi compostabili. Questo avviene perché l'Italia è in Europa il Paese che raccoglie di più e meglio la frazione organica dei rifiuti organici". Così Marco Versari, presidente Consorzio Biorepack, intervenendo all’appuntamento Adnkronos Q&A, 'Sostenibilità al bivio', questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "Il rifiuto organico rappresenta il 40% dei rifiuti che noi produciamo ogni giorno, è la parte più grossa ed è anche quella più difficile da raccogliere. Quindi bisogna trovare il modo di aiutare i cittadini a raccoglierla. Ed essendo il Paese che da ormai 30 anni fa la raccolta della frazione organica, anche se è diventata obbligatoria dal 2022, l'Italia si è inventata dei materiali che si comportano come la plastica quando li adoperi, ma si comportano come la frazione organica quando li metti negli impianti di trattamento della frazione organica. In questo modo poi producono energie e compost", spiega Versari. Il sacchetto prima, "poi sono arrivate le buste della spesa, piatti, posate, bicchieri". Quindi, conclude: "C'è chi fa la raccolta, c'è chi produce gli imballaggi e ci sono quelli che li riciclano e quindi noi chiudiamo il cerchio, lavorando con i Comuni e mettendo a loro disposizione le risorse della responsabilità estesa dei produttori".