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(Adnkronos) - A Udine "l'Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo, vincendo". E' bufera su Jacopo Cecconi, giornalista del Tg3 che in diretta dalla città teatro del match ha pronunciato la frase che ha scatenato le proteste di Fratelli d'Italia. In difesa del cronista, però, arriva la nota del Cdr del Tg regionale. “Gravissimo ed assurdo - dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Francesco Filini, capogruppo nella Commissione Vigilanza Rai - quanto andato in onda questa sera al Tg3 nel servizio sulla partita di calcio Italia-Israele. In chiusura, infatti, il giornalista ha detto: ‘L’Italia avrà la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo’. Una frase che fa orrore, inaccettabile che mi auguro che tutti censurino con fermezza. A partire dall’Azienda a cui chiedo che siano presi immediatamente provvedimenti. Così come l’Ordine dei giornalisti che deve far sentire la propria voce. Simili frasi che istigano all’odio e alla violenza non possono essere tollerare, in particolare nel Servizio pubblico, che invece deve sempre ispirare ai valori della tolleranza e del rispetto della dignità altrui. Presenterò immediatamente un’interrogazione perché sia fatta luce su questo riprovevole episodio”, la conclusione. “Le dichiarazioni in diretta di un giornalista, durante il Tg3, sono imbarazzanti e sintomo di un clima irragionevole messo in atto da certa stampa. È utile - le parole del senatore di Fratelli d’Italia, Raffaele Speranzon, componente della Commissione Vigilanza Rai - soffermarsi poi su quanto sia lunare definire Telemeloni questo servizio pubblico. Quanto affermato durante il servizio da Udine in vista della partita Italia-Israele è pericoloso e vergognoso allo stesso tempo. Il cronista, commentando i fatti fuori dallo stadio, dove sfilerà una manifestazione pro Pal ha detto: ‘L’Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo’. Una frase infelice e inopportuna che si commenta da sola. Accusano che una misteriosa Telemeloni voglia imporre la censura in Rai, ma è evidente che il problema sia da tutt’altra parte”. E ancora Elisabetta Gardini, vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati: "Ritengo molto gravi le parole pronunciate da un giornalista del Tg3 durante un collegamento da Udine per la partita Italia-Israele, quando ha affermato che “l’Italia avrà la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo”. Mi domando – e credo lo facciano in molti – cosa intendesse esattamente con l’espressione “eliminare Israele almeno sul campo”. In un momento storico così delicato, frasi di questo tipo, anche se pronunciate in ambito sportivo, rischiano di essere fraintese e di alimentare tensioni inaccettabili. È doveroso che la Rai e la redazione del Tg3 forniscano al più presto parole di chiarezza e trasparenza su quanto accaduto. Ogni linguaggio che possa anche solo indirettamente evocare ostilità o violenza nei confronti di Israele come di qualunque altro Stato va fermamente condannato. Il servizio pubblico radiotelevisivo ha il dovere di mantenere sempre equilibrio, rispetto e responsabilità nella comunicazione". Quindi Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati: “Il giorno dopo aver assistito ad una delle pagine più belle della storia recente, quella di un processo di pace che si sta avviando nella Striscia di Gaza, è assurdo assistere a un servizio del Tg3 sulla partita di calcio Italia-Israele dove in chiusura il giornalista si augura che la nostra nazionale elimini “almeno sul campo Israele”. Parole gravissime che non hanno alcuna logica se non quella della propaganda pro-Pal che per troppe settimane abbiamo sentito nelle piazze e attraverso gli esponenti della sinistra. Ma è inaccettabile che queste frasi siano diffuse attraverso la Rai, il Servizio pubblico, che dovrebbe essere ispirato a ben altri valori e principi. Mi auguro che l’Azienda intervenga con fermezza e che chiarisca quanto accaduto affinchè simili episodi di propaganda pro Pal nella Rai non abbiano più a ripetersi” "Le parole del giornalista del Tg3 in collegamento da Udine per la partita di calcio Italia-Israele sono piene di odio e intolleranza. Mi auguro che tutte le forze politiche prendano le durante da quella che non è informazione giornalistica, oggi per Israele e domani per un’altra Nazione", dichiara quindi la senatrice di Fratelli d’Italia Ester Mieli, componente della commissione Vigilanza Rai. "A scanso di equivoci molto spiacevoli, si chiarisce che il collega Jacopo Cecconi non ha mai nemmeno pensato di accennare o alludere all’eliminazione dello Stato di Israele. Cosa inverosimile anche per i suoi trascorsi professionali. La sua frase estrapolata dalla diretta del Tg3 di stasera faceva parte di questo discorso riferito esclusivamente alla competizione calcistica". Così il Cdr del Tg3 in una nota, risponde alle polemiche seguite al suo servizio da Udine. La nota riporta quindi la frase intera del servizio del cronista: "Da questa piazza arriva il messaggio che queste persone ritengono che questa partita non si dovesse giocare, che Israele dovesse essere esclusa dalle competizioni. Allo stadio ci saranno 10mila persone, circa la metà della capienza. L’Italia ha la possibilità di eliminare Israele almeno sul campo vincendo". "È evidente che l’uso strumentale e fuori contesto della sola ultima frase costituisce un grave fraintendimento - prosegue il Cdr. La parola 'almeno' è chiaramente riferita all’eventualità di esclusione a tavolino che era stata ventilata nelle settimane scorse".
