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(Adnkronos) - "L'obiettivo è quello di raggiungere il quorum e informare le persone che l'8 e il 9 giugno avranno la possibilità di esercitare un loro diritto democratico e cambiare in meglio la vita di milioni di persone. Se raggiungiamo il quorum, dal giorno dopo 2,5 milioni di persone avranno il diritto alla cittadinanza che oggi non hanno; e tutte le persone assunte dopo il 2015, che non hanno più la tutela contro il licenziamento ingiustificato, torneranno ad avere il diritto a tornare a lavorare - se licenziate ingiustamente - e non prendere due soldi ed essere cacciati dall'azienda; tutte le persone che lavorano in aziende con meno di 15 dipendenti, 4 milioni di persone, avranno tutele che oggi non hanno". Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini a margine di Futura 2025, la due giorni di Milano per lanciare la campagna sui referendum di giugno, sottolineando che "l'obiettivo nostro è il voto. Il voto diventa la nostra rivolta".
(Adnkronos) - "Il futuro dell'energia in Italia, secondo me, non sarà solo idrogeno verde. Il ministro Urso, quando è venuto qui a Siracusa, ha parlato della costruzione di mini centrali nucleari, quindi io vedo un mix di nucleare, elettrico e idrogeno. E per l'idrogeno verde servono grandi impianti di rinnovabili, fotovoltaico ed eolico". Così, intervistato da Adnkronos/Labitalia, Giovanni Musso, ceo di Irem spa, sui scenari del futuro dell'energia nel nostro Paese. Irem spa è una società leader nell'impiantistica industriale, attiva nei mercati nazionale e internazionale, e con headquarter a Siracusa in Sicilia. "La nostra forza -spiega Musso- è che siamo un Gruppo capace di coprire tutte le fasi di costruzione di un impianto che possiamo fornire 'chiavi in mano' ai clienti. Irem in questo momento fattura 330 milioni di euro, con 4mila dipendenti e lavora principalmente in Europa, soprattutto Nord Europa, poi abbiamo anche cantieri in Grecia, qualcosa anche fuori dall'Europa, Kazakistan e Kuwait, e stiamo iniziando dei lavori importanti in Egitto". E Irem sta vivendo sulla propria 'pelle' la transizione energetica. "Gli impianti che adesso stiamo realizzando non sono più quelli tradizionali su cui eravamo specializzati, ma impianti green. Infatti stiamo costruendo una acciaieria verde a Boden in Svezia, con un grossissimo investimento di circa 6 miliardi di euro, di noi abbiamo acquisito soltanto 100 milioni. Un'acciaieria verde che funziona a idrogeno: produzione di acciaio 'verde' con l'idrogeno che viene prodotto con fonti alternative. Il nostro business sta 'migrando' quindi da impianti tradizionali a quelli alimentati con energia green", sottolinea Musso. E la svolta green per Irem sta avvenendo anche in Italia. "In Italia stiamo realizzando -spiega Musso- un impianto qui a Siracusa, il nostro quartiere generale, un impianto di idrogeno con fondi Pnrr. E' un piccolo impianto di 18 milioni di euro, che produrrà 170 tonnellate di idrogeno verde in un che pensiamo di vendere al polo industriale qui di Siracusa, dove anche loro sono in prossimità di realizzare una transizione energetica, quindi l'idrogeno è funzionale anche a questo". "Noi produrremo 170 tonnellate all'anno, al Polo ne servirà molto, molto di più, quindi più che altro sarà un impianto pilota importante per sviluppare impianti molto più grossi per contribuire alla tradizione energetica del Polo Industriale", spiega ancora. Ma cosa serve in Italia per incentivare la produzione di idrogeno verde? "Purtroppo, per l'idrogeno ci vuole molta energia elettrica, che le nostre reti non riescono a fornire. Inoltre questa energia elettrica dovrebbe essere prodotta da fonti alternative, green, altrimenti l'idrogeno che si produce è un idrogeno non più verde, è un idrogeno scuro, grigio, quindi non è idoneo per realizzare gli obiettivi che ci siamo dati in Europa. Quindi cosa serve? Servono impianti di fotovoltaico ed eolico enormi -sottolinea- che possano alimentare la produzione di idrogeno verde. Ad esempio, il governo sta puntando moltissimo nell'area africana per cercare di produrre lì, diciamo così, idrogeno da fonti alternative, visto che ci sono ampi spazi e molto soleggiati, e quindi l'area è idonea per produrre l'idrogeno", aggiunge ancora. L'allarme dazi "Vedo in modo molto positivo l'incontro del 17 aprile tra la premier Meloni e Trump. Non credo che il presidente americano sarà