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(Adnkronos) - Tutto pronto per la finale di X Factor 2024, che si svolgerà per la prima volta in esterna con un palco allestito nel cuore di Napoli, in Piazza Plebiscito. La serata vedrà la proclamazione del vincitore tra i quattro finalisti: Lorenzo Salvetti, Mimì, I PATAGARRI e Les Votives. Appuntamento giovedì 5 dicembre alle ore 21:00 in diretta su Sky, in streaming su NOW e in simulcast anche in chiaro su TV8. Per la prima volta nella sua storia internazionale, la finale del format si svolgerà in esterna, con un palco allestito nel cuore di Napoli, in Piazza del Plebiscito. Il palco, a forma di X, sarà il fulcro di una grande festa di popolo, con la partecipazione di migliaia di persone. Il sindaco Gaetano Manfredi ha espresso la sua soddisfazione per l'evento, sottolineando l'importanza di ospitare a Napoli la prima finale all'aperto di X Factor. "È un grande privilegio per noi. Mi fa piacere che ci siano questi giovani talenti che si esibiranno perché Napoli è una città in cui tanti giovani hanno trovato una strada positiva grazie alla musica. Mi auguro che questo porti fortuna alle loro carriere”. A partire dalle 21:00, giovedì 5 dicembre, in diretta su Sky, in streaming su Now, e in simulcast in chiaro su TV8 prenderà il via l’ultimo atto della competizione. Per condurre il pubblico verso lo show, dalle 20 in diretta su Sky Uno, Now e in simulcast su TV8 ci sarà l’Ante Factor condotto da Gianluca Gazzoli. La puntata speciale, della durata di circa un’ora, accoglierà ospiti e sorprese e raccoglierà le emozioni degli ultimi minuti prima dello show e soprattutto racconterà tutto quello che c’è da sapere sulla notte dell’attesissimo ultimo round di X Factor 2024. Achille Lauro ha portato in finale la sua squadra al completo: Lorenzo Salvetti, I PATAGARRI, Les Votives, Mimì invece è della squadra di Manuel Agnelli. Mimì Caruso, guidata dal giudice Manuel Agnelli, ha una voce unica, che spazia tra generi come il soul, l’indie e l’hip hop. Alla serata inediti Mimì ha stupito il pubblico con il suo brano originale 'Dove si va', scritto da Madame. Nell'ultimo live si è guadagnata un posto nella finale vincendo il ballottaggio contro Francamente della squadra di Jake La Furia. I Patagarri, della squadra di Achille Lauro, è una delle band di quest’edizione, composta da cinque giovani musicisti provenienti da Milano e dintorni: Francesco Parazzoli (tromba e voce), Jacopo Protti (chitarra), Daniele Corradi (chitarra), Giovanni Monaco (clarinetto e sassofono) e Arturo Monaco (trombone e percussioni). La vera rivelazione, secondo il pubblico online, è stata la serata cover dove la band ha presentato 'Caravan' (scritto da loro stessi) che ha spiazzato tutti per la sua energia e modernità. Altra band dell’edizione: I Les Votives, capitanati da Achille Lauro. Il gruppo è formato da Riccardo Lardinelli, frontman e chitarrista di 23 anni, Angelo Maria Randazzo, batterista di 25 anni e Tommaso Venturi, bassista di soli 19 anni. Les Votives vantano una maturità artistica che si riflette nella loro capacità di mescolare il fascino senza tempo del rock classico con una visione contemporanea e moderna. Lorenzo Salvetti, giovanissimo cantautore di 17 anni proveniente da Verona, entrato nella squadra di Achille Lauro e ora tra i finalisti del talent show. Con il suo stile romantico e un sound indie pop fresco e autentico, Lorenzo ha conquistato pubblico e giudici, dimostrando di essere una vera promessa della musica italiana. Per gli esperti Planetwtin365, dopo la 'vittoria' in semifinale, in pole ci sono i Patagarri, passati da 6,75 a 1,95 in una sola settimana, davanti a Lorenzo Salvetti primo inseguitore a 4 volte la posta, seguiti da un altro gruppo, i Les Votives, offerti a 4,50. I primi tre in lavagna sono tutti del team capitanato da Achille Lauro, mentre chiude in lavagna Mimì Caruso, unica speranza di Manuel Agnelli, favorita in quota fin dal primo live e ora ultima a 4,75. Tra i giudici, con tutti gli artisti ancora in gara, domina Achille Lauro, proposto a 1,15 su Goldbet e Better, mentre per la categoria del vincitore, con due possibilità su quattro, comanda il successo di un gruppo, visto a 1,40 sul 4 degli 'Uomini' e il 4,50 delle 'Donne'. Per quanto riguarda invece il primo eliminato della serata è sfida sul filo dell’equilibrio tra Mimì Caruso, a 2,50, e Les Votives, a 2,75 volte la posta. La finale di X Factor vedrà