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(Adnkronos) - Una truffa sofisticata che sta mietendo vittime in tutta Italia e che ha spinto persino Iliad a presentare un esposto alla Procura di Milano. Si tratta dello spoofing telefonico - dall’inglese 'to spoof', ingannare –, una tecnica che permette di falsificare il numero del chiamante, facendo apparire sul display del destinatario una numerazione diversa da quella reale. La storia che ha portato alla denuncia è emblematica. Michele Rillo riceve una chiamata apparentemente dalla sua stessa azienda. Una voce femminile lo informa di un imminente “disservizio sulla linea” e di una conseguente “rimodulazione tariffaria”, spingendolo a migrare verso un nuovo contratto per evitare problemi. Ma Michele non è un cliente qualunque: lavora proprio per Iliad e sa che l’azienda non utilizza mai il teleselling. La trappola viene smascherata, la chiamata registrata, l’esposto depositato. Il telefono squilla e sul display appare un numero familiare: il prefisso di Roma, quello della banca, magari persino quello dei Carabinieri. Rispondi, ma dall’altra parte c’è un truffatore che ha manipolato la sua identità digitale per sembrare qualcun altro. Sembra assurdo, ma esistono app (anche gratuite) che consentono di modificare facilmente il numero mostrato sul display di chi riceve la telefonata. Spesso i numeri sono completamente fittizi; per questo, se si prova a richiamarli, risultano inesistenti. In altri casi, vengono utilizzati numeri reali di persone totalmente all’oscuro di questa truffa. Il meccanismo funziona attraverso tre passaggi precisi: la prima fase è il Cli Spoofing (Calling Line Identification Spoofing) che maschera il numero autentico facendo apparire una numerazione credibile; nella seconda l’agenzia truffaldina costruisce una narrativa d’urgenza per carpire la fiducia dell’utente e ottenere i suoi dati di contatto; nella terza fase un canale di teleselling, formalmente regolare, sottopone un’offerta e attiva il contratto per conto di un operatore terzo. La sofisticatezza di queste operazioni è impressionante. I truffatori utilizzano software specializzati o servizi online per generare numeri casuali o clonare quelli di aziende affidabili.
(Adnkronos) - Fino 6 giugno, la Puglia partecipa al We Make Future, la più grande fiera internazionale sull’innovazione digitale e tecnologica e sull’intelligenza artificiale in programma a BolognaFiere. Tre giorni per promuovere le competenze locali, attrarre investimenti e capitale umano e per raccontare la realtà di un territorio innovativo, creativo e digitalmente avanzato. Ma anche per presentare la Strategia regionale di Specializzazione Intelligente 'SmartPuglia2030' e la Strategia di attrazione dei talenti #mareAsinistra. Nel corso della manifestazione, la Puglia riceverà il premio “Regione innovativa dell’anno”, alla sua prima edizione, assegnato dal We Make Future per sottolineare i risultati raggiunti dalla Regione nel campo delle politiche per l’innovazione. La Puglia, alla sua quarta partecipazione alla Fiera, avrà un’area dedicata nel Padiglione 21, il Settore dell’Innovazione, ospitando 17 imprese e start-up selezionate dalla manifestazione di interesse pubblica “Call Start UP – We Make Future 2025”, avviata dal Dipartimento Sviluppo Economico. Un’occasione per offrire a startup, Pmi e gruppi di ricerca pugliesi una vetrina qualificata a livello internazionale in grado facilitare connessioni con investitori, istituzioni, media e stakeholder globali. Sono tre i momenti salienti in calendario: il primo, svoltosi ieri, è il panel “Regioni e competitività territoriale”, dedicato alle strategie regionali per lo sviluppo competitivo dei territori. Nel corso dell’incontro, alla presenza della direttrice del Dipartimento Sviluppo Economico Gianna Elisa Berlingerio, è stato presentato il PR Puglia Fesr-Fse 21-27 insieme alla visione e agli obiettivi della strategia “Mare a Sinistra”. Oggi, giovedì 5 giugno, è la volta della premiazione della Regione Puglia quale “Regione Innovativa dell’anno”. A ritirare il premio saranno Silvia Visciano, dirigente della Sezione Ricerca e Relazioni internazionali e referente per la Puglia dell’iniziativa europea Regional Innovation Valley, e Rocco De Franchi, direttore della Struttura Speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia. Infine, nella giornata di venerdì 6 giugno, in parallelo alla presenza espositiva, si terrà una pitch session sul palco della Seedble Arena, nella quale potranno presentarsi fino a 6 startup pugliesi tra quelle ospitate nello stand. L’assessore regionale allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci sottolinea che "con la partecipazione al WMF 2025, la Regione Puglia conferma il proprio impegno nel costruire un ecosistema dell’innovazione sempre più aperto, internazionale e competitivo. A Bologna siamo presenti con le nostre