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(Adnkronos) - "È stata un’attesa angosciante, lunga. Lo sapevo, ero preparato alla parola ergastolo, sono rimasto impietrito, ma sono sereno, non mi aspettavo nulla di diverso". Sono le prime parole, a quanto apprende l'Adnkronos, che Filippo Turetta pronuncia in carcere dopo la la sentenza di condanna inflitta dalla corte d’Assise di Venezia per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin. Dietro l’aula al piano terra del Palazzo di giustizia, ieri Turetta ha atteso per ben sei ore il verdetto con accanto la polizia penitenziaria, che non ha mai lasciato solo il ventiduenne. In aula ha ascoltato in silenzio la sentenza pronunciata dal giudice Stefano Manduzio, ha poi interagito con il difensore Giovanni Caruso, quindi è ritornato nella cella del carcere veronese di Montorio, diretto da Francesca Gioieni, nella sezione separata che accoglie detenuti accusati di particolari violenze di genere. Nella struttura che ospita circa 600 detenuti, Turetta oggi ha ripreso la sua routine nell''indifferenza' generale di chi vive dietro le sbarre. Chi incrocia il suo sguardo, oggi lo ha trovato stranamente loquace, "quasi sollevato dalla fine del processo, da una gogna mediatica di cui sente il peso anche nei confronti della sua famiglia", spiega una fonte all’Adnkronos. "Lo abbiamo rassicurato, anche sul che cosa si intende per pubblicazione della sentenza, abbiamo provato ad abbassare la tensione: parlando dei gruppi social che sostengono che Turetta non esiste, abbiamo cercato di spiegargli che l'attenzione della stampa diminuirà, e tornerà alla ribalta ogni tanto, e di concentrarsi sul suo percorso. È all'inizio, ma in un anno ha già fatto buoni passi".
(Adnkronos) - “E' importante che si dedichi un ricordo in memoria di colui che ha gettato il seme di quel grande movimento sportivo che oggi è diventato lo sport paralimpico. Il professor Maglio, insieme a Ludwig Guttmann, sono stati coloro che hanno avuto l'intuizione di dedicare percorsi riabilitativi utilizzando anche lo sport. Hanno gettato sostanzialmente le basi per l'avvio di un grande percorso che negli anni è diventato il Movimento Paralimpico che oggi noi conosciamo. Questa è importante, perché bisogna sempre riconoscere il passato, conoscere il passato per sapersi proiettare nel futuro”. Così Luca Pancalli, presidente del Comitato italiano paralimpico, in occasione della cerimonia di intitolazione dell'Auditorium Inail al professor Antonio Maglio, ha sottolineato l’importanza di ricordare i personaggi del passato che hanno costruito il nostro presente. Maglio, infatti, consolidò un nuovo metodo riabilitativo per il trattamento delle persone mielolese, introducendo i concetti di presa in carico dei pazienti, di terapia occupazionale e di reinserimento socio-lavorativo. Prendendo spunto dall'esperienza del neurologo Ludwig Guttmann, il primo ad avviare alla pratica sportiva i reduci britannici ricoverati presso la Spinal Injuries Unit di Stoke Mandeville, piccola città alle porte di Londra, nel Centro paraplegici di Ostia, iniziò a utilizzare lo sport come strumento terapeutico, intuendone le straordinarie potenzialità e l'effetto benefico che avrebbe avuto sui pazienti, sia dal punto di vista fisico che psicologico.
(Adnkronos) - “Credo di poter dire che la Regione Lombardia abbia una collaborazione assolutamente stretta”, con BrianzAcque, “che ci consente di cercare di raggiungere i medesimi obiettivi, innanzitutto quelli della sostenibilità. L'acqua è un bene molto prezioso bisogna tutelarla e fare in modo che si possano realizzare gli equilibri determinati dalla sostenibilità”. (Video) Lo ha detto questa mattina a Milano il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, al panel ‘Come migliorare la gestione sostenibile dell’Acqua’, che ha aperto la seconda edizione de ‘La sensibile magia dell’acqua’, il progetto evento di BrianzAcque ideato e curato dall’architetto Alessia Galimberti, consigliere d’amministrazione della monoutility pubblica dell’idrico brianzolo. L’evento è stato organizzato al Belvedere Jannacci sito al 31esimo piano di Palazzo Pirelli, una “bellissima terrazza”, si è complimentato il presidente della regione che ha poi lanciato un invito: “L'anno venturo vi propongo il 39esimo piano di Palazzo Lombardia, una location che anch'essa merita di essere vista”. Obiettivo dell’iniziativa fornire ispirazioni e progetti sostenibili tesi alla valorizzazione di un bene universale come l’acqua sempre più minacciato dagli effetti del cambiamento climatico. “Abbiamo inserito nel Piano regionale di sviluppo anche il termine 'sostenibile' - fa sapere il presidente Fontana - perché crediamo che rappresenti un'opportunità, a condizione che non sia ideologizzata e che non venga intesa come un mezzo attraverso il quale creare problemi a livello economico e a livello sociale. Ciò detto - conclude - tutti quanti dobbiamo impegnarci per la sostenibilità a condizione che sia una sostenibilità che preveda la tutela del territorio, ma anche il rispetto delle condizioni economiche e sociali della nostra comunità”.