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(Adnkronos) - Una serie di cicloni si abbatteranno sull'Italia nelle prossime ore, portando un drastico cambiamento meteo sul Paese. Peggiora quindi il tempo su molte delle nostre regioni a partire dal weekend con l'arrivo di temporali, venti di burrasca e nubifragi. Alto il rischio di allagamenti e frane. Sono queste le previsioni degli esperti per la giornata di oggi, venerdì 7 novembre, e per i giorni a venire. Mattia Gussoni, meteorologo de iLMeteo.it, conferma un drastico peggioramento delle condizioni meteo a causa dell’ingresso irruento di correnti molto umide ed instabili di origine atlantica che favoriranno la formazione di una serie di cicloni sul bacino del Mediterrnaeo. Il primo vortice di maltempo colpirà il nostro Paese già dalle prossime ore. Nel corso di Venerdì 7 Novembre sono previste piogge battenti al Centro (specie versante tirrenico), al Sud e sulle due Isole Maggiori. Secondo gli ultimi aggiornamenti pure il fine settimana sarà compromesso dal brutto tempo, un secondo e più profondo ciclone si avvicinerà da ovest scatenando precipitazioni particolarmente intense. La causa va ricercata nella grande quantità di energia ancora presente nel sistema atmosferico. Il mar Mediterraneo, infatti, conserva un notevole surplus di calore accumulato durante l’Estate e in questa prima parte d’Autunno più mite del normale. Proprio questa energia in eccesso funge da carburante per l’atmosfera, favorendo la formazione di nubi imponenti, venti di burrasca e forti rovesci temporaleschi. Già da sabato 8 novembre le prime regioni a fare i conti con il ritorno della pioggia saranno la Sardegna e la Sicilia occidentale, dove il cielo si coprirà rapidamente con rovesci e temporali localmente forti. Con il passare delle ore, il vortice si sposterà gradualmente verso il Mar Tirreno, richiamando aria più calda e umida dai quadranti meridionali. Questa massa d’aria caricandosi di umidità durante il suo tragitto sul mare, fornirà ulteriore energia potenziale per l’innesco di fenomeni temporaleschi diffusi. Tra la notte e le prime ore di domenica le regioni maggiormente interessate da questa nuova fase perturbata saranno Sicilia, Sardegna, Calabria, ma anche Abruzzo, Molise, Puglia e Campania dove localmente potrebbe cadere fino ad oltre 100 litri di pioggia per metro quadrato, ovvero l'equivalente cioè delle precipitazioni attese in 1 mese: insomma, dei veri e propri nubifragi. Viste le cumulate di pioggia particolarmente abbondanti ed i terreni ormai saturi dopo questi ultimi giorni sarà elevato il rischio idro-geologico con la possibilità di locali allagamenti e frane sulle zone montuose. Il tempo risulterà decisamente più stabile e soleggiato al Nord, dove però le temperature sono previste in leggero calo specie durante la notte e al primo mattino con valori fin sotto i 5°C anche in pianura. Venerdì 7. Al Nord: cielo sereno. Al Centro: piogge sulle coste tirreniche e in Sardegna. Al Sud: piogge dalla Sicilia verso Calabria e le altre regioni, forti sul Salento in serata. Sabato 8. Al Nord: stabile e soleggiato. Al Centro: instabile in Sardegna e poi sul Lazio costiero. Al Sud: piovaschi in Calabria e Campania, ma peggiorerà in serata. Domenica 9. Al Nord: sereno, locali nebbie su basse pianure. Al Centro: piogge su molte regioni; più sole in Toscana. Al Sud: maltempo con piogge. Tendenza: lunedì instabile al Sud, poi arriva l’alta pressione con l’Estate di San Martino.
