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(Adnkronos) - Donald Trump annuncia novità imminenti per la pace tra Ucraina e Russia. Dopo la mini tregua, la guerra è ripresa a pieno regime. Secondo le accuse reciproche tra Kiev e Mosca, che hanno denunciato migliaia di violazioni del cessate il fuoco, le ostilità non sono mai cessate. In questo quadro, il presidente degli Stati Uniti continua a spargere ottimismo e ipotizza una svolta a breve termine. "Vi darò dettagli completi nei prossimi 3 giorni. Abbiamo ottimi meeting su Ucraina e Russia. C'è un'ottima possibilità" che si arrivi ad un accordo, dice Trump, evidentemente convinto di aver ottenuto risultati tangibili con il 'quasi ultimatum' della scorsa settimana: se gli sforzi americani vengono ignorati, il messaggio del presidente, Washington si fa da parte. Ora alla rinnovata fiducia della Casa Bianca si accompagnano i messaggi incrociati che Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin inviano da Kiev e da Mosca, lanciando la palla nel campo avversario. Il presidente russo prova a capitalizzare la 'mossa' con cui sabato 19 aprile ha proposto una tregua pasquale di una trentina di ore. "Abbiamo sempre affermato di avere un atteggiamento positivo nei confronti di qualsiasi iniziativa pacifica. Ci auguriamo che i rappresentanti del regime di Kiev abbiano lo stesso atteggiamento", dice il leader del Cremlino, disponibile a "analizzare" l'offerta di Zelensky di prolungare di 30 giorni la tregua in Ucraina, con lo stop ai raid di droni e missili contro le infrastrutture civili. "Tutto questo merita di essere studiato attentamente, forse bilateralmente, dopo un dialogo, non lo escludiamo. Analizzeremo quindi tutto questo e prenderemo le decisioni appropriate", dice Putin, aprendo almeno apparentemente uno spiraglio. D'altra parte, dice il leader russo, "Kiev aveva inizialmente respinto la proposta russa di una tregua pasquale, ma in seguito ha cambiato posizione sotto la spinta di un'apparente influenza esterna. Abbiamo visto tutti la risposta iniziale: hanno rilasciato una dichiarazione in cui liquidavano la nostra proposta come un gioco con la vita delle persone e una retorica simile", dice Putin. "Tuttavia - spiega il presidente russo - sembra che qualcuno più intelligente – molto probabilmente dei mediatori stranieri – abbia suggerito che respingere tali iniziative sarebbe stato politicamente svantaggioso per il regime di Kiev. E hanno prontamente cambiato posizione". Da Kiev, nelle stesse ore, Zelensky sposta l'onere della decisione in Russia chiedendo una "risposta chiara" da parte di Mosca sulla possibilità di interrompere gli attacchi contro infrastrutture non militari. "Nella giornata di Pasqua – dice Zelensky nel suo discorso serale – non ci sono stati raid aerei, e alcune linee del fronte sono rimaste in silenzio. Quindi è possibile: è possibile quando è Mosca a ridurre le uccisioni". Il presidente ucraino ribadisce l'impegno del suo Paese a non colpire infrastrutture civili, proponendo come via immediata per la de-escalation la sospensione degli attacchi missilistici e con droni a lungo raggio. "La pace arriva in silenzio – conclude – e il primo passo dev’essere un cessate il fuoco incondizionato: questo sarà il messaggio prioritario che porteremo agli incontri di Parigi e Londra". L'obiettivo si sposta sui colloqui in programma a breve. "Già questo mercoledì i nostri rappresentanti lavoreranno a Londra", dice Zelensky, ringraziando "tutti i nostri partner che ci stanno aiutando. Un cessate il fuoco incondizionato deve essere il primo passo verso la pace, e questa Pasqua ha reso evidente che sono le azioni della Russia a prolungare la guerra", ribadisc.
(Adnkronos) - "L'annuncio dei dazi ha messo in difficoltà le imprese ed il commercio internazionale. Lo studio legale Fortunata Giada Modaffari ha attivato una task force per analizzare gli impatti caso per caso e valutare possibili soluzioni strategiche per le aziende che ne saranno più colpite. I punti su cui bisogna svolgere uno studio e ricerca con estrema attenzione riguardano le riorganizzazioni dei flussi logistici". E' quanto si legge in una nota. "Nel frattempo - spiega - l’Ue intende negoziare, ma in subordine stabilire, delle contromisure. Il rischio, però, è che si entri in un circolo vizioso in cui ogni nuova barriera genera una contro-barriera, in un’escalation che danneggia proprio coloro che il commercio dovrebbe proteggere: le imprese e i consumatori. Pertanto le imprese dovranno prepararsi sul piano strategico e operativo mantenendo altresì alta l’attenzione sulle evoluzioni normative e politiche internazionali, che potrebbero cambiare radicalmente gli scenari da un giorno all’altro". "Il nostro team di esperti effettuerà, su richiesta delle aziende, l’analisi dell’impatto dei nuovi dazi statunitensi sulle esportazioni e stabilirà una strategia operativa e doganale per mitigarne gli effetti", conclude.
