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(Adnkronos) - Il Messico ha rilevato il suo primo caso umano di influenza aviaria H5N1. L'infezione è stata confermata nei giorni scorsi in una bambina di tre anni che vive nello stato settentrionale di Durango ed è ricoverata in gravi condizioni, secondo quanto ha riferito venerdì scorso il ministero della Salute. "Finora non ci sono prove di una trasmissione sostenuta da persona a persona", ha affermato il ministero della Salute in una dichiarazione, aggiungendo che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ritiene siano bassi i rischi di salute pubblica legati al virus per la popolazione generale. A commentare la notizia all'Adnkronos Salute Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'università del Salento. "Con il diffondersi dell'epidemia di influenza aviaria fra gli animali, - ha spiegato - per una pura e semplice regola statistica osserveremo prima o poi casi gravi fra gli umani. I bambini sono fra i soggetti a maggior rischio. Fortunatamente non fra quelli più esposti, visto che al momento l'epidemia è confinata agli allevamenti, difficilmente frequentati da bimbi". Il rischio di diffusione del virus aviario nell'uomo, sottolinea Lopalco, al momento "non è elevato. Importante è tenere sempre a mente che il passaggio ripetuto da animale a uomo e viceversa - che va evitato - aumenta le probabilità che si selezioni un ceppo pandemico, ossia definitivamente adattato all'uomo". "L'unica certezza, almeno per ora, è che i casi di H5N1 restano sporadici e la trasmissione interumana scarsamente efficiente". In un post su Facebook Giovanni Rezza, professore straordinario di igiene e sanità pubblica all'università Vita-Salute San Raffaele di Milano, fa un punto sull'influenza aviaria. "La bambina, di tre anni, è stata ricoverata in gravi condizioni - riepiloga -. Nella zona, H5N1 era stato rilevato in uccelli selvatici e, probabilmente, nel pollame". "Se un unico caso grave è stato identificato, a fronte di decine di casi (di cui solo un paio gravi) riportati in Nord-America - riflette l'esperto - la seguente domanda sorge spontanea: i ceppi virali che passano direttamente dai volatili all'uomo sono più virulenti di quelli che circolano nei bovini negli Usa, oppure in Paesi con minori risorse (dalla Cambogia al Messico) vengono identificati solo i casi più gravi?".
(Adnkronos) - "La ristorazione aziendale è momento di scambio e network tra i lavoratori e non è solo un momento di nutrizione. Noi abbiamo realizzato il nuovo spazio mensa con l'obiettivo di creare un momento in cui si da ai propri dipendenti qualcosa in più a livello di benessere. Abbiamo puntano ad aumentare la qualità del servizio, con varietà di tipologie di menu, andando ad abbracciare varie necessità. C'è la pizza tonda fatta sul forno al momento, la fettina di carne e il pesce, cibi che magari a casa non si hanno la possibilità di fare. E poi abbiamo l'app per prenotare il pranzo, attraverso cui si possono vedere i valori nutrizionali o cose che mi piacciono o meno". Così Luca Marchezzolo, hr manager corporate De'Longhi Group, ha raccontato l'esperienza di ristorazione aziendale in De'Longhi nel corso dell’evento 'Nutrire il benessere. Il valore della ristorazione aziendale' svoltosi oggi al Cirfood District. Per Marchezzolo, "è centrale quando si mangia in azienda trovarsi in uno spazio bello, nel nostro headquarter abbiamo creato spazio che guarda all'esterno, fortemente identitario". "E il feedback è stato molto positivo, e stiamo ragionando per il futuro anche sulla possibilità di portarsi qualcosa a casa per la sera, con un'app prenoto e porto a casa. E per contrastare lo spreco stiamo provando a a vedere quello che non viene cucinato ma non porzionato, come riuscire a gestirli alla sera", ha concluso.
(Adnkronos) - Gruppo Cap, la green utility che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, aderisce al Green Energy Day 2025, la giornata nazionale dedicata alla transizione energetica, alle rinnovabili e all’efficienza energetica, organizzata dal Coordinamento Free e promossa da Legambiente, con l’obiettivo di offrire ai cittadini l'opportunità di scoprire da vicino come i rifiuti si trasformano in risorse per il territorio. Sabato 12 aprile, dalle 10:30 alle 12, sarà possibile visitare l’impianto di Bresso-Niguarda, un esempio concreto di economia circolare dove i fanghi di depurazione delle acque reflue vengono trasformati in biometano, un combustibile rinnovabile e sostenibile. Durante la visita guidata, articolata in due turni da 45 minuti ciascuno, i partecipanti potranno scoprire le attività legate alla depurazione delle acque e il processo di digestione anaerobica, attraverso il quale i fanghi vengono stabilizzati e trasformati in biogas. Quest’ultimo, ricco di metano, viene successivamente purificato fino a diventare biometano, pronto per essere immesso nella rete come energia pulita. L’impianto di Bresso-Niguarda rappresenta un hub avanzato nella produzione di energia rinnovabile, con una capacità di upgrading potenziata nel 2024 a 155 Sm3/ora di biometano prodotto. Il sito è stato il primo depuratore in Italia connesso alla rete nazionale con immissione di biometano prodotto da fanghi di depurazione, e dal 2019 a oggi sono stati prodotti circa 2,8 milioni di mc di biometano. La partecipazione alla visita è gratuita ma soggetta a prenotazione obbligatoria entro mercoledì 9 aprile, scrivendo all’indirizzo simone.gal@gruppocap.it.