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(Adnkronos) - Un'intervista ''ridicola'' che ''crea panico'', ''un naufragio'' che ''semina disordine'' ed è "il meglio del peggio del macronismo" da parte di un premier ''miserabile''. E' unanime la condanna dell'opposizione francese all'intervista che il primo ministro Francois Bayrou ha rilasciato a quattro emittenti televisive a una settimana dal voto di fiducia, il programma l'8 settembre. Un'intervista durante la quale ha anche accusato l'Italia di fare una politica di dumping fiscale. La prima a esprimere il suo disappunto rispetto all'intervista rilasciata da Bayrou è stata l'ex ministra Ségolène Royal, convinta che "ogni giorno che passa" sotto Bayrou "semina disordine". Su 'X', Royal si è chiesta "come" Bayrou "potrà essere ancora in carica". "Ogni giorno che passa porta con sé disordine, mancanza di controllo, mancanza di soluzioni e lacerazioni nel tessuto umano", ha affermato. "La squadra al potere ci sta disperatamente trascinando verso il basso mentre esistono altre soluzioni", ha aggiunto. E' stata poi la volta di Jean-Luc Mélenchon, esponente del movimento Insoumis, che ha dichiarato su X che Bayrou stava "mentendo per spaventare i mercati finanziari". "Miserabile", ha dichiarato dopo l'intervista rilasciata dal premier. "I dipendenti pubblici sono ormai determinati: il loro lavoro è disprezzato e il governo Macron vuole sbarazzarsi del loro lavoro, sopprimendo i loro posti di lavoro. Il 10 sarà il loro sciopero generale", ha continuato Mélenchon. "Il meglio del peggio del macronismo: il disprezzo per i francesi che non capiscono niente, le bugie sulla nostra previdenza sociale...", ha affermato su X la deputata di Insoumis Manon Aubry parlando di intervista ''completamente catastrofica''. "I francesi sono responsabili... Signor primo ministro, i baby boomer non le bastano più per giustificare i suoi sforamenti di bilancio?", ha affermato con rabbia il deputato delle Alpi Marittime e presidente del partito Unione della destra per la Repubblica (Udr) Eric Ciotti su 'X'. Marine Tondelier, segretaria nazionale degli Verdi, ritiene che l'intervista di Francois Bayrou "sia stata un naufragio". "Dà uno schiaffo al popolo francese, accusandolo di essere responsabile del debito e di non preoccuparsene. E' irrispettoso nei confronti dell'opposizione e tratta con disprezzo e disinformazione qualsiasi proposta che non provenga da lui", ha scritto su X. Ha quindi aggiunto di "non rimpiangere che gli ecologisti abbiano rifiutato l'incontro di Francois Bayrou a Matignon, perché stasera ho sentito abbastanza per tutta la settimana prossima". "Un primo ministro naufrago, allo stremo delle forze, incapace di rispondere a una lettera di Marine Le Pen per un mese. Lo sanno tutti: sta dicendo sciocchezze ed è un disastro", ha dichiarato il vice presidente del Rassemblement National Sébastien Chenu.
(Adnkronos) - Mentre l’estate italiana oscilla tra lidi semi-deserti e montagne sovraffollate alla caccia del selfie, la startup Unexpected Italy rilancia il turismo responsabile con il 'Manifesto dell’ospitalità etica', documento già firmato da quasi 500 tra ristoratori, albergatori, artigiani e produttori di tutta Italia. "Finché si continua a percepire il turista come un pollo da spennare - afferma Elisabetta Faggiana, ceo e co-founder di Unexpected Italy - non si può pretendere un’offerta equilibrata, autentica e con un buon rapporto qualità/prezzo. E il turista, oggi più informato e consapevole, che sia italiano o straniero, se ne accorge e non ritorna". Le conseguenze? Da un lato turisti insoddisfatti, dall’altro una lenta erosione dell’identità locale: botteghe che chiudono, artigiani che spariscono, trattorie storiche che cedono il passo a fast food e ristoranti 'fotocopia'. Il guadagno facile, per affittacamere, stabilimenti balneari, ristoranti turistici, è una tentazione che si paga a caro prezzo. Per questo nasce la start up travel tech fondata dalla vicentina Elisabetta Faggiana e dal barlettano Savio Losito, recentemente premiata anche alle Nazioni Unite per il suo approccio etico e innovativo al turismo. Oggi l’app, descritta dal The Guardian come 'una bussola per viaggiatori consapevoli', chiede a tutti i propri aderenti di firmare il 'Manifesto per un turismo etico' per diffondere la propria visione. Firmato ormai da quasi 500 host che ogni giorno scelgono l’etica alla scorciatoia, la qualità al compromesso, la responsabilità alle mode passeggere. Scelgono di restare fedeli alle proprie radici, di guardare il proprio territorio con l’occhio di chi lo ama, non di chi ci specula, fieri di essere 'ribelli con le radici'. Il Manifesto è il patto che unisce ristoratori, albergatori, artigiani e produttori della rete Unexpected