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(Adnkronos) - Dopo giorni di caldo da temperature record, anche Roma aspetta la pioggia e il fresco. Il fronte freddo entrato sull'Italia, che ha causato eventi estremi come grandine e raffiche di vento e numerosi temporali, anche violenti, dovrebbe però solo sfiorare la Capitale dove tuttavia si attenuerà la canicola africana. Secondo le previsioni de ilMeteo.it, a Roma oggi sarà una giornata caratterizzata da nuvolosità sparsa, temperature comprese tra 23 e 29°C. Fenomeni temporaleschi e schiarite al mattino, cielo sereno e caldo al pomeriggio, bel tempo alla sera. Durante la giornata di oggi si registrerà una temperatura massima di 29°C alle ore 13, mentre la minima alle ore 4 sarà di 23°C. I venti saranno sia al mattino che al pomeriggio moderati provenienti da Ovest-Sud-Ovest con intensità tra 19km/h e 31km/h, moderati da Sud-Ovest alla sera con intensità tra 12km/h e 27km/h.
(Adnkronos) - Come nascono le fragranze? Lo sa bene Beatrice Lorenzini che usa il suo naso come un musicista il suo orecchio, e il suo è il più efficace e giovane d’Italia. Con il suo brand Lorenzini Parfum, che gestisce insieme al fratello Filippo, Beatrice unisce, con perfetto equilibrio, lo stile indipendente della nicchia, con le caratteristiche di eleganza senza tempo che ne possono fare un best seller. Beatrice Lorenzini, 26 anni, romana, ha iniziato a creare profumi da autodidatta a soli 14 anni. Chi ha avuto il piacere di collaborare con lei la definisce una vera artista, e addirittura un genio del settore. Lavora sulle formule a mano, con penna e taccuino, come un sommelier di fragranze e di ricordi. Sentirla parlare è ipnotizzante perché, da buona comunicatrice, sa trattare il mondo della profumeria come un racconto narrativo. C’è uno storytelling dietro ogni goccia, dietro ogni profumo, e Beatrice Lorenzini lo sa raccontare. In un mondo basato sulla esasperazione dell’estetica, dove la vista è il senso più facile da ingannare, Lorenzini Parfum sceglie di comunicare tramite l’olfatto; gli odori sono storie, e le parole scelte per raccontarle sono vento che le veicola fino a dove possono essere ascoltate. Ogni storia viene vissuta come un’interpretazione del mito, vista tramite la lente di un narratore e filtrata dal tempo in cui nasce, che ha in sé frammenti vividissimi dell’eterno patrimonio di archetipi che appartengono all’uomo sin da quando si è reso conto di esistere. Le creazioni Lorenzini Parfum, una volta immesse nel mercato, acquistano una nuova vita: le storie di chi le ha ispirate vengono indossate e chi le indossa le carica delle proprie. Così, come una valanga i profumi, liberi per natura, liquidi, viaggiano attraverso il mondo e le emozioni delle persone, le connettono. I fratelli Lorenzini amano pensare che una singola goccia di profumo sia in grado di unire persone che non siederanno mai allo stesso tavolo, che non parleranno mai insieme, che forse non si guarderanno mai, in un silenzioso momento di profonda connessione invisibile. Il mantra di Lorenzin Parfum è artigianato. La figura del profumiere, nel suo laboratorio, torna a essere quella di un artista-artigiano che crea le sue opere non solo con la mente ma anche con le mani. Ogni boccetta è un’opera unica e non l’ennesima copia di un originale. E in qualità di tester, a differenza di quelli di carta, l’azienda predilige il cotone in quanto non ha un proprio odore e quindi consente al cliente la base più neutrale possibile per sentire la fragranza che ha fra le mani e apprezzare ciò che la sua pelle dona al profumo rispetto all’odore in purezza. Quando parliamo di artigianato intendiamo la realizzazione di un prodotto finito in cui ogni passaggio è curato da Lorenzini Parfum: miscelazione, maturazione, diluizione, macerazione, filtraggio, imbottigliamento, sono tutte fasi che non vengono demandate a una filiera esterna come accade per la maggior parte dei produttori. Per questa ragione l'immersione nel processo di produzione è compiuto in prima persona con metodi moderni cercando di escludere il più possibile automatismi e procedimenti basati sull’elettronica. Ogni passaggio è seguito dal profumiere perché la bellezza del lavoro e la coerenza della visione sia data dal totale coinvolgimento del Naso in ogni passaggio, che non si limita a ideare la fragranza e delegarne la creazione, ma cura ogni goccia di profumo in ciascuna tappa del suo percorso. "Utilizziamo solo alcol purissimo di grado alimentare - racconta Beatrice Lorenzini - anziché il più comune denaturato per evitare che l’odore delle sostanze denaturanti interferisca con il profilo olfattivo della fragranza. Il profumo diluito viene conservato in contenitori in vetro; questo