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(Adnkronos) - Il centrodestra ancora alle prese con le 'correzioni' della manovra, in vista della giornata di oggi in cui scade il termine per la presentazione degli emendamenti 'segnalati' dei maggiori gruppi parlamentari. Confermato per giovedì, prima del Cdm convocato alle 17, il vertice tra i leader della maggioranza per fare il punto della situazione a partire proprio dal nodo delle nuove risorse per la legge di bilancio 2026. Quanto al 'pacchetto di emendamenti' al vaglio della coalizione (ogni partito punta a portare a casa i cosiddetti 'emendamenti di bandiera'), fonti parlamentari raccontano che sarebbero ancora in corso le trattative sull'ipotesi di una tassa sull'oro. Allo studio c'è un'aliquota agevolata del 12,5%, anziché quella del 26%, per chi decida entro il 30 giugno 2026 di rivalutare l'oro da investimento in proprio possesso. Tradotto: chi possiede lingotti, monete o gioielli senza documentazione d'acquisto, quindi, si vedrebbe tassata in caso di vendita solo la plusvalenza incassata. Il governo Meloni intanto accelera sulla comunicazione in vista dell'iter parlamentare della legge di bilancio 2026. Su impulso dei vertici di Via della Scrofa, ai parlamentari di Fratelli d'Italia sono state inviate le slide ufficiali della manovra - un documento di 16 pagine intitolato "Dalla parte degli italiani" - pensato per illustrare in modo diretto gli interventi previsti. In copertina campeggia una foto della premier, sorridente, affiancata dal logo del partito. I contenuti presentati nelle slide, che sintetizzano una manovra da 18,8 miliardi, si articolano in quattro assi principali: taglio delle tasse, sostegno a famiglie e natalità, imprese e sanità. Il pacchetto fiscale parte dalla riduzione dell'aliquota Irpef dal 35% al 33% per i redditi compresi tra 28 e 50 mila euro, accompagnata dalla detassazione delle retribuzioni accessorie e dall'abbassamento all'1% dell'imposta sui premi di produttività. Previsto anche il rafforzamento dei buoni pasto elettronici, che salgono da 8 a 10 euro. Le misure sociali illustrate includono il potenziamento del Bonus Mamme, il raddoppio del congedo per malattia del figlio, gli incentivi all'assunzione di donne con tre figli e la revisione dei criteri dell'Isee, oltre alla conferma della Carta Dedicata a te. Sul fronte sanitario, le slide annunciano 2,4 miliardi aggiuntivi per stipendi e nuove assunzioni: fino a 3.000 euro l'anno in più per i medici, 1.630 per gli infermieri e l'ingresso complessivo di 7.300 nuovi professionisti. Per le imprese vengono reintrodotti l'iper-ammortamento e gli incentivi alla transizione ecologica, mentre 4 miliardi rifinanziano il credito d'imposta per la Zes Unica. Le coperture derivano soprattutto dalla rimodulazione del Pnrr (5,1 miliardi) e dal contributo di banche e assicurazioni, che dovrebbe garantire oltre 4,4 miliardi di euro all'anno fino al 2028.
(Adnkronos) - Roma, cuore antico di memorie millenarie, respira oggi una nuova promessa di qualità nel Rione Campitelli, territorio simbolo dove la storia ha scritto le sue pagine più nobili tra il Campidoglio e il Palatino. È qui che tre amici cresciuti nella ristorazione romana hanno scelto di scrivere un nuovo capitolo della ristorazione capitolina con 'Tribuna Campitelli'. Francesco Brandini e Roberto Bonifazi, chef entrambi classe 1992, e Daniele Gizzi, maître e sommelier del 1989, si conoscono da sempre. La loro amicizia, nata tra i banchi di scuola e cementata nelle cucine e nelle sale dei ristoranti romani, è cresciuta alimentandosi di un sogno comune: restituire al centro di Roma qualità autentica, cura artigianale e umanità. Dopo anni di gavetta e di esperienze formative in giro per l'Europa, hanno trasformato una promessa reciproca in un ecosistema che, da Bottega Tredici (2018) e dal Tartarughe Bar e Bottega (2023), approda oggi a Tribuna Campitelli, il loro progetto più maturo. I tre soci hanno accolto la sfida più ambiziosa: aprire un ristorante in un palazzo storico del 1585, nel quadrante più centrale della Capitale. Qui hanno costruito un 'salotto' contemporaneo dove ogni dettaglio promette coerenza tra ciò che si vede e ciò che si vive , dove il classicismo e la memoria dialogano con l’eleganza. Aperto ufficialmente a settembre 2025, Tribuna Campitelli nasce come sintesi coerente di tradizione e contemporaneità, con circa 80 coperti tra il dehor sulla piazzetta e l’interno, dove si aprono piccole sale pensate per garantire intimità e un servizio sartoriale. Il progetto di interior dello spazio è firmato da Square Architects e si inserisce nel tessuto del Rione Campitelli, trasformando vincoli storici in un racconto d’insieme che unisce estetica, funzione e un forte impianto narrativo. Tribuna Campitelli è l’evoluzione matura dell’ecosistema dei tre soci, che coniuga cucina contemporanea, cocktail e distillati serviti al tavolo, una carta vini importante (composta da 500 referenze, di cui 60 solo di champagne) e sale privatizzabili in un “salotto” contemporaneo dal carattere internazionale. La promessa al pubblico è di una coerenza completa: ciò che l’esterno lascia intuire si ritrova nei piatti, nei drink e nel servizio, puntando su comfort e cura del dettaglio.
