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(Adnkronos) - La Fiorentina ha annunciato che "Paolo Vanoli è il nuovo allenatore della Prima Squadra viola. Vanoli, nato a Varese il 12 Agosto del 1972, ha allenato in carriera le Nazionali Giovanili Azzurre Under 16, Under 18 e Under 19, lo Spartak Mosca, con cui ha vinto una Coppa di Russia, il Venezia ed il Torino. Il nuovo allenatore gigliato dirigerà il suo primo allenamento al Viola Park nel pomeriggio di oggi".
(Adnkronos) - Un provvedimento che "tiene la barra dritta" sulla strada della sostenibilità dei conti pubblici, ma alla quale manca "la visione" per sostenere la crescita e gli investimenti. E' in sintesi il giudizio di Marco Granelli, presidente di Confartigianato Imprese, intervistato da Adnkronos/Labitalia, sulla manovra economica del governo. Manovra, che ricorda Granelli, arriva in un periodo non semplice per le pmi artigiane, strette tra caro energia, ricambio generazionale e il 'peso' degli effetti dei dazi Usa sull'export. Confartigianato è la maggiore Confederazione italiana dell’artigianato e delle piccole imprese che associa 700.000 imprenditori organizzati in 103 associazioni territoriali (con 1.201 sedi in tutta Italia), e 21 federazioni regionali. Presidente Granelli, come giudicate la manovra economica del governo? Ci sono gli interventi necessari per le imprese che rappresentate? Quali gli aspetti positivi e quali quelli da migliorare? Cosa avete chiesto al Governo? "La nostra valutazione sulla manovra economica è articolata, con luci e ombre. Riconosciamo al Governo la volontà di mantenere la barra dritta sulla sostenibilità dei conti pubblici, perseguendo in modo coerente gli obiettivi di riduzione del deficit e del debito. In un contesto internazionale segnato da incertezza e instabilità, la prudenza in finanza pubblica è certamente un valore, perché serve a fronteggiare eventuali nuove turbolenze. Tuttavia, ciò che manca è una visione più efficace sull’impiego delle risorse per sostenere la crescita e gli investimenti, in particolare quelli delle micro e piccole imprese che rappresentano l’ossatura del nostro sistema produttivo. Apprezziamo l’intervento sull’Irpef, gli incentivi alle assunzioni e le misure di detassazione del lavoro. Tuttavia, abbiamo espresso perplessità sull’imposta al 5% per gli incrementi retributivi dei rinnovi contrattuali del 2025 e 2026: una misura che rischia di introdurre disparità di trattamento, oltre a essere di entità piuttosto limitata". Giudicate positivamente quanto messo in campo a sostegno degli investimenti delle aziende? "Sui sostegni agli investimenti, la manovra cerca di razionalizzare il sistema di agevolazioni ma non risolve il nodo cruciale dell’accesso per micro e piccole imprese. Il ritorno al super-ammortamento, in sostituzione del credito d’imposta, riduce di circa il 40% la platea delle imprese artigiane beneficiarie, differendo i vantaggi e aumentando la burocrazia. Giudichiamo positivamente il rifinanziamento della Zes Unica, anche se riteniamo incomprensibile l’esclusione degli investimenti inferiori a 200mila euro, e valutiamo favorevolmente anche il rifinanziamento della Nuova Sabatini. Invece, desta preoccupazione la restrizione al sistema delle compensazioni fiscali, che rischia di mettere in difficoltà le tante piccole imprese con crediti fiscali maturati grazie a investimenti o allo sconto in fattura. Bene la conferma della detrazione al 50% per la riqualificazione degli immobili, ma chiediamo che questa misura venga resa stabile per almeno un triennio. Accogliamo con favore anche il rinvio della sugar e plastic tax, mentre siamo contrari all’aumento dell’accisa sul gasolio, che penalizza soprattutto i veicoli sotto le 7,5 tonnellate, tipici del trasporto artigiano. Infine, chiediamo che la legge di bilancio istituisca un fondo per facilitare l’accesso al credito delle micro e piccole imprese, valorizzando il ruolo dei Confidi. Sottolineiamo anche la necessità di misure per fronteggiare il caro energia e sostenere il passaggio generazionale nelle aziende". Dal vostro Osservatorio qual è lo stato di salute delle imprese che state registrando? Quali le difficoltà maggiori? Quali i settori che stanno performando meglio e quelli che invece stanno incontrando più problemi? "Le nostre imprese stanno dimostrando una straordinaria capacità di resilienza, ma la situazione resta complessa. Negli ultimi anni, nonostante guerre, inflazione e caro energia, il Pil italiano è cresciuto in media del 2,1% tra il 2021 e il 2024, mezzo punto in più della media europea. Le micro e piccole imprese continuano a trainare l’economia con 64 miliardi di euro di export diretto nei settori chiave del made in Italy - alimentare, moda, legno-arredo, metalli, gioielleria e occhialeria - rappresentando l’8% del PIL nazionale. L’occupazione cresce: +329 mila posti nell’ultimo anno, +2,2% tra le micro e piccole imprese, e +8,9% quella giovanile dal 2021 al 2025, il doppio rispetto alla media europea. Anche la trasformazione digitale procede con convinzione: il 66,8% delle imprese con dipendenti ha investito in innovazione, e quasi 182mila aziende sono pioniere nell’uso dell’intelligenza artificiale. Tuttavia, accanto a questi segnali positivi, emergono criticità strutturali. Il 42,9% di pressione fiscale, il 47,1% di cuneo sul lavoro, il costo dell’energia più alto del 22,5% rispetto alla media