ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - E' per un welfare sempre più vicino alle comunità locali l'impegno dell'Inps nella collaborazione con i Comuni: lo ha confermato il Direttore Generale dell'INPS Valeria Vittimberga all'Assemblea Nazionale ANCI ricordando come "l'Italia accorcia le distanze geografiche e sociali attraverso l'innovazione e il digitale” ed evidenziando l'importanza dell'inclusione sociale e lavorativa come pilastro delle politiche nazionali.Il Direttore Generale ha quindi annunciato la prossima apertura del Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa (SIISL) "a tutti coloro che cercano un diverso e più efficace percorso formativo e occupazionali". "Un salto quantico nelle politiche sociali, che personalizzerà percorsi formativi e lavorativi grazie all'Intelligenza artificiale, a beneficio soprattutto delle categorie più vulnerabili", ha spiegato Vittimberga. Ma al centro dell'intervento di Vittimberga anche il progetto "Welfare as a Service" (WaaS) che, grazie a dashboard intelligenti e API, consente una gestione data-driven delle politiche sociali, superando i silos informativi. "Una svolta che riduce gli sprechi e migliora la corrispondenza tra bisogni e interventi, in linea con il nuovo corso voluto dalla governance dell’Istituto presieduta da Gabriele Fava" ha dichiarato. "Il dialogo tra istituzioni e l'uso di innovazioni tecnologiche e sociali sono essenziali per un welfare vicino ai cittadini," ha aggiunto, sottolineando come la multidimensionalità dei dati possa migliorare le politiche di inclusione, contribuendo a una PA più efficiente e al benessere collettivo. In riferimento poi alla regione che ha ospitato l'assemblea dell'Associazione, il direttore generale ha annunciato che l'INPS, in collaborazione con ANCI e UNCEM, avvierà un progetto innovativo in Piemonte per contrastare la marginalità sociale. "Grazie a un nuovo indice di analisi dei territori, misureremo l'impatto delle prestazioni assistenziali e miglioreremo l'efficacia degli interventi, fedeli ai principi della nostra carta costituzionale, richiamati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella”, ha concluso Vittimberga.
(Adnkronos) - Il Black Friday apre la stagione dei grandi acquisti in vista del Natale e poi dei saldi. Si tratta di uno dei periodi più intensi per i consumatori che si dedicano allo shopping online, ma anche per le aziende che si occupano di home delivery e di servizi logistici, impegnate a consegnare i prodotti in tempo e, soprattutto, in maniera impeccabile. “Tra qualche giorno- precisa Raffaele Ghedini, presidente di Oikyweb, azienda specializzata nell’offerta di servizi integrati di gestione e movimentazione di prodotti, da oltre 20 anni nel settore dell’home delivery - la stagione di shopping entrerà nel vivo e noi saremo impegnati a garantire una esperienza di acquisto senza intoppi e il più possibile piacevole perché non c’è niente di più stressante, quando si aspetta un prodotto magari anche costoso o delicato, di non sapere dove sia, quando verrà consegnato o, ancora peggio, di riceverlo danneggiato perché non si è prestata la giusta attenzione nell’imballaggio o nel trasporto”. Cercando di sfruttare gli oltre 20 anni di esperienza sul campo, i responsabili operativi di Oikyweb hanno illustrato i problemi principali incontrati dai consumatori per offrire servizi adeguati soprattutto in questi momenti di super-acquisti. Ecco una serie di consigli molto utili per aiutare i consumatori a gestire al meglio la fase post acquisto, affinché tutto proceda senza rischi e senza spiacevoli sorprese. 1) Parola d’ordine 'pianificare'. Prima di effettuare qualsiasi acquisto, controllare le date di appuntamento per la consegna, per avere certezza di non avere altri impegni e di ricevere gli acquisti nei tempi desiderati e senza sorprese. 