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(Adnkronos) - Previsioni meteo confermate: -3 giorni all’arrivo del freddo russo. Dopo un inizio 2025 mite ed umido, da domenica cambierà tutto con un calo delle temperature, sia minime sia massime, anche di 10°C da Nord a Sud. Andrea Garbinato, responsabile redazione del sito www.iLMeteo.it, conferma la discesa di aria artica dal Bassopiano Sarmatico attraverso le Repubbliche Baltiche. Nelle prossime ore, intanto, continueremo a registrare valori sopra la media del periodo seppur in un contesto piovoso soprattutto al Centro-Nord: fino alla tarda mattinata sono attese altre precipitazioni tra Lombardia orientale e Triveneto, tra Liguria di Levante, Toscana e, a carattere sparso, su tutto il versante tirrenico. Dal pomeriggio anche questa perturbazione mite ed umida atlantica lascerà il nostro Paese con tempo in generale miglioramento. Venerdì sarà dunque una giornata di transizione con solo qualche fenomeno residuo a ridosso della dorsale appenninica e in Valle d’Aosta; i venti cambieranno direzione con il ‘galletto segnavento’ che inizierà a ruotare la cresta sotto i colpi delle prime raffiche fredde da nord. Ma il cambiamento inizierà sabato e si avvertirà sensibilmente su tutta l’Italia da domenica 12 gennaio. Nella giornata di sabato la Bora, il Grecale e il Maestrale diventeranno protagonisti soprattutto dalla serata anche con intensità di burrasca, poi dal 12 gennaio (segniamoci la data) si prevedono tutti i fenomeni meteo più estremi: avremo venti di tempesta, un crollo delle temperature fino a 10 gradi sulle regioni centrali, fino a 5°C in meno al Nord e al Sud, temporali e locali nubifragi tra Calabria e Sicilia, nevicate storiche sull’Appennino meridionale a quote collinari, specie tra Campania e Calabria fino ai 300-500 metri. E questa situazione di maltempo estremo colpirà il meridione anche lunedì, con gli ultimi fenomeni attesi martedì: da mercoledì della prossima settimana dovrebbe tornare un potentissimo anticiclone con il sole, ma ovviamente oltre i 5 giorni si parla spessodi ‘fantameteo’. Intanto prepariamoci al ribaltone termico atteso nel weekend, la previsione di una domenica 12 gennaio da matita blu (visto il freddo) è piuttosto attendibile: avremo la formazione di un ciclone sul Mediterraneo, tra Tirreno meridionale e Ionio, capace di cambiare drasticamente la situazione meteo di questo capriccioso inizio del 2025. NEL DETTAGLIO Giovedì 9. Al Nord: piogge al Nordest e in Liguria fino al primo pomeriggio. Al Centro: piogge sparse sul versante tirrenico. Al Sud: piovaschi in Campania, soleggiato e mite per il periodo altrove. Venerdì 10. Al Nord: sole e nubi. Al Centro: isolati rovesci e sole. Al Sud: isolati rovesci e sole. Sabato 11. Al Nord: soleggiato, ma via via più freddo. Al Centro: piogge e rovesci sparsi. Al Sud: peggiora fortemente in serata e poi nottata con neve fino in collina. Tendenza: incursione di aria artica russa con formazione di un ciclone sul Mediterraneo; forte maltempo al Sud tra domenica e martedì con vento, piogge abbondanti e nevicate in collina.
(Adnkronos) - Una struttura contrattuale che riafferma l’industrializzazione del settore, un impulso ancora più deciso verso la formazione, un ulteriore consolidamento del welfare. Questi sono i tre elementi principali dell’accordo di rinnovo del ccnl dirigenti delle imprese di pubblica utilità, firmato da Federmanager e Confservizi. L’accordo di rinnovo (2025-2027) coinvolge circa 2.000 dirigenti di oltre 550 aziende e riconferma le peculiari caratteristiche strategiche e industriali delle imprese che gestiscono servizi pubblici di interesse generale, estendendo il perimetro di applicazione delle figure dirigenziali, riconosciute fondamentali per la crescita e lo sviluppo del sistema Italia. Nel testo vengono consolidati modelli di gestione fortemente orientati al continuo miglioramento dell’efficienza e della produttività dei servizi erogati, e si consolida l'impegno a fare della formazione continua una leva fondamentale per conseguire il miglioramento dei risultati aziendali. In materia retributiva è stato aggiornato il trattamento di ingresso alla dirigenza e viene rafforzata la previsione di obbligatorietà della parte variabile della retribuzione, il cosiddetto mbo che lega il compenso economico a indici e obiettivi aziendali. Viene rafforzata la previdenza complementare e introdotto il welfare aziendale, insieme all’attenzione verso i temi della genitorialità, delle disabilità e della parità di genere. Emerge infine con forza, nel testo, l’impegno al contrasto di ogni forma di molestie e violenze nei luoghi di lavoro. “Si tratta - spiega il presidente di Confservizi, Francesco Macrì - di un contratto importante che potrà accompagnare positivamente la trasformazione in atto nel mondo delle imprese dei servizi pubblici. Un comparto che sta riaffermando in maniera sempre più decisa la propria vocazione industriale, condizione essenziale per migliorare il livello dei servizi erogati ai clienti: attraverso questo contratto, riaffermiamo le caratteristiche strategiche e industriali di imprese che sono centrali per la crescita del nostro Paese ed il valore del management che ne guida la trasformazione. Particolare rilievo anche l’impegno delle Parti ad attivarsi congiuntamente per superare i vincoli che oggi ne condizionano il mercato del lavoro”. Per il presidente Federmanager, Valter Quercioli: “Questo contratto risponde a un fabbisogno crescente di competenze manageriali espresso da un settore industriale importante, impegnato a erogare servizi che incidono direttamente sulla vita dei cittadini. È un contratto che riconosce il ruolo della dirigenza quale vettore di produttività di queste imprese, facendo rientrare nella categoria anche quelle figure che hanno responsabilità di un singolo ramo aziendale o che hanno una distinta specializzazione. Il nuovo contratto spinge su formazione e sistemi retributivi che misurano le performance, proprio perché intendiamo migliorare la qualità del servizio agli utenti. Sottolineiamo con piacere anche le previsioni in favore delle pari opportunità, con l’inserimento di concetti chiave quali l’equità retributiva e la genitorialità condivisa”.
