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(Adnkronos) - Chi studia in un’università statale a Roma ora ha accesso a un’unica, ampia rete bibliotecaria universitaria. Le biblioteche di Sapienza Università di Roma, Università degli Studi di Roma Tor Vergata, Università degli Studi Roma Tre e Università degli Studi di Roma 'Foro Italico' aprono reciprocamente i propri spazi e servizi agli studenti iscritti a uno qualsiasi dei quattro atenei. Una rete di biblioteche che ‘insieme’ garantiscono ai quasi 200mila studenti dei loro atenei l’accesso alle 59 biblioteche, agli oltre 4 milioni di libri e materiali multimediali e la possibilità di avere a disposizione più di 8700 posti dove studiare e collegarsi a Internet. La convenzione 'Biblioteche insieme', firmata nei giorni scorsi dai rettori delle quattro università pubbliche romane, sancisce l’impegno comune a rendere accessibili le strutture bibliotecarie secondo i rispettivi regolamenti interni. Un accordo che promuove la cooperazione, valorizza le risorse condivise e amplia concretamente le opportunità per studiare, fare ricerca, consultare materiali cartacei e digitali in numerosi spazi dislocati su tutto il territorio urbano. Con un semplice documento d’identità e la prova dell’iscrizione universitaria, studentesse e studenti potranno usufruire di sale studio, postazioni informatizzate, prestito librario, banche dati e risorse online, rafforzando l’idea di una città universitaria interconnessa e inclusiva. I numeri della rete 'Biblioteche insieme'. Sapienza Università di Roma: 44 biblioteche di Facoltà e Dipartimento, tra Roma e Latina, oltre 6.000 posti lettura, quasi 3 milioni di volumi e materiali multimediali, 44.000 riviste elettroniche ed ebook, 170 banche dati online, studenti iscritti circa 125.000. Università degli Studi di Roma Tor Vergata: 6 biblioteche di facoltà, 313.242 monografie, 5.969 riviste cartacee, 2.199 contenuti speciali (mappe, documenti musicali, ecc.), 430.478 e-book, 169.408 riviste elettroniche, 170 banche dati, 70.205 ulteriori risorse online (atti di convegni, report, pubblicazioni scientifiche), 1.410 posti lettura, studenti iscritti: circa 34.000. Università degli Studi Roma Tre: 8 biblioteche di area, 1.338 posti lettura, di cui: 57 pc per gli utenti, 5 postazioni per utenti con disabilità, 18 postazioni per il prestito autonomo dei volumi (self-service), circa 619.000 libri, oltre 16.500 documenti multimediali (audiovisivi, microfiches, diapositive, carte geografiche, ecc.), oltre 84.100 annate di periodici cartacei, di cui 367 in abbonamento corrente, oltre 1.500.000 risorse elettroniche (banche dati, periodici elettronici, e-book), studenti iscritti oltre 35.000. Università degli Studi di Roma Foro Italico: 1 sala lettura con 28 posti, 2 postazioni per la consultazione del catalogo online, 11 postazioni per la ricerca bibliografica, studenti iscritti 2.512.
(Adnkronos) - "È bello essere qui e partecipare all'ottantesimo compleanno di Manageritalia, perchè è un'organizzazione nata in un momento di grande difficoltà e di grande solitudine dei manager e devo dire che, per fortuna adesso non c'è una guerra, però le difficoltà e quindi la solitudine che di solito si incontra nei momenti difficili purtroppo non mancano neanche adesso. Sappiamo tutti che per chi fa impresa, che per chi fa il dirigente, il manager a 360 gradi questi sono momenti molto complicati". Lo ha detto Cristina Scocchia, amministratore delegato di illycaffè, intervenendo all'evento a Roma per gli 80 anni di Manageritalia. "Ci siamo svegliati il 2 di aprile con una bruttissima notizia, quella dei dazi. Però io credo che in questo mondo così volatile, così complesso, e ovviamente non è il caso qui di ricordare tutte le complessità macroeconomiche e geopolitiche del momento, credo che noi come manager abbiamo un ruolo fondamentale. Innanzitutto quello di mantenere la calma e i nervi saldi, perché il panico a bordo non ha mai aiutato nessuna nave a passare attraverso la tempesta" ha aggiunto Scocchia. "E secondo me -ha continuato- questo è il momento in cui come manager, con il bagaglio di competenze e di esperienze che abbiamo accumulato nelle nostre vite pregresse, nostro compito adesso è quello di mantenere i nervi saldi, ma è anche quello di passare un messaggio di ottimismo, perché se c'è una cosa di cui non abbiamo bisogno è il pessimismo. Io lo dico sempre con convinzione. In salita si accelera, è l'unico modo di scollinare", ha sottolineato. "Se noi come manager -ha continuato- non continuiamo a credere nelle nostre aziende, nelle nostre persone, nelle nostre organizzazioni, se non continuiamo a investire in innovazione di prodotto, di processo, in espansione internazionale, allora le nostre imprese perderanno davvero competitività, allora è una profezia che si auto avvera", ha sottolineato. "Quindi io credo -ha spiegato ancora- che ora più che mai abbiamo questo ruolo di mantenere ferma la direzione, di mantenere i nervi saldi e di continuare ad investire, continuare a crederci", ha ribadito. "Noi in illycaffè abbiamo appena confermato 120 milioni di investimenti in Italia, a Trieste, per raddoppiare la capacità produttiva. Spesso mi chiedono come mai proprio adesso, e dico perché noi ci crediamo. Crediamo che possiamo ancora crescere in Italia e all'estero, quindi raddoppieremo la capacità produttiva, non la faremo questa scelta di crescita della capacità produttiva in Paesi che magari ci darebbero condizioni migliori, ad esempio a livello di costo dell'energia, ma lo vogliamo fare qui, dove siamo fieramente made in Italy. Questo ci ha permesso di assumere oltre 80 persone negli ultimi mesi e tante ancora ne assumeremo sempre nello stesso territorio triestino anche nei mesi a venire. Spero che nel nostro piccolo sia un segno concreto di ottimismo e di capacità di stringere i denti" ha concluso.