Italy, custodi della vera autenticità italiana. "Sottoscrivere il Manifesto - spiega Elisabetta Faggiana - è il primo passo per abbracciare un impegno condiviso e una prospettiva autentica. Alle parole devono seguire azioni concrete e responsabili, supportate da un rigoroso processo di screening, raccomandazioni locali e verifiche in loco, per assicurare che ogni realtà abbia e mantenga un approccio etico e di valore, perché chi accoglie con professionalità ed etica c’è e va valorizzato". Un impegno concreto, fatto di scelte quotidiane, per un turismo responsabile, giusto, consapevole. Tra le realtà più recenti entrate in Unexpected Italy Il Casale al Colle sui Colli Euganei, Trattoria dell’Acciughetta a Genova, Palazzo Grillo a Genova, Fratelli Levaggi a Camogli, Ca’ Apollonio Hermitage a Romano D’Ezzelino (VI), l’Hotel Hassler a Roma, solo per citarne alcuni. La sfida di Unexpected Italy nasce da qui: una mappatura meticolosa dell’Italia, provincia per provincia, metro quadro per metro quadro (ad oggi sono 13 le province mappate e a breve molte altre) con una selezione accurata di realtà che lavorano con passione, competenza e rispetto, garantendo un'offerta proporzionata al prezzo e all’esperienza. È così che nasce una mappa selettiva ma inclusiva: fatta di ristoratori autentici, artigiani resistenti, osti che ancora raccontano storie e produttori che non hanno mai ceduto alla logica del guadagno facile. Una mappa dinamica di un’Italia che resiste: la sfida è ricostruire un turismo vicino, umano, trasparente, proporzionato al costo e all’esperienza. Dice Savio Losito, co-founder di Unexpected Italy: "Il problema non è tanto pagare molto, ma pagare molto per avere poco. Il prezzo deve sempre essere commisurato all’offerta, così un ristorantino esclusivo, con pochi coperti, un team preparato e materie prime eccellenti ha giustamente un prezzo più elevato rispetto ad una trattoria semplice, autentica, con cucina locale e prezzi più accessibili. Entrambe sono valide, se c’è trasparenza e valore reale". Secondo Unexpected Italy, la risposta alla crisi dell’offerta turistica sta proprio nella rigida selezione di luoghi che aderiscono a determinati canoni e parametri di etica e qualità. "Lo sappiamo - osserva Elisabetta Faggiana - che suona impopolare. Ma oggi l’eccesso di accesso ha appiattito tutto. Le destinazioni si omologano, l’esperienza si svuota, la qualità si perde. Bisogna tornare a distinguere.La chiave diventa quindi selezionare chi lavora con etica, passione e qualità e connetterli a viaggiatori che sono alla ricerca di autenticità vera, non del posto instagrammabile o turistico". "Noi vogliamo consigliare bene chi vuole davvero capire e per fare questo abbiamo sviluppato una tecnologia che unisce ad una piattaforma di screening, un sistema di raccomandazioni locali. Ci affidiamo a esperti e abitanti del posto accuratamente scelti, custodi di un sapere locale inestimabile, capaci di consigliare i luoghi con competenza e autenticità e di garantirne la costanza", conclude.
(Adnkronos) - Luglio 2025 è stato il terzo luglio più caldo a livello globale, con una temperatura media di 16,68 °C, 0,45 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020. Inoltre, è stato più freddo di 0,27 °C rispetto al record di luglio 2023 e di 0,23 °C nel confronto con luglio 2024, il secondo più caldo. Lo rende noto il Copernicus Climate Change Service (C3S), implementato dal Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine per conto della Commissione europea con finanziamenti dell'Ue. Guardando, poi, alla media stimata del periodo 1850-1900, luglio 2025 è stato di 1,25 °C più caldo, diventando quindi il quarto mese degli ultimi 25 con una temperatura globale inferiore a 1,5 °C rispetto al livello preindustriale. Il periodo di 12 mesi da agosto 2024 a luglio 2025 è stato di 0,65 °C superiore alla media del periodo 1991-2020 e di 1,53 °C superiore al livello preindustriale. Secondo Carlo Buontempo, direttore del C3S, "due anni dopo il luglio più caldo mai registrato, la recente serie di record di temperatura globale è terminata, almeno per ora. Ma questo non significa che il cambiamento climatico si sia arrestato. Abbiamo continuato ad assistere agli effetti del riscaldamento globale in eventi quali il caldo estremo e le inondazioni catastrofiche di luglio. Se non stabilizziamo rapidamente le concentrazioni di gas serra nell'atmosfera, dovremo aspettarci non solo nuovi record di temperatura, ma anche un aggravamento di questi impatti, e dobbiamo prepararci a questo". La temperatura media sul territorio europeo a luglio 2025 è stata di 21,12 °C, 1,30 °C in più rispetto alla media di luglio del periodo 1991-2020, rendendo il mese scorso il quarto luglio più caldo mai registrato nel Continente.