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(Adnkronos) - Oltre 8.500 aziende agricole coinvolte, 67% delle materie prime strategiche acquistate da filiere gestite responsabilmente e disciplinari rigorosi per garantire qualità e rispetto dell’ambiente. È questa la fotografia dell’impegno di Barilla per la sostenibilità lungo la sua filiera che, in occasione della Giornata della Terra del 22 aprile, ribadisce il proprio impegno per un’agricoltura sempre più sostenibile e attenta all’elemento da cui inizia il futuro del cibo: il terreno. Barilla adotta cinque disciplinari per la coltivazione sostenibile, sviluppati in collaborazione con enti scientifici, Ong e comunità agricole, per coniugare qualità produttiva, rispetto per l’ambiente e sostegno concreto agli agricoltori. Nel 2020 è stato introdotto in Italia il Manifesto del Grano Duro, decalogo dedicato alla coltivazione sostenibile del grano duro coltivato in 13 regioni italiane che promuove la rotazione colturale, l’impiego razionale di fertilizzanti e prodotti fitosanitari, e il miglioramento della fertilità del suolo. In Italia, dal 2018, è attiva la Carta del Mulino, sviluppata con Wwf Italia, Università di Bologna e Università della Tuscia: 10 regole che mirano a tutelare la biodiversità (dedicando ad esempio il 3% dei campi a fiori per gli impollinatori), a ridurre l’uso di sostanze chimiche e a sostenere il lavoro delle comunità agricole. In Francia, la Carta di Harrys definisce 40 pratiche agroecologiche per la coltivazione sostenibile del grano tenero; coinvolge 738 aziende agricole per una produzione di quasi 120.000 tonnellate di farina. La Carta del Basilico copre il 100% degli acquisti di basilico esclusivamente italiano destinato alla produzione del Pesto alla Genovese Barilla e di tutti i pesti, salse e sughi del marchio. I principi chiave: agricoltura sostenibile, protezione della biodiversità e valorizzazione delle comunità agricole locali, contribuendo alla conservazione delle colture tipiche e alla resilienza degli ecosistemi. Nel 2023 si è aggiunta anche la Wasa Charter che propone sei regole fondamentali ad agricoltori e operatori di filiera, tra cui assenza di glifosato, adozione delle migliori tecniche agricole e l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, che garantiscono un approccio responsabile e sostenibile all’intera filiera della segale. Barilla affianca agricoltori e tecnici con soluzioni digitali avanzate, a partire da Granoduro.net, una piattaforma che fornisce informazioni e allerte utili alla gestione del grano duro, basandosi su parametri oggettivi come le condizioni meteorologiche, i dati agronomici e le rilevazioni di campo. Dal 2018, il gruppo sostiene inoltre il Cnr-Ibe (Consiglio Nazionale delle Ricerche - Istituto per la BioEconomia) nello sviluppo di AgroSat, una piattaforma innovativa e gratuita progettata per supportare la gestione della concimazione azotata attraverso tecniche di agricoltura di precisione. Nel 2021, in collaborazione con Cnr-Ibe, Cnr-Isti (Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione) e Yoo-No Lab, Barilla ha lanciato GranoScan2: un'applicazione basata sull’intelligenza artificiale, gratuita e pensata per tutti gli operatori della filiera, che consente il riconoscimento in campo delle principali avversità del frumento. Grazie a queste iniziative, nel 2023 Barilla ha sostenuto la produzione di oltre 390.000 tonnellate di grano duro coltivato secondo pratiche agricole responsabili. Accademia del Basilico è l’iniziativa di Barilla dedicata alla formazione dei coltivatori di basilico per il pesto Barilla, con l’obiettivo di promuovere pratiche agricole sostenibili e di precisione sin dalle prime fasi della semina. Realizzato con Dinamica e Open Field, il programma ha coinvolto 21 partner tra agricoltori e stakeholder in un percorso formativo su fitopatologia, agricoltura 4.0 e riduzione dell’uso di agrofarmaci. L’iniziativa rafforza il legame tra Barilla e la propria filiera, valorizzando l’esperienza sul campo e condividendo competenze innovative. “Se fino a qualche anno fa l’utilizzo di alcuni strumenti era impensabile, oggi invece la tecnologia è sempre più una parte importante del nostro lavoro, perché ci permette di ottimizzare i tempi e di ottenere una materia prima di qualità - afferma Simone