è il momento in cui aggiungiamo l’ingrediente più prezioso: il tempo. Alcuni dei nostri profumi richiedono molti mesi di macerazione prima di poter essere imbottigliati. A temperatura costante e circondati dal buio i profumi riposano per lunghe settimane, e mentre sembrano star lì inanimati in realtà sono in grande fermento, le molecole che compongono il meraviglioso liquido ambrato creano nuovi legami e interagiscono con l’ossigeno. La fragranza diventa sempre più intensa e profonda, ogni nota si armonizza con le altre, alcune si attenuano e altre vengono fuori in tutte le loro sfaccettature. Il profumiere controlla costantemente l’evoluzione del profumo nel corso dei mesi, è la fragranza stessa a dirci quando ha raggiunto l’apice del suo sviluppo ed è pronta per essere imbottigliata". Lo studio del packaging è il più coerente possibile con le fragranze proposte e con la visione che si vuole comunicare e dopo il tempo di lavorazione, il profumo è pronto per essere imbottigliato in flaconi in vetro trasparente. Il colore di ogni profumo di Lorenzini Parfum è il frutto dell’insieme delle materie prime che lo compongono, senza aggiunta di coloranti; per questa ragione non potevano che scegliere una bottiglia di altissima qualità che valorizzasse il colore naturale della fragranza. Ogni flacone viene sigillato da uno spray fatto per fornire un’esperienza confortevole al cliente, che scende morbido sotto la pressione di un dito e genera una soffice nuvola profumata che abbraccia la pelle e i vestiti. Le boccette sono poi lucidate singolarmente ed etichettate, a questo punto possono essere completate dal loro tappo in bachelite a 11 lati, un materiale antico e prezioso modellato come i tappi di inchiostro a cui questo materiale era originariamente destinato. In ciascuna confezione viene inserito, oltre al profumo, il racconto che esso veicola e un fazzoletto in puro cotone lavato con sapone inodore, come nell’antica profumeria, dove centinaia di fazzoletti rigorosamente in cotone venivano usati per sentire le fragranze. Anche la cellophanatura è eseguita a mano tramite strumenti termici, le scatole sono sigillate da una pellicola lucida che le proteggerà finché non troveranno il loro proprietario. Lorenzini Parfum propone nel suo laboratorio delle esperienze olfattive guidate da Beatrice, che accompagna i partecipanti (non più di 3/4 persone per volta, di modo da seguirli uno ad uno) nell’esplorazione della collezione Lorenzini Parfum tramite materie prime iconiche e racconti capaci di stupire e conquistare i sensi.
(Adnkronos) - “I treni sono mezzi di trasporto già sostenibili, ma abbiamo voluto vivere la sostenibilità in maniera ancora più incisiva, ideando treni che consumino meno energia e sfruttando materiali riciclabili”. Così Maria Giaconia, direttore operations Regionale di Trenitalia, alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’ che si svolgerà il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna. L’appuntamento è pensato per fare il punto sullo stato dell’arte della transizione ecologica nella mobilità delle persone e delle merci nel nostro Paese. Lo stesso approccio, ossia di rendere ancora più green qualcosa già di per sé sostenibile, Trenitalia lo applica ai treni che prevedevano l’impiego anche di carburante diesel, come spiega Giaconia: “Sono stati ripensati così che possano utilizzare biocarburante. Lavoriamo non solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. I nostri nuovi treni infatti devono essere la risposta alle città del futuro, perché muoversi meglio significa vivere meglio. Abbiamo ripensato l’accessibilità dei treni, abbiamo lavorato anche sulla digitalizzazione, per fare in modo che le persone scelgano sempre più spesso il mezzo pubblico piuttosto che l’auto privata”. Un altro aspetto importante è quello dell’intermodalità, per fare ‘l’ultimo miglio’: “La stazione non sempre è in centro città e” per aiutare i viaggiatori a raggiungere la loro destinazione con i mezzi pubblici “abbiamo progettato, insieme agli operatori del Tpl, la combinazione treno e bus, acquistabile sulle nostre piattaforme. Abbiamo oltre 200 collegamenti che ci permettono di accedere ai posti più belli. Sostenibilità è anche permettere a tutti di arrivare in modo capillare ovunque, anche in quelle destinazioni un po’ meno battute”. “L’Eco Festival per noi è un appuntamento importante perché è un luogo per il confronto di idee e progetti necessari per un cambiamento verso la sostenibilità. Non siamo qui soltanto perché siamo operatori di trasporto pubblico ferroviario - puntualizza in conclusione Giaconia - ma perché ci crediamo fortemente. Per questo abbiamo voluto condividere questa partnership con l’Eco Festival”.