così drastico nei confronti dell'Europa, credo che un punto d'incontro ci sarà e l'annunciata guerra dei dazi sarà una piccola battaglia che finirà senza grosse perdite da ambo le parti", spiega Musso che è anche componente del gruppo tecnico internazionalizzazione di Confindustria, sul tema dei dazi Usa. Secondo Musso, "è chiaro che siamo in una situazione molto preoccupante anche se le via d'uscita ci sono". "Oltre che aprire negoziati con gli Usa le aziende possono andare in territori dove i dazi sono bassi, come la Gran Bretagna, o guardare ad altri mercati come il Messico e tutta l'area del Mercosur dove ci sono grandi margini di sviluppo dei mercati", dice. E Musso apprezza le misure a cui sta pensando il governo "come i contributi a fondo perduto attraverso i fondi del Pnrr oppure dai Fondi coesione per sostenere le aziende", sottolinea. Versalis e il futuro del polo di Siracusa "Versalis con il protocollo firmato con le parti sociali giorni fa ha garantito l'investimento per una bio raffineria per la produzione di bio carburanti. Questa cosa l'abbiamo accolta con molto entusiasmo e la visita del ministro che c'è stata la scorsa settimana ha confermato che questo modello Versalis può essere esteso a tutto il polo industriale di Siracusa e questa è una cosa importante che in un certo senso ci lascia fiduciosi". spiega Giovanni Musso che ricopre, tra l'altro, il ruolo di vicepresidente sezione metalmeccanici Confindustria Siracusa. E Musso sottolinea che il "governo nazionale ha preso a cuore il sito di Siracusa, che è importante per l'Italia, strategico per le milioni di tonnellate di petrolio che produce", conclude.
(Adnkronos) - Cial, il Consorzio Nazionale Imballaggi Alluminio, rinnova il suo duraturo impegno e collaborazione con il mondo dell’arte sostenendo Lakapoliesis, la nuova mostra dell’artista internazionale Matteo Cibic in programma dal 26 marzo al 13 aprile 2025 presso la Fondazione Luigi Rovati, nell’ambito di Art Week e Design Week di Milano. (VIDEO) Le due opere monumentali in alluminio riciclato, Lakapoliesis Renovata e Lakapoliesis Vitalis, realizzate con il supporto di Cial, incarnano l’immortalità di questo materiale e la sua capacità di rinascita infinita. Sculture, queste, che introducono una narrazione mitologica futura, in cui il mondo vegetale assume un ruolo attivo e indipendente dall’uomo, ribaltando l’approccio antropocentrico che ha dominato la relazione tra esseri umani e natura. Da sempre impegnato nella promozione della cultura del riciclo, Cial considera l’arte un veicolo privilegiato per sensibilizzare il pubblico sull’economia circolare e sul valore dell’alluminio riciclato. Nel corso degli anni, il Consorzio ha sostenuto numerosi progetti artistici e culturali, dimostrando come la sostenibilità possa trasformarsi in espressione creativa e ispirazione per nuove narrazioni. Tra le iniziative più significative, Cial ha collaborato con Città dell’Arte Biella, per la realizzazione in più eventi dell’opera Il Terzo Paradiso del Maestro Michelangelo Pistoletto, e sempre con il Maestro Pistoletto, ha supportato diverse pubblicazioni d’arte focalizzate sul recupero e il riciclo dei materiali. Da segnalare anche la ventennale collaborazione con il Dipartimento Educazione del Museo di Rivoli (Torino), ente con il quale Cial organizza e realizza ogni anno diversi laboratori d’arte per ragazzi e famiglie. "Per Cial, supportare l’arte significa promuovere un messaggio chiaro: l’alluminio non è solo un materiale strategico per l’economia circolare, ma anche un incredibile strumento espressivo. Con Lakapoliesis, l’alluminio riciclato diventa protagonista di un racconto artistico innovativo, dimostrando che sostenibilità e creatività possono convivere in perfetta armonia", dichiara Stefano Stellini, direttore generale di Cial. "'Lakapoliesis Renovata' e 'Vitalis' introducono una narrazione mitologica futura. Rappresentano figure che incarnano l'immortalità e la capacità di rinascita dell’alluminio - commenta l’artista Matteo Cibic - l’alluminio è un materiale magico, si plasma facilmente, è leggero e molto resistente, i riflessi cangianti e le sue infinite vite ci accompagnano in memorie del passato e sogni del futuro”. L’esposizione sarà visitabile gratuitamente presso il Padiglione d’arte e il giardino della Fondazione Luigi Rovati, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva tra arte, natura e sostenibilità.