(Adnkronos) - "Con una media di 24 alberi ogni 100 abitanti, calcolata sui capoluoghi italiani, l’Italia mostra nel 2024 una presenza di verde urbano ancora insufficiente. Anche i dati nel dettaglio indicano che occorre migliorare: solo otto su 93 capoluoghi, di cui si hanno dati aggiornati, superano la soglia dei 50 alberi ogni 100 abitanti e, tra questi, tre superano i 100 alberi ogni 100 residenti. All’opposto, 27 capoluoghi contano meno di 20 alberi ogni 100 abitanti e più della metà di questi non raggiunge nemmeno i 10". A scattare questa fotografia è Legambiente sulla base dei dati Ecosistema Urbano 2025, sottolineando "la distribuzione disomogenea del verde urbano nel Paese" e "l’importanza di attuare interventi mirati di forestazione nelle aree cittadine". "Un’importante opportunità arriva dalla legge n. 10/2013, che disciplina lo sviluppo degli spazi verdi urbani", osserva l'associazione in occasione del trentennale della Festa dell’Albero, la storica campagna dedicata alla messa a dimora di piante e arbusti, che quest’anno si terrà dal 21 al 23 novembre, in partnership con AzzeroCO2, Frosta, Inwit e Biorepack come partner tecnico. Nei giorni della Festa dell’Albero, che cade in concomitanza con la Giornata nazionale degli alberi (istituita proprio dalla legge n. 10/2013 e celebrata ogni anno il 21 novembre), si terranno in 14 regioni oltre 120 iniziative di forestazione urbana organizzate da Legambiente insieme a cittadini, scuole, aziende e amministrazioni uniti dallo slogan 'Gli alberi ci danno tanto, ora tocca a noi'. Sulla base delle informazioni raccolte attraverso i questionari di Ecosistema Urbano 2025 di Legambiente, elaborate su dati comunali relativi al 2024, l’associazione traccia un quadro complessivo sullo stato di attuazione della legge n. 10/2013, valutando l’applicazione delle principali misure previste: la pianificazione e regolamentazione del verde urbano, la redazione del bilancio arboreo alla fine di ogni mandato amministrativo e il censimento del verde urbano. Tra i 93 capoluoghi analizzati, 30 città (32%) dichiarano di aver adottato un Piano del Verde, mentre in 26 casi (28%) risulta attivo un Regolamento del Verde Urbano. La misura più diffusa è il censimento del verde urbano, realizzato in 75 capoluoghi su 93 (80%). Meno diffusa invece la pubblicazione del Bilancio Arboreo comunale: solo 44 città (47%) lo hanno reso disponibile al termine del mandato del sindaco uscente. “Un dato significativo emerso dall’analisi di Legambiente sull’applicazione della legge n. 10/2013 riguarda la Giornata nazionale degli alberi, promossa da quasi l’80% dei capoluoghi italiani, ben 74 su 93 - commenta Giorgio Zampetti, direttore generale Legambiente - Si tratta di una percentuale incoraggiante ma che rischia di rimanere un impegno simbolico se la gestione strutturale del verde urbano è marginale. Lo dimostrano, ad esempio, le percentuali relative al numero di città che non hanno ancora adottato un regolamento o un piano formale per la gestione del verde. Anche sul fronte della trasparenza, i dati mostrano come la diffusione del Bilancio Arboreo rimanga ancora limitata, ostacolando una visione chiara e condivisa delle politiche verdi messe in atto dalle amministrazioni comunali. Per questo motivo lanciamo un appello ai Comuni, invitandoli a un impegno più deciso e concreto nell’attuazione della legge n.10/2013”.