Ue e l’eccessiva burocrazia - che ostacola il 74% degli imprenditori - pesano fortemente sulla competitività. Il caro energia, in particolare, ha comportato per le nostre imprese un aggravio di oltre 1,6 miliardi di euro rispetto ai competitor europei. Preoccupa anche il ricambio generazionale: quasi un terzo delle imprese artigiane è in condizione di criticità perché guidata da imprenditori con un’età media di oltre 50 anni. Inoltre, la stretta sul credito e i costi finanziari in crescita rischiano di frenare ulteriormente gli investimenti". Alla luce di queste valutazioni cosa chiedete al governo? "L'artigianato e le piccole imprese stanno reagendo con forza, ma servono politiche più mirate per alleggerire il carico fiscale, ridurre i costi energetici, snellire la burocrazia e sostenere concretamente la nuova imprenditorialità giovanile. Le nostre imprese artigiane sono il motore dell’Italia reale. Chiediamo che la politica economica le metta davvero al centro, con misure semplici, accessibili e stabili nel tempo. Solo così potremo garantire sviluppo, occupazione e coesione sociale nei territori". Come stanno impattando i dazi Usa sulle imprese artigiane del made in Italy? Quali settori stanno registrando effetti più negativi sull’export? Le imprese stanno cercando già mercati alternativi? E quali? "I dazi statunitensi stanno producendo effetti significativi e preoccupanti sul nostro export. Le nostre stime indicano una perdita media dello 0,4% del pil nel biennio 2026-2027, con un crollo del 22% delle esportazioni verso gli Stati Uniti negli ultimi mesi. Parallelamente, assistiamo a un boom dell’import dalla Cina, +24,5% nei primi otto mesi del 2025, con picchi del +43,7% per gli autoveicoli. L’Italia, purtroppo, è l’epicentro della crisi europea dell’automotive, con una caduta della produzione del 15,2%, ben più marcata del -2,7% medio dell’Ue. Le nostre imprese stanno reagendo con pragmatismo, cercando di diversificare i mercati di sbocco. Stiamo osservando un aumento dell’export verso i 26 mercati più dinamici, per un valore di 19,7 miliardi di euro. Si rafforzano le relazioni commerciali con l’Asia orientale, il Medio Oriente, l’America Latina e alcuni Paesi dell’Africa subsahariana, dove cresce la domanda per prodotti di qualità e manifattura artigiana. Al Governo chiediamo di accompagnare questa diversificazione dei mercati, sostenere le imprese nell’internazionalizzazione e difendere il valore del made in Italy, che resta sinonimo di eccellenza, creatività e saper fare". (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Secondo l’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di Lifegate, oggi il 77% degli italiani dichiara di considerare la sostenibilità al momento dell’acquisto, una percentuale che è quasi raddoppiata in dieci anni, quando era appena il 41%. EcoFlow Stream – un nuovo sistema fotovoltaico intelligente basato sull'intelligenza artificiale, concretizza questo nuovo approccio. EcoFlow Stream è una scelta che fa risparmiare fino a 1.993 euro all’anno in bolletta, riducendo allo stesso tempo l’impatto ambientale. "Il vero affare non è comprare qualcosa di scontato, ma investire in qualcosa che possa portare ad un risparmio sul lungo termine - spiega Yuchen Zhao, General Manager di EcoFlow Europe -. Mentre gli altri acquisti del Black Friday spesso passano nel dimenticatoio, EcoFlow Stream agisce sul balcone di casa producendo energia pulita e aiutando a risparmiare in bolletta ogni giorno che passa". Il kit fotovoltaico di EcoFlow può alimentare fino al 99% degli elettrodomestici ed è tre volte più potente dei microinverter tradizionali. L'intelligenza artificiale di cui è dotato apprende le abitudini di consumo della famiglia e programma ricariche e utilizzi nelle fasce orarie più convenienti, riducendo le spese in modo automatico. Con le batterie espandibili da 1,92 a 23 kWh, assicura energia anche in caso di blackout o giornate nuvolose. Infine, è facile da installare, con ingombro ridotto del 50% rispetto ad altri sistemi e prestazioni ottimali con soli 3W di input solare. L'installazione è semplice e non richiede modifiche complesse, purché sia conforme alle normative locali. Anche in ambienti con scarsa illuminazione, la soluzione inizia a funzionare con soli 3W di input, garantendo prestazioni efficienti dall'alba al tramonto. La gamma offre soluzioni per ogni esigenza e budget. Stream Ultra X con una batteria solare a più alta capacità, pensata per superare gli standard esistenti e creata per le abitazioni che richiedono più energia e un’autonomia prolungata. Stream Ultra è una soluzione completa tutto in uno con alta capacità e input solare intelligente, progettata per la massima efficienza e indipendenza energetica. Stream Pro, un sistema modulare per famiglie con maggiori fabbisogni quotidiani e case di maggiori dimensioni. Stream Max, soluzione versatile che unisce capacità e flessibilità, progettata per le abitazioni che necessitano di un sistema di accumulo solare affidabile. Stream Ac Pro è invece un'unità di accumulo flessibile, ideale per inquilini e utenti di appartamenti che cercano espandibilità, mentre Stream Ac è una soluzione di accumulo entry-level per aumentare la capacità energetica. Infine, Stream Microinverter è un punto di accesso conveniente per produrre energia solare in autonomia, perfetto per i nuovi utenti che vogliono iniziare gradualmente.