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(Adnkronos) - Droni con termocamere, unità cinofile e un elicottero che sta per arrivare. E' imponente la macchina delle ricerche di Alain Barnard Ganao, il bambino di 5 anni nato a Torino da genitori asiatici, scomparso ieri sera dal camping 'Por la mar' di Latte, frazione di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Le ricerche, purtroppo finora senza esito e ancora in corso, sono andate avanti tutta la notte e vedono impiegati polizia, carabinieri, polizia locale, vigili del fuoco, volontari e soccorso alpino. L'unità di crisi è stata allestita a Latte, poco distante dal campeggio da dove Alain si è allontanato mentre il padre montava la tenda. Il piccolo, che indossa una maglietta bianca e un pantaloncino verde, è stato immortalato dalle telecamere di videosorveglianza alle 19.15 mentre usciva dal camping, un uomo lo avrebbe aiutato ad attraversare la strada, pensando che i genitori fossero in un supermercato poco distante. Da lì Alain ha fatto perdere le proprie tracce. Programmato un vertice in prefettura, a Imperia, per fare il punto della situazione. Presenti, oltre al prefetto Valerio Massimo Romeo e ai vertici delle forze dell'ordine impegnati nelle ricerche, anche il sindaco di Ventimiglia Flavio Di Muro. "C'è molta apprensione, non solo da parte della famiglia, ma anche di tutta la popolazione di Ventimiglia che ringrazio per essersi resa disponibile a effettuare le ricerche", spiega il sindaco all'Adnkronos. "Sono circa 70 gli uomini impegnati nelle ricerche, attivi con ogni mezzo in un raggio ampio che va dal mare alle colline, in una zona di confine", spiega Di Muro. Le ricerche proseguono senza sosta.
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.