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(Adnkronos) - "L'importanza della presa in carico multidisciplinare del paziente con Sla è risultata determinante per il modello che esporteremo all'interno del board dell'Alleanza mondiale delle associazioni che si occupano di Sla e di cui l'Italia, rappresentata da Aisla, entrerà a far parte nel prossimo triennio. L'appuntamernto è dal 2 all'8 dicembre a Montreal". Così all'Adnkronos Salute Riccardo Zuccarino, direttore clinico Centro Nemo Trento, in occasione dell’evento streaming della campagna 'La promessa per la ricerca', promossa da Aisla e trasmessa questa sera su YouTube e sui canali social dell'associazione. "Un modello, il nostro, molto importante che mette insieme tutte le figure professionali di cui i pazienti Sla e le loro famiglie hanno bisogno - sottolinea Zuccarino - I pazienti incontrano in un unico posto tutte le figure di cui appunto hanno necessità: un aspetto fondamentale perché i pazienti normalmente trovano una solitudine di fronte al percorso che devono intraprendere e all'avanzamento del quadro clinico. Quindi trovare tutte le risposte di cui hanno necessità è estremamente indispensabile per il paziente e la famiglia che lo assiste". I centri Nemo "si distinguono per intendere il percorso riabilitativo come una riabilitazione alla vita, che vuol dire cercare di cambiare il paradigma della stessa riabilitazione - evidenzia Zuccarino -. Normalmente pensiamo al recupero di funzione mentre, in questo caso, è fondamentale trovare all'interno di un percorso di malattia tutto ciò che dà dignità alla vita del paziente. Ad esempio riadattare la presa di una forchetta per consentire alla persona con Sla di ritrovare l'autonomia nel semplice gesto quotidiano come mangiare". E sulla iniziativa 'La promessa per la ricerca', il direttore clinico del Centro Nemo Trento: "E' il fiore all'occhiello di tutto il lavoro che Aisla sta portando avanti in questi anni. E' una promessa per la ricerca ma è anche una promessa di speranza per tutti i pazienti e le loro famiglie".
(Adnkronos) - Dopo il primo incontro di febbraio, torna “FutureS”, l’evento organizzato da Sisal per confrontarsi con istituzioni, aziende e opinion maker e discutere delle sfide e delle opportunità legate all'innovazione digitale. Al centro di questo secondo appuntamento, organizzato nella cornice della Galleria Doria Pamphilj a Roma, il tema delle infrastrutture digitali come motore di sviluppo per il sistema produttivo italiano. Moderato dalla giornalista Rai Barbara Carfagna, l'evento si è aperto con un intervento di Aurelio Regina, presidente di Sisal, ed è proseguito con un’analisi di Antonio Deruda, docente e analista di geopolitica digitale, che ha evidenziato come le infrastrutture digitali rappresentino oggi il cuore pulsante delle economie moderne e come le grandi multinazionali tecnologiche e alcuni governi stanno assumendo un ruolo sempre più influente nella gestione delle reti e dei dati. A seguire un panel di confronto in cui Roberta Cocco, Senior Advisor e Board Member, Francesco Durante, amministratore delegato di Sisal, Maximo Ibarra, amministratore delegato di Engineering, hanno dialogato sul ruolo cruciale della trasformazione digitale nell'economia italiana. “Con FutureS vogliamo promuovere un dialogo costruttivo sui temi che guidano la competitività del Paese e delle imprese”, ha dichiarato Francesco Durante. “È essenziale accelerare gli investimenti in competenze e infrastrutture digitali da mettere a disposizione del Paese e crediamo che il confronto tra i diversi attori possa essere la leva per costruire un futuro più digitale e favorire una crescita sostenibile”, ha aggiunto. Il tema scelto per questa edizione riflette le traiettorie del Decennio Digitale 2030 dell’Unione Europea, evidenziando come la trasformazione digitale stia ridisegnando le dinamiche competitive nei settori produttivi. Tuttavia, il contesto italiano mostra ancora una forte disomogeneità negli investimenti digitali, con le pmi che affrontano ritardi significativi rispetto alle grandi imprese. FutureS pone dunque l’accento sulla necessità di costruire un ecosistema digitale che favorisca la collaborazione tra istituzioni e imprese. Un dialogo aperto e concreto, unito a strategie condivise, è la chiave per superare le criticità e capitalizzare sulle opportunità offerte dalla trasformazione digitale.
(Adnkronos) - "Con questo manuale vogliamo dare visibilità alla filiera molto complessa che parte dalla produzione della carta fino agli imballaggi. Ci siamo ripromessi di dotare le aziende e le istituzioni interessate di tutti gli strumenti per comprendere a fondo l’importanza del settore". Lo ha detto Andrea Mecarozzi, Presidente dell’Associazione Italiana Scatolifici, alla Camera dei Deputati, nell’ambito della presentazione del nuovo manuale tecnico per gli imballaggi in cartone ondulato. "Il prossimo passo sarà quello di depositare questo documento presso gli enti competenti affinché tutte le aziende possano usufruirne nelle varie fasi della produzione e della commercializzazione dei nostri prodotti". Vogliamo informare le istituzioni sulle peculiarità della nostra filiera, eccellenza della sostenibilità che non può essere trascurata o messa da parte, attraverso questo documento come strumento di comunicazione e visibilità".