ENTRA NEL NETWORK |
ENTRA NEL NETWORK |
(Adnkronos) - Camice bianco, cartelli e bandiere. I dipendenti delle farmacie di Roma e del Lazio in piazza a Roma per la prima protesta e il primo sciopero nella Capitale. “Una paghetta paternalistica da parte di Federfarma nei confronti dei lavoratori delle farmacie, è una vergogna e ci sentiamo umiliati. Per questo siamo oggi in piazza a Roma”, dicono i sindacati dei dipendenti delle farmacie in protesta a Roma sotto la sede di Federfarma in piazza San Giovanni. Sempre oggi nella Capitale è previsto uno sciopero di 4 ore dei lavoratori che sono sul piede di guerra per il rinnovo del contratto fermo al palo: alla base della protesta c'è la posizione di Federfarma che "ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni", giudicata "inadeguata e irricevibile" dalle organizzazioni sindacali. Una delegazione dei delegati sindacali presenti in piazza è stata ricevuta da Federfarma. "Oggi è una giornata molto importante - dice all'Adnkronos Salute il segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola - è il primo sciopero dei farmacisti e delle farmaciste che sono in piazza per chiedere un giusto rinnovo del contratto e un giusto salario. Sono professionisti a cui viene chiesta un'alta formazione e grande competenza. Sono attenti al servizio e alle persone ma vogliono il riconoscimento dei loro diritti". Secondo Claudia Delfini, funzionaria del sindacato Fisascat Cisl Roma Capitale, "il problema è anche normare la farmacia dei servizi, diciamo che è un settore che non ha conosciuto la crisi della pandemia Covid, anzi. Le farmacie hanno avuto una crescita esponenziale del fatturato, ora restituire qualcosa a chi ha contributo a quella crescita credo sia giusto". Delfini poi spiega: "Federfarma ci ha informato che i 120 euro offerti per il rinnovo del contratto non sono un dogma ma che i 360 euro da noi proposti sono una cifra troppo alta. Ci attendiamo una proposta e di essere riconvocati a livello nazionale altrimenti siamo disposti a continuare la mobilitazione". Tanti i giovani in piazza che lamentano ore massacranti, la mancanza di sicurezza negli orari notturni, il fatto che "manca l'indennità di cassa", precisa una farmacista di una grande catena che opera a sud della Capitale. "In molti non sanno che prendiamo come uno store manager di un catena di abbigliamento, anche dopo tanti anni di servizio", ammette una farmacista.
(Adnkronos) - “La formazione è un elemento cardine dell'Ordine degli Ingegneri e di tutti gli ordini professionali. Siamo tenuti a formare i nostri iscritti per la tutela della collettività. Ovviamente ci basiamo sulle idee che arrivano dalle nostre commissioni, da loro scaturiscono i temi su cui fare formazione”. Lo ha detto Alessandro De Carli, segretario dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Milano e presidente della Commissione ambiente, territorio e clima, in occasione dell’assemblea ordinaria degli iscritti 2025, svoltasi presso la sede di Palazzo Montedoria a Milano. Durante la giornata, preziosa opportunità di confronto sui temi che guideranno lo sviluppo della professione - come formazione, dialogo con le istituzioni e collegialità - sono stati condivisi il bilancio consuntivo dell’esercizio 2024 ed il conto economico preventivo 2025. “In particolare quest'anno è stato molto importante un ciclo di webinar sull'intelligenza artificiale che abbiamo organizzato con un network di associazioni, di ingegneri delle quattro regioni motori d'Europa. Ciascuna associazione ha organizzato un webinar dando la propria visione sull'intelligenza artificiale. Questo ha permesso ai nostri iscritti e agli iscritti delle altre associazioni di sentire una voce che arriva dall'Europa, così da avere uno sguardo oltre al contesto nazionale visto che proprio in questi mesi si sta discutendo dell’Ai Act europeo” conclude.
(Adnkronos) - “Questo rapporto testimonia il grande sforzo fatto dalla nostra filiera di raccolta. Nel 2024 abbiamo raccolto oltre 188mila tonnellate, più dell’anno scorso sebbene il mercato dei lubrificanti quest’anno sia sceso”. Lo ha dichiarato Riccardo Piunti, presidente di Conou, il Consorzio Nazionale Oli Usati, a margine della presentazione del Rapporto di Sostenibilità 2024 a Palazzo Wedekind a Roma. “Abbiamo fatto un grande sforzo per recuperare l’olio dalle emulsioni, ovvero le miscele acqua-olio, per cercare veramente l’ultima goccia d’olio nel sistema in Italia. Abbiamo fatto le nostre valutazioni dell’analisi Lca - Life Cycle Assessment che testimonia come la filiera degli oli minerali dia un contributo, tirando fuori delle risorse da un rifiuto, ed è un bene per l’ambiente, evitando le emissioni che il ciclo lineare di produzione di lubrificanti genererebbe. Ultimo punto: quest’anno oltre all’ambiente abbiamo guardato all’aspetto sociale e a quello della parità di genere. Noi vogliamo fare attenzione al tema della parità di genere nella filiera e nella struttura del consorzio”, ha aggiunto.