(Adnkronos) - Presentato da Zoetis Italia, presso il dipartimento di scienze mediche veterinarie dell’università di Bologna, l’evento conclusivo della prima edizione del 'Premio allevamento al femminile'. Il progetto nasce con l’obiettivo di dare visibilità a storie, progetti e percorsi che stanno contribuendo a trasformare il settore zootecnico italiano in una direzione sempre più inclusiva, sostenibile e innovativa. Il Premio rappresenta l’evoluzione naturale del progetto 'Allevamento al femminile', avviato da Zoetis Italia nel 2024, che nella sua fase pilota aveva raccolto testimonianze significative da parte di numerose professioniste del settore. Con questa prima edizione, il riconoscimento si propone di valorizzare figure professionali che, con passione e competenza, generano valore all’interno delle filiere zootecniche: donne allevatrici, veterinarie, imprenditrici, ricercatrici ed esperte della comunicazione, ma anche uomini che si sono messi in evidenza per iniziative capaci di promuovere ambienti di lavoro più collaborativi, equi e valorizzanti. La giornata ha visto la partecipazione delle principali associazioni di categoria – Assocarni, UnaItalia, Anmvi e Quelle del Latte – che hanno sottolineato l’importanza di valorizzare i casi virtuosi e di come il settore si stia evolvendo grazie all'integrazione di soluzioni innovative e a un approccio più inclusivo. Nella prima edizione del 'Premio allevamento al femminile', il riconoscimento è stato assegnato a Rossella Pedicone, Emanuela Sorgia e Alberta Rabitti. Le tre professioniste, grazie al loro impegno quotidiano, hanno contribuito concretamente al miglioramento del settore, portando innovazione, lungimiranza e una visione orientata al futuro. “Con l’edizione 2025 del Premio ‘Allevamento al Femminile’ abbiamo compiuto un ulteriore passo avanti nel nostro impegno per una zootecnia più equa, moderna e sostenibile. Crediamo che dare visibilità a chi opera con passione, competenza e visione sia fondamentale per ispirare il cambiamento e valorizzare tutto il settore", afferma Carmelo Lombardo, amministratore delegato di Zoetis Italia. “Siamo orgogliosi di aver creato questo momento di confronto -continua- che mette al centro il talento delle persone che ogni giorno, con il proprio lavoro, contribuiscono a prendersi cura della salute degli animali”. “Parlare di innovazione nel settore dell’allevamento -spiega Alessia Floris responsabile settore commercio estero Assocarni- oggi è fondamentale considerato il momento di grande trasformazione che ci stiamo trovando a dover fronteggiare, con sfide sempre più complesse: dalle questioni relative alla sostenibilità ambientale e alla sicurezza alimentare a quelle inerenti al tema del benessere animale, fino ad arrivare al punto oggi molto discusso del ricambio generazionale. In questo contesto, innovare non è più un lusso, ma una necessità. Per rafforzare il ruolo dell’innovazione e dell’inclusione nel futuro dell’allevamento sarà indispensabile lavorare su tre direzioni: collaborazione, competenze e comunità. Solo se uniamo innovazione e inclusione potremo costruire un settore zootecnico più forte, sostenibile e capace di guardare al futuro con fiducia". "Il sostegno di Unaitalia al 'Premio allevamento al femminile' è stata l'occasione per dare pieno risalto al ruolo cruciale delle donne nel settore zootecnico. Come associazione composta interamente da professioniste donne che hanno contribuito alla crescita del settore, riconosciamo nel loro contributo un approccio virtuoso e attento che, grazie anche a un'innata e naturale predisposizione alla cura, assicura la vitalità e l'innovazione nell'ecosistema zootecnico. Siamo convinte che la leadership femminile non si limiterà a guidare il cambio generazionale, ma sarà la forza motrice per definire e dare slancio alle professionalità che plasmeranno il futuro della zootecnia. E le testimonianze che abbiamo ascoltato oggi ne sono la prova più concreta e