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(Adnkronos) - In occasione della Giornata mondiale dedicata alla lotta contro la Distrofia muscolare di Duchenne (DmD), che si celebra il 7 settembre, Italfarmaco annuncia l’avvio della campagna di sensibilizzazione "Con tutta la forza che ho. Le sfide di normalità dei ragazzi Duchenne", realizzata con il patrocinio di Parent Project aps, per far conoscere i bisogni dei bambini e ragazzi che vivono con questa malattia neuromuscolare rara e progressiva, che colpisce a livello globale circa 1 su 5.050 nati maschi e provoca un progressivo indebolimento di tutti i muscoli, inclusi quello cardiaco e quelli respiratori. Una miniserie in 6 episodi andrà in onda sul canale YouTube dedicato alla campagna, per raccontare le sfide di Misha (12 anni), Jacopo (22 anni) e Samuele (13 anni). Insieme a loro ci sono amici, famiglia, maestre e compagni di classe, l’allenatore e la squadra di calcio, ma soprattutto dei tutor d’eccezione: il gruppo musicale dei Finley, che con la loro energia hanno accompagnato i 3 protagonisti in un racconto di forza e determinazione, quella dei sogni che vanno oltre la malattia. La diagnosi - riporta una nota - avviene in Italia intorno ai 3 anni e mezzo di età e i bambini e ragazzi con DmD affrontano ogni giorno, con tutta la forza che hanno, sfide di normalità dalla scuola, allo sport, alla vita sociale. "La distrofia muscolare di Duchenne è una delle forme più comuni e gravi di distrofia muscolare pediatrica. Questa malattia ereditaria interessa prevalentemente il sesso maschile ed è causata da mutazioni del gene DmD, che impediscono la produzione di distrofina funzionale, causando un progressivo danno alle fibre muscolari - spiega Eugenio Mercuri, direttore dell'Unità operativa di Neuropsichiatria infantile del Policlinico Agostino Gemelli presso l’Università Cattolica di Roma - Con il progredire della malattia, i bambini e ragazzi perdono la capacità di camminare e intervengono problematiche cardiache e respiratorie. A oggi non esistono farmaci in grado di curare in via definitiva la malattia, ma possiamo contare su terapie in grado di ritardare la progressione della malattia, con un impatto positivo atteso sulla qualità di vita dei giovani pazienti e delle loro famiglie". L’ascolto, l’inclusione, ma anche gli ostacoli architettonici, sociali, burocratici e culturali, che vivono ogni giorno i ragazzi Duchenne sono al centro della serie, che sviluppa una fotografia autentica dei bisogni di una comunità di giovani italiani e delle loro famiglie spesso ancora inascoltati. "Nella giornata in cui tutto il mondo celebra la lotta alla DmD - commenta Cristina Picciolo, Direttrice generale di Parent Project aps - abbiamo voluto sostenere questa campagna di informazione per alzare una voce che possa essere ascoltata e far conoscere in modo autentico le sfide di normalità dei ragazzi Duchenne, che non si sentono supereroi, non chiedono pietismo, ma vogliono essere bambini, ragazzi giovani come tutti gli altri, con le stesse opportunità, le stesse passioni e una quotidianità fatta di scuola, sport, socialità, viaggi e tanto altro. Le famiglie italiane che vivono con la DmD hanno bisogno di ricerca scientifica, nuove risposte terapeutiche, ma anche di una società in grado di fare rete intorno ai bisogni dei pazienti come Misha, Jacopo e Samuele, i protagonisti della serie, per garantire loro una vita di qualità". Un racconto che prenderà vita, episodio dopo episodio, su YouTube e che ha coinvolto i Finley, gruppo musicale punk-rock simbolo degli anni 2000, tornati recentemente live con un nuovo singolo. Pedro, Ka, Dani e Ivan hanno affiancato i 3 protagonisti, in veste di speciali tutor, e hanno vissuto da vicino i tanti ostacoli che rendono spesso insormontabili le sfide di normalità dei ragazzi Duchenne: "Conoscere i tre protagonisti Misha, Jacopo e Samuele è stata per noi una bellissima avventura. Siamo stati tutor ma soprattutto abbiamo fatto il tifo per loro, per vedere realizzate le loro sfide di normalità e per celebrare con loro l’importanza dei momenti quotidiani che rendono bella la vita. Andare al parco con i compagni di classe, allenarsi con la propria squadra, andare all’università, sembrano cose semplici, scontate, per tanti giovani addirittura noiose, invece per i bambini e ragazzi Duchenne sono sfide e noi facciamo il tifo per loro, con tutta la forza che abbiamo". "Come azienda abbiamo voluto con forza questa campagna di sensibilizzazione, per supportare la comunità italiana Duchenne nel fare sentire la propria voce e i propri bisogni, mettendo in primo piano la quotidianità dei pazienti e delle loro famiglie - conclude Alessandra Baroni, MD Cluster Medical Director Rare Disease Italfarmaco – Il nostro impegno va oltre la ricerca medico-scientifica e lo sviluppo di soluzioni terapeutiche, perché siamo convinti che per rispondere ai bisogni di chi affronta la distrofia muscolare di Duchenne serva innovazione, ma anche una rete di consapevolezza, supporto e impegno collettivo e ci auguriamo che questa campagna possa dare un contributo in questa direzione".
