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(Adnkronos) - Il 2026 segnerà un nuovo inizio per William e Kate: non solo il principe George si trasferirà al liceo, ma l'anno che si appresta a incominciare sarà il primo del principe e della principessa di Galles nella loro nuova casa, Forest Lodge. I futuri regnanti considerano la villa con otto camere da letto nel Windsor Great Park la "casa per sempre" per la famiglia e rappresenta un significativo passo avanti in termini di spazio abitativo. Con la salute di Kate che si spera migliori, questa sarà anche l'occasione per riempire la nuova casa di ricordi felici, lasciandosi alle spalle i giorni bui della sua battaglia contro il cancro. "Dopo due anni molto difficili, credo che tutta la famiglia non vedrà l'ora di iniziare un nuovo capitolo", ha detto a OK! Magazine l'esperta reale Katie Nicholl. "Forest Lodge è un nuovo inizio. È un'opportunità per lasciarsi alle spalle quel periodo difficile e guardare con fiducia al futuro". La notizia del trasloco della famiglia Wales arrivò ad agosto, quando si parlò dell'intenzione di trasferirsi dall'Adelaide Cottage, un edificio con quattro camere da letto, al Forest Lodge. La villa georgiana dista circa 5 chilometri, ma è un edificio molto più grande e imponente, con parti originali risalenti al 1770. Circondata da boschi, vanta un ampio vialetto, un campo da tennis e persino una sala da ballo. Le foto scattate durante i lavori di ristrutturazione del 2001 rivelano anche un'impressionante serie di elementi d'epoca, tra cui un camino in marmo, un corridoio con soffitti a volta e stucchi decorati. Forest Lodge appartiene alla Crown Estate e, sebbene si dica che valga circa 18 milioni di euro, William e Kate lo affitteranno. Non è stata annunciata una cifra esatta, ma si stima che la spesa mensile della coppia potrebbe superare i 17mila euro. La nuova casa di Kate e William è nascosta in un'area privata del Windsor Great Park, con nuovi cancelli per proteggere la famiglia da occhi indiscreti. Altre misure di sicurezza recentemente aggiunte includono telecamere a circuito chiuso ad alta tecnologia, grandi recinzioni in legno e persino alberi aggiuntivi per proteggere la loro privacy. È stata inoltre creata una "zona di esclusione" di circa 60 ettari, in cui è vietato l'accesso. Eppure, nonostante l'isolamento e la posizione rurale, Forest Lodge dista meno di un'ora da Bucklebury Manor, dove vivono i genitori di Kate, e sei chilometri dalla scuola dei bambini, Lambrook. Kensington Palace a Londra, dove hanno sede i loro uffici, è anche relativamente facile da raggiungere. Comprensibilmente, William e Kate desideravano lasciare il loro segno distintivo al Forest Lodge, quindi la proprietà è stata ristrutturata in vista del loro arrivo. I lavori, finanziati privatamente, hanno incluso nuove porte e finestre e la rimozione di alcune pareti interne. finanziati privatamente. Ma, sebbene si tratti di una casa imponente, Katie Nicholl afferma che il gusto di Kate per gli interni è tutt'altro che appariscente. "Kate ha un chiaro senso dello stile". È contemporaneo e classico, con tonalità neutre. Se si guarda il suo guardaroba, si nota un senso di eleganza senza tempo, che si riflette molto nella scelta degli interni". Anche se è improbabile poter dare un'occhiata all'interno della casa di famiglia finita, si sa che il celebre interior designer Ben Pentreath è uno dei preferiti della principessa e potrebbe occuparsi dell'arredamento. Annovera tra i suoi clienti Liv Tyler e Sarah Jessica Parker, ha contribuito alla ristrutturazione di Anmer Hall nella tenuta di Sandringham nel Norfolk e ha anche contribuito ad arredare l'appartamento di Kensington Palace che Kate condivide con William quando è a Londra per impegni ufficiali. "Kate è stata molto coinvolta sia con appartamento a Kensington Palace che con Anmer Hall", afferma la Nicholl. "Non si limiterà a fare shopping nei negozi di interior design più esclusivi di King's Road. Per quanto riguarda il suo guardaroba, abbina McQueen a un tocco di street style, e credo