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(Adnkronos) - “Abbiamo chiesto ai consumatori le sensazioni che la mozzarella di bufala campana Dop esprime al morso e i risultati sono davvero significativi”. Così Denis Pantini, responsabile Agrifood di Nomisma che ha realizzato una ricerca presentata nel corso dell’evento 'Mozzarella di bufala campana Dop-La sfida europea', nella sede del Consorzio di Tutela nella Reggia di Caserta. “Si parla - spiega - di felicità, bontà e tradizione: tutti quegli aspetti che rendono la Dop campana un prodotto capace di intercettare le esigenze gustative dei consumatori europei”. L’indagine, condotta su 5.000 consumatori in Austria, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e Svizzera, ha analizzato non solo la frequenza di consumo e il gradimento, ma anche le percezioni emotive legate al prodotto. Così, la Mozzarella di Bufala Campana Dop emerge non solo come eccellenza gastronomica, ma anche come simbolo culturale e identitario, capace di trasmettere emozioni positive e rafforzare il legame tra consumatore e marca. "Il mercato europeo - afferma - è il principale riferimento per l’export della Dop campana, continua Pantini. Avere un posizionamento positivo tra i consumatori di questi Paesi significa garantire continuità futura e consolidare la reputazione del prodotto”. La ricerca mette in luce un dato interessante: “Più il consumo è associato alla denominazione completa e certificata, più emergono percezioni di qualità, autenticità e tradizione; viceversa, chi utilizza termini generici come 'mozzarella' tende a mostrare un legame più superficiale con il prodotto. Questo conferma l’importanza di comunicare la Dop non solo come alimento, ma come esperienza sensoriale ed emotiva". "Sul fronte della tutela dei marchi - aggiunge Pantini - l’Europa offre un vantaggio competitivo: i prodotti Dop e Igp godono di protezione automatica, strumento essenziale per i consorzi di tutela. Nei mercati extraeuropei, invece, la protezione va negoziata caso per caso, soprattutto in presenza di accordi di libero scambio, rendendo necessario un impegno strategico da parte dell’Unione Europea. Negli ultimi anni, pur rimanendo fortemente legata al mercato europeo per motivi di conservazione, la mozzarella di bufala campana Dop ha iniziato a conquistare anche mercati extraeuropei come Stati Uniti ed Emirati Arabi Uniti, a dimostrazione della crescente appetibilità internazionale". "Per proteggere e valorizzare il Made in Italy agroalimentare fuori dall’Europa è fondamentale che l’Unione negozi accordi efficaci di libero scambio, a tutela dei prodotti Dop e Igp", conclude Pantini. L’indagine Nomisma conferma quindi come la Mozzarella di bufala campana Dop non sia soltanto un’eccellenza del gusto, ma anche un marchio identitario e conversazionale, capace di unire tradizione, qualità certificata ed emozioni positive, consolidando il proprio ruolo nei consumatori europei e aprendo nuove opportunità sui mercati internazionali.
(Adnkronos) - Bonus incentivi auto elettriche 2025, si parte. Al via da oggi, mercoledì 22 ottobre, il click-day per la presentazione delle domande da parte di cittadini e microimprese per il rinnovo del parco veicoli privati e commerciali leggeri con veicoli elettrici. Lo sportello online ufficiale apre alle 12. La misura è prevista dal Pnrr. L’intervento, finanziato con risorse europee, complementare all’investimento per l’installazione delle infrastrutture di ricarica elettrica, mira a favorire la transizione verso una mobilità a zero emissioni, sostenendo cittadini e microimprese che scelgono di sostituire veicoli inquinanti con mezzi elettrici di nuova generazione. Per garantire una compilazione corretta e uniforme delle istanze, il Ministero ha predisposto dei video tutorial dedicati, distinti per tipologia di beneficiario, con istruzioni puntuali sulle modalità di accesso alla piattaforma e sulla procedura operativa da seguire. Inoltre, per le microimprese sarà disponibile un link di consultazione diretta del Registro Nazionale degli Aiuti di Stato (Rna), che consentirà di verificare in tempo reale il plafond residuo ai fini dell’applicazione del regime “de minimis”, nel pieno rispetto dei massimali previsti dalla normativa europea. Ulteriori informazioni e aggiornamenti saranno diffusi attraverso i canali ufficiali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Sull’ecoincentivo incombe l’ombra di un ‘pasticcio