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(Adnkronos) - Dopo Capri e Ponza, il viaggio di "D'Autore" approda in Liguria. Venerdì 12 e sabato 13 settembre la cornice di Villa Tigullio a Rapallo ospiterà la terza edizione di Liguria D'Autore, rassegna ideata e curata da Valentina Fontana e promossa da Vis Factor, società leader a livello nazionale nel posizionamento strategico fondata dalla stessa Fontana insieme a Tiberio Brunetti. Patrocinata dal ministero del Turismo, con il supporto della Regione Liguria e dal Comune di Rapallo, la manifestazione conferma la formula che unisce contenuti, connessioni, notizie e luoghi iconici, chiamando a raccolta leader politici, rappresentanti del mondo delle imprese, intellettuali e giornalisti per interpretare le "mutazioni" che attraversano il nostro Paese e il mondo. Non semplici cambiamenti politici o sociali, ma vere e proprie mutazioni culturali, che ridisegnano linguaggi, identità, appartenenze e nuove forme di potere Liguria D'Autore affronterà il tema contaminando registri e linguaggi: una prima serata molto focalizzata sull'attualità - politica, economica e geopolitica - e una seconda che amplia lo sguardo, portando al centro anche le storie, i paradossi, le ironie e le contraddizioni del nostro tempo. Perché raccontare il presente significa dare voce non solo ai numeri dell'economia e ai palazzi della politica, ma anche a quelle dimensioni sociali e culturali che definiscono l'Italia di oggi. Venerdì 12 settembre i lavori si apriranno alle 18 con i saluti del sindaco di Rapallo Elisabetta Ricci. Subito dopo, il Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini sarà intervistato da Davide Desario, direttore dell'Adnkronos, sul futuro del Made in Italy, tra dazi, innovazione e competitività. Temi che rimarranno al centro del confronto tra Luca Colombo, Country Director Italy di Meta, Massimo Gianolli, amministratore delegato di Generalfinance, e Giuliano Noci, prorettore del Politecnico di Milano e autore di "Disordine - Le nuove coordinate del mondo". Poi spazio al confronto politico con Claudio Scajola, ex ministro e sindaco di Imperia, intervistato da Sabrina Scampini e Davide Desario, cui seguirà il confronto con Paola De Micheli, deputata del Pd e Maria Cavo, deputata di Noi Moderati. Sempre Sabrina Scampini intervisterà anche il Presidente della Regione Liguria Marco Bucci, a un anno di distanza dal suo insediamento in Regione. La prima giornata si concluderà con due momenti di alto profilo: la lectio di Massimo Deandreis, direttore generale di SRM Centro Studi collegato a Intesa Sanpaolo, sugli scenari geopolitici legati all'economia marittima del Mediterraneo, e l'intervista al professor Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie Infettive dell'IRCCS Policlinico San Martino di Genova e autore del libro "Essere Medico - Come l'empatia aiuta a guarire", sul rapporto tra scienza, opinione pubblica e comunicazione. Sabato 13 settembre, sempre alle 18, la serata si aprirà con un confronto d'eccezione tra Paolo Mieli, fresco autore de "Il prezzo della pace", e Matteo Renzi, leader di Italia Viva e autore de "L'influencer", sul "prezzo" della politica. Seguirà l'intervista al Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi, condotta da Davide Desario e da Michele Brambilla, direttore de Il Secolo XIX, sul ruolo dell'Italia come hub infrastrutturale e logistico nel Mediterraneo. Un tema cruciale oggi che le reti e le infrastrutture non sono più semplici cornici tecniche, ma diventano nuovo spazio pubblico, sociale ed economico, capace di ridisegnare la comunicazione, sostenere l'economia globale e plasmare una società sempre più interconnessa. A seguire spazio all'ironia pungente di Federico Palmaroli, autore di "Nun fate caso ar disordine" noto al grande pubblico come Osho, e al dialogo su "La Repubblica dell'ipocrisia" con Giuseppe Cruciani, con il nuovo libro "Ipocriti", e Italo Bocchino, direttore editoriale del Secolo d'Italia e autore di "Perché l'Italia è di destra", moderati da Sabrina Scampini e Lucia Scajola. Il gran finale sarà invece dedicato a un confronto sul rapporto tra informazione e costume con Simona Ventura, Giovanni Terzi e Gianluigi Nuzzi, che rifletteranno sul rapporto tra informazione, spettacolo e costume raccontando l'Italia attraverso la cronaca di tutti i colori, in una conversazione che intreccerà televisione, giornalismo e vita pubblica. "Con Liguria D'Autore - spiega Valentina Fontana, Ad di Vis Factor - portiamo nella Riviera di Levante la nostra formula di dialogo e approfondimento, che unisce luoghi esclusivi e protagonisti delle grandi trasformazioni del nostro tempo. Dopo Capri e Ponza, la Liguria rappresenta un nuovo tassello di guesto percorso culturale che racconta l'Italia nelle sue sfide e nelle sue eccellenze".