che farà lo stesso per quanto riguarda l'interior design di casa. È altrettanto probabile vederla curiosare tra gli scaffali di Peter Jones". Kate e William hanno già rivelato che le camerette dei loro figli contengono mobili Ikea, ma alla principessa piace anche promuovere i marchi locali. E visto quanto George, Charlotte e Louis amino cucinare, fare bricolage e giocare in giardino, Forest Lodge mette sicuramente al primo posto la famiglia. "Sarà una casa concreta, ci dovrà essere un elemento pratico in tutto", aggiunge la Nicholl. "Ci sono tre bambini piccoli che corrono in giro, e sappiamo quanto amino le attività artistiche e manuali e stare all'aria aperta". La famiglia è appassionata di giardinaggio e cucina, quindi probabilmente apprezzeranno il loro nuovo orto e la loro nuova cucina. "Coltiviamo le nostre verdure", ha detto Kate. "Abbiamo carote, fagioli, barbabietole, una delle nostre preferite". E, dato che la principessa è una pianista di talento, forse un pianoforte occuperà presto il posto d'onore in salotto. Kate suona fin da bambina e ha sorpreso i fan dell'Eurovision Song Contest nel 2023, quando si è unita ai cantanti Sam Ryder e Joss Stone per suonare nella sigla di apertura del concorso. Qualunque sia l'aspetto della casa finita della famiglia, si dice che non vedano l'ora di creare lì tanti bei ricordi. Senza dubbio, le sessioni di giochi da tavolo saranno un appuntamento fisso. Monopoli e Risiko sono a quanto pare i giochi preferiti della famiglia e William ha ammesso: "Di solito tutti si arrabbiano molto... perché perdono". "Forse il Principe e la Principessa di Galles diventeranno i nostri primi re e regine a non vivere in un castello o in un palazzo", aggiunge la Nicholl. "Abbiamo sentito William parlare di come immagina il cambiamento quando si tratterà del suo periodo sul trono, e ci si chiede se questo trasferimento a Forest Lodge sia forse uno dei cenni alla regalità con la 'r' minuscola, piuttosto che con la 'R' maiuscola, che potremmo vedere da entrambi. Dopotutto, hanno sempre avuto la capacità di sorprenderci e di fare le cose a modo loro".
(Adnkronos) - in collaborazione con The Glenrothes Premiumizzazione e identità visiva potente e fuori dagli schemi. Ecco quali sono le novità nel bicchiere per il whisky, distillato con tre secoli di storia che però da venti anni vive una grandiosa età dell’oro e si dimostra capace di scrollarsi la polvere di dosso. Un esempio su tutti è quello di The Glenrothes, che presenta una nuova identità e un nuovo packaging per celebrare l’eccellenza dello Speyside scozzese. The Glenrothes è una storica distilleria scozzese fondata nella cittadina di Rothes nel 1879, una storia lunga e gloriosa ben nota agli appassionati del 'Re dei Distillati', lo Scotch Whisky, eppure la strada scelta è quella di un restyling profondo dell’immagine e di un packaging completamente riprogettato. Il restyling, curato dall’agenzia di branding e design londinese Lewis Moberly, ridefinisce l’identità visiva di The Glenrothes, costruendo una gamma coerente e immediatamente riconoscibile. La bottiglia tondeggiante iconica della distilleria è stata reinterpretata con un profilo più alto ed elegante e un collo più slanciato. Le etichette presentano le note di degustazione scritte a mano da Laura Rampling, Master Whisky Maker di Glenrothes Il packaging secondario - un cilindro a doppio strato che si apre rivelando la bottiglia - è ispirato ai legni di maturazione e ai colori della Tenuta di The Glenrothes: dal verde lichene del 15 anni alle tonalità più profonde e autorevoli del 18 e 25 anni. Il progetto nasce con un obiettivo chiaro: zero plastica, zero metallo, zero pelle. Interamente a base di carta e cartone, con uso minimo di lamina, il packaging è 100% riciclabile e in linea con l’approccio sostenibile del gruppo. La nuova gamma non punta infatti a volumi da prodotto mass market, ma a rendere l’immagine coerente con le dinamiche qualitative dell’industria del whisky. "The Glenrothes è un Single Malt dedicato a chi sa scegliere e riconoscere la qualità, un