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(Adnkronos) - Il presidente russo Vladimir Putin vuole utilizzare "l'inverno come arma" contro l'Ucraina, bombardandone le infrastrutture energetiche, e "ancora una volta deve fallire". Lo ribadisce la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, durante la miniplenaria del Parlamento a Bruxelles. "In un solo giorno la scorsa settimana - afferma - la Russia ha lanciato oltre 40 missili balistici e da crociera e quasi 500 droni contro le infrastrutture energetiche dell'Ucraina. Due importanti centrali elettriche sono state distrutte. Non essendo riuscito a fare progressi sul campo di battaglia, il presidente Putin sta di nuovo cercando di terrorizzare il popolo ucraino. Di usare l'inverno come arma. Di congelare l'Ucraina fino alla sottomissione". Putin, aggiunge von der Leyen, "ancora una volta, deve fallire. Pensa di poterci prendere per stanchezza. Ma l'Europa continuerà a rafforzare la resistenza dell'Ucraina. Ripareremo i danni causati dagli attacchi russi. Stabilizzeremo la rete energetica ucraina, con oltre 2 gigawatt di esportazioni di elettricità dalla nostra Unione all'Ucraina. E proteggeremo le infrastrutture critiche, ad esempio, con nuovi equipaggiamenti anti-droni. Quest'inverno plasmerà il futuro della guerra e la nostra risposta deve essere all'altezza della sfida. Insieme all'Ucraina, sconfiggeremo il terrore russo", afferma. Secondo von der Leyen un prestito dell'Ue basato sui beni congelati alla Banca centrale russa è l'opzione "più efficace" per sostenere finanziariamente l'Ucraina nei prossimi anni. "Accolgo con grande favore - dice - l'impegno del Consiglio Europeo di coprire il fabbisogno finanziario dell'Ucraina per i prossimi due anni. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Belgio e tutti gli Stati membri sulle opzioni per rispettare questo impegno. E' chiaro che produrremo risultati e che copriremo il fabbisogno finanziario di Kiev per i prossimi anni: discutiamo sul come farlo. L'opzione uno è quella di utilizzare il margine di bilancio per raccogliere fondi sui mercati dei capitali. L'opzione due è quella di stipulare un accordo intergovernativo, in base al quale gli Stati membri raccolgono autonomamente il capitale necessario. L'opzione tre è quella di avere un prestito di riparazione basato sui beni russi immobilizzati". Questo prestito, ricorda, "si baserebbe sul saldo di cassa dei beni immobilizzati. Noi concediamo un prestito all'Ucraina, che l'Ucraina rimborsa se la Russia paga le riparazioni. Questo è il modo più efficace per sostenere la difesa e l'economia dell'Ucraina. E il modo più chiaro per far capire alla Russia che il tempo non è dalla sua parte. Dimostreremo che, se necessario, staremo in questa situazione per il lungo periodo. Che l'Europa sosterrà l'Ucraina per tutto il tempo necessario", conclude. "Abbiamo bisogno di più pressione sulla Russia. A giudicare dalla situazione sul campo di battaglia, non ci sembra che la Russia voglia fermarsi. Il problema è che, osservando l'industria militare, vediamo che sta aumentando la sua produzione. E la nostra valutazione è che vogliano continuare questa guerra", ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Riteniamo che, con una forte pressione, i russi avranno bisogno di una pausa. Ma dobbiamo riconoscere che vogliono una guerra su larga scala e prepararci a essere pronti nel 2029 o nel 2030 – questo il lasso di tempo – ad iniziare una guerra di tale portata. Sul continente europeo. Consideriamo questa una sfida davvero grande", continua. "Penso - conclude - che dobbiamo pensare a come fermarli ora in Ucraina. Ma anche a fare tutto il possibile per ridurre le loro capacità. Non dare loro denaro, che possono ancora ottenere dall'energia. E non dare loro armi. Quindi, questo è il problema su cui dobbiamo riflettere". Il ministero della Difesa russo ha annunciato questa mattina di aver "intercettato e distrutto 130 droni ucraini" che hanno sorvolato il suo territorio durante la notte. Di questi 130 droni, la Russia afferma di averne intercettati 32 nell'oblast di Kursk, 32 nell'oblast di Belgorod, 20 nell'oblast di Voronezh, 17 sul Mar Nero, sette sulla Crimea, cinque sul Kraj di Krasnodar, tre sull'oblast di Rostov, e due sull'oblast di Bryansk. Pochi altri sono stati intercettati su oblast un po' più lontani dal confine russo-ucraino: Orel, Tambov, Tula e Mosca, secondo la stessa fonte.