la partecipazione di Robbie Williams, super ospite internazionale, che presenterà sul palco "Better Man", il nuovo film di Michael Gracey sull'incredibile storia dell'inizio della sua carriera. Uno degli artisti musicali più premiati al mondo (sono suoi 6 dei 100 album più venduti nella storia del Regno Unito, 85 milioni di album venduti in tutto il mondo, 14 album al numero 1 nel Regno Unito e un record di 18 Brit Awards - più di qualsiasi altro artista). Tra i protagonisti della serata ci sarà anche Gigi D'Alessio, per un omaggio indimenticabile alla 'sua' Napoli. Da oltre trent’anni è il cantautore, compositore, produttore discografico e showman da record per eccellenza. Trenta album di successo, oltre 30 milioni di dischi venduti, 3 dischi di diamante, 102 dischi di Platino e innumerevoli dischi d’oro, un pilastro della musica d’autore italiana, Gigi ha riempito arene e piazze in Italia e nel mondo e ha collaborato con i grandi nomi della musica nazionale e mondiale. La serata di domani si preannuncia spettacolare e segna il culmine di un lungo percorso che ha coinvolto non solo giudici e concorrenti, ma anche tutta la squadra di lavoro di X Factor 2024 capitanata dalla capo progetto Paola Costa e dagli autori Giacomo Carrera, Laura Mariani, Matteo Lena e Lorenzo Campagnari, con la produzione esecutiva di Barnaby Boccoli e Paolo Scarbaci e la direzione musicale di Antonio Filippelli. "La finale sarà speciale anche grazie al pubblico di Napoli, che sappiamo quanto dà in termini di energia. Confido tantissimo in questa energia, che farà la differenza. Il supporto del pubblico sarà fondamentale", afferma Giorgia che per la conduzione dell'anno prossimo non si tira indietro: "Sarebbe carino tornare perché adesso due cosette le ho imparate", scherza la cantante. Un'esperienza ricca e formativa anche per Paola Iezzi, al suo esordio nel programma: "Ognuno dei ragazzi mi ha insegnato qualcosa di nuovo e importante. Il loro entusiasmo ha risvegliato le belle sensazioni che si hanno quando si inizia a fare questo mestiere". Jake La Furia, che ha portato un tocco di ironia al tavolo dei giudici, dichiara: "È stato bellissimo partecipare a un programma del genere che è diventato forte anche emotivamente. Siamo diventati tutti amici e al tavolo ci siamo molto rispettati. Adesso c'è molta meno gente che mi odia", ha scherzato Jake. Manuel Agnelli, invece, ha posto l’accento su Mimì, la sua finalista: "Lavorare con Mimì è stata un’occasione pazzesca. La sua voce, a livello di potenziale, è la migliore mai trovata a X Factor. È stata una grande responsabilità". Infine, Achille Lauro, che entra nella storia del programma come il primo giudice a raggiungere la finale con la sua squadra al completo, commenta: "È stata un’esperienza pazzesca. Questa edizione ha visto grandi talenti e per me è stato un privilegio". Il palco, con una superficie di circa 1000 metri quadri, sarà arricchito da 500 mq di videowall e 1000 corpi luminosi. 20 telecamere saranno a disposizione del regista Luigi Antonini, coadiuvato dal direttore della fotografia Ivan Pierri. La direzione artistica è affidata al team di Laccio e Shake, esponenti del Modulo Project, che dirigeranno sul palco 60 artisti, tra cui un corpo di ballo composto da 40 ballerini, creando oltre 20 performance, ciascuna con un proprio visual e una scenografia unica. La scenografia è a cura di Paola Spreafico, i costumi del corpo di ballo sono di Maria Sabato mentre lo styling dei concorrenti di Susanna Ausoni: in totale verranno usati più di 200 costumi in scena. Non mancheranno fuochi d'artificio ed effetti speciali curati da Luca Toscano, inclusa una coreografia pirotecnica con 20 postazioni distribuite tra il palco e le terrazze della Basilica, per uno spettacolo che vuole lasciare il segno. Nel complesso, per questa finale lavoreranno circa 650 persone.