(Adnkronos) - Mancano pochi giorni ormai per Bolzano Slush’D: dal 3 al 5 settembre Fiera Bolzano ospita l’unica edizione italiana del celebre format internazionale nato a Helsinki. Dopo aver innescato diversi round grazie agli incontri avvenuti durante l’evento, l’edizione 2025 rafforzerà ulteriormente lo spirito 'founder-first'. Bolzano Slush’D si conferma ponte strategico tra l’Italia e l’area Dach (Germania, Austria, Svizzera), considerata pilastro dell’innovazione industriale in Europa, favorendo sinergie tra ecosistemi complementari e facilitando collaborazioni e opportunità d’investimento a livello europeo. Nel frattempo si va verso il sold-out: iscrizioni prossime a quota mille e 67 startup confermate nell’area espositiva. Le realtà arrivano da tutta la Penisola e dall’estero (Germania, Svizzera, Regno Unito e Brasile), con soluzioni che spaziano da AI e data science a cleantech ed energie rinnovabili, medtech, mobilità, manifattura avanzata e fintech/legaltech. In un territorio - il Trentino-Alto Adige - che dal 2020 ha già chiuso 39 round per 94 milioni di euro, l’evento intensifica l’incontro tra innovazione e investitori, traducendo le connessioni in partnership, pilot e round. Masterclass, speaker di alto rilievo e una ricca offerta compongono il programma della tre giorni di Bolzano Slush’D. Si parte il 3 settembre al NOI Techpark con un pre-evento di networking informale tra startup, investitori e partner europei. Il 4 settembre il main event si terrà al FieraMesse H1 Eventspace e al MEC - Meeting & Event Center di Fiera Bolzano, con conferenze, panel e un’area espositiva dedicata a 67 startup selezionate; in agenda anche 6 masterclass e la nascita del club “Give-back Founders”, pensato per supportare realtà emergenti o ad alto potenziale. Il 5 settembre chiusura con una camminata in quota sulle Dolomiti, momento per proseguire il dialogo valorizzando il patrimonio naturale altoatesino. Una line-up internazionale porterà a Bolzano esperienze operative, capitali e visione. Accanto al co-founder di Slush’D Peter Vesterbacka, interverranno Michael Brehm (general partner & founder, Redstone), Julio Salazar (founder, Fuckup Nights), Petter Made (partner, EWOR; co-founder ed ex coo di SumUp), Ferruccio Resta (presidente, Fondazione Bruno Kessler) e Luigi Di Piazza (moderator e co-founder, The Critical Tech). In platea e nei momenti di networking sono attesi anche Luca Rancilio (ceo, Rancilio Cube SICAF), Francesco Cerruti (dg, Italian Tech Alliance), Matthias Dantone (founding partner, Ellipsis) e Alex Ikonn (co-founder & ceo, Intelligent Change). Tra i relatori già annunciati: Max Pog (Venture Studio Family), Claudio Erba (Docebo) e Frédéric du Bois-Reymond (Earlybird VC). Nonostante lo sciopero nazionale dei treni (dalle 21:00 di giovedì 4 settembre alle 18:00 di venerdì 5 settembre 2025), Bolzano Slush’D non si ferma. Anzi, il contrattempo è stato rilanciato con un’idea originale: 'One more chance to network'. L’invito è a trasformare il viaggio di rientro in opportunità extra di relazioni, pitch e scambio di contatti. Due 'exit strategy' suggerite dagli organizzatori: BlaBlaCar per condividere l’auto con altri partecipanti e continuare la conversazione on the road; FlixBus per collegamenti rapidi dalle principali tratte. A seguire le stratup partecipanti: Aflabox, Aispot, Alpinvision, Amperry, Arbor Insight, Artificialis srl, Asteasier, Aurea Hub, Behavix, Bikeflip, Biotitan, BizzyNow, BlendX, Click & Find srl, Drype, Enernext srl, Feral, Flaskk ,Geomatrix srl, Hantverk, Hausme, Human Maple, Hypesound, IIT, Inventio.ai J4energy, JetHR, K-INN Tech srl, Keplera, Lemons in the room, Locogioco, Materia, Menumal, Mountain Maps, Naturamon, Nebula, Neosyn, Nous Energy, OmniQR, Onebra, Pelomatto, PhotonPath, Procederai, Pycla, Quotabus, Railevo, Rilemo, River Cleaning, Sibill, smartFAB, Soource ,Spin Life srl ,Spoat (Ace Cream), Sprower, Stat4Value, SubSeaPulse srl, TaDa, Teticum, This Unique, Trainect, Vocations, Zerow, Congrify, Threedy, Aetosense, Mindlingo, Yeda Health. A sostenere la seconda edizione di Bolzano Slush’D è una solida rete di sponsor e partner che hanno scelto di investire nell’evento, credendo nel suo potenziale di impatto sull’ecosistema europeo dell’innovazione. Tra i partner istituzionali figurano Fiera Bolzano, EIT Digital e NOI Techpark, mentre l’evento gode del patrocinio di Fondazione Bruno Kessler, Europaregion Euregio, Libera Università di Bolzano, Università degli Studi di Trento e ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. L’elenco completo degli sponsor è disponibile sul sito ufficiale. Informazioni e programma disponibili al sito www.bolzanoslushd.com.