migliori startup e PMI innovative per raccontare una Puglia che investe sul futuro: una terra di talenti, creatività e trasformazione digitale. La nostra presenza si inserisce in un percorso più ampio, che vede la recente approvazione dello schema di disegno di legge per l'attrazione, valorizzazione e circolazione dei talenti in Puglia. Questo provvedimento mira a creare un quadro normativo integrato per affrontare le sfide demografiche, occupazionali e formative, promuovendo interventi e progettualità che valorizzino il capitale umano come risorsa strategica per lo sviluppo economico, sociale e culturale della regione. In questa direzione si inserisce anche la nuova legge regionale su Open Innovation e Intelligenza Artificiale, che punta a rendere strutturale il dialogo tra imprese, ricerca e territori, attraverso strumenti come la Piattaforma dell’Innovazione e gli Hub territoriali, per trasformare conoscenza e tecnologia in sviluppo concreto. Attraverso ARTI e i nostri strumenti di sostegno all’imprenditorialità innovativa, vogliamo accompagnare le imprese pugliesi nei grandi hub europei e globali dell’innovazione, creando connessioni, attrattività e nuove opportunità di sviluppo sostenibile. La fiera WMF è una vetrina ideale per valorizzare le competenze del nostro territorio e per rafforzare il posizionamento della Puglia nei network internazionali dell’Intelligenza Artificiale, della transizione digitale e della tecnologia applicata". "Oggi più che mai – aggiunge la direttrice del Dipartimento Sviluppo economico della Regione Puglia Gianna Elisa Berlingerio – la competitività territoriale non si misura solo in termini di infrastrutture o attrattività di investimenti, ma dalla capacità di un territorio di generare innovazione diffusa, reti collaborative e qualità della vita. La Puglia sta costruendo una nuova visione di sviluppo fondata su ecosistemi territoriali dinamici, in cui imprese, ricerca, pubblica amministrazione e comunità locali collaborano per generare valore sostenibile. La nostra strategia di azione si basa su alcuni assi fondamentali: attrazione e circolazione dei talenti, valorizzazione delle filiere produttive e digitali, promozione dell’open innovation, transizione verde e blu, e rafforzamento del ruolo dei territori come protagonisti del cambiamento. In questo quadro si inseriscono strumenti normativi e strategici innovativi, ma anche progetti concreti finanziati da fondi europei e nazionali, che rendono la Puglia una piattaforma viva e aperta per lo sviluppo imprenditoriale e tecnologico del Sud Italia e del Mediterraneo". Per il direttore della struttura speciale Comunicazione Istituzionale della Regione Puglia Rocco De Franchi, quella del We Make Future è “un’occasione straordinaria di confronto con il mondo dell’innovazione nella quale, con ARTI, accompagniamo alcune tra le migliori startup del nostro territorio. In questa passeggiata declinata al futuro, la Puglia è protagonista. La nostra Regione viene riconosciuta come Regione più innovativa d'Italia da giovani, imprese, università e istituzioni che ci hanno scelto per il lavoro e lo sforzo di un'intera comunità, impegnata da dieci anni nella realizzazione di politiche di coesione vincenti, che guardano soprattutto alle startup, alle nuove iniziative d’impresa, ai giovani e alle donne che vogliono dare il loro contributo nel mondo del lavoro guardando all'innovazione non soltanto tecnologica ma anche sociale. Il nostro successo si basa sul sacrificio, sull’intuizione che diventa azione, sullo studio che diventa realtà”. Le aziende pugliesi presenti sono: Aulab Srl - prima Tech School in Italia ad aver importato dagli USA il modello dei coding bootcamp. Attiva dal 2014, si occupa di formazione digital & tech con percorsi pratici online e corsi in Data Analysis, Intelligenza Artificiale, Ux/U Design, Digital Marketing & Ai e Project Management. Co.M.Media Srl - PMI innovativa specializzata in soluzioni digitali avanzate, tra cui l'intelligenza artificiale (AI), la trasformazione digitale e la comunicazione integrata a supporto delle aziende. Cynoma Srl - Cyber security - Digital nomads - Matinum è una Startup pugliese nata per supportare aziende, PA e territori in percorsi di innovazione sociale e digitale. Dimensione3 Srl - è il partner tecnologico che trasforma spazi fisici in ambienti digitali organizzati, interattivi, connessi per la gestione di informazioni, documenti, ispezioni, formazione, manutenzione, comunicazione, Iot. Eka Srl Forethinking Srl SB - abilita soluzioni tecnologiche per l'economia circolare, con focus su nuovi materiali e sostanze chimiche per prodotti sostenibili. E ancora, Geco – global Engineering Constructions Srl - Pmi innovativa che sta sviluppando il progetto innovativo Sewat ( Sustainable Enery by Waves Trap) il cui obiettivo principale è la produzione di energia sostenibile e idrogeno verde sfruttando il