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(Adnkronos) - "Nei prossimi 10 anni sappiamo che nei campi della logistica della supply chain saranno necessari 500.000 lavoratori aggiuntivi a quelli presenti oggi nella forza lavoro. E ci sono tantissime nuove competenze di cui le aziende necessitano, soprattutto grazie alla spinta data da settori come la sostenibilità, la tecnologia, l'intelligenza artificiale, gli avanzamenti tecnologici. Nei prossimi cinque anni già sappiamo che soltanto il 60% delle competenze verrà colmato dalle competenze presenti nei corsi di formazione per i giovani e per la forza lavoro”. Lo spiega Ilaria Caccamo, managing director di Indeed Italia e Iberia, in occasione dell’Assemblea Generale di Alis - Associazione Logistica dell'Intermodalità Sostenibile, svoltasi presso l’Auditorium della Conciliazione a Roma. “Nel comparto logistico e della supply chain in Italia in questo momento c'è grande fermento ed evoluzione - spiega Caccamo - è un momento di trasformazione e ci sono dei trend nel settore lavorativo che ci dicono che la necessità di trovare candidati è una problematica sempre più importante per le aziende. Secondo l'Istat, entro il 2050 la popolazione in età da lavoro, quindi dai 15 ai 64 anni, calerà del 20%”. “Ci troviamo quindi in uno scenario in cui la carenza di talenti e di candidati sta impattando un settore che, nonostante sta progredendo nella sua evoluzione, rischia di essere rallentato dalla necessità di trovare appunto questi candidati. Quello della logistica è un settore importantissimo per l'economia del Paese - aggiunge - ed è importante riuscire ad aiutare tutte queste aziende a rimanere competitive sul mercato. Ed è qui che si inserisce Indeed: noi siamo un'azienda di Hr tech, la tecnologia è alla base del nostro dna, lavoriamo con piattaforme digitali per aiutare le aziende a colmare il gap tra domanda e offerta di lavoro, con tantissime analisi di dati le aiutiamo a realizzare dei piani personalizzati per andare a identificare le competenze dei candidati e accorciare i tempi di recruitment. Essendo un'azienda internazionale, poi, possiamo anche aiutare le aziende a selezionare candidati dall'estero”. “Indeed si inserisce quindi in un momento di forte bisogno di trasformazione per un comparto fondamentale per il nostro Paese e aiuta le aziende a rimanere competitive sul mercato. Grazie alla piattaforma che Alis ci offre - conclude - possiamo entrare in contatto con le aziende e proporre il nostro supporto”.
(Adnkronos) - A seguito delle elezioni del Consiglio Direttivo dell’Associazione Le Donne della Birra per il triennio 2025/2027, che hanno visto a fine ottobre la conferma della maggior parte della composizione del precedente comitato, si sono tenute le nomine delle cariche. Presidente è stata eletta la friulana Federica Felice, vicepresidente Elvira Ackermann, fondatrice e past president ligure. Le altre socie del Consiglio, provenienti da diverse regioni, sono: Michela Cimatoribus, Fiona Monni, Federica Russo, Giuliana Valcavi e, new entry, Nicoletta Tagliabracci. “Eredito un’associazione che è arrivata felicemente al suo primo decennio di vita: un traguardo che ci sta dando la forza per introdurre una serie di progettualità importanti a favore delle donne del settore e del comparto birrario nel suo complesso. La nostra vocazione è nazionale e consolidando gli obiettivi e l’impegno verso la parità di genere del settore, sono motivata a rafforzare la visibilità sul territorio con maggiori azioni a supporto della donna che vuole abbracciare il mondo della birra, sia come appassionata che come professionista”, spiega Federica Felice. Federica Felice, di formazione turistica e universitaria in campo bancario, è sommelier Ais. Si è dedicata per 20 anni alla propria attività di famiglia nel settore del vino. Terminata l’esperienza enoica, da quasi un decennio è socia di un birrificio artigianale in Friuli Venezia-Giulia dove vive. Forte della lunga esperienza nel settore della comunicazione, opera da freelance come web and social media strategist.
(Adnkronos) - "Si vede il lavoro che Asvis da sei anni fa nelle scuole e nelle università, cioè il fatto di aver portato le tematiche dell'Agenda 2030 grazie alle collaborazioni con i ministri che si sono succeduti e alla creazione della Rete delle università per lo sviluppo sostenibile. Questi dati ci fanno capire che l'obiettivo che ci eravamo dati, cioè che non è possibile che un ragazzo o una ragazza esca dalla scuola o dall'università senza aver sentito parlare di queste cose, è raggiungibile". Così Enrico Giovannini, direttore scientifico ASviS, commenta i risultati della ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’, presentata all’evento di apertura della Social Sustainability Week ‘I giovani e la sostenibilità, talenti da valorizzare’, questa mattina al Palazzo dell’Informazione a Roma. Giovannini, durante l'evento, ha infine ricordato che "è in discussione al Senato il disegno di legge di iniziativa governativa, che introduce la valutazione di impatto intergenerazionale di tutte le nuove leggi, esito della modifica Costituzionale dell’articolo 9 e 41 che Asvis ha promosso".