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(Adnkronos) - Jim Abrahams, lo sceneggiatore e regista statunitense che con i fratelli Jerry e David Zucker ha dato una svolta al genere della commedia demenziale con opere stravaganti come 'L'aereo più pazzo del mondo' e 'Una pallottola spuntata', è morto oggi all'età di 80 anni per cause naturali nella sua casa di Santa Monica, in California. L'annuncio è stato dato dal figlio Joseph a 'The Hollywood Reporter'. Nato come James S. Abrahams a Shorewood, nello stato del Wisconsin, il 10 maggio 1944, la prima parte della sua carriera è stata caratterizzata dalla collaborazione con i fratelli Zucker, formando il gruppo Zucker-Abrahams-Zucker di sceneggiatori e registi. Tra i principali lavori del trio hanno avuto particolare successo 'Ridere per ridere' (1977), diretto da John Landis, 'L'aereo più pazzo del mondo' (1980), 'Top Secret!' (1984), con un giovane Val Kilmer, e 'Per favore, ammazzatemi mia moglie' (1986), con Bette Midler e Danny DeVito. Il trio Zucker-Abrahams-Zucker, conosciuto anche con l'acronimo ZAZ, vinse un premio Bafta per la sceneggiatura del film 'Una pallottola spuntata' (1988), diretto dal solo David Zucher, e ciò permise ad Abrahams di raccogliere i fondi per dirigere il suo primo filo in solitaria: 'Affari d'oro' (1988), pellicola comico-demenziale con Bette Midler e Lily Tomlin, in cui ha una parte anche Michele Placido. Dopo il satirico 'Roxy - Il ritorno di una stella' (1990), film sull'arroganza delle rockstar e sulle smanie delle giovani generazioni, il successo arrivò ad Abrahams con 'Hot Shots!' (1991), parodia di 'Top Gun' con Charlie Sheen e in cui recita anche Valeria Golino. De 1993 è il sequel 'Hot Shots! 2', in cui l'eroico pilota del film precedente viene richiamato alle armi per liberare gli ostaggi americani dal dittatore Saddam Hussein. Dopo esperienze come produttore, Abrahams è tornato dietro la macchina da presa nel 1997 con "First do no harm", che non è arrivato nelle sale italiane, e nel 1999 con 'Mafia!', in cui ironizza sul cinema 'mafioso' di Francis Ford Coppola e Martin Scorsese.
(Adnkronos) - L'economia circolare a misura di climatizzatore. E' il caso della strategia aziendale messa in atto da Olimpia Splendid, azienda italiana che, da quasi 70 anni, progetta, produce e commercializza tecnologie per climatizzare, riscaldare e trattare l’aria di casa. "L'economia - dice all'Adnkronos/Labitalia Francesco Saccone, r&d manager e consigliere con delega alle Esg di Olimpia Splendid - diventa circolare quando iniziamo a pensare all'intero ciclo di vita del prodotto. Sebbene i life cycle assessment abbiano evidenziato come l'impatto ambientale di un climatizzatore dipenda in gran parte dal consumo energetico, e quindi dalla fase di utilizzo, lavorare sull'efficienza tecnologica dei prodotti non può essere l'unico driver di sviluppo per noi produttori". "La progettazione per la riparabilità e la disassemblabilità - spiega -allungano la vita utile del prodotto e semplificano la trasformazione del rifiuto in una risorsa, attraverso il recupero e la rigenerazione. Un tema che in Olimpia Splendid abbiamo a cuore da quasi 20 anni, ovvero da quando abbiamo contribuito alla fondazione dei consorzi Ecoped e Ridomus". "La nostra gamma di climatizzatori Unico - dice - si è ulteriormente innovata introducendo per alcuni suoi componenti, estetici e non, la plastica 100% riciclata post-consumo. Da tempo - fa notare - eravamo alla ricerca di polimeri termoplastici provenienti dalla filiera del riciclo, da inserire nelle nostre linee di produzione. Individuare una materia prima secondaria con caratteristiche simili a quelle della plastica vergine, dal punto di vista sia tecnico sia estetico, sembrava però impossibile. Grazie alla collaborazione con Safe e all’incontro con Stena recycling siamo però riusciti a trovare un polimero post-consumo di elevata qualità, frutto di tecnologie di separazione avanzate. L'abbiamo quindi utilizzato per la produzione di alcune componenti interne sul prodotto e abbiamo iniziato ad introdurlo anche su piccole porzioni estetiche, dove il tema è ancora più complesso perché tocca la sfera estetica del prodotto". "La plastica - afferma - è una materia prima importante per il mondo della climatizzazione: i prodotti si distinguono anche per finitura estetica e la plastica è riconosciuta come materiale ideale per il mondo del design. In questo scenario è quindi fondamentale per noi adottare e valorizzare tutti quei comportamenti virtuosi che permettono di ridurne l’impatto ambientale e di alimentare un’economia circolare. Essere tra le prime aziende del nostro settore a introdurre plastica riciclata post-consumo è sicuramente motivo di orgoglio". "La sostenibilità - rimarca Francesco Saccone - è uno dei nostri 3 drivers di sviluppo industriale, insieme all'innovazione e alla presenza internazionale. Elettrificare, efficientare e decarbonizzare sono le parole chiave del piano europeo per il Green Deal, ma anche del nostro piano di crescita. Nell'ultimo anno abbiamo dato vita a collaborazioni strategiche che ci permetteranno di essere ancora più incisivi rispetto agli obiettivi dell'Agenda Onu 2030". "E - ricorda - abbiamo raggiunto importanti risultati anche per noi stessi: il nostro polo produttivo è stato interamente convertito a energia elettrica rinnovabile, attraverso l'auto-produzione e l'acquisto da enti certificati e abbiamo ridotto del 17% le emissioni di gas a effetto serra rispetto al 2019 (nostra base di partenza). Obiettivo: raggiungere la completa neutralità climatica entro il 2040".
(Adnkronos) - “Siamo un paese che ha un terzo del proprio prodotto interno lordo basato sulle esportazioni, sulla distribuzione". Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, in visita all'Operations Innovation Lab di Amazon di Vercelli dove si è ribadita l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito degli imballaggi sostenibili. "In questo senso, aziende come Amazon che sono altamente innovative, modernissime, che fanno ricerca interna per l'innovazione, credo davvero che rappresentino il futuro, nel mantenersi sul mercato, quindi creando occupazione - aggiunge - Credo che una sinergia con Amazon sia già in essere, anche perché chiaramente in questo caso è il pubblico che deve rincorrere il privato, allo stesso tempo abbiamo avuto il riconoscimento di quello che è il loro ruolo con le scuole di formazione. La ricerca, dal canto suo, è una ricerca sul campo, non può essere solo un qualcosa di limitato alla scuola, si deve creare un'integrazione scuola-impresa-lavoro: questi sono i nuovi modelli di istruzione e formazione”.