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(Adnkronos) - Donald Trump pronto alla 'fase due' contro la Russia per spingere Vladimir Putin a fermare la guerra in Ucraina. I negoziati per porre fine al conflitto non decollano, sono passati 20 giorni dal vertice tra il presidente degli Stati Uniti e quello russo in Alaska. In queste 3 settimane, Mosca ha continuato a martellare l'Ucraina con attacchi quotidiani, gli ultimi raid hanno mietuto vittime a Kiev. In questo contesto, Trump si dice disposto ad adottare nuove sanzioni contro Mosca, senza però fornire dettagli né indicare possibili tempistiche. Incalzato dai giornalisti alla Casa Bianca sulla possibilità di un "secondo passo" nelle restrizioni economiche al Cremlino - che continua a tardare i tempi e gli sforzi di pace - Trump ha risposto semplicemente: "Sì, sono pronto". Non sono seguiti ulteriori commenti sul tema da parte del presidente, lasciando aperti interrogativi sulle modalità e la portata delle eventuali nuove sanzioni. La linea appare tracciata, a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate anche dal segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent: gli Stati Uniti sono pronti a collaborare con l’Unione Europea per imporre ulteriori sanzioni ai Paesi che acquistano petrolio russo, con l’obiettivo di "far collassare l’economia russa" e costringere il presidente Putin a sedersi al tavolo dei negoziati. "Siamo preparati ad aumentare la pressione sulla Russia, ma abbiamo bisogno che i nostri partner europei ci seguano. Siamo in una gara tra quanto l'esercito ucraino può resistere e quanto può reggere l’economia russa. Se gli Stati Uniti e l’Ue possono intervenire, fare più sanzioni, tariffe secondarie sui Paesi che comprano petrolio russo, l’economia russa collasserà totalmente, e questo porterà Putin al tavolo", ha detto a Nbcnews, L'amministrazione statunitense valuta anche misure per intensificare la pressione su Paesi terzi che supportano la guerra russa, nella speranza di combinare l'azione economica con il sostegno militare a Kiev. Bessent ha sottolineato l'urgenza: "Dobbiamo aumentare la pressione adesso, mentre il conflitto continua. Questa è la strada per proteggere l'Ucraina e spingere la Russia a negoziare". Nelle stesse ore il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aspettarsi una "risposta forte" da parte degli Stati Uniti dopo l'ultimo pesante attacco aereo lanciato dalla Russia. "È importante che i partner reagiscano in modo globale a questo attacco. Contiamo su una risposta forte da parte degli Stati Uniti", ha affermato Zelensky nel suo briefing quotidiano. "In questo momento, nelle nostre città – Kiev, Sumy e altre città e comunità – si sta fornendo assistenza ai feriti dopo l'attacco russo. La geografia degli attacchi degli ultimi giorni include Kiev, Sumy, Kremenchuk, Odessa, Dnipro, Kryvyj Rih e Zaporizhia. A Kiev, le macerie sono ancora in fase di sgombero: potrebbero esserci ancora dei corpi sotto", ha detto Zelensky nel messaggio serale pubblicato sui social. "Il palazzo del Consiglio dei Ministri è stato danneggiato. Più di quaranta persone sono state segnalate ferite in tutto il Paese, 20 delle quali a Kiev. Le mie condoglianze alle famiglie e ai cari delle vittime. Solo nella capitale, l'allerta aerea è durata più di sette ore e mezza. Kiev è stata uno dei principali obiettivi dei droni russi", ha aggiunto. "Abbiamo assistito a un'ampia risposta dei nostri partner a questo attacco. Chiaramente, la Russia sta cercando di infliggere dolore all'Ucraina con attacchi ancora più sfacciati. Questo è un chiaro segnale che Putin sta mettendo alla prova il mondo, vuole vedere se accetterà o tollererà tutto questo. Ecco perché è importante che le dichiarazioni di leader, stati e istituzioni siano supportate da azioni forti: sanzioni contro la Russia, contro individui associati alla Russia, dazi doganali severi e altre restrizioni al commercio con la Russia", ha detto ancora. "Mosca deve sentire il peso di queste azioni, è ciò che può fare la differenza oltre alla nostra capacità di colpire la Russia in profondità. Putin non vuole i negoziati, li sta chiaramente evitando. La carenza di carburante e altri problemi economici per la Russia sono la logica conseguenza del rifiuto del cessate il fuoco o di un incontro tra leader", ha concluso.
(Adnkronos) - L’utilizzo dell’intelligenza artificiale sul lavoro in Italia è in crescita, passando dal 12% nel 2024 al 46% nel 2025; Il 52% del top management ha già rilevato benefici concreti in termini di riduzione dei costi e aumento dei profitti; il 74% dei manager conosce il framework etico sull’Ia, ma solo il 47% dei dipendenti ne è a conoscenza; Italia prima a livello europeo per lavoratori che stanno investendo nella propria formazione sull’Ai (64%), seguita dalla Spagna. Sono i risultati emersi dalla seconda edizione dell’Ey Italy Ai Barometer, ricerca che ha coinvolto 4900 professionisti provenienti da 9 Paesi europei, di cui 539 italiani, con l’obiettivo di indagare e analizzare l’attuale utilizzo che viene fatto dell’intelligenza artificiale nelle imprese italiane e nel business. "L’intelligenza artificiale non è più una tecnologia emergente, ma una realtà concreta che sta già generando valore per le imprese. Il 52% del top management ha rilevato benefici tangibili in termini di riduzione dei costi e aumento dei profitti. Tuttavia, il vero salto di qualità arriverà quando sarà accompagnata da una cultura diffusa e condivisa. Colmare il divario di consapevolezza tra leadership e dipendenti è oggi una priorità strategica: serve un investimento concreto in formazione, governance e accessibilità per rendere l’Ai una leva inclusiva e sostenibile di trasformazione" commenta Giuseppe Santonato, Ai Leader di Ey Europe West. Qui per il report completo.
(Adnkronos) - "Il Meeting è una storia che non va interrotta". Ad affermarlo in una nota è Barbara Marinali, Presidente di Acea, spiegando le ragioni della partecipazione del Gruppo per il secondo anno consecutivo alla manifestazione. "È un luogo di incontro e di confronto importante con istituzioni, concorrenti, imprese, ma anche con i nostri consumatori e con le famiglie". Acea, ha spiegato Marinali, punta a farsi conoscere non più soltanto come un operatore locale, ma come una realtà nazionale e internazionale attiva nelle infrastrutture e nei servizi di pubblica utilità, con competenze e professionalità riconosciute. La Presidente ha illustrato i principali progetti in corso: "Il raddoppio dell’Acquedotto del Peschiera, con una gara da oltre 1,4 miliardi, metterà in sicurezza l’approvvigionamento idrico della Capitale per i prossimi cento anni. E il termovalorizzatore di Roma, ormai prossimo all’avvio, è un intervento indispensabile dal punto di vista della sicurezza ambientale". Accanto alle grandi opere, Acea porta al Meeting anche la propria storia con la mostra Heritage, che celebra i 116 anni di vita del Gruppo. Abbiamo voluto condividere con i visitatori la nostra tradizione e l’innovazione, grazie anche alla robotica con il nostro umanoide Albert e il cane robot Teddy, che piacciono a grandi e bambini", ha concluso Marinali.