(Adnkronos) - Al via la quarta edizione del Summit del Gioiello Italiano. Le associazioni di categoria pronte a scrivere assieme a Italian Exhibition Group un nuovo capitolo per il futuro del settore orafo e gioielliero in Italia. L’appuntamento ad Arezzo Fiere e Congressi con le associazioni d’impresa della filiera orafo-gioielliera italiana raddoppia: alla prima giornata di confronto sulle strategie per il settore di domani, giovedì 5, si aggiunge nella mattinata di venerdì 6 la tappa regionale di Smart Future Toscana 24. Strategie industriali e, poi, matching tra impresa e formazione; all’insegna dei casi di successo della manifattura Made in Italy nel senso più ampio possibile, dal gioiello al tessile, alle biotecnologie, con un occhio di riguardo all’empowerment femminile nel mondo del lavoro. Un tassello che vede Ieg, organizzatrice di Oroarezzo e Vicenzaoro, impegnata da lungo tempo in progetti condivisi con le associazioni d’impresa per il ricambio generazionale nella filiera. Ieg chiama i suoi partner, ora, a immaginare un nuovo obiettivo di questa missione comune, che guarda al tratto finale della filiera. Dopo aver pensato alle maestranze del gioiello Made in Italy di domani, occorre in occasione del Summit pensare a chi domani ne sarà l’acquirente. Giordana Giordini, presidente Confindustria Federorafi Toscana Sud, ha dichiarato: "Capire che cosa chiedono i giovani consumatori è fondamentale per le aziende. Uno strumento per rispondere a questa domanda è 'Vivioro', il progetto in sinergia con Federpreziosi, pensato proprio per promuovere il gioiello di Arezzo sintonizzandoci sulle nuove sensibilità della Generazione Z. Il gioiello ha valore, e lo produciamo seguendo dei valori che le nostre aziende mettono in pratica ogni giorno, dal riciclo di materia prima alle certificazioni di approvvigionamento etico, all’innovazione digitale; anche nelle aziende più piccole. Il passo da compiere ora è raccontare l’anima green dei nostri gioielli, Ieg ci dà un appoggio fondamentale in questo compito". Mauro Benvenuto, presidente Orafi Cna, ha affermato: "Siamo pronti per l’economia circolare, meno a comunicarla. Eppure, vuoi per il costo in sé della materia prima, vuoi perché da sempre siamo abituati a recuperare l’oro da gioielli magari passati di moda, nel nostro settore il riciclo è basilare. Questo rapporto con l’oro fa sì che il gioiello, tra alti e bassi, non passi mai di moda e accompagni tutti i momenti fondamentali delle nostre vite. Il gioiello non racconta bugie, non perde mai di valore. Questo messaggio deve arrivare anche alle nuove generazioni, sicuramente il compito del sistema fieristico è mettere in linea questo messaggio dal produttore al retailer". Luca Parrini, presidente Confartigianato Orafi e Argentieri, ha detto: "La forza del Summit di Arezzo è anche questa, mettere sul tavolo di lavoro nuove idee, darci una occasione per riflettere sul nostro settore. Un po’ come capita quando nelle nostre aziende creiamo dei modelli. Magari solo un paio su dieci possono essere messi in produzione e sono quelli che ti permettono di progredire. La formazione dei collaboratori nelle nostre imprese è essenziale, ma lo è anche comprendere i consumatori di domani. L’auspicio è che anche questa edizione del Summit anticipi i temi di cui ci occuperemo nel prossimo futuro". Vincenzo Aucella, presidente Assocoral, ha sottolineato: "Corallo e cammei rappresentano una nicchia di mercato che risponde alle richieste degli acquirenti in modo praticamente sartoriale, anche grazie alle gioiellerie che sanno interpretare le esigenze dei loro clienti in modo completo per poi trasmetterle ai nostri artigiani. Da prodotto di massa, il cammeo è evoluto a prodotto di nicchia, trasversale per tutte le fasce di acquisto. Certo, questa capacità di adattarsi al mercato va raccontata. Una spinta arriverà sicuramente anche dal Summit, che cade nel momento giusto dell’anno per riflettere su quanto fatto e su cosa ci aspetta a partire da gennaio. È un valore aggiunto perché tutti noi operatori durante le fiere siamo contesi tra l’offerta formativa dei convegni e l’ascolto dei clienti". Per Massimo Guasconi, presidente Camera di Commercio Arezzo-Siena, "nel corso del primo semestre 2024, la gioielleria ha contribuito in modo rilevante, in termini di valore dell’esportazioni, ad un sistema moda italiano che, nel suo complesso, ha evidenziato segnali di forte rallentamento". "Più cauto l’andamento del mercato interno, che necessita di strategie di marketing più coinvolgenti. Proprio come 'Vivioro', il progetto nato per garantire l’elevata qualità delle produzioni delle nostre aziende e soprattutto per avvicinare, con un linguaggio comunicativo più legato al mondo dei social, i consumatori più giovani accrescendo il loro interesse verso il gioiello made in Italy e le opportunità professionali che questo settore offre", ha aggiunto. Stefano Andreis, presidente Federpreziosi Confcommercio, ha evidenziato: "Conoscere i nuovi consumatori e, allo stesso tempo, introdurre