(Adnkronos) - “Il 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia è l’evento annuale che celebra la categoria professionale e che quest’anno vede convergere ad Ancona tutti gli ordini provinciali d’Italia, oltre 106, più le federazioni e le fondazioni”. A dirlo all’Adnkronos/Labitalia Stefano Capannelli, presidente degli Ordini degli ingegneri della Provincia di Ancona, in occasione del 69° Congresso nazionale degli ordini degli ingegneri d’Italia organizzato dal Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) e dagli Ordini degli ingegneri di Ancona e Macerata, che ha come titolo 'Visioni'. “Avremo oggi - spiega - mille ingegneri in sala. Nel corso del Congresso verranno analizzati diversi temi. In particolare quello della sicurezza sul territorio dal punto di vista sismico e idrogeologico, ma anche la sicurezza delle reti e delle infrastrutture. Il tema della sicurezza riguarda tanto la categoria degli ingegneri ed è declinato in tantissimi aspetti che saranno gli elementi fondamentali del Congresso di quest'anno”.
(Adnkronos) - Dai bidoni della spazzatura nelle città, fino alle spiagge, agli stadi e ai grandi concerti: è lì che bisogna andare a raccoglierle, per raggiungere l'obiettivo del 100% di riciclo. Un traguardo che non è poi così lontano. "In Italia produciamo quasi due miliardi di lattine ogni anno, di cui ricicliamo l'86%", spiega a margine del Salone della Csr e dell’innovazione sociale Gennaro Galdo, responsabile Comunicazione di Cial, il Consorzio nazionale imballaggi alluminio. "La sostenibilità è nel nostro Dna. Il nostro consorzio nasce per rappresentare le imprese come leva ambientale. Noi siamo il braccio ambientale delle imprese che utilizzano e producono imballaggi, come bottiglie, scatolette, lattine", spiega Galdo. Un progetto particolare riguarda proprio il riciclo delle lattine per bevande, che - sottolinea - "sono di per sé l'imballaggio più riciclato al mondo e quello che forse più conviene riciclare, dal momento che l'alluminio si ricicla all'infinito e al 100%, senza perdere nessuna delle sue caratteristiche. Tra l'altro, tra tutti i materiali della raccolta differenziata, è anche quello che economicamente vale di più. Quindi è importantissimo ri-immetterlo nel mercato". In Italia ancor di più, dal momento che "qui non si produce alluminio primario, ma solo da riciclo. E quindi siamo costretti ad aumentare queste percentuali per soddisfare il fabbisogno nazionale". Per farlo bisogna andare a 'caccia' di lattine nei luoghi in cui rischiano di perdersi tra altri rifiuti. "La raccolta differenziata domestica funziona bene in tutta Italia ormai, ma per arrivare all'obiettivo del 100% di lattine riciclate mancano quelle che si consumano fuori casa, come quelle che si distribuiscono e si vendono durante i grandi eventi". Da qui nasce il progetto 'Ogni lattina vale' di Cial, che quest'anno in collaborazione con Live Nation ha coperto 26 concerti tra Milano, Bologna, Napoli e Roma. Grandi eventi "con in media 60-70mila spettatori e un consumo di lattine abbastanza alto". Alla fine "siamo riusciti a raccoglierne 420mila". Il progetto, grazie a partner locali con cui vengono organizzate raccolte di lattine, ha fatto tappa anche sulle spiagge di Calabria e Campania. "Cerchiamo di arrivare a recuperare la lattina lì dove canonicamente il servizio non esiste, per arrivare all'obiettivo del 100% di riciclo".