ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Agsm Aim Energia, società del Gruppo Agsm Aim, annuncia il perfezionamento dell’operazione di acquisizione del Gruppo Global Power (Global Power S.p.A. e Global Power Plus S.r.l.) da Vittoria Srl. Il Gruppo Global Power è attivo nella vendita di energia elettrica e gas, con circa 50.000 punti di fornitura su tutto il territorio italiano. Global Power è un operatore storico nel settore energetico italiano, che opera dal 2004 con una forte presenza nella Pubblica Amministrazione – oltre 1.000 Comuni serviti in tutta Italia –, nel mercato reselling e nel retail con un’offerta dedicata anche a privati e pmi attraverso la società controllata Global Power Plus. L’operazione di acquisizione rappresenta un passo significativo nel percorso di crescita del Gruppo Agsm Aim, in linea con le direttrici strategiche del Piano Industriale 2025–2030, che punta a rafforzare il ruolo del Gruppo come multiutility leader su scala nazionale nella transizione energetica. L’operazione contribuirà al piano di rafforzamento territoriale e ampliamento della base commerciale del Gruppo verso il target di 1,2 milioni di clienti al 2030. L’acquisizione di Global Power all’interno della nostra società commerciale Agsm Aim Energia conferma la forte volontà del nostro Gruppo di espandersi commercialmente in tutto il territorio nazionale”, commenta Federico Testa, presidente del Gruppo Agsm Aim. “Il nostro Gruppo ha un piano industriale ambizioso che non solo guarda alle sfide della transizione energetica con lo sviluppo di impianti a fonti rinnovabili: vogliamo anche essere un partner affidabile al di là dei nostri territori storici di riferimento per poter così offrire a sempre più cittadini la qualità dei nostri prodotti”. “L’ingresso del Gruppo Global Power rappresenta un altro passo decisivo nel percorso di crescita delineato dal nostro piano industriale presentato nei mesi scorsi”, spiega Alessandro Russo, consigliere delegato del Gruppo Agsm Aim. “Questa operazione conferma la solidità della nostra visione e la capacità dei nostri collaboratori di tradurre gli obiettivi fissati in risultati concreti. Grazie a questa integrazione, ampliamo il nostro perimetro commerciale e rafforziamo la presenza sul territorio avvicinandoci alla copertura nazionale completa. La crescita del nostro Gruppo non può che passare da investimenti strategici come questo e dalla costante attenzione alla qualità e all’innovazione”. “Oggi si porta a compimento, nel migliore dei modi, un percorso ventennale che ha visto il Gruppo Global Power posizionarsi come importante operatore a livello nazionale del settore energia e gas”, dichiara Luca De Rosa, Ceo di Global Power. “Ci integriamo in una realtà territorialmente attigua, strutturata e in forte crescita quale il gruppo Agsm Aim, che ci permetterà di valorizzare appieno il know-how e l’esperienza accumulati in questi anni, partecipando attivamente al raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano industriale”. Nel contesto dell’operazione Agsm Aim Energia è stata assistita dallo Studio Todarello in qualità di advisor legale, dallo studio AndPartners Tax and Law Firm, in qualità di advisor contabile, fiscale e accise, nelle persone di Pietro Bracco, Giulia Giacchetti, Stefano Versino, Fabio Bertucci, Marco Coletta, Giuseppe Lanotte, Giulia Cristini, Francesco Giotta e Andrea Ziaco. Per gli aspetti finanziari, il supporto è stato fornito dal team interno di Business Development nelle persone di Andrea Molinari e Fabrizio Orrù, supportati dal legale Daniela Ambrosi. La venditrice è stata assistita da Pirola Pennuto Zei & Associati per gli aspetti legali e contabili connessi all’operazione e alla negoziazione e revisione dei contratti riguardanti la compravendita, con un team composto dagli Associate Partner Federico Salvatore e Massimiliano Gobbi e dall’Associate Flavius Nicolae Duca. Gli aspetti operativi e finanziari sono stati seguiti da Deloitte nelle persone dell’Equity Partner Claudio Scardovi, il Senior Director Mario Ciunfrini e dall’Associate Mattia Gatti, unitamente a Luca De Rosa, CEO del Gruppo GP, dal CFO Alberto Bersanini e dal Legale Erika Coin.