incoraggiante", sostiene Lara Sanfrancesco, direttrice di UnaItalia. “L’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) patrocina il premio 'Allevamento al femminile' -commenta Marco Melosi, presidente Anmvi- per i suoi obiettivi di empowerment professionale. C’è bisogno di motivare e supportare le professionalità e le competenze che ogni giorno danno valore al comparto zootecnico. Anmvi condivide questa importante iniziativa di Zoetis, anche perché contribuisce a valorizzare l’allevamento cambiandone la percezione e ribaltando i luoghi comuni. Gli animali allevati per la produzione di alimenti sono sempre più tutelati nel loro benessere e nella loro salute produttiva, secondo standard di valore che sempre più attraggono anche professioniste donne. Alle future generazioni di veterinari Anmvi vuole mandare un messaggio controcorrente: allevare e curare animali del patrimonio nazionale zootecnico sta ispirando e motivando un numero sempre maggiore di professioniste. Basta saperle valorizzare, cominciando col dare loro voce". "'Quelle del latte' (QdL) è nata per riconoscere e far emergere l’intelligenza e le competenze delle donne nel settore zootecnico, per far luce su chi spesso faticosamente ma con grinta e fiducia in sé stessa emerge ed è per questo che QdL sostiene il Premio allevamento al femminile di Zoetis: perché fa luce, gratifica, ma soprattutto premia la lungimiranza della creatività imprenditoriale nel nostro settore," affermano Quelle del Latte (QdL). L’evento di quest’anno presso l’Università di Bologna ha rappresentato un’importante occasione di confronto e crescita collettiva, confermando il valore di un percorso che, iniziato nel 2024 con la raccolta delle testimonianze delle protagoniste dell’allevamento, oggi si arricchisce di un riconoscimento concreto destinato a chi contribuisce, nei fatti, a rendere il settore sempre più innovativo e inclusivo.
(Adnkronos) - Secondo il Rapporto Strategico 'La geopolitica delle Materie Prime Critiche', presentato da Iren e Teha Group a Ecomondo 2025, l’Italia potrebbe coprire fino al 66% del proprio fabbisogno nazionale di materie prime critiche (Mpc) investendo 2,6 miliardi di euro all’anno nella filiera del riciclo dei rifiuti elettronici (Raee), la stessa cifra che rischia di trasformarsi in una 'tassa' europea per mancato adeguamento ai target di raccolta. “La nuova tassa Raee rischia di diventare un costo del non fare per il Paese - ha dichiarato Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren - Ma se le stesse risorse venissero reinvestite nel sistema nazionale del riciclo, potremmo coprire gran parte del fabbisogno interno di materie prime critiche e valorizzare ogni anno 1,7 miliardi di euro di materiali oggi dispersi”. Dal Fabbro ha sottolineato che “l’Italia deve cogliere questa occasione per trasformare un vincolo in un vantaggio competitivo, puntando su innovazione impiantistica e cooperazione industriale anche con i Paesi del Nord Africa, nell’ambito del Piano Mattei". “Il percorso verso l’autosufficienza resta complesso: l’Italia non dispone di riserve minerarie significative e la filiera del processing richiede economie di scala difficili da sviluppare in un contesto nazionale". Secondo Dal Fabbro, il Paese è fortemente esposto alle tensioni internazionali sulle forniture: “Oggi l’Unione Europea importa 4,7 miliardi di euro di titanio e 1,4 miliardi di euro di terre rare e dipende in misura significativa da un numero ristretto di Paesi fornitori. Una interruzione delle forniture metterebbe a rischio fino a 700 miliardi di euro di produzione industriale europea, di cui 88 miliardi riferibili all’Italia”. “Per questo motivo - ha aggiunto - le maggiori opportunità future si concentrano su due leve prioritarie e sinergiche: rafforzare le partnership internazionali, in particolare attraverso il Piano Mattei, e investire nell’economia circolare dei Raee per aumentare i volumi raccolti e la capacità di riciclo nazionale.”