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(Adnkronos) - Per la strage del bus di Avellino diventa definitiva oggi, venerdì 11 aprile, la condanna a 6 anni per l'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci per omicidio colposo e disastro colposo. Lo hanno deciso i giudici della Quarta sezione penale della Cassazione nel processo per la strage sull'A16 Napoli-Canosa, avvenuta il 28 luglio 2013, quando un pullman precipitò dal viadotto dell'Acqualonga nel territorio di Monteforte Irpino, provocando la morte di 40 persone. "Castellucci è pronto a costituirsi, attendiamo l’ordine di carcerazione" ha detto il suo difensore, l’avvocato Filippo Dinacci. “Le decisioni si rispettano anche quando risultano incomprensibili" aggiunge il legale Dinacci con la collega Paola Severino. "La decisione della Suprema Corte di Cassazione ci ha molto colpito. Sulla base delle prove che abbiamo fornito siamo convinti che l'ingegner Castellucci sia totalmente estraneo ai fatti e che abbia sempre svolto accuratamente i propri doveri di amministratore delegato. La censura che gli è stata mossa, peraltro, riguardava attività di esclusiva competenza del progettista, neppure indagato, e ritenevamo pertanto corretta la richiesta del Procuratore Generale della Cassazione di annullare la sentenza. Con questa sentenza, le responsabilità dei vertici diventano pericolosamente onnicomprensive. Utilizzeremo tutti gli istituti che la legge consente affinché possa essere riconosciuta la sua innocenza”. I supremi giudici hanno fatto passare in giudicato anche le condanne a 9 anni per il proprietario del bus, Gennaro Lametta e quella a 4 anni per l'allora dipendente della motorizzazione civile di Napoli, Antonietta Ceriola. Diventano definitive anche le condanne per gli altri dirigenti e dipendenti del Tronco. All'udienza dello scorso 1 aprile il sostituto procuratore generale della Cassazione Sabrina Passafiume aveva chiesto di rivalutare la condanna per omicidio colposo nei confronti di Giovanni Castellucci e l'assoluzione dall'accusa di disastro colposo "perché il fatto non sussiste" per l'ex ad di Aspi e anche per gli altri dirigenti della società e dipendenti del Tronco. La pg di Cassazione in aula aveva evidenziato come il pullman avesse un certificato falso di revisione, che non veniva effettuata dal 2011 e che il mezzo "era privo dei requisiti minimi per circolare. Lametta ha posto in circolazione un mezzo in pessime condizioni mettendo a rischio le vite dei passeggeri" aveva concluso. Nel settembre 2023 la seconda Corte di Appello di Napoli aveva condannato a sei anni, ribaltando la sentenza del tribunale di Avellino, l'ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci, che in primo grado era stato assolto. Stessa pena anche per il direttore generale dell'epoca Riccardo Mollo e per i dipendenti di Aspi Massimo Giulio Fornaci e Marco Perna. In secondo grado era stata, inoltre, ridotta la pena a cinque anni per il dirigente di Aspi Nicola Spadavecchia e per il direttore di tronco di Aspi Paolo Berti. Tre anni per Gianluca De Franceschi, dirigente di Aspi e per i due dipendenti Gianni Marrone e Bruno Gerardi. In merito alle barriere del viadotto, "c’è stata una situazione di incuria protratta per numerosi anni, con il mancato controllo sui tira fondi" aveva concluso il sostituto pg, parlando di una "colpevole inerzia da parte di chi doveva monitorare e controllare". "Non me l'aspettavo, mi avevano detto che tanto sarebbe andata male, che non c'erano speranze" commenta, parlando all'Adnkronos Alba Lanuto, che nella strage del bus perse la madre, Luisa Rocco. "Da questa mattina con mia figlia guardiamo notiziari e siti in cerca di aggiornamenti sull'esito del processo. E ora la giustizia, all'improvviso, con condanne che aspettiamo da anni". "E' morta proteggendo fino all'ultimo col suo abbraccio mia figlia Arianna, che era con lei - racconta -. Per anni ho combattuto una battaglia per la giustizia e ora sono talmente felice che non mi sembra vero. Mi mangio le mani per non esser stata in Cassazione - conclude Alba -. Ieri sera avrei voluto prendere il treno per Roma, ma mi avevano detto che sarebbe andata male e non volevo assistere alla sconfitta finale".