(Adnkronos) - Rinnovo dei vertici in casa Fisascat Cisl. Il consiglio generale della federazione cislina del commercio, turismo e servizi ha eletto Vincenzo Dell’Orefice nuovo segretario generale. L’organismo ha inoltre confermato Ivan Notarnicola, Giusi Sferruzza e Aurora Blanca come componenti di segreteria nazionale. Dell’Orefice succede a Davide Guarini, segretario generale uscente, dimissionario dopo oltre 7 anni di mandato. Classe ’73, abruzzese, di Altino in provincia di Chieti, inizia da giovanissimo la propria esperienza sindacale come Rsu nei metalmeccanici presso un’industria della Val di Sangro. Ha svolto, dalla fine degli anni ‘90 al 2000, il ruolo di operatore per la Fim Cisl di Brescia, Rieti e Treviso. Dopo un’esperienza come operatore presso la Cisl nazionale, Dell’Orefice è approdato alla Fisascat Cisl di Chieti per passare successivamente a ricoprire il ruolo di segretario generale regionale della Fisascat Cisl dell’Abruzzo e, contemporaneamente, di responsabile della Fisascat Cisl di Pescara. Nel 2009, a seguito del 17° Congresso nazionale della Fisascat Cisl svolto a Loano, viene eletto segretario nazionale, ruolo ricoperto ininterrottamente per 12 anni. Nel 2021 Dell’Orefice è stato eletto segretario generale aggiunto della federazione cislina, incarico riconfermato al 21° congresso nazionale Fisascat Cisl nel 2025. "La Fisascat Cisl - ha dichiarato il neo eletto segretario generale - proseguirà nella sua azione di presidio nei settori del terziario, distribuzione e servizi, espletando il mandato che il 21° congresso nazionale ha indicato. I nostri temi - ha aggiunto Dell’Orefice - saranno il lavoro povero e disagiato, la polarizzazione professionale di chi opera in settori che costituiscono l’ossatura economica del Paese". "La Fisascat, per rappresentare al meglio lavoratrici e lavoratori di un arcipelago settoriale vasto ed articolato - ha concluso -, deve continuamente cambiare. Cambia il lavoro, cambia il terziario di mercato, deve continuare a cambiare anche la Fisascat, così come ha fatto dall’inizio della sua storia. Saremo al fianco della Cisl per portare avanti la partecipazione come leva strategica del Paese". Presente ai lavori la segretaria generale della Cisl Daniela Fumarola, che ha ringraziato Davide Guarini "per aver saputo guidare in questi anni la Fiscascat Cisl con serietà, pragmatismo, senso di responsabilità, in una fase davvero complicata e di enormi cambiamenti per tutti i comparti della categoria, per il mondo del lavoro e per l’economia nel suo complesso. Auguri di buon lavoro - ha aggiunto Fumarola - a Vincenzo Dell’Orefice, eletto oggi nuovo segretario generale, e alla sua squadra di segreteria. Dell’Orefice ha tutte le qualità umane e professionali per consolidare e dare ulteriore energia al percorso della categoria. La sua passione, competenza e determinazione, sono il viatico migliore per affrontare con coraggio tutte le sfide che questo tempo complesso ci pone davanti".
(Adnkronos) - A2a conferma la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo. E' quanto emerge dall'aggiornamento al piano strategico. L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. In termini di redditività, l’aggiornamento del Piano Strategico sul periodo 2025-35 mostra un ROI medio maggiore del 9%, un ROE medio del 12%. L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Così in dettaglio quanto scritto nell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. In termini di redditività, l’aggiornamento del Piano Strategico sul periodo 2025-35 mostra un ROI medio maggiore del 9%, un ROE medio del 12%. Confermata infine la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo. Per l’anno 2026 Sulla base dello sviluppo dei progetti industriali e tenendo conto dell’andamento dello scenario dei prezzi e delle condizioni di mercato, si prevede che il Gruppo A2A traguarderà per il 2026: - un EBITDA compreso tra 2,21 e 2,25 miliardi di euro - un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 0,63 e 0,66 miliardi di euro ''L’Utile Netto Ordinario di Gruppo -si sottolinea- include la stima di maggiori ammortamenti derivanti dal processo di Purchase Price Allocation relativo all’acquisizione del 90% della società Duereti S.r.l.. Potenziale valore addizionale'' Sono state poi identificate ulteriori opportunità strategiche di sviluppo per creare valore addizionale, che potrebbero generare ulteriori 300 milioni di euro di EBITDA al 2035, con un contributo bilanciato sui due pilastri di Piano. ''Il portafoglio di progetti addizionali -si evidenzia- può fungere da backup e garantire il raggiungimento degli obiettivi industriali ovvero può consentire al Gruppo di cogliere opportunità di mercato favorevoli per accelerare o incrementare la crescita anche sfruttando le partnership come potenziale fattore abilitante''. Per l’esercizio 2025 A2a conferma la previsione di un Ebitda nella parte alta del range compreso tra 2,17- 2,20 miliardi di euro e di un utile netto di gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, compreso tra 0,68-0,70 miliardi di euro. Emerge dalle note di accompagnamento ai conti al 30 settembre esaminati dal cda.