(Adnkronos) - Integrare e promuovere la sostenibilità all’interno delle filiere, è questo l’obiettivo dell’alleanza di sistema Open-es, iniziativa promossa tre anni fa, con l’intento di riunire i più importanti player del mondo industriale, finanziario, associativo ed istituzionale al fine di supportare le imprese nel processo di crescita sulle dimensioni della sostenibilità tramite un’unica piattaforma digitale, collaborativa e gratuita. (Audio) “Open-es è un'alleanza di sistema che riunisce il mondo industriale, finanziario, associativo e istituzionale per supportare le imprese nelle sfide di sostenibilità e competitività. Lo fa attraverso una piattaforma digitale, gratuita e una serie di iniziative e servizi che aiutano le imprese ad affrontare questa sfida”, spiega Stefano Fasani, Program Manager Open-es. Oggi le imprese attive su Open-es sono più di 27mila, operanti in 66 settori differenti, e altre 100mila stanno per entrare attraverso i 30 grandi partner dell’alleanza, che si riuniscono in un board decisionale. Il tutto in rappresentanza di 100 paesi. “L'idea alla base era quella di aiutare le proprie filiere, le proprie catene del valore nel percorso di miglioramento delle performance di sostenibilità ma di non farlo attraverso iniziative chiuse solo ai propri fornitori o ai propri clienti, ma con un'iniziativa di sistema per mettere a fattor comune competenze, best practices e strumenti per semplificare questo percorso”, aggiunge Fasani. Il meccanismo è quello tipico delle filiere, ogni nodo coinvolge i propri fornitori e clienti costituendo una rete collaborativa di imprese che lavorano insieme per crescere e coniugare business con sostenibilità. Ingaggiare i propri stakeholder sui temi della sostenibilità e guidarli in un percorso di miglioramento non riguarda più solo le grandi aziende o quelle che svolgono la funzione di capo filiera, ma attrae l’interesse anche di operatori economici diversi quali banche, assicurazioni, associazioni, istituzioni e persino asset manager. L’idea di base è che solo unendo le forze tra tutti i player industriali, finanziari e istituzionali si possono raggiungere rapidamente ed efficacemente obiettivi globali come l’equilibrio tra tutela ambientale, cura sociale e crescita economica. Da qui la creazione di un’alleanza di sistema aperta, cross settoriale e senza scopo di lucro, per collaborare tra grandi realtà del sistema economico e supportare con strumenti semplici e gratuiti le realtà che più hanno bisogno di aiuto in questo percorso, le micro-piccole e medie imprese. Una community interconnessa che vede la presenza anche di attori in competizione nei rispettivi settori di business ma che intende mettere a fattor comune le competenze e far convergere in un unico spazio digitale e condiviso gli sforzi sugli obiettivi di sostenibilità, evitando burocrazia e confusione, tramite una piattaforma digitale, aperta e semplice. Da un punto di vista pratico, quando un’impresa entra in Open-es, crea la propria carta d’identità Esg, basata sugli standard di rendicontazione internazionale, e la fa evolvere progressivamente nel tempo. Può far validare la propria posizione da un certificatore terzo e ricevere una valutazione direttamente in piattaforma, un feedback immediato, su cui poter indirizzare un percorso di crescita. Le imprese possono, poi, decidere autonomamente con chi condividerla tra tutti i portatori di valore con cui l’azienda interagisce: per esempio, per il posizionamento verso i propri clienti, l’accesso a servizi finanziari o la valutazione da parte degli investitori. C’è anche un’area di collaborazione dove le imprese si confrontano tra di loro e con esperti del settore risolvendo i propri dubbi e individuando esigenze comuni. Inoltre, all’interno del marketplace (il Development Hub), possono trovare soluzioni e servizi offerti da realtà specializzate per colmare i gap individuati. “Colmo i gap, aggiorno la mia carta d'identità Esg, aggiungo delle informazioni, miglioro questo tipo di caratteristiche che vengono misurate e trovo nuove azioni da mettere in campo. È sostanzialmente un circolo virtuoso”, aggiunge Fasani. Alla formazione sono dedicati il format mensile ‘Competenze Esg’, l’iniziativa dedicata alle Pmi ‘Open-es Camp’, campus laboratoriale alla sua seconda edizione, e il progetto ‘Carta d'Identità Esg Manager’, un programma formativo e certificativo di riferimento nazionale progettato da Open-es e Federmanager in collaborazione con Esgr Società Benefit, Deloitte Climate & Sustainability Società Benefit e Federmanager Academy.