Bernardi dell’azienda Agricola Bernardi - Essere i primi attori della filiera, per noi basilicoltori è motivo di orgoglio, ma è anche una grande responsabilità; la formazione continua e la digitalizzazione sono essenziali per perseguire obiettivi di qualità e di sostenibilità”. Giuseppe Bonati, dell’azienda agricola La Felina, aggiunge: “Prima di far parte della filiera del basilico di Pesto Barilla nessuno sapeva che cosa fosse la sostenibilità. Oggi abbiamo una consapevolezza diversa e all’impiego degli agrofarmaci preferiamo alternative naturali, che ci consentono di ottenere un basilico bello e sano”. Sul percorso di Accademia del basilico, Giuseppe afferma: “Non è stato solo un’occasione di formazione, ma un vero e proprio momento di scambio e di confronto tra noi basilicoltori. Mentre prima ognuno di noi era concentrato solo sul proprio lavoro, oggi invece ci sentiamo un’unica famiglia, parte di una stessa rete di relazioni, dove l’unica regola è il supporto reciproco”. Barilla e xFarm Technologies hanno inoltre digitalizzato l’intera filiera del basilico, migliorando calcolo delle emissioni, tracciabilità ed efficienza produttiva. Attivo dal 2023, il progetto coinvolge 25 aziende agricole su 310 ettari coltivati, con l’integrazione del DSS sviluppato dal Cnr all’interno della piattaforma Barilla Farming. La tecnologia semplifica il lavoro degli agricoltori e permette di tracciare ogni fase del processo, dalla semina al confezionamento. Grazie alla blockchain e alla collaborazione con Connecting Food, i consumatori possono accedere, tramite QR code, a una vera carta d’identità del basilico, con dati certificati sul percorso dal campo al vasetto. Prosegue anche la collaborazione tra Barilla e Davines Group con il progetto congiunto “Bello e Buono”, nato per promuovere l’agricoltura sostenibile attraverso rotazioni colturali tra cereali e piante aromatiche. Sperimentato su 10.000 mq a Parma, il progetto punta a ripristinare la fertilità del suolo, aumentare la biodiversità e creare un modello replicabile per altre filiere. Un’iniziativa che unisce due settori – alimentare e cosmesi – con l’obiettivo comune di restituire valore alla terra, generando impatti positivi lungo tutta la catena del valore.
(Adnkronos) - L’Assemblea degli Azionisti di Engineering, azienda leader nei processi di digitalizzazione per aziende e Pubblica Amministrazione, ha approvato il bilancio consolidato relativo all’anno 2024, confermando il trend positivo dei principali indicatori economici. L’esercizio appena chiuso è stato significativo per il Gruppo: gli importanti investimenti decisi nei precedenti esercizi per la realizzazione di un nuovo modello operativo, l’incremento delle competenze tecnologiche, la ridefinizione e l’ampliamento dei prodotti proprietari e dei servizi, hanno sostenuto la crescita di ricavi e di redditività del 2024. Inoltre, nell’anno in corso è stata completata una importante operazione di finanziamento attraverso l’emissione di un bond apprezzato dal mercato e finalizzato a supportare la crescita organica del Gruppo nei prossimi anni, oltre a nuovi investimenti in tecnologie all’avanguardia. In termini di risultati finanziari, si segnala in particolare l'aumento dell'Ebitda Adjusted che sale a 276,2 milioni di euro, in crescita del 7,4% rispetto ai 257,3 milioni dell’esercizio precedente. Si consolida inoltre il valore della produzione, che cresce del 2,5% e si attesta a 1.764,2 milioni di euro rispetto a 1.721,1 milioni di euro del 2023. Nel 2024 Engineering ha consolidato importanti partnership con i principali operatori internazionali e ha rafforzato lo sviluppo delle sue piattaforme tecnologiche, con un focus specifico sull’Intelligenza Artificiale, per rispondere con sempre maggiore rapidità alle esigenze dei clienti, che nel 2024 sono aumentati del 6%. Un esempio è rappresentato dalla nuova versione di EngGpt, realizzata sfruttando le capacità computazionali offerte da Icsc con il suo affiliato Cineca, per consentire ad aziende e Istituzioni di utilizzare la potenza dell’Intelligenza Artificiale con una soluzione ancora più performante e ottimizzata per il contesto italiano, in grado di garantire completo controllo dei dati, privacy, conformità alle normative e perfetta aderenza al contesto specifico. La nuova versione di EngGpt