giacimento energetico presente nelle onde del mare. Izz2izz Srl - startup innovativa pugliese che sviluppa soluzioni e software con tecnologia blockchain per certificare, autenticare e proteggere gli asset del business. Ièumì è il masterpiece. PA360 Srl - Potenzia le competenze trasversali con formazione digitale integrata “Soft & Life skills”, la più grande del mondo: 252 corsi e-learning + 270 serious games in 8 lingue. Palcom Srl - un Digital HUB specializzato nella fornitura di servizi digitali, con un approccio basato su ricerca e analisi dei dati. Dal 2015 sviluppa piattaforme web, e-commerce, software, Ai e Iot per aziende e Pubblica Amministrazione. Pikyrent - startup con una forte anima innovativa, un operatore di sharing mobility sia fornitore di B2-Ride, un SaaS white label per la gestione delle flotte e dei veicoli in condivisione. Qubitdata Srl - startup deep-tech che sviluppa infrastrutture AI-native per la raccolta, l’organizzazione e l’analisi di dati geospaziali. Consente alle aziende di integrare facilmente i propri dati con informazioni territoriali provenienti da fonti eterogenee: un approccio che facilita la creazione di ecosistemi collaborativi e reti di conoscenza dinamiche. Inoltre, Sestre Srls - startup femtech italiana che integra nutraceutica e intelligenza artificiale per migliorare la salute ormonale e la fertilità femminile. Attraverso integratori basati sulla dieta mediterranea e un sistema AI di supporto clinico, Sestre offre soluzioni personalizzate per la diagnosi e il trattamento di disfunzioni ormonali. Supernova Industries Srl - startup deep-tech italiana, che sta costruendo un sistema di visione 3D modulare e open-source pensato per rendere la scansione tridimensionale accessibile, personalizzabile e integrabile in qualunque progetto. Tiledesk Srl - piattaforma open source che consente di creare Assistenti AI no-code per automatizzare il supporto clienti, il marketing e i processi interni. Con un approccio visuale e integrabile, permette di orchestrare agenti conversazionali multicanale, combinando prompt personalizzati, motori Rag e Api aziendali. Wideverse Srl - Pmi innovativa spin-off del Politecnico di Bari, specializzata in intelligenza artificiale e tecnologie immersive (Xr). Sviluppa soluzioni proprietarie per fashion, retail e manufacturing, portando la ricerca universitaria nel mondo industriale. Women Lead Srl Società Benefit - un’organizzazione nata per ridurre il gender gap occupazionale nel Sud Italia, promuovendo la partecipazione attiva delle donne al mondo del lavoro attraverso la trasmissione di competenze tecnologiche, digitali e imprenditoriali. Iniziativa editoriale cofinanziata dall’Unione Europea per la Regione Puglia con le risorse del PR Puglia FESR-FSE+ 2021-2027
(Adnkronos) - La transizione energetica e la ricerca dell'autosufficienza in campo energetico sono due obiettivi per il futuro del Friuli Venezia Giulia. È quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Massimiliano Fedriga, intervento durante la presentazione del nono Bilancio di Sostenibilità Territoriale del Friuli Venezia Giulia di A2A. "Dobbiamo affrontare la transizione energetica e il biogas può essere un valido alleato in questo passaggio - ha affermato Fedriga. Il Presidente ha poi evidenziato un aspetto cruciale per la sicurezza energetica del Paese - Il secondo passaggio è come possiamo avere, con le tecnologie di oggi e di domani, un'autosufficienza europea o comunque occidentale. Se in futuro continuiamo a consegnare lo sviluppo della produzione energetica a paesi terzi che potrebbero scegliere di fermare le forniture, penso che non facciamo il bene del nostro Paese”. Fedriga ha richiamato alla necessità di una visione razionale che superi le criticità attuali senza sacrificare la stabilità: "Dobbiamo guardare alla sostenibilità in modo logico, sapendo che ci serve anche quella sociale ed economica, perché quella ambientale non è esclusiva. Quando c'è stato il picco di energia, abbiamo cercato di dare stabilità alle nostre famiglie con l'autoproduzione per abbattere o avere autosufficienza di approvvigionamento energetico". Il Presidente ha inoltre ribadito l'impegno della Regione nella ricerca sull'idrogeno: "Stiamo investendo sulla ricerca sull'idrogeno. Non è un'energia di oggi, è antieconomico al momento ed è utilizzato in alcune nicchie. Ma nel futuro può essere una fonte importante e non possiamo permetterci di rimanere indietro e accorgerci che ci sono energie solo quando sono commercializzabili". Infine, Fedriga ha sottolineato il ruolo delle sinergie tra pubblico e privato, citando A2A come esempio: "Imprese come A2A sono fondamentali per il territorio: la centrale di Monfalcone nasce proprio come sinergia tra pubblico e privato, accompagnando il sistema. Ci muoviamo fuori da schemi ideologici, altrimenti si rischia di fare un danno a chi consegneremo il territorio."