(Adnkronos) - "Fino a qualche settimana fa i dati sull’Irpef che abbiamo presentato hanno fatto scalpore. Oggi, invece, a far notizia è una manovra che sembra andare in favore proprio di chi l’Irpef la paga". Lo afferma Stefano Cuzzilla, presidente di Cida. Il riferimento è ai dati, elaborati da Cida e Itinerari previdenziali, che hanno evidenziato come il 27% dei contribuenti versi quasi l’80% dell’Irpef, mentre il 43% della popolazione non versi un solo euro di imposta diretta. Numeri che avevano acceso il dibattito sul peso sproporzionato che grava su una platea ristretta di cittadini e lavoratori, quelli che reggono il sistema”. In questo scenario, la scelta della manovra 2026 di alleggerire leggermente l'Irpef per questa stessa fascia di contribuenti rappresenta un segnale importante: chi contribuisce di più viene finalmente riconosciuto e non penalizzato. Cuzzilla precisa: "E' curioso che la critica più forte, come ricordato anche dall’Istat, sia che il taglio dell’Irpef favorisca chi paga l’Irpef. Una polemica che si commenta da sola. Ma qui non stiamo parlando di privilegi: si tratta semplicemente di ristabilire un principio di equità". Per capirlo basta un confronto semplice:un dirigente con 105mila euro di reddito paga in Irpef e addizionali 13,5 volte più di un lavoratore che guadagna 30mila euro, pur avendo un reddito solo 3,5 volte più alto. E' evidente chi sostiene davvero il sistema. Restano tuttavia ombre sulle rottamazioni e sulle nuove ipotesi di sanatoria fiscale: "Cida - ricorda - ha già espresso la propria contrarietà alle rottamazioni. La Corte dei Conti, nelle audizioni parlamentari, ha sollevato obiezioni puntuali: abbattere sanzioni e allungare i tempi di pagamento significa far perdere allo Stato gettito certo e favorire chi non ha rispettato le regole. In fondo, è un premio a chi ha eluso, un ulteriore peso su chi ha sempre pagato". Chiude Cuzzilla: "La manovra mostra un primo segnale di giustizia per il ceto medio e i contribuenti fedeli, ma se continueremo con il meccanismo delle rottamazioni, rischiamo di svuotare quel patto fiscale che dovrebbe unire e responsabilizzare. La vera equità si costruisce premiando chi fa la sua parte, non garantendo scappatoie a chi si sottrae".
(Adnkronos) - “Anche per il 2024 il Consorzio Cial ha certificato la ‘via del riciclo’ degli imballaggi in alluminio, confermando il trend degli ultimi dieci anni che vede il 70% degli imballaggi in alluminio avviati al riciclo. Ciò consolida il ruolo fondamentale dell'Italia nell'attenzione all’ambiente e nel settore dell'economia circolare, pionieri di un sistema che fa della raccolta differenziata un cardine per l'economia circolare”. Così Francesco Guida, responsabile gestione materiali raccolta e riciclo del Consorzio Cial, in occasione di Ecomondo, l'evento annuale leader nei settori della Green and Circular Economy, in svolgimento presso la fiera a Rimini, dal 4 al 7 novembre 2025. “Il dato attuale del 70% supera già di dieci punti percentuali gli obiettivi fissati per il 2030. Si confermano anche i buoni dati di copertura territoriale: ad oggi il consorzio supera il 73% di copertura, sia per quanto riguarda i Comuni che la popolazione servita - spiega Guida - È un lavoro che portiamo avanti da diversi anni, che ci consente di consolidare le relazioni con il territorio, con gli impianti, i gestori della raccolta e i Comuni”. “L’Italia ha sempre più consapevolezza in tema di transizione ecologica: per gli imballaggi in alluminio abbiamo già visto i numeri di recupero e riciclo, ma anche quando si guarda agli altri materiali vediamo che 3 imballaggi su 4 vengono recuperati e avviati al riciclo. C'è una forte sensibilizzazione e responsabilità da parte dei cittadini e di tutta la filiera. Siamo sulla buona strada”, conclude.