sostituirà nei prossimi mesi il modello attualmente sul mercato e andrà ad affiancarsi agli oltre 30 prodotti proprietari che Engineering mette al servizio di tutti i settori industriali. Tali azioni sono state supportate da investimenti in ricerca che nel 2024 hanno raggiunto i 30 milioni di euro e sono state sviluppate attraverso la divisione R&I, che con i sui oltre 450 ricercatori e data scientist consente a Engineering di partecipare a importanti progetti internazionali, esplorando tecnologie rivoluzionarie e disegnando nuove soluzioni di business che pongono Engineering come player digitale di riferimento in ambiti tecnologici quali Cybersicurezza, Cloud, Realtà Aumentata e Virtuale. Questa crescita all’insegna dell’innovazione tecnologica e organizzativa è stata accompagnata anche da una continua attenzione a integrare la sostenibilità nella evoluzione del modello operativo. Nel 2024, con la pubblicazione del Piano Esg, dove per la prima volta sono indicati obiettivi e target misurabili per tutti i 21 Paesi in cui il Gruppo opera, Engineering ha infatti confermato il suo impegno a dotarsi di politiche di sostenibilità coerenti con un modello di progresso in cui convivano innovazione tecnologica, salvaguardia dell’ambiente e benessere sociale. Infine, anche nel 2024 come già negli anni precedenti il Gruppo ha posto al centro della strategia di crescita le persone. Con circa 14.000 collaboratori, il capitale umano continua a essere strategico per Engineering: l’It & Management Academy interna ha organizzato oltre 22.200 giornate di formazione con nuovi Acceleration Programs rivolti a giovani talenti e futuri manager. "Negli ultimi anni il Gruppo Engineering ha intrapreso un profondo processo trasformativo che ha coinvolto l’intera organizzazione e che oggi ci consente di essere più solidi, agili e focalizzati sulle esigenze dei clienti. I risultati ottenuti nel 2024 dimostrano come, pur in un contesto economico complesso, il Gruppo ha saputo migliorare le performance operative facendo crescere la redditività e, in particolare, i margini a fronte di un importante rafforzamento delle basi tecnologiche e organizzative. Su questi pilastri Engineering è pronta a costruire una nuova fase di crescita, anche grazie al supporto dei nostri azionisti, Bain Capital e Renaissance Partners". Ad affermarlo è Maximo Ibarra, Ceo di Engineering. "Risultati importanti - sottolinea Ibarra - sono stati ottenuti anche sul piano dell’innovazione e sulla nostra capacità di realizzare soluzioni all’avanguardia come EngGPT, confermando Engineering come la digital company di riferimento in ambiti tecnologici strategici come l’Intelligenza Artificiale. In un’epoca segnata da forti discontinuità – economiche, geopolitiche e tecnologiche – il Gruppo ha definito il suo processo di trasformazione e possiede ora maggiori competenze e una più efficace propensione a supportare evoluzione e progresso nei settori chiave dell’economia e della società, per affrontare le sfide globali e cogliere appieno le opportunità che con esse possono arrivare. I risultati raggiunti nel 2024, frutto degli investimenti e degli efficientamenti operati negli anni precedenti, confermano la vocazione di Engineering come partner tecnologico affidabile per la crescita del nostro Paese".
(Adnkronos) - Una ventina di studenti questa mattina hanno visitato gli impianti di Acea della Fontana di Trevi, a Roma. "Questa visita fa parte del progetto Acea Scuola, che coinvolge a livello nazionale 11mila ragazzi a cui viene fatta una formazione sul ciclo dell’acqua - spiega Claudio Cosentino, presidente di Acea Ato 2 - Poi viene data la possibilità di visitare gli impianti del gruppo come depuratori, sorgenti, acquedotti. In questo caso una delle meraviglie della città, la Fontana di Trevi, di cui Acea si occupa della gestione dell’impianto idrico". "Fondamentale scoprire l’importanza dell’acqua e diffonderne la cultura, perché questo elemento essenziale ha dietro un grande lavoro e impegno industriale per portare l’acqua dalla natura fino alle nostre case e poi restituirla in maniera sicura, in quantità e in qualità. È necessario comprendere lo sforzo che c’è dietro e tutto il lavoro che deve essere fatto per rendere questo sostenibile nel tempo e anche pensando alle generazioni che verranno", aggiunge.