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(Adnkronos) - "Non si pente di quello che ha fatto, dice che lo rifarebbe di nuovo, ma i dolori stanno diventando pesanti per lui". Così Sam Issa, avvocato australiano specializzato in pratiche di immigrazione, riferisce le dichiarazioni di Ahmed Al Ahmed, ormai noto come "l'eroe di Bondi Beach" che ieri ha bloccato e disarmato uno degli attentatori che stavano sparando sulla folla riunita per la cerimonia di Hanukkah. "Non sta bene, è stato crivellato dai proiettili, il nostro eroe al momento è in difficoltà", ha aggiunto, intervistato dal Sydney Morning Herald, l'avvocato del 43enne fruttivendolo, padre di due bambine, che è arrivato in Australia nel 2006 dalla Siria. Nella colluttazione con l'attentatore armato, Al Ahmed è stato colpito da cinque proiettili al braccio sinistro, uno ancora bloccato dietro la spalla, spiega ancora Issa affermando di temere che possa perdere il braccio. "E' una situazione peggiore di quanto si pensasse, quando pensi a un proiettile nel braccio non pensi che sia una cosa grave, ma ha perso molto sangue", ha concluso l'avvocato. Secondo quanto dichiarato alla tv Al Araby da Mustafa Al Assad, cugino di Al Ahmed, l'eroe di Bondi Beach, che è originario di Idlib, è cittadino australiano, ma i suoi genitori, Mohamed Fateh Al Ahmed e Malakeh Hasan Al Ahmed, sono arrivati a Sydney dalla Siria solo un paio di mesi fa. "Mio figlio è un eroe, ha servito nella polizia, ha la passione per proteggere le persone", ha detto il padre all'emittente australiana Abc, con quella che appare come un'allusione all'attività che Al Ahmed svolgeva in Siria. I genitori hanno raccontato che il figlio stava prendendo un caffè con un amico quando ha sentito gli spari. "Quando ha fatto quello che ha fatto non ha pensato al background delle persone che stava salvando - ha dichiarato il padre - non discrimina tra una nazionalità o un'altra, specialmente qui in Australia, non c'è differenza tra un cittadino e un altro". Intanto oggi Chris Minns, premier del New South Wales, lo stato australiano dove si trova Sydney, ha visitato il ferito in ospedale. "Ahmed è un eroe della vita reale", ha scritto su Instagram, pubblicando la foto della visita. "Non c'è dubbio che si sarebbero perse più vite senza il coraggio eroico di Ahmed", ha poi aggiunto.
(Adnkronos) - Mentre migliaia di pensionati stanno ricevendo cedolini con ricalcoli, bonus, trattenute e conguagli legati alle verifiche dell’Inps, cresce l’incertezza sull’effettiva correttezza degli importi erogati. A rendere il quadro ancora più complesso contribuiscono le numerose pronunce di questo ultimo anno da parte della Corte dei Conti, che continua a richiamare l’attenzione sulle normative applicabili e sulla loro correttezza. Tra i casi più rilevanti, l’ordinanza interlocutoria della sezione giurisdizionale della Corte dei Conti dell’Emilia-Romagna – in linea con altre sezioni regionali – che ha nuovamente rimesso alla Corte Costituzionale alcuni aspetti delle recenti misure eccezionali sulla rivalutazione delle pensioni. Secondo la magistratura contabile, tali misure rischiano di violare i principi di ragionevolezza e temporaneità, con effetti destinati a protrarsi oltre le esigenze di finanza pubblica. Ora si attende una nuova pronuncia della Consulta. Le verifiche del network legale Consulcesi & Partners, tramite il servizio OKPensione (www.okpensione.it), confermano che il problema è tutt’altro che episodico, riscontrando errori di calcolo nel 50% dei casi analizzati, con perdite fino a 200-300 euro al mese e arretrati mancanti anche per decine di migliaia di euro spesso legati a liquidazioni erronee di Tfr o Tfs. “Il momento dei conguagli e delle verifiche automatiche dell’Inps – commenta Bruno Borin, responsabile legale di Consulcesi & Partners – mette in luce un elemento critico: quando la base di calcolo è sbagliata, qualsiasi ricalcolo rischia di amplificare l’errore. Diventa dunque necessario procedere a controlli indipendenti e professionali: milioni di posizioni contributive sono frutto di carriere complesse, passaggi tra enti diversi, periodi non registrati correttamente”. Le criticità più frequenti emerse dalle analisi degli esperti di C&P e riportate sul portale www.okpensione.it riguardano principalmente: mancato riconoscimento di periodi contributivi (maternità, malattia, servizio militare); registrazione incompleta o errata dei contributi; applicazione sbagliata del calcolo misto (retributivo + contributivo); rivalutazioni non correttamente applicate; dati anagrafici o contributivi incompleti; periodi contributivi mancanti o non riconosciuti; ricostruzioni della posizione assicurativa incomplete; applicazione imprecisa del calcolo misto retributivo-contributivo; rivalutazioni applicate in modo non corretto; errori nella liquidazione di Tfs/Tfr e nei dati trasmessi datori di lavoro. La presenza di conguagli o di ricalcoli nei cedolini – spesso percepita come una “messa in ordine” – non garantisce che l’importo finale sia corretto. Anzi, in assenza di controlli personalizzati, un errore originario nella posizione contributiva può rimanere nascosto per anni, con perdite che arrivano anche a 200–300 euro mensili, oltre agli arretrati non richiesti. Il network legale C&P mette a disposizione due strumenti di verifica pensati per dare maggiore trasparenza ai pensionati e a chi si avvicina all’uscita dal lavoro. Ricalcolo pensione: consente di controllare la correttezza dell’importo in pagamento e di individuare eventuali discrepanze rispetto alla contribuzione versata; calcolo pensione futura: permette di simulare differenti scenari di uscita e di valutare l’effetto della crescita dei prezzi sul reddito previdenziale. Entrambi gli strumenti sono accessibili attraverso il portale www.okpensione.it con il supporto di professionisti specializzati in materia previdenziale.
(Adnkronos) - "Il dialogo con le istituzioni è assolutamente buono perché sono consapevoli del fatto che i rischi sono enormi e i bilanci pubblici non sono sufficienti a coprire questi rischi, addirittura neanche le assicurazioni in taluni casi. Quindi bisogna prevenire". Lo ha detto oggi il presidente di A2a, Roberto Tasca, a margine della presentazione del Climate Transition Plan della società, in corso a Milano. Dal punto di vista di rapporto con le altre aziende "credo che in Italia ci sia, per tutto il settore dell'energia, un allineamento molto importante: c'è un'assunzione di responsabilità che tutti gli operatori, presentando i loro piani per i prossimi anni, hanno dichiarato di volersi assumere". "Io credo che questo sia un sintomo del fatto che nel nostro Paese ogni tanto pecchiamo un po' di pessimismo. Noi dobbiamo essere concretamente ottimisti, non velleitari, nell'immaginare come far risolvere il nostro sistema economico rispettando i vincoli ambientali che non possiamo rinviare" ha poi concluso Tasca.