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(Adnkronos) - Donald Trump versione arredatore. Il presidente degli Stati Uniti rifà un bagno alla Casa Bianca e, sul suo profilo Truth, pubblica decine di foto per documentare la ristrutturazione. "Ho ristrutturato il bagno Lincoln alla Casa Bianca. Era stato ristrutturato negli anni '40 in stile Art Déco con piastrelle verdi, del tutto inappropriato per l'epoca di Lincoln", scrive il presidente nel post. "L'ho realizzato in marmo statuario lucido bianco e nero. Era molto appropriato per l'epoca di Abraham Lincoln e, in effetti, potrebbe essere lo stesso marmo originale!", aggiunge Trump. Le immagini documentano un'abbondanza di 'effetto oro': rubinetti, maniglie, appendipanni, lampade. Tutto è 'gold'. L'intervento arriva in un momento particolare in tema di ristrutturazioni. Alla Casa Bianca sono in corso lavori per la costruzione della sala da ballo che sorgerà nella zona della East Wing, demolita per lasciare spazio alla nuova struttura. I lavori sono al centro di polemiche sia per l'iter sia per l'impatto complessivo sull'edificio. Trump ha ribadito che i lavori da circa 300 milioni di dollari non saranno a carico dei contribuenti. La sala verrà realizzata grazie a donazioni. L'amministrazione, nelle ultime settimane, ha difeso la ristrutturazione evidenziando che più volte, in passato, sono stati eseguiti lavori rilevanti per volontà dei vari presidenti.
(Adnkronos) - "Serve avere una visione per il futuro del Paese e secondo noi la storia industriale che ci ha contraddistinto è quello su cui bisogna puntare, il famoso Made in Italy che ci ha resi conosciuti in tutto il mondo. E oggi qui abbiamo 25 delle nostre maggiori eccellenze a livello mondiale che hanno ritenuto di legare questo loro brand a questo momento celebrativo. Servono investimenti che non devono andare solo sulle macchine, come già si sta parlando in questa prossima legge di bilancio, ma noi sosteniamo che altrettanta attenzione vada data alle competenze". Così, a margine dell'assemblea per gli 80 anni di Federmanager, Mario Cardoni, direttore generale della Federazione, conversando con Adnkronos/Labitalia. "Abbiamo bisogno -ha ribadito Cardoni- di imprese maggiormente managerializzate, oggi ne abbiamo solo un 5%. Perché è questo che fa la differenza, quindi le macchine da solo non danno quella crescita valoriale che invece un sistema organizzato, guidato, in modo consapevole e professionale può dare". Così, a margine dell'assemblea per gli 80 anni di Federmanager, Mario Cardoni, direttore generale della Federazione, conversando con Adnkronos/Labitalia. E ancora, secondo il direttore generale di Federmanager, serve "uno Stato più leggero, in cui la fiscalità sia meno pesante e sia più equamente distribuita. Abbiamo un problema dell'evasione che continua ad essere molto serio, molto importante e questo mette un po' in difficoltà anche il sistema dei servizi pubblici, come la sanità e potremmo avere in prospettiva anche dei seri problemi sul piano previdenziale".
(Adnkronos) - “Il libro nasce dall’esigenza di raccontare e condividere le esperienze maturate in quasi dieci anni di attività del Banco dell’Energia. Non si tratta solo di un intervento immediato a sostegno delle famiglie in difficoltà, ma di un impegno strutturato che spazia dal ricambio degli elettrodomestici all’educazione al risparmio energetico, fino alla creazione di comunità energetiche rinnovabili solidali”. Lo ha dichiarato Roberto Tasca, presidente Banco dell’energia e A2A, intervenuto alla presentazione del volume "Povertà energetica e accesso equo all'energia: una riflessione sulla società contemporanea" presso l’Università Luiss. “In questi anni abbiamo distribuito oltre 13 milioni di euro su tutto il territorio nazionale, raggiungendo più di 17 mila persone e attivando quasi 10 comunità energetiche solidali" ha continuato Tasca che ha ricordato come il Banco dell’Energia lavori a stretto contatto con le associazioni del Terzo Settore per promuovere progetti concreti di inclusione e sostenibilità energetica in tutto il Paese.