competenze innovative nelle aziende al dettaglio per interpretare gli orientamenti di consumo più attuali è da sempre oggetto di attenzione da parte di Federpreziosi. Le indagini condotte negli ultimi anni tra cui quelle del nostro Osservatorio, lo dimostrano. Così come i momenti di confronto tra associazioni di categoria che hanno avuto come palcoscenico. Il ruolo di Ieg nel favorire e sostenere questo tipo di sinergie è di grandissimo valore, per le ricadute concrete sulle modalità di comunicazione tra attori della filiera, nella direzione di un vero e proprio lavoro di squadra. Il Summit del Gioiello può essere considerato l’ideale amplificatore di questo approccio orientato a un costruttivo dialogo mirato a una progettualità e a un’operatività effettive". Alessia Crivelli, vicepresidente Federorafi, ha osservato: "Amiamo così tanto questo nostro mestiere, da volerne vedere la continuità. Tanto per le maestranze, tema su cui continua il nostro impegno, e anche per veder nascere nuovi colleghi, nuovi imprenditori. Siamo le loro radici. Possiamo mettere a loro disposizione gli strumenti necessari e così far crescere la filiera del gioiello. Perché il gioiello è sempre il prodotto di un team di persone. Perciò il nostro impegno è per continuare a investire per i giovani, su i giovani e, soprattutto, con i giovani". Ferrer Vannetti, presidente di Arezzo Fiere e Congressi, ha rimarcato: «Si tratta dell'appuntamento fondamentale prima della fine dell'anno, e Arezzo Fiere ospita con estremo piacere la manifestazione dedicata ai protagonisti dell'oreficeria e gioielleria italiane, organizzata da Ieg - Italian Exhibition Group. Tutto questo testimonia in pieno la validità, già confermata dagli ottimi risultati ottenuti con l'ultima edizione di OroArezzo, dell'accordo tra Arezzo Fiere e Ieg che si sta sempre più concretizzando in una validissima collaborazione operativa". "Siamo molto soddisfatti anche per crescente aspetto innovativo del Summit del Gioiello Italiano - ha concluso Vannetti - visto che, in questa edizione, amplia il suo format, e che oltre al vertice strategico dedicato ai protagonisti dell'oreficeria e della gioielleria italiane con il confronto tra gli stakeholder nazionali e territoriali, si svolgerà anche una parte dedicata all'orientamento e al matching tra giovani, aziende ed enti di formazione organizzato da Smart Future Academy. Si tratta di passi avanti fondamentali visto che il gioiello e l'oro sono elemento distintivo di Arezzo a livello internazionale, e i nostri imprenditori del settore stanno promuovendo sempre più sperimentazione e ricerca creativa: la tecnologia ha fatto passi incredibili, e gli orafi aretini sono riusciti a coniugare l'alta tecnologia con la spiccata creatività del «fatto ad arte» che da sempre contraddistinguono il Made in Italy riuscendo a essere presenti con successo nei più sofisticati e ricercati mercati di tutto il mondo".
(Adnkronos) - "La sostenibilità è parte essenziale della nostra strategia industriale nella quale la sostenibilità è perfettamente integrata attraverso il Piano Esg, e rappresenta un driver di crescita economica e di creazione del valore per tutti i nostri stakeholder. In qualità di abilitatore della digitalizzazione, contribuiamo anche alla riduzione del digital divide e allo sviluppo economico, sociale e culturale delle comunità in cui operiamo, per superare le barriere territoriali, che molto spesso si tramutano in barriere sociali, in un’ottica di inclusione e di sviluppo del 5G". E' quanto ha detto Michelangelo Suigo, direttore relazioni esterne, comunicazione e sostenibilità di Inwit, intervenendo a 'I giovani e la sostenibilità. Talenti da valorizzare', evento di apertura della 'Social Sustainability Week' in corso al Palazzo dell'Informazione del Gruppo Adnkronos a Roma, commentando i contenuti della ricerca di Eikon Strategic Consulting Italia dal titolo ‘Giovani e sostenibilità sociale’. “Continuiamo a lavorare -ha sottolineato Suigo- per abilitare territori sempre più digitali, inclusivi e sostenibili, da consegnare alle generazioni future. Un tema, questo, su cui le nuove generazioni sono molto sensibili: secondo l’indagine realizzata per Inwit dall'Istituto Piepoli dal titolo 'Il valore delle infrastrutture digitali', per i giovani tra i 18 e i 34 anni la rete digitale si posiziona tra le prime 3 infrastrutture in termini di priorità di investimento per la crescita sostenibile del Paese”.