(Adnkronos) - Nel 2025 su 63 spiagge sono oltre 56mila i rifiuti raccolti e catalogati, una media di 892 rifiuti ogni 100 metri. In vista della Giornata nazionale del mare (11 aprile), Legambiente dà il via alla 35esima edizione di Spiagge e Fondali puliti (4-6 aprile), la storica campagna dell'associazione dedicata al monitoraggio e alla pulizia dei rifiuti abbandonati lungo le coste della Penisola, quest’anno realizzata con il supporto di Sammontana in qualità di partner principale, e presenta la nuova indagine Beach Litter 2025, una delle più grandi campagne di citizen science, condotta su 63 spiagge campionate (quasi il doppio rispetto all’edizione del 2024, in cui erano state 33) in 13 Regioni. Nel 2025, su un’area complessiva di 196.890 mq, sono stati 56.168 i rifiuti raccolti e catalogati. Una media di 892 rifiuti ogni 100 metri lineari. Rispetto all’edizione del 2024, si registra un peggioramento del 'grado di pulizia' delle spiagge, calcolato per il secondo anno utilizzando il Clean Coast Index (Cci), un indicatore utilizzato a livello internazionale che stabilisce il livello di pulizia di una spiaggia sulla base della densità dei rifiuti presenti nelle aree campione monitorate: il 28% delle 63 spiagge monitorate risulta avere un Cci corrispondente ad un giudizio 'spiaggia sporca' o 'molto sporca' (nel 2024 il valore delle due categorie era stato del 6,6%). Diminuiscono rispetto al 2024 le spiagge 'molto pulite', che passano dal 42% al 27%, e le spiagge 'pulite', dal 24,2% al 14%. La plastica rappresenta il 77,9% degli oggetti rinvenuti su tutte e 63 le spiagge campionate (43.776 sui 56.168 totali). Seguono con l’8,3% gli oggetti in vetro/ceramica, il 4,3% carta e cartone, il 3,6% metalli e il 2,4% legno. Tornando alla categoria plastica, tra gli 'osservati speciali' i 10 prodotti in plastica monouso e reti e attrezzi da pesca e acquacoltura che, a tre anni dalla loro messa al bando dalla Direttiva Sup (Single Use Plastics), rappresentano ancora il 40,5% del totale dei rifiuti monitorati. I mozziconi di sigaretta rappresentano il 7,5% del totale dei rifiuti, una media di 7 ogni 10 metri lineari di spiaggia. I cotton fioc in plastica, messi al bando in Italia dal 2019, sono il 5,6% del totale. “Da trentacinque anni Legambiente, grazie ai volontari e alle volontarie dei Circoli e alla collaborazione con associazioni, istituzioni, cittadini e imprese, realizza un importante lavoro di citizen science, raccogliendo, monitorando e classificando i rifiuti dispersi sulle nostre spiagge, un lavoro che ha anticipato e contribuito a far nascere i monitoraggi istituzionali in Italia e nel Mediterraneo - dichiara Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - Ma il nostro impegno va anche oltre, con tante iniziative di raccolta dei rifiuti per contrastare i loro effetti negativi sull’ecosistema marino costiero e sensibilizzare verso stili di vita più sostenibili e comportamenti responsabili. Particolarmente importante è, in tal senso, che tutti noi facciamo la nostra parte per ridurre l’utilizzo di prodotti usa e getta. Prodotti che, nonostante l’approvazione di una direttiva europea che ha fissato obiettivi ambiziosi per la loro riduzione e messa a bando, nel caso della plastica monouso, di fatto continuano ad essere venduti ed utilizzati a causa della mancata definizione normativa del concetto di riutilizzabile, come denunciato già dalla nostra Indagine del Cliente Misterioso appena pubblicata”. Nell’ambito della campagna Spiagge e Fondali puliti sono oltre 90 le iniziative in tutta Italia (di cui 76 aperte al pubblico) organizzate in 17 regioni (non solo costiere ma dell'entroterra, per la presenza di fiumi e laghi) da Legambiente e 78 dei suoi Circoli e Regionali, che rientrano tra le azioni che contribuiscono alla missione dell’Ue 'Restore our Ocean and Waters' per il 2030. Protagonisti centinaia di volontari e volontarie, tra cittadinanza, scuole, associazioni, aziende e amministrazioni comunali, equipaggiati di pinze raccogli-rifiuti e guanti.