all’italiana’ che potrebbe portare a enormi contenziosi legali contro lo Stato”, afferma in una nota il Codacons, che denuncia una grave falla nella normativa che regolamenta l’incentivo. “Tra i vari requisiti previsti per accedere al bonus vi è quello della residenza in una zona urbana funzionale o Fua (Functional Urban Area) – spiega l’associazione –. Si tratta di aree composte da una città con una popolazione di almeno 50.000 abitanti e dal suo aggregato di comuni contigui che danno vita a una commuting zone definita dai flussi di pendolarismo per motivi di lavoro. Tuttavia, l’attuale elenco delle zone Fua (83 per un totale di 1.892 Comuni) è stilato sulla base del Censimento generale della popolazione 2011, ma il prossimo 15 novembre l’Istat dovrà aggiornare tale elenco, inserendo nuovi Comuni ed eliminandone altri, sulla base del censimento del 2021”. “Ciò comporterà una doppia criticità: chi oggi risiede in un Comune che solo a novembre sarà inserito nel nuovo elenco Fua, non potrà accedere al bonus auto elettriche, non possedendo allo stato attuale il requisito previsto dalla normativa. Al contrario, chi oggi vive in un Comune Fua che da novembre sarà escluso dal nuovo elenco, godrà dell’incentivo pur decadendo a breve il requisito della residenza nella zona urbana funzionale”, denuncia il Codacons. “Una falla non da poco, considerato che i fondi stanziati per il bonus auto elettriche, che può arrivare fino a 11mila euro a cittadino, sono destinati ad esaurirsi in pochi giorni, e molti utenti rimarranno a mani vuote. Un pasticcio che rischia da un lato di escludere ingiustamente dall’incentivo chi ne avrebbe pieno diritto, dall’altro di portare a un enorme contenzioso legale contro lo Stato italiano. Per tale motivo il Codacons chiede oggi al governo di correre ai ripari, rimandando la partenza del bonus auto elettriche a novembre, quando sarà pubblicato il nuovo elenco Istat dei Comuni che rientrano nella zona urbana funzionale. L’associazione invita inoltre tutti i cittadini che da novembre risulteranno residenti in una zona Fua a rivolgersi a Codacons per far valere i propri diritti nel caso in cui non riusciranno ad accedere all’incentivo a causa di tale criticità”, conclude il Codacons.
(Adnkronos) - Mettere al centro la connessione tra attori diversi, ma complementari. Unire le forze e fare rete per creare sinergie tra grandi aziende, Pmi, startup, università, attori finanziari e istituzioni in un momento storico in cui la transizione energetica rappresenta una della sfide più complesse degli ultimi tempi. Se ne è parlato al centro ricerche Eni di San Donato Milanese all’evento ‘Eni Supply Chain Day - Connecting Energies’. Un incontro durante il quale è emerso un quadro positivo e incoraggiante: la filiera di Eni risulta solida e performante. (VIDEO) “Riteniamo che la filiera dell'energia sia solida e sempre al nostro fianco, anche quando intraprendiamo nuovi progetti - ha affermato durante i lavori Costantino Chessa, Head of procurement Eni - Nel tempo ha dimostrato di essere pronta a rispondere alle sfide del momento. Deve continuare ad essere competitiva e cogliere le opportunità legate alla trasformazione”. Dall’incontro è emerso un messaggio chiaro: solo lavorando insieme è possibile cogliere appieno le opportunità offerte dalla trasformazione in atto. In tal senso, attraverso il suo Head of procurement, Eni evidenzia la volontà di portare avanti “l’approccio di sistema inclusivo, continuando ad essere vicini alle imprese, in particolar modo alle Pmi”. Da una survey condotta sulla filiera è emerso il bisogno di supporto nello sviluppo di competenze e tecnologie, le dimensioni più impattate dalla transizione. L’azienda si impegna dunque a supportare le imprese della propria supply chain lungo tutte le dimensioni della competitività, orientando e accompagnandola nei percorsi di crescita, promuovendo alleanze e collaborazioni - per favorire uno sviluppo condiviso e sostenibile - e sviluppando strumenti concreti, con un’attenzione particolare alle Piccole e medie imprese. In questo contesto, sono stati già realizzati strumenti in ambito finanziario, come il Basket Bond e il reverse factoring, e operativo come l’Alleanza di sistema Open-es, che riunisce oltre 38mila imprese. Oggi Eni sta portando avanti anche il programma Energia di Filiera, “un'altra iniziativa a supporto delle imprese, soprattutto a quelle maggiormente impattate dalla transizione”, conclude Chessa.