(Adnkronos) - "Oggi per voi sono 80 anni, 80 anni di attività importante, quella dei corpi sociali intermedi, che hanno l'obiettivo non solo di perseguire interessi di parte ma di guardare al benessere della collettività, dei cittadini, del mondo del lavoro". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Marina Calderone, intervenendo all'evento per gli 80 anni di Manageritalia. Un mondo del lavoro, ha sottolineato Calderone, "in cui è centrale oggi come accompagnare lo sviluppo delle competenze per non farci travolgere dagli effetti di fenomeni come l'intelligenza artificiale, di cui nessuno può considerarsi immune". "E quindi la sfida oggi è ancora una volta quella delle competenze e di come diventano saper fare e non restano competenza teorica", ha spiegato. "E' importante la vostra adesione al Fondo nuove competenze. Il Fondo sta andando bene, domani si conclude l'attività di accoglimento delle domande, spenderemo tutte le risorse messe a disposizione e stiamo lavorando per rifinanziare il Fondo. Lo facciamo per aumentare la nostra produttività, sostenere le imprese in momento in cui questa si potrebbe comprimere". ha ribadito, per poi concludere:"A Manageritalia dico: lavoriamo insieme sulla piattaforma Siisl sul placement di persone che hanno formazione e competenze di alto profilo".
(Adnkronos) - Cento team di giovani innovatori che lavorano su progetti con impatto sociale riceveranno borse di studio per sviluppare competenze e soluzioni che possano migliorare la resilienza e la sostenibilità dei sistemi alimentari, con particolare attenzione alle pratiche agricole rigenerative, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e alle innovazioni in materia di sostenibilità degli imballaggi. L'obiettivo è aiutare, direttamente o indirettamente, 500mila persone. Sulla scia del successo di un progetto pilota lanciato in America Latina nel 2023, che ha coinvolto 20 giovani leader e di cui hanno beneficiato 130mila membri della comunità, Youth Impact: Because You Matter, iniziativa di Unesco e Nestlé, mira a espandere il suo impatto a livello globale, concentrandosi sulle sfide dei sistemi alimentari. Nestlé e l'Unesco sostengono, così, i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni nello sviluppo e nel lancio di idee imprenditoriali che mirano a rendere la produzione, la lavorazione, il trasporto e il consumo di cibo più resilienti e sostenibili. Contestualmente, puntano a rafforzare le economie e a garantire tassi più elevati di occupazione giovanile. “Una forza lavoro altamente qualificata e un approvvigionamento di materie prime più resiliente sono essenziali per il successo a lungo termine di Nestlé - ha dichiarato Laurent Freixe, Ceo di Nestlé - Stiamo affrontando la sfida di nutrire una popolazione in crescita, lavorando al contempo sulle cause e sugli effetti del cambiamento climatico. Si tratta di sfide cruciali che richiedono azioni decisive. Ecco perché, per risolverle, stiamo sostenendo i giovani innovatori”. Youth Impact: Because You Matter fornirà ai beneficiari corsi di formazione e programmi di mentoring personalizzati in base alle loro esigenze e priorità. Queste attività formative saranno sviluppate in parte dalla Youth Entrepreneurship Platform (Yep) di Nestlé, che fungerà anche da hub centrale del programma di rafforzamento delle competenze, che durerà sei mesi. Il progetto si inserisce nella più ampia iniziativa Nestlé Needs Youth, che negli ultimi dieci anni ha aiutato dieci milioni di giovani ad accedere a opportunità economiche. Inoltre, rafforza l'impegno a lungo termine dell'azienda nei confronti dei giovani nell'ambito della sua rinnovata strategia, che prevede il sostegno ai ragazzi e alle ragazze per sviluppare entro il 2030 competenze che guardano al futuro, al fine di far crescere la prossima generazione di dipendenti e imprenditori agricoli e alimentari.