(Adnkronos) - Un laboratorio di buone pratiche che tutelano la biodiversità locale e accompagnano i visitatori alla scoperta della bellezza della natura: Brugherio accoglie il secondo Biodiversity Lab della provincia di Monza e della Brianza. Così E.On, tra i principali operatori energetici in Italia, e Rete Clima, Impresa Sociale che dal 2011 accompagna le imprese verso percorsi Esg e di decarbonizzazione, continuano insieme il proprio percorso per la conservazione della biodiversità degli ecosistemi in Italia. Il Biodiversity Lab è stato inaugurato all’interno del Parco Increa di Brugherio (MB): un vero e proprio 'laboratorio' dedicato alla biodiversità dove sono attuate una serie di azioni orientate alla conservazione ed al miglioramento funzionale degli ecosistemi locali. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito del progetto Boschi E.On e della Campagna forestale nazionale Foresta Italia, ha dato anche vita ad un vero e proprio percorso tra le diverse azioni attuate, che introdurrà i cittadini alla scoperta di soluzioni innovative per la tutela del capitale naturale e della biodiversità arborea, arbustiva ed animale. Il Biodiversity Lab di Brugherio nasce in seguito al successo del primo Lab di Giussano (MB), inaugurato nel 2024, con lo scopo di ripristinare e alimentare la biodiversità della flora e della fauna locali, grazie alla sinergia tra diverse tipologie di interventi, quali: la piantagione di BioForest, dette anche Tiny Forest o Miyawaki Forest, cioè foreste realizzate con tecniche innovative ad alta densità di piantagione per tutelare e promuovere la biodiversità vegetale e animale; l’installazione di un Bugs Hotel, strutture in legno utilizzate da una molteplicità di organismi viventi come rifugio e come luogo riproduttivo; il posizionamento di Biostuoie galleggianti, cioè strutture composte da materiali naturali che favoriscono la crescita di piante acquatiche per rinaturalizzare ambienti degradati e/o artificiali, riducendo il disturbo antropico e creando habitat per avifauna e insetti. Inoltre, è stato creato un Cariceto, una formazione vegetale costituita da piante erbacee tipiche delle zone umide che, una volta affermate, sono in grado anche di resistere a periodi siccitosi. A conclusione, come per Giussano, la realizzazione di una Flower Strip, strisce di rettangoli di terra seminati con diverse specie di fiori selvatici. Il luogo dell’intervento è il Parco Increa, un tempo adibito a uso agricolo e sede di attività estrattive, che oggi rappresenta un polmone verde importante per l’area tra Brugherio e Cernusco sul Naviglio e ospita un lago artificiale, platani monumentali e la panchina in plastica riciclata più lunga d'Italia. In questo contesto, E.On e Rete Clima hanno unito le forze per creare un bosco urbano che possa restituire benefici ecologici e ambientali, tra cui miglioramenti idrogeologici, microclimatici, faunistici e paesaggistici al territorio. "Lo scorso novembre l’Amministrazione Comunale, nell’ambito del costante impegno volto alla tutela e alla valorizzazione degli spazi a verde pubblici, primo fra tutti Parco Increa, ha ritenuto meritevole di attenzione la proposta di collaborazione presentata dall’Associazione Rete Clima per la realizzazione di interventi di forestazione urbana sul territorio comunale. A circa cinque mesi dall’avvio del protocollo di intesa, passeggiando al Parco, si possono già osservare con soddisfazione, oltre ai tanti fruitori incuriositi, i vari interventi eseguiti, chiaramente riconoscibili e ben tenuti, per un totale di circa 1000 mq e oltre duemila giovani piante, che presto si sveglieranno dal torpore del riposo vegetativo. E’ un primo piccolo grande passo, fra i tanti che l’Ente sta compiendo, per salvaguardare Parco Increa, e per ricostruirlo dopo le trombe d’aria del 2023. Accompagneremo, assieme a Rete Clima, queste giovani piccole incubatrici di biodiversità per i primi tre anni, per poi vederle crescere e autosostenersi nel prossimo futuro, così da poterci meravigliare, ogni giorno, della semplice e naturale, forza e resilienza della natura", afferma il sindaco del Comune di Brugherio, Roberto Assi. “Siamo orgogliosi di accompagnare realtà come E.On in percorsi