(Adnkronos) - 'Matriarche e Memorie'. È questo il tema della Giornata mondiale dell'elefante (World Elephant Day) di quest’anno, celebrata come ogni anno il 12 agosto. La Giornata 2025 ha infatti un focus sul ruolo cruciale delle femmine di elefante nel guidare e preservare la storia dei loro branchi. Così il Wwf in una nota in cui ricorda che la leadership del branco di elefanti è affidato ad una femmina adulta ed esperta che è responsabile di guidare il gruppo, prendere decisioni cruciali su dove andare a reperire acqua e cibo e su come reagire ai pericoli. La Giornata mondiale dell’elefante è anche occasione, per il Wwf, di lanciare l’allarme sullo stato di conservazione di queste specie, promuovendo le azioni di conservazione che contrastano bracconaggio, commercio di avorio, perdita di habitat e conflitti con l’uomo, e sensibilizzando sul ruolo chiave che gli elefanti svolgono negli ecosistemi e sul loro valore culturale. In 8 Paesi asiatici (Cambogia, Cina, Laos, Indonesia, Malesia, Myanmar, Thailandia e Vietnam) restano fra gli 8-11mila elefanti in natura. La popolazione residua di elefante asiatico oggi occupa appena il 5% del suo areale storico. Conosciuti come 'ingegneri dell'ecosistema e giardinieri della foresta', gli elefanti asiatici svolgono un ruolo cruciale - spiega il Wwf - disperdendo semi e sostanze nutritive attraverso i loro escrementi mentre si spostano, creando percorsi nelle foreste dense e modificando gli habitat forestali a beneficio di altri animali. Anche le loro impronte possono formare piccoli ecosistemi che fungono da habitat per organismi come alcuni anfibi. La perdita e la frammentazione degli habitat, i conflitti con l'uomo e il bracconaggio hanno causato un allarmante declino della popolazione: in alcuni Paesi sono rimasti solo poche centinaia di individui in natura. La coesistenza è certamente un fattore chiave per garantire un futuro all’elefante. L’India è il paese dove è presente la più grande popolazione di elefante asiatico (la popolazione di elefanti in questo paese si attesta tra i 25-30mila individui, pari a quasi due terzi della popolazione globale di elefanti asiatici). "Nel complesso, il mantenimento della più grande popolazione esistente di elefanti selvatici al mondo, in un contesto fortemente antropizzato come quello indiano - spiega il Wwf - è reso possibile da un solido quadro istituzionale, politico e giuridico dedicato alla conservazione". Anche gli elefanti africani si trovano ad affrontare forti difficoltà. Il loro numero è drasticamente crollato, passando dai 12 milioni stimati circa un secolo fa ai 415mila riportati nell’ultimo censimento. Le due specie presenti sono l’elefante di savana (Loxodonta africana), classificato come 'in pericolo', e l’elefante di foresta (Loxodonta cyclotis), inserito tra le specie in 'pericolo critico'. Il bracconaggio resta la causa principale del declino di entrambe le specie: si stima che ogni anno, infatti, vengano uccisi circa 20mila elefanti per il commercio illegale di avorio. A questo si aggiungono le uccisioni generate dai conflitti con le comunità locali, in crescita a causa della deforestazione (trasformazione di aree di foresta e savana in coltivazioni), carenza di cibo o di acqua. Da oltre 30 anni il Wwf porta avanti programmi di conservazione in Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo e Gabon come le azioni di mitigazione dei conflitti con l’uomo, lo sviluppo del programma 'Zero Poaching', la collaborazione con il programma Traffic per ridurre il commercio di avorio, il lavoro di sostegno alle comunità locali attraverso lo sviluppo di attività economiche sostenibili, l’educazione ambientale, l’assistenza medica e il sostegno alla scolarizzazione. Grazie al progetto 'Una foresta per gli elefanti', nel territorio del Tridom (Gabon, Camerun, Repubblica del Congo) il Wwf sta realizzando azioni di studio e monitoraggio tramite fototrappole, analisi genetiche e tagging, rafforzamento del sistema antibracconaggio, aumentando le risorse disponibili per gli uffici che lavorano sul campo, le tecnologie avanzate e la formazione delle guardie. Il progetto prevede, inoltre, un’intensa attività finalizzata a migliorare la convivenza tra elefanti e comunità locali, tramite azioni volte a mitigare i conflitti attraverso un nuovo approccio, denominato Safe, che punta al raggiungimento di 5 obiettivi generali misurabili: sicurezza per le persone, sicurezza per la fauna selvatica, protezione delle proprietà umane, protezione dell’habitat, monitoraggio efficace.