prodotto dal carattere accessibile ma dalla complessità raffinata. Eleganza, genuinità del colore, equilibrio dei legni e profondità aromatica definiscono un brand che, pur rimanendo fedele alla propria storia, entra oggi in una nuova era, spiega una nota dell'azienda. La nuova identità visiva è poi inoltre l’occasione per alzare ulteriormente l’asticella della qualità in casa Glenrothes. Scompaiono i classici imbottigliamenti con 10 e 12 anni di età e si parte direttamente dal 15 anni- una prima assoluta per la distilleria di Rothes, per poi ascendere verso l’olimpo dei Single Malt, con invecchiamenti importanti di 18 anni e 25 anni. The 15 rappresenta quindi la nuova espressione stabile della distilleria e matura per 15 anni in botti di rovere europeo ex sherry, selezionate personalmente da Laura Rampling. Il suo profilo aromatico combina frutta matura, spezie e un’eleganza commovente, con un colore 100% naturale, tratto distintivo dell’intero portafoglio The Glenrothes. Riconosciuta come “tesoro nascosto dello Speyside”, The Glenrothes si distingue per l’uso di acqua di sorgente dal contenuto minerale eccezionalmente basso e per un processo di distillazione lento, condotto in alambicchi particolarmente alti. Il risultato è un distillato di base fragrante, fruttato e di grande finezza. La distilleria è una delle poche a mantenere in vita un laboratorio interno di artigiani bottai, che restaurano e preparano migliaia di botti ogni anno. Una scelta artigianale che, unita alla filiera dei legni controllata direttamente dalla casa madre Edrington, dall’albero alla botte, garantisce una qualità costante e una personalità inconfondibile.
(Adnkronos) - "Fermiamo i botti di Capodanno, causa di shock e morte tra la fauna selvatica e di stress e panico tra cani e gatti domestici. Magari sostituendoli con opzioni a basso rumore oppure giochi di luci". Questa la richiesta del Wwf Italia in vista dei festeggiamenti di fine anno. I botti, spiega il Wwf, "provocano traumi, disorientamento, fughe caotiche e shock immediati negli animali selvatici, con conseguenze spesso mortali, ma anche effetti a lungo termine, come alterazioni comportamentali e danni al sistema riproduttivo. Causano panico, ansia e stress negli animali domestici. I botti in città possono danneggiare anche la vegetazione: le alte temperature e le scintille possono innescare incendi o provocare bruciature a chiome e tronchi di alberi, mentre i residui chimici ricadono sul suolo compromettendo la salute di alberi e aiuole urbane. A tutto questo si aggiunge un inquinamento atmosferico non trascurabile, per la presenza di metalli pesanti, particolato e perclorati". Da qui l'appello ai Comuni affinché "vietino, con una apposita ordinanza, i botti di Capodanno nel loro territorio, come Roma e altri Comuni hanno fatto negli ultimi anni, purtroppo con un livello di rispetto delle regole ancora troppo basso da parte dei cittadini". “Ogni inizio anno i notiziari ci raccontano di ferimenti e incidenti causati dai botti - dice Eva Alessi, responsabile Sostenibilità Wwf Italia - Le sofferenze degli animali difficilmente verranno raccontate ma sono ormai documentate. Basta vedere come reagiscono i nostri animali domestici, terrorizzati, con il cuore impazzito, mentre cercano rifugio sotto letti o tavoli. Ci vuole poco ad immaginare le conseguenze per la fauna selvatica. Per molti la fuga improvvisa si conclude con la morte. Come Wwf chiediamo ai Comuni di emettere con anticipo ordinanze di divieto di botti, petardi e fuochi pirotecnici, vigilando in anticipo per prevenire situazioni di pericolo”. Si stima - ricorda il Wwf - che ogni anno in Italia migliaia di animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra cui rapaci che, spaventati, perdono l’orientamento e finiscono spesso contro ostacoli. Molti abbandonano improvvisamente il loro dormitorio invernale (alberi, siepi o tetti) e vagano al buio senza trovare riparo, morendo per il freddo a causa del dispendio energetico improvviso in una stagione caratterizzata da basse temperature e scarsità di cibo.