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(Adnkronos) - “Sono molto felice orgoglioso della grande presenza e degli interventi che sono stati fatti questa mattina dai più alti esponenti di questo Governo, a partire da Giorgia Meloni Presidente del Consiglio dei ministri ai due vicepremier Matteo Salvini Antonio Tajani, da Guido Crosetto a Nello Musumeci. Tutti hanno manifestato il grande lavoro fatto dal popolo dei trasporti e della logistica. È stato vero e proprio tributo al lavoro svolto da questi grandi e coraggiosi operatori che non si sono mai fermati dalla pandemia sino ad oggi, passando per due guerre, una crisi energetica, un rialzo dei tassi di interesse e tanto altro. Il nostro settore ha fatto la differenza, ha sorretto l'economia di questo paese”. Queste le parole di Guido Grimaldi, presidente di Alis - Associazione logistica intermodalità sostenibile, durante l’Assemblea generale che Alis ha organizzato presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma. Grimaldi poi prosegue: “Le politiche che bisogna attuare a livello associativo sono quelle di far capire i grandi errori che l'Europa ha fatto con direttive come l’Ets e simili che vanno ad aumentare i costi di trasporto almeno di un 20% a danno soprattutto dell'intermodalità marittima che è il settore più virtuoso. Si tratta di un grande controsenso, tanto si è fatto per creare le autostrade del mare e tanto l'Europa sta facendo per andare a ledere quella che è la posizione di un trasporto competitivo e virtuoso”. Occhio di riguardo anche alla situazione interna: “A livello italiano stiamo rimarcando la necessità, l'urgenza, la strategicità e la virtuosità di incentivi come il sea modal shift che hanno permesso di spostare liberamente milioni di camion dalle autostrade riducendo così gli incidenti, i costi di esternalità pari a 2 miliardi di euro all'anno verso le autostrade del mare. Questi incentivi sono oggi più che mai indispensabili. Credo che tutti questi messaggi oggi siano stati dati” conclude.
(Adnkronos) - L’economia italiana è fatta da piccole e micro imprese, per questo “difendiamo in tutti i modi gli artigiani, ne rappresentano una parte importante. L’artigianato è un mestiere che spero tanti giovani vogliano seguire”. Lo ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, a margine dell’inaugurazione della Fiera dell’Artigianato. “C’è questa proposta - ha aggiunto il ministro - di questo disegno di legge sulle botteghe storiche e artigiane a cui vogliamo dare vantaggi competitivi. Sono un parte essenziale di quello che rappresenta la nostra nazione, il made in Italy e i nostri valori”. La Fiera dell'Artigianato è la più importante manifestazione del settore “a livello mondiale. Ringrazio tutti gli espositori", ha detto il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, durante il suo intervento all'inaugurazione dell'Artigiano in Fiera di quest’anno, in corso a Milano. La fiera registra "numeri molto importanti". Il ministro ha poi ricordato come le fiere siano “elemento fondamentale per il turismo".
(Adnkronos) - Giovani e sostenibilità sociale, cosa pensano e come si comportano a casa e sul posto di lavoro? "L'85% ritiene fondamentale un lavoro che tenga conto della vita personale, è per loro importante essere ascoltati e coinvolti (84%) in azienda e giudicano importante la coerenza tra ciò che vogliono essere e il lavoro che vanno a scegliere (80%)". Così Paola Aragno, VP Eikon Strategic Consulting Italia, illustrando i risultati della ricerca dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’, presentata all’evento di apertura della Social Sustainability Week ‘I giovani e la sostenibilità, talenti da valorizzare’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. "I giovani under 35 intervistati non sono disposti a scendere a compromessi sugli aspetti contrattuali pur di lavorare (72%), il 62% pensa che sia giusto intervenire nel caso in cui si assista a comportamenti inopportuni in azienda, dato che sale al 66% per le donne ed è al 56% per gli uomini e sono contrari (61%) al gender cap in ambito professionale", spiega. "Il 76% non consuma cibi pronti e non approva l'uso di delivery. Solamente il 60% pratica attività fisica con continuità, soprattutto gli uomini laureati, il 58% ritiene centrali le pari opportunità, il 53% non viene guidato nelle scelte d'acquisto dalla sostenibilità ma si concentra sul prezzo. Il 47%, e questo è un dato che ci deve far riflettere, ritiene che le donne siano più portate alla cura della casa e della persona, dato che per fortuna scende al 38% tra i più giovani", conclude.