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(Adnkronos) - Il comportamento in carcere, ma anche l'atteggiamento nei confronti del reato e la progettualità futura. Sono alcune degli elementi che la sostituta procuratrice generale presso la Corte di Appello di Milano Valeria Marino è chiamata a studiare e valutare per esprimere il proprio parere nei confronti di Alberto Stasi che mercoledì 9 aprile comparirà davanti al Tribunale di Sorveglianza per chiedere la semilibertà. Il 41enne, detenuto a Bollate, sta finendo di scontare la sua condanna definitiva a 16 anni per l'omicidio di Chiara Poggi, la fidanzata uccisa a Garlasco (Pavia) il 13 agosto 2007. Da tempo Stasi lavora fuori dal carcere, ora prova a fare un altro passo verso la libertà in vista del fine pena (per buona condotta) nel 2028. L'udienza camerale, a porte chiuse, sarà discussa davanti a quattro giudici, due togate (Anna Maria Oddone e Maria Paola Caffarena) e due esperti. Alla relatrice spetterà raccontare la vita dietro le sbarre di chi non ha mai ammesso la propria colpevolezza. Un'innocenza che il condannato è pronto a ripetere in aula: la semilibertà non richiede il ravvedimento ed è probabile che di fronte alle domande delle parti o a eventuali dichiarazioni spontanee il condannato torni a ribadire la propria estraneità al delitto. Alla Procura generale spetterà esprimere il proprio parere (negativo o positivo) valutazione che si baserà sulla lettura delle carte, ma anche sulla visione delle recenti interviste televisive rese da Stasi, quindi a prendere per ultima la parola in aula sarà la difesa del condannato rappresentata dagli avvocati Giada Bocellari e Antonio De Rensis. La decisione non sarà immediata, ma è attesa (e comunicata alle parti) nei giorni successivi.
(Adnkronos) - "La ristorazione aziendale è momento di scambio e network tra i lavoratori e non è solo un momento di nutrizione. Noi abbiamo realizzato il nuovo spazio mensa con l'obiettivo di creare un momento in cui si da ai propri dipendenti qualcosa in più a livello di benessere. Abbiamo puntano ad aumentare la qualità del servizio, con varietà di tipologie di menu, andando ad abbracciare varie necessità. C'è la pizza tonda fatta sul forno al momento, la fettina di carne e il pesce, cibi che magari a casa non si hanno la possibilità di fare. E poi abbiamo l'app per prenotare il pranzo, attraverso cui si possono vedere i valori nutrizionali o cose che mi piacciono o meno". Così Luca Marchezzolo, hr manager corporate De'Longhi Group, ha raccontato l'esperienza di ristorazione aziendale in De'Longhi nel corso dell’evento 'Nutrire il benessere. Il valore della ristorazione aziendale' svoltosi oggi al Cirfood District. Per Marchezzolo, "è centrale quando si mangia in azienda trovarsi in uno spazio bello, nel nostro headquarter abbiamo creato spazio che guarda all'esterno, fortemente identitario". "E il feedback è stato molto positivo, e stiamo ragionando per il futuro anche sulla possibilità di portarsi qualcosa a casa per la sera, con un'app prenoto e porto a casa. E per contrastare lo spreco stiamo provando a a vedere quello che non viene cucinato ma non porzionato, come riuscire a gestirli alla sera", ha concluso.
(Adnkronos) - Entra nel vivo in questi giorni la nuova edizione del progetto di sensibilizzazione Acea Scuola, quest’anno dedicato all’educazione idrica e destinato agli studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado di Lazio, Campania, Umbria, Toscana, Molise e Valle d’Aosta. L’iniziativa fa parte del protocollo triennale firmato qualche mese fa dall’amministratore delegato di Acea, Fabrizio Palermo, e dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, per promuovere nel mondo scolastico attività di informazione e formazione sul ciclo idrico integrato e sull’uso consapevole dell’acqua. In una prima fase, già 11mila studenti hanno potuto approfondire questi temi con un percorso formativo fruibile online, attraverso una piattaforma dedicata. Gli educational, con un approccio ludico-scientifico, hanno consentito un vero e proprio viaggio nel mondo dell’acqua, partendo dall’analisi del contesto mondiale fino ad arrivare ai consigli e alle buone pratiche per un uso consapevole della risorsa e per risparmiare e riciclare l’acqua nella vita quotidiana. Proprio in questi giorni sta entrando nel vivo la seconda parte del progetto che ha consentito alle scuole che hanno aderito al progetto di visitare gli impianti nelle regioni in cui il Gruppo è presente: oltre 1200 studenti si sono iscritti per visitare depuratori, sorgenti e centri idrici. Oggi è la volta della Capitale: qui i ragazzi, accompagnati dai tecnici di Acea Ato 2, hanno visitato la camera di manovra della Fontana di Trevi, una delle monumentali fontane di Roma gestite da Acea, e hanno potuto scoprire un antico acquedotto romano, l’acquedotto Vergine, in funzione ininterrottamente dal 19 a.C., le cui acque sono oggi utilizzate per l’irrigazione di alcuni parchi di Roma. Qualche giorno fa, invece, i ragazzi avevano visitato il depuratore di Fregene (Fiumicino). Nelle prossime settimane, infine, Acea Scuola farà tappa nelle altre regioni coinvolte nel progetto. È in corso in queste settimane, infine, sempre rivolto agli studenti, il contest nazionale 'Alla ricerca della goccia perduta: riuso e risparmio dell’acqua' che prevede la realizzazione, da parte dei ragazzi, di un cortometraggio sulla risorsa idrica. In palio ci sono voucher per l’acquisto di materiale didattico e la partecipazione dei ragazzi al campus 'Acea Acqua Edu-Camp', pensato per coniugare educazione idrica e sport acquatici, che si svolgerà nella regione della classe vincitrice.