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(Adnkronos) - Dopo due anni dal finale della seconda stagione, il team di medici di 'Cuori' torna in Rai con nuovi episodi. Al momento la terza stagione è in produzione: le riprese sono iniziate il 27 gennaio scorso e proseguiranno fino al 29 maggio per realizzare sei serate da 100 minuti che andranno in onda nella stagione tv 2025-2026. Al centro delle riprese, ancora una volta la città di Torino. Le location principali sono gli studi Lumiq, dove sono stati ricostruiti gli interni dell'ospedale Molinette (con materiali dell'epoca, dal lettino operatorio al polmone d’acciaio) e la caserma Alessandro Riberi che viene utilizzata per le riprese dell'esterno della struttura. Sempre in esterno i Docks Dora, oltre a nuove e suggestive ambientazioni: la Gam, trasformata per l’occasione in un ospedale di Zurigo, il teatro Juvarra, Palazzo Birago, il Cnr, i giardini Cavour, quello di Palazzo Cisterna, la chiesa della Madonna dei Dolori di Borgo Cornalese, l’Istituto San Giuseppe e il cinema Centrale. Due le troupe impegnate nella lavorazione con quasi 150 persone fra le maestranze, di cui oltre una trentina del Centro di produzione Rai di Torino, dove, come ha spiegato il direttore Guido Rossi, verrà eseguito anche il montaggio. Le comparse sono circa 1600 tutti reclutate sul territorio. Coproduzione di Rai Fiction e Aurora Tv Banijay con il centro di produzione Rai di Torino e il sostegno di Film Commission Torino Piemonte, 'Cuori 3' è diretto dal regista Riccardo Donna che in una pausa delle riprese spiega: "E' la prima volta che dirigo tre stagioni di seguito e in 'Cuori 3' il pubblico credo debba aspettarsi una stagione forse più brillante, un po’ più moderna perché gli anni Settanta sono stati proprio un salto nel futuro e abbiamo cercato di farlo sentire, per questo credo che sarebbe intelligente proseguire con le stagione così da raccontare la storia del Paese attraverso un ospedale". In una pausa delle riprese di Cuori 3, Pilar Fogliati, volto di Delia, ha detto di essere "molto affezionata a questa serie e a Delia Brunello perché vorrei avere un po’ più di Delia Brunello in me, io sono meno battagliera, meno coraggiosa e per me Delia è un punto fermo sia nella mia carriera sia come personaggio". L'attrice ha spiegato che "è bello poter raccontare una delle prime donne che ha fatto qualcosa di importante" . Fogliati ha scherzato sulla sua piemontesità: "Nonostante questo accento romano che mi tradisce sono assolutamente piemontese. Mia mamma è dell'Alessandrino, mio papà di Canelli". Poi ha riflettuto su ciò che la fiction rappresenta anche per il cambiamento storico del Paese: "La data non è stata scelta a caso, siamo nel 1974, finalmente le donne possono divorziare e in 'Cuori 3' ci sarà molto la tematica del matrimonio in più linee, quindi anche rispetto all’indipendenza che una donna può desiderare all’interno di matrimonio". Sul suo personaggio ha detto: “E' passato un po’ di tempo e Delia ha avuto l'occasione di mettere un po’ di ordine nella sua vita" quindi il pubblico troverà una donna "più consapevole ma che non ha abbandonato, e questa è la cosa a cui tengo di più, la sua voglia di fare ricerca, di portare avanti le sue battaglie, le cose che sta scoprendo". "Ci sono cose bellissime che riesce a inventare e che ancora oggi in medicina si usano", ha detto. L'ospedale Molinette è ancora il palcoscenico principale dei sogni, delle ambizioni e dei sentimenti di un team di medici e non. Primo fra tutti gli amori quello tra Delia Brunello e Alberto Ferraris, interpretati da Pilar Fogliati e Matteo Martari, che si intrecceranno con casi clinici realmente accaduti e che di volta in volta verranno affrontati dai cardiologi all’avanguardia dell’epoca. La seconda stagione era terminata nel novembre 2023. Il professor Cesare Corvara (interpretato da Daniele Pecci) era stato trovato svenuto in auto in fin di vita, mentre Alberto e Delia si erano scambiati un bacio all'aeroporto di Caselle, dopo che lui l'aveva pregata di non partire per l’America. La terza stagione si apre cinque anni dopo, nel 1974, periodo di grandi cambiamenti per la storia del Paese: in campo medico ci sono la nascita della terapia intensiva, i nuovi bypass coronarici e i primi esperimenti che porteranno all’angioplastica. Tra lavoro e sentimenti spesso contrastanti, un gruppo di cardiologi cerca di rivoluzionare la medicina sperimentando nuove tecniche; Delia e Alberto saranno sempre impegnati a salvare vite umane ma anche nella vita non mancheranno i colpi di scena, sentimentali e non solo, con cui fare i conti. Nel cast non ci sarà più Daniele Pecci in quanto Cesare Corvara verrà sostituito con un nuovo primario: il neurochirurgo Luciano La Rosa, interpretato da Fausto Sciarappa. Ci saranno poi Neva Leoni e Marco Bonini, nei panni di Ferruccio e Serenella; Bianca Panconi, Carmine Buschini e Nicolò Pasetti, nel ruolo dei medici della nuova generazione Virginia, Fausto e Helmut; e ancora Andrea Gherpelli, nel ruolo di Enrico Mosca.
(Adnkronos) - “Firenze è una delle nuove province che è stata scelta per sperimentare questa riforma che produce un cambiamento innovativo e significativo per tanti aspetti ma soprattutto principalmente perché cambia il paradigma di approccio al tema della disabilità". Sono le parole di Maurizio Emanuele Pizzicaroli, direttore regionale Inps Toscana, intervenuto a Firenze al convegno 'La riforma della disabilità introdotta dal D.Lgs. n. 62/2024. Sanità, previdenza e assistenza: come costruire un sistema integrato, efficiente ed inclusivo'. Firenze dal 1° gennaio 2025, insieme ad altre otto province italiane, è fulcro della sperimentazione della riforma. "Noi siamo partiti, chiaramente le sperimentazioni servono proprio per sperimentare, per provare e potremmo fare un bilancio fra qualche mese. La riforma da un lato, coglie tanti aspetti della vita della persona cioè non più solamente quello sanitario ma anche quello psicologico, sociale, ambientale e in più coinvolge proprio per questo tanti soggetti, tanti enti. La giornata di oggi è significativa anche da questo punto di vista perché noi vogliamo creare una rete, un sistema di collaborazione integrata che possa trattare in modo pieno tutti questi aspetti", ha concluso
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.