concreti, integrati e tracciabili a tutela della biodiversità. La nostra collaborazione, attiva da anni, si fonda sulla condivisione di valori e sulla capacità di tradurli in progetti misurabili e di lungo termine. Ne è un esempio questo secondo Biodiversity Lab, il laboratorio sperimentale dedicato allo sviluppo di soluzioni multifunzionali a tutela della biodiversità vegetale e animale. Questo progetto rappresenta una nuova importante tappa all’interno di un percorso più ampio costruito insieme a E.On, a partire dalla sua adesione alla nostra Campagna nazionale Foresta Italia. Attraverso i Boschi E.On continuiamo a promuovere interventi di forestazione in territori che ne hanno più bisogno, come aree urbane, periurbane e zone colpite da eventi climatici estremi, con un approccio misurabile e di forte valore ambientale e sociale”, dice Paolo Viganò, fondatore e presidente di Rete Clima. “In E.On - afferma Daniela Leotta, Chief Strategy, Sustainability&Communication Director di E.On Italia - il nostro impegno va oltre la riduzione delle emissioni: vogliamo restituire valore alle comunità in cui operiamo, contribuendo concretamente alla tutela e al ripristino dell’ambiente. Il Biodiversity Lab rappresenta un esempio tangibile di questa visione, non solo perché aiuta a ricreare ecosistemi più sani e resilienti, ma anche perché promuove la conoscenza e la consapevolezza su un tema cruciale come la biodiversità. Un ambiente più sano porta benefici a tutti noi e, attraverso progetti come questo, vogliamo coinvolgere cittadini e stakeholder in un percorso che valorizza la natura e rafforza il legame tra sostenibilità, innovazione e benessere collettivo”. Queste attività sono cruciali per il benessere dei territori. Infatti, oltre ai benefici ambientali della riforestazione, si evidenziano anche impatti positivi sull’economia locale, sul tessuto sociale e sulla sostenibilità del territorio. Per comprenderne l'effettivo valore, E.On ha avviato un approfondimento basato sulla metodologia Sroi (Social Return on Investment) che consente di misurare il Social Value generato con l’attività di piantagione di alberi per una rete diversificata di stakeholder, comunità locali, imprese, enti pubblici e operatori del settore forestale. Oltre ai benefici diretti, come l’assorbimento della CO2, il Social Value include aspetti più ampi: coinvolgimento della comunità e creazione di opportunità lavorative nel settore forestale. Questo approccio fornisce una visione più completa del valore generato, considerando sia gli effetti immediati che quelli di lungo periodo sulla qualità della vita e sulla sostenibilità del territorio. Nel caso specifico della piantagione dei 17.200 alberi realizzata nel 2024 grazie al progetto Boschi E.On, l’analisi ha stimato gli effetti complessivi dell’attività lungo un ciclo di vita di trent’anni. Per ogni euro investito nella piantagione di alberi, si generano circa 3 euro di valore, distribuiti tra benefici concreti e immateriali. Tra questi, si evidenziano benefici tangibili sul miglioramento della qualità dell'aria, la biodiversità, lo sviluppo del turismo sostenibile e il benessere collettivo. Il contributo di E.On a questo progetto rientra nel contesto della più ampia iniziativa Boschi E.On che, dal 2011 a oggi, ha contribuito in maniera tangibile alla riforestazione di aree naturali, parchi nazionali e regionali su tutto il territorio italiano, consentendo la piantagione di 135mila alberi e un significativo contributo alla riduzione della CO2 (circa 85mila tonnellate assorbite dalle piante). Il progetto rientra nella più ampia strategia del Gruppo E.On 'Nature.On' che prevede l’adozione di misure e impegni specifici al fine di contribuire a un impatto netto positivo sulla natura e che prevede un approccio focalizzato su tre aree fondamentali: climate change, ecosistemi e biodiversità, risorse e rifiuti. Il progetto Biodiversity Lab rappresenta inoltre uno dei tasselli di Foresta Italia, la Campagna nazionale di forestazione promossa da Rete Clima in collaborazione con Coldiretti Nazionale e Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes) e patrocinata dal ministero dell’Ambiente e dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.