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(Adnkronos) - Una famiglia media con il proprio reddito annuale potrebbe permettersi solo 18 metri quadrati per l’acquisto di una casa in Italia. Venezia è la città in cui con il reddito di un anno relativo alla città lagunare, una famiglia può comprare il minor numero di metri quadri in Italia, ovvero solo 8. Questo secondo uno studio pubblicato da Idealista, portale immobiliare leader per sviluppo tecnologico in Italia. Questa metrica di Idealista mette in relazione il reddito netto familiare mediano nel 2021, pubblicato dall’Istat, pari a 33.798 euro annui a livello nazionale, con il prezzo al metro quadro pubblicato a febbraio 2025 da idealista (1.790 euro/m2). La situazione è simile anche nei principali mercati cittadini, dove il prezzo del mattone è più elevato. Seguono, infatti, Firenze e Bolzano con 10 m2, Milano e Napoli con 11m2, Roma e Bologna con 13 metri quadrati. A Treviso, Bari, Livorno, Pesaro e Pescara si possono acquistare 18 metri quadri con il reddito annuale di un nucleo familiare locale, in linea con il dato a livello nazionale. Dall’analisi di Idealista si evince come i capoluoghi dove si possono acquistare più metri quadri con il reddito di un anno, relativo alle varie città oggetto di analisi, sono quelli in cui i valori immobiliari sono i più accessibili in Italia. Infatti, chiude la classifica Biella con 47 metri quadrati, preceduta da Ragusa (44m2) e Caltanissetta (42m2). Per quanto riguarda le province, è Imperia l’area in cui il reddito familiare locale di un anno è sufficiente per acquistare la porzione più piccola di una casa, ovvero 9 metri quadrati. Seguono Savona e Bolzano con 10m2, Lucca e Sassari 11m2, Napoli e Rimini con 12 metri quadri, tutte province in cui si acquistano spesso seconde case, da mettere a reddito o dove trascorrere dei periodi lontani dal caos delle grandi città. Anche in provincia di Milano (13m2) e nell’hinterland di Roma (14m2) la metratura da poter acquistare con il reddito annuale è inferiore al dato nazionale di 18 metri quadri. Le province dove si riesce ad acquistare una superfice maggiore sono Biella (54m2), Vercelli e Alessandria (42m2).
(Adnkronos) - “La riforma innanzitutto parte da un assunto quasi filosofico importante, cioè l'idea di eliminare la centralità della malattia come unica preoccupazione e mettere al centro la persona che ha la malattia”. Lo ha detto Valeria Vittimberga, direttore generale Inps, intervenuta a Firenze al convegno 'La riforma della disabilità introdotta dal D.Lgs. n. 62/2024. Sanità, previdenza e assistenza: come costruire un sistema integrato, efficiente ed inclusivo'. Firenze è la città in cui dal primo gennaio 2025 è attiva la sperimentazione delle nuove modalità di accesso alle prestazioni della disabilità e a Palazzo Pazzi Quaratesi Inps, la politica, la sanità e gli stakeholder insieme alle associazioni di categoria si sono confrontate sulle nuove procedure. “Una novità importantissima -ha continuato Vittimberga- è quella dell'efficientamento delle procedure, perché si passa da una procedura bifasica in cui prima l'Asl e poi l'Inps andavano ad accertare per step progressivi lo stato di disabilità, ora ci sarà una concentrazione di tutto il processo nelle competenze dell'istituto, è un indubbio efficientamento, un'economia di mezzi e anche un modo per non affaticare in maniera eccessiva persone che tanto già sono provate dalla vita e che prima si trovavano ad essere visitate dalla Asl, verificate dall'Inps". La linea di indirizzo della riforma è che salve eccezioni motivate e indicate, tutte le disabilità saranno tendenzialmente non rivedibili: “Questo è molto importante perché daranno serenità nella costruzione di questo progetto di vita e non costringeranno a delle visite che erano anche a volte umilianti per le persone che dovevano andare, mostrare la loro disabilità, le loro fragilità", ha concluso Vittimberga.
(Adnkronos) - L'impatto è sempre più collegato alla capacità di generare cambiamenti positivi che vanno misurati e valutati per comprendere gli effetti concreti di azioni e soluzioni messe in campo dalle organizzazioni. In occasione della 13esima edizione del Salone della Csr e dell’innovazione sociale, che si svolgerà in Università Bocconi a Milano, 8, 9 e 10 ottobre 2025, è stata lanciata la quarta edizione del Premio Impatto, un’iniziativa per portare l’attenzione sull’importanza di misurare e valutare l’impatto generato da progetti che intendono contribuire al percorso verso lo sviluppo sostenibile. Il Premio Impatto è promosso dal Gruppo promotore del Salone composto da Università Bocconi, Sustainability Makers, Un Global Compact Network Italia, Asvis - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Fondazione Sodalitas, Unioncamere e Koinètica. Questa edizione vede la collaborazione di Andigel (Associazione Nazionale Direttori Generali Enti Locali), Assobenefit, Csvnet, Pa Social, Refe - Strategie di Sviluppo Sostenibile e Social Value Italia. La partecipazione al premio è gratuita e aperta a tutte le organizzazioni profit, non profit e pubbliche amministrazioni con sede in Italia che abbiano valutato l’impatto di un progetto realizzato tra il 2022 e il 2025. Il progetto può essere stato realizzato in luoghi diversi ma deve avere avuto ricadute anche in Italia. Possono partecipare le organizzazioni che hanno già comunicato agli stakeholder l’impatto delle loro iniziative, per esempio attraverso eventi, workshop, sito, newsletter, bilancio, ecc.... Per candidarsi è necessario inviare la scheda di presentazione del progetto entro il 31 agosto 2025. Le candidature, per essere ammesse, devono contenere informazioni sull’organizzazione e il contesto nel quale opera; descrizione del progetto, della metodologia adottata e dell’impatto generato; indicazioni sul processo di stakeholder engagement; descrizione delle azioni di disseminazione e dei possibili sviluppi dell’iniziativa. La Giuria del Premio Impatto è composta da 7 membri (5 componenti del Gruppo promotore e del Comitato scientifico del Salone della Csr e dell’innovazione sociale e 2 esperti esterni): Giorgio Fiorentini, docente Università Bocconi (presidente giuria), Marco Frey, presidente Global Compact Networtk Italia, Federico Mento, segretario generale Social Value Italia, Francesca Ricciardi, docente Università di Torino, Cristiana Rogate, presidente Refe, Strategie di Sviluppo Sostenibile, Rossella Sobrero, presidente Koinètica e Gruppo promotore Salone Csr e dell’innovazione sociale, e Alberto Zambolin, vicepresidente Il Quinto Ampliamento. I giurati valuteranno i progetti in base alla qualità del disegno valutativo e della metodologia utilizzata, agli indicatori utilizzati per la misurazione (qualità/significatività/completezza), alla tipologia di attività di engagement degli stakeholder interni ed esterni, alla rappresentatività e numerosità dei soggetti coinvolti, alla continuità del coinvolgimento ma anche all’accuratezza e completezza delle informazioni fornite. La premiazione è prevista durante Il Salone della Csr e dell’innovazione sociale l’8 ottobre 2025 all’Università Bocconi a Milano (www.csreinnovazionesociale.it).