2) Scegliere il giusto partner: non tutte le aziende sono uguali e questo può fare un’enorme differenza. Informarsi sulle opzioni e affidarsi all’azienda giusta, in relazione al servizio che si desidera avere, permette di avere un servizio adeguato e di alto livello. Oikyweb, ad esempio, offre servizi personalizzabili e di alta qualità anche per prodotti ingombranti (come elettrodomestici, arredamenti o attrezzature sportive), delicati e molto costosi (come strumenti musicali, ceramiche e opere d’alto artigianato artistico in generale). Sbagliare la scelta su prodotti come questi può comportare conseguenze e danni gravissimi. Non tutti i consumatori sanno di poter scegliere l’azienda da cui farsi prestare il servizio di home-delivery, molti pensano di dover necessariamente utilizzare le aziende che lavorano per il venditore dei prodotti che hanno acquistato. Ma non è così: ogni consumatore è libero di acquistare qualsiasi prodotto da qualsiasi venditore o produttore, e ordinare poi il servizio di ritiro e consegna a casa sua, con o senza montaggio, dall’azienda che considera più adatta. Certo, non tutte le aziende sono attrezzate, come Oikyweb, per poter lavorare direttamente per il consumatore finale, ma anche questo è un indicatore importante che un consumatore può usare per capire la “caratura” di un’azienda. 3) Sfruttare la tecnologia: è un valido alleato per verificare lo stato delle spedizioni. Grazie ad un tracciamento puntuale e preciso è possibile ricevere aggiornamenti in tempo reale e su eventuali modifiche. Se ci sono i servizi. Meglio ancora però, se l’azienda scelta ha, come Oikyweb, un efficientissimo servizio di customer service con operatrici o operatori che aggiornano il Cliente passo per passo. 4) Fare attenzione ai picchi di acquisto. Durante il Black Friday, eventuali ritardi nelle consegne aumentano a causa dell'elevato volume di ordini. Meglio avere un 'margine' di sicurezza per qualsiasi problema. 5) Verificare che l’imballaggio sia adeguato. Quando si riceve un prodotto, è fondamentale verificare lo stato dell’imballaggio e, se non è perfetto, apporre una riserva sul modulo di accettazione che viene fatto firmare. 6) Assicurarsi sul mantenimento di temperatura e umidità. Quando i prodotti che si ricevono sono sensibili a temperatura e/o umidità, è importante assicurarsi che siano stati mantenuti in luoghi e movimentati con mezzi dotati di adeguati sensori. “Non dobbiamo pensare - afferma Raffaele Ghedini - che per logistica si intenda semplicemente portare un prodotto da un punto A ad un punto B. Questo è sicuramente quello che si vede, ma in verità c’è molto di più. E' un processo spesso molto delicato che parte dalla scelta del giusto imballaggio, del mezzo più indicato e che passa dalla formazione del personale, che deve conoscere le procedure corrette per maneggiare oggetti delicati o particolari. In Oikyweb puntiamo davvero moltissimo sulla formazione continua dei nostri tecnici ed operatori, in modo che siano in grado di fronteggiare qualsiasi evenienza e garantire ai Clienti la migliore esperienza di consegna possibile”.
(Adnkronos) - Quasi 3 italiani su 4 (73%) sanno che gli alberi abbassano la temperatura laddove sono piantati, limitando la formazione delle cosiddette 'isole di calore'. Allo stesso tempo, quasi 1 su 5 non sa che gli alberi sono in grado di mitigare gli effetti della pioggia intensa e di limitare gli allagamenti, mentre 1 su 3 ignora che gli alberi nelle città sono in grado di assorbire la CO2. Sono alcuni dei dati emersi da una ricerca elaborata dalla divisione Annalect di Omnicom Media Group per Prospettiva Terra, il progetto non-profit fondato dal Stefano Mancuso, accademico e divulgatore scientifico, e da Marco Girelli, Ceo di Omnicom Media Group Italia, con la partecipazione di realtà quali McDonald's, Henkel, Ricola, Acone Associati, Publitalia'80 ed il contributo di Pnat, come partner scientifico, e Bam-Biblioteca degli Alberi di Milano, come Botanical Partner, con l'obiettivo di affrontare insieme il problema del riscaldamento globale. L'indagine, realizzata su un campione di 1.000 intervistati residenti in cinque grandi città italiane, Milano, Torino, Roma, Napoli e Palermo, ha l'obiettivo di investigare il grado di conoscenza dei cittadini sul ruolo che gli alberi ricoprono nel contrastare e mitigare gli effetti del cambiamento climatico in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi (21 novembre). Nel dettaglio, si scopre che 6 italiani su 10 affermano che le foreste molto estese nel mondo sono in grado di assorbire grandi quantità di CO2, consapevolezza che cala, a sorpresa, sul target dei giovani 18-24enni (58%), sempre attenti ai temi ambientali, rispetto a quello dei 55-64enni (65%). "Sappiamo ancora troppo poco del nostro pianeta e questa ricerca ce lo dimostra - afferma Mancuso - Il disastro di Valencia o le alluvioni in Emilia-Romagna e in Sicilia, tanto per citare i gravi fatti più recenti, ci impongono un'azione forte e non più rimandabile. Il 2024 sarà l'anno più caldo di sempre ed il primo con una temperatura media globale di 1,5 gradi sopra i livelli preindustriali. Per questo bisogna educare le persone, fare formazione e informazione su come proteggere il nostro pianeta e limitare i danni: questo è l'obiettivo di Prospettiva Terra, con cui stiamo costruendo un modello cooperativo e diffuso, simile alle reti vegetali, in cui delle imprese private decidono di farsi carico del futuro che ci aspetta, lavorando nell'unica direzione possibile, ossia la partecipazione diretta a progetti di innovazione scientifica". Tre abitanti su 4 dichiarano che nel proprio quartiere gli alberi sono molto o abbastanza diffusi (75%). Tuttavia, i dati sono molto diversi da città a città: a Torino e a Roma la percentuale è del 90%, a Milano dell'80%, a Palermo del 63% e a Napoli soltanto del 51%. In effetti, Torino ha la più alta percentuale della superficie comunale occupata da aree verdi (18,2%), mentre Palermo si ferma al 4,8%. Inoltre, la percezione cambia anche in base alla zona della città in cui si vive: il dato è più forte man mano che dal centro (72%) ci si avvicina al semi-centro della città (75%), fino alla periferia (77%). In particolare, la percezione della forte presenza degli alberi cresce, anche fino al 30%, in periferia, mentre nelle aree centrali e semi-centrali si attesta intorno al 20%. Non a caso, dunque, Napoli e Palermo sono le città in cui gli alberi sono più desiderati (rispettivamente 93% e 87%). Sebbene nelle altre città gli alberi sono percepiti come più presenti, le percentuali restano alte: a Torino e a Milano la percentuale di chi vorrebbe più verde in città si attesta intorno al 75% e a Roma al 69%. L'altro dato molto rilevante è quello della posizione rispetto alla città: il desiderio di avere più alberi, senza differenze sostanziali tra nord, centro e sud, è molto più sentito nel centro della città (87%) rispetto al semi-centro (80%) e, soprattutto, rispetto alla periferia (68%) dove la presenza degli alberi è tipicamente più forte. Scelta da oltre 6 italiani su 10, la quercia risulta essere l'albero che più di tutti, nell'immaginario collettivo, è in grado di contrastare gli effetti del cambiamento climatico, superando nettamente l'abete (39%) ed il pino (37%). Fuori dal podio sono i tigli (25%), i cipressi (24%) e i frassini (23%). "Le piante sono vere e proprie macchine in grado di stoccare CO2 nei propri tessuti legnosi e assorbire alcuni inquinanti atmosferici, come il monossido di carbonio ed il particolato atmosferico - afferma Camilla Pandolfi, Ceo e R&D Manager Pnat - La farnia, ovvero la quercia più conosciuta (Quercus robur), è un albero in natura molto longevo ed è in grado di apportare numerosi benefici nell'arco della sua vita. Anche tigli e frassini sono in realtà molto performanti per quanto riguarda la rimozione degli inquinanti, grazie a particolari caratteristiche delle foglie e dei rami che permettono alle particelle fini di depositarsi sulla loro superficie, rimuovendole così dall'atmosfera. Non dimentichiamoci però delle specie sempreverdi (abeti, pini e cipressi) che, a differenza degli alberi caducifoglie, mantengono la chioma fogliata tutto l'anno e apportano notevoli benefici ambientali anche nei mesi in cui le altre piante sono meno attive, ovvero durante la stagione invernale". Una cosa sicuramente mette tutti d'accordo da nord a sud: l'idea che essere circondati da alberi possa donare benessere mentale, serenità e gioia, per la quasi totalità del campione (96%). Napoli, una delle due città che lamentano una scarsa presenza di alberi, è quella in cui viene associata di più agli alberi l'idea di maggior aiuto per il benessere mentale e la serenità. E quando agli italiani viene chiesto quali pensieri e stati d'animo associano agli alberi, in generale, la risposta è un sentimento di serenità e di leggerezza: la prima idea, infatti, è quella del relax (33%), seguita dalla purezza (22%) e dai concetti di forza (17%), spiritualità (9%) e gioia (7%).