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(Adnkronos) - "Non so se si poteva fare meglio l’accordo, difficile dirlo. Ma è un accordo doloroso. L’Italia esporta 64 miliardi di euro all’anno negli Usa, in tutti i settori. Ci si aspetta che ci sia un calo di 7/8 miliardi all’anno. Non è banale". È quanto ha detto Emma Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Holding, in collegamento con Adnkronos dal forum Teha di Cernobbio. "Bisogna fare varie cose: continuare a trattare – ha indicato l’imprenditrice - perché ci sono ancora settori dove i dazi sono al 50% come quello dell’acciaio. Poi bisogna vedere sulla farmaceutica, sui vini, sull’alimentare, se si può fare meglio. Secondo me c’è ancora spazio, ma dobbiamo anche cercare altri spazi per compensare il calo delle esportazioni verso degli Stati Uniti”, ha spiegato l’ex presidente di Confindustria. I Paesi Mercosur, ha quindi aggiunto, "non compensano completamente l’export verso gli Usa" ma "dobbiamo diversificare il più possibile i nostri mercati di sbocco. Andare verso un accordo di libero scambio è un’opportunità per le nostre imprese e va fatto anche con altre parti del mondo, come India, Australia e Indonesia, per aprire più mercati possibili. Bisogna fare in modo che il mercato unico europeo, tra i più grandi del mondo, cresca di più con meno barriere interne e burocrazia, in modo che ci possa essere più domanda interna che compensi le esportazioni", ha concluso Marcegaglia. In collegamento con Adnkronos Emma Marcegaglia ha parlato anche del tema del costo dell'energia elettrica per le aziende. "Il tema dell’energia è fondamentale. C’è un problema molto serio: il costo dell’energia elettrica per le aziende italiane è grande, anche nei confronti delle aziende francesi, tedesche o svedesi. Si è ragionato sul tema ma la verità è che al momento è tutto fermo. L'energy release non è una realtà, il gas release non è una realtà. Penso che nella prossima finanziaria questo tema vada messo a terra assolutamente", ha detto. "C’è un problema di produzione industriale negativa oramai da due anni, ci sono tanti temi ma il primo è il costo dell’energia. Dobbiamo tornare al nucleare, ci servono scelte a lungo termine e questa è fondamentale”, ha detto ancora l’ex presidente di Confindustria.
(Adnkronos) - MagicLand, il più grande parco divertimenti del Centro-Sud Italia, annuncia il più mostruoso dei casting per la selezione di 200 nuovi volti pronti a trasformarsi in zombie, clown horror, medici psicopatici e altre creature terrificanti che animeranno i weekend di Halloween. Le selezioni si svolgeranno sabato 13 e domenica 14 settembre 2025, a partire dalle 10, presso il Gran Teatro Alberto Sordi sito all’interno del Parco. Per accedere al casting è necessario avere almeno 18 anni e tanta voglia di divertirsi interpretando ruoli da brivido. I candidati dovranno presentarsi in abiti scuri, mentre al trucco provvederanno i make-up artist di MagicLand, che trasformeranno gli aspiranti performer in autentiche figure da incubo. Zombie, clown horror, infermieri inquietanti, medici psicopatici, sopravvissuti post-apocalisse o militari spietati: l’obiettivo è dar vita a una performance capace di sorprendere e convincere i selezionatori. I candidati più talentuosi e convincenti verranno scelti per far parte del cast che animerà i viali del Parco, spaventando anche i visitatori più coraggiosi e intrattenendo i più piccoli con spettacoli e performance da brivido. Al termine delle selezioni, sarà inoltre possibile vivere l’esperienza delle attrazioni di MagicLand, per concludere una giornata all’insegna del divertimento. C’è tempo fino al 10 settembre 2025 per candidarsi al casting, compilando l’apposito modulo online.
(Adnkronos) - “Il Programma Emtn è molto importante perché sancisce il ritorno a raccogliere capitali in Italia, rafforzando il mercato dei capitali italiani che negli ultimi anni ha sofferto l'emorragia verso mercati esteri. L'Italia non ha nulla da invidiare agli altri paesi. Riteniamo che il rimpatrio in Italia sia la mossa giusta negli interessi di Iren e del sistema economico italiano”. Sono le dichiarazioni di Luca Dal Fabbro, presidente di Iren, alla ‘Ring the Bell Ceremony’ organizzata a Palazzo Mezzanotte da Iren per celebrare la costituzione del nuovo Programma Emtn (Euro Medium Term Notes). Iren ha rinnovato il proprio Programma incrementando l’ammontare massimo da 4 a 5 miliardi di euro. Il Prospetto informativo relativo al Programma è stato approvato da Consob e ha ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione sul Mercato telematico delle obbligazioni (Mot) da parte di Borsa Italiana. Un ruolo importante è riservato alla sostenibilità. “Il denaro che raccogliamo sul mercato - prosegue Dal Fabbro - serve per aumentare gli investimenti sulla resilienza ambientale, sul rafforzamento delle reti idriche, sull'efficientamento del parco termoelettrico, il fotovoltaico, l'eolico. Alimentiamo progetti che devono essere sostenibili e che aumentano la resilienza ambientale. Siamo convinti che si tratti di un buon investimento che, da un lato, offre rendimento agli azionisti e dall’altro rende l’azienda più solita. Investire nella sostenibilità non è un peso, ma una grande opportunità di rendere le aziende più solide”. Nella scelta di procedere all’emissione di nuovi titoli obbligazionari ha influito la semplificazione burocratica e normativa: “È stato fatto un grandissimo lavoro di semplificazione da parte di Borsa Italiana e Consob - aggiunge - questo è uno degli elementi che ci ha indotto a investire. Faccio i complimenti al team di Consob e di Borsa Italiana. Grande lavoro a beneficio di emittenti come la nostra e di tutte le imprese italiane. L’Italia deve tornare a fare industria, nel nostro Paese abbiamo una iper finanziarizzazione del sistema italiano, ma facendo industria ci saranno soldi per alimentare la finanza”. Infine una considerazione sul nucleare: “Il nucleare è un orizzonte molto lungo. Per fare una centrale nucleare ci vogliono tra i 10 e i 15 anni. Il suggerimento che darei a chi parla di nucleare è di sopravvivere nei prossimi 5-10 anni facendo quello che è possibile e in parallelo studiare le migliori forme per produrre energia elettrica sostenibile e sicura., con tutte le fonti, nessuna esclusa” conclude Dal Fabbro.