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(Adnkronos) - "Aspetto che Milly Carlucci ritorni dalla Scala, ci sentiremo prima della puntata di 'Ballando' del 14 dicembre". Guillermo Mariotto, storico giudice di Ballando con le Stelle, all'Adnkronos da Riad risponde così alle domande sulla sua presenza nella trasmissione condotta da Milly Carlucci in vista della puntata in programma il 14 dicembre. Mariotto chiarisce la sua ferma intenzione di ritornare dopo l'allontanamento dal programma, sabato scorso: lo stilista ha lasciato la diretta per l'improvviso malore nell'atelier della maison Gattinoni, di cui è direttore creativo, di una delle sue première che stava lavorando per ultimare i 17 abiti che sarebbero partiti alla volta dell'Arabia Saudita, per un matrimonio da mille e una notte, espressamente creati per alcune principesse arabe. "E' ormai consuetudine fare il punto della situazione la sera prima o direttamente il sabato mattina per capire come è andata la settimana, soprattutto per aggiornarci su quanto è accaduto in sala durante le prove, se qualche concorrente o maestro si è fatto male per rivedere o ridiscutere la scaletta", dice Mariotto.
(Adnkronos) - Il settore industriale è alle prese con una profonda trasformazione energetica che richiede competenze manageriali specifiche. Da qui, il progetto Federmanager di consolidare la classe manageriale, attraverso attività di formazione specifica e certificazione, incentrata sulla figura di Energy transition manager - Etm. "Al di là di mode e vincoli incombenti, la strada verso la sostenibilità e verso una transizione energetica giusta richiede un approccio pragmatico e neutrale rispetto alle diverse tecnologie che concorreranno alla decarbonizzazione", spiega Valter Quercioli, presidente di Federmanager, aprendo i lavori di presentazione a Roma del Rapporto realizzato da Federmanager e Aiee (Associazione italiana economisti dell’energia), dal titolo 'Riflessioni sul Piano nazionale integrato energia clima 2024'. "Come Federmanager, stiamo lavorando alla formazione e alla certificazione di quelle competenze manageriali innovative che oggi il mercato richiede e che possono costituire la chiave per l’attuazione degli scenari descritti nel Pniec. È importante - aggiunge il presidente Federmanager - che le imprese, in particolare le pmi, così come la Pubblica amministrazione, si dotino di figure qualificate come quella dell’Energy transition manager, per guidare la transizione nei settori industriali". Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha indirizzato un messaggio scritto all’evento di oggi, sottolineando che "il Pniec è infatti uno strumento di fondamentale importanza per il nostro Paese e per lo sviluppo sostenibile del nostro sistema produttivo. Viviamo in un'epoca di grandi trasformazioni, dal clima agli equilibri geopolitici - prosegue il Ministro nella nota - e la necessità di garantire sicurezza e indipendenza energetica, tutela della biodiversità e misure di adattamento e contrasto ai cambiamenti climatici ci impone di investire non soltanto su nuove professionalità, ma soprattutto sull’adeguamento costante delle competenze e delle conoscenze dei protagonisti della nostra industria. Per questo, sono fermamente convinto che il contributo dei manager e delle alte professionalità che voi rappresentate sia cruciale per individuare strategie e collaborazioni efficaci". Il Rapporto 'Riflessioni sul Pniec 2024' presentato oggi dal Consigliere Aiee, Carlo Di Primio, evidenzia dati e politiche energetiche favorendo soluzioni attuabili. A partire da un’attenzione alla crescita del contributo delle rinnovabili che - nota il Rapporto - non potrà prescindere dallo sviluppo di una rete elettrica affidabile e capace di accogliere la nuova produzione. Altre istanze strategiche riguardano il tema della riassegnazione delle concessioni dei grandi impianti idroelettrici e la semplificazione del permitting per accelerare la creazione di nuovi impianti di energia rinnovabile. Con l’obiettivo di sburocratizzare al massimo le procedure mantenendo comunque grande attenzione sotto il duplice profilo, della sicurezza e della legalità. Infine, spazio anche all’opzione nucleare, con un’apertura decisa della Federazione a offrire un contributo di competenze per lo sviluppo del Programma nazionale per il nucleare sostenibile. "Per determinare impatti positivi sul Pil nazionale, servono investimenti consistenti e un quadro normativo che offra chiarezza. Occorre anche tutelare il settore rispetto alla concorrenza asimmetrica dei Paesi extra-Ue, salvaguardando la competitività del tessuto industriale nazionale e la sicurezza energetica", chiosa Quercioli. Durante il convegno, a discutere dei contenuti del Rapporto, sono intervenuti gli onorevoli Luca Squeri e Marco Simiani, alcuni operatori del settore e delle istituzioni tra cui Modestino Colarusso, direttore generale Confindustria Energia, Massimo Sessa, presidente Consiglio superiore dei lavori pubblici presso il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Tatò, dirigente divisione iii energia e imprese, economia e tecnologie verde, economia del mare del ministero delle Imprese e del Made in Italy e Michele Vitiello, segretario generale World Energy Council - Italia. La visione dei manager è espressa dai contributi di Antonio Amato, coordinatore commissione oil & gas Federmanager, Gaetano Iaquaniello, componente commissione oil & gas Federmanager e Alberto Zanobini, coordinatore commissione sistema elettrico Federmanager, dirigenti di grande esperienza del settore che hanno collaborato alla stesura del Rapporto presentato oggi. Il direttore generale di Federmanager, Mario Cardoni, a chiusura dei lavori della giornata, ribadisce che "l’orizzonte che il Paese ha di fronte richiede un’ampia diversificazione delle fonti produttive. Non si deve quindi cedere ad approcci ideologici miopi, che non guardano ai progressi tecnologici registrati negli anni e rischiano così di minare la competitività del Paese, a svantaggio di cittadini e imprese".
(Adnkronos) - “Sostenibilità sociale vuol prendersi carico della felicità delle persone, far sì che ognuno possa fiorire secondo la propria natura con pari opportunità. È fra gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu. Dal prossimo anno, circa 7.800 aziende italiane dovranno inserire indicatori sociali nel bilancio di sostenibilità. Tuttavia, a differenza di quanto accade per la sostenibilità ambientale, in quest’ambito c’è un ritardo di mezzo secolo in termini di parametri, certificazioni e requisiti". Lo ha detto Eugenia Romanelli, direttrice artistica della manifestazione, founder di rewriters.it e Ceo ReWorld, in occasione della quarta edizione del ReWriters fest, il festival europeo dedicato alla sostenibilità sociale che si è svolto a Roma presso l’Università La Sapienza. "Per queste ragioni, attraverso l’impresa sociale ReWorld, abbiamo trasformato il Manifesto Etico di Sostenibilità Sociale, che dà origine al ReWriters Fest, e alla testata di Advocacy Journalist, in un rating definito da Sapienza Università di Roma e ottimizzato da Aecom Strategic Consulting. Con il ReWriters Fest, da un lato cerchiamo di aiutare le organizzazioni a misurarsi, posizionarsi e raccontarsi sulla sostenibilità sociale, e dall’altro parliamo alla società civile, alla comunità accademica, alle imprese, alle istituzioni, di temi tanto attuali quanto divisivi, come ad esempio la violenza sulle donne, il body shaming o l’etica delle nuove tecnologie. Problematiche universali che riguardano il mondo che lasceremo a chi verrà dopo di noi”, conclude la direttrice artistica del ReWriters Fest.