(Adnkronos) - "La Cina ha promosso la manifestazione del 3 settembre per celebrare la vittoria sull'aggressione giapponese 80 anni fa. Ma questo è un simbolo per mostrare l'inizio della storia della nuova Cina, che non solo è imprescindibile dal punto di vista economico per le nostre aziende, ma ha un valore rilevante nelle relazioni internazionali, nella geopolitica, in una serie di temi per cui in futuro ogni regione del mondo, non solo il Sud ma anche il Nord, deve guardare con maggiore interesse e attenzione a Pechino". Così, raggiunto telefonicamente da Adnkronos/Labitalia a Shangai, Lorenzo Riccardi, presidente della Camera di commercio italiana in Cina, commenta gli eventi degli ultimi giorni che hanno visto il Paese asiatico al centro dell'attenzione del mondo. Riccardi ricorda che "L'Europa deve guardare sempre più alla rilevanza del mercato cinese, perché è passato negli ultimi 20 anni dal 4% del valore dell'economia globale al 19% del Pil globale, equiparandosi quindi all'Unione Europea e cambiando in modo radicale il proprio valore". E per Riccardi "di certo in questi giorni abbiamo assistito ad alcuni momenti di particolare rilevanza, in particolare con la Shanghai cooperation organization che ha organizzato un summit, la Sco, nella città di Tianjin, a nord-est della Cina. Per la prima volta dal 2018 ha partecipato Modi insieme al presidente Xi e hanno promosso un'alleanza tra i paesi più popolosi del pianeta. Cina e India equivalgono a 2,8 miliardi di persone, quindi sono una quota significativa per l'intera umanità. Cosa interessante è che ha partecipato Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite", sottolinea. I rapporti con l'Italia "L'Italia ha mostrato un interesse verso la Cina a fronte di una situazione geopolitica complessa, dove chiaramente siamo di fronte ai dazi globali dell'amministrazione americana e abbiamo la necessità di mantenere una relazione economica con regioni rilevanti come l'Asia, e certamente come la Cina. Dobbiamo considerare che abbiamo avuto un numero di missioni ufficiali dall'Italia verso la Cina che non si era mai visto, con il ministro delle Imprese e del made in Italy Urso, la premier Meloni, il capo dello Stato Mattarella, il presidente del Senato italiano La Russa, il vice premier Tajani che lo ha accompagnato, il vice premier Salvini che ha incontrato la comunità e il ministro delle Infrastrutture. Quindi tutte le più alte cariche dello Stato in un arco temporale molto ridotto, quasi in un semestre. Questo è indice del fatto che l'Italia comunque guarda con grande attenzione alla relazione con la Cina, ovviamente in uno scenario con mutamenti significativi, rapidi". I dazi Usa? Un'opportunità "La Cina -spiega Riccardi- oggi si promuove come partner con una stabilità politica diversa rispetto ovviamente agli scostamenti date dalle politiche dei dazi americani. Sicuramente i dazi Usa portano l'Italia a verificare altri mercati alternativi, emergenti. Tra questi la Cina è il primo mercato per l'Italia in tutta la regione dell'Asia Pacifico". E Riccardi ricorda che "spesso nella comunicazione europea si valorizza questa competizione tra Stati Uniti e Cina come un'alternativa, ma è chi è da questa parte del mondo, in Oriente e in Cina, promuove invece l'idea che ci siano doppie opportunità, cioè bisogna coglierle entrambe, non bisogna scegliere unicamente un partner", conclude. (di Fabio Paluccio)
(Adnkronos) - Nell’estate 2025, su 388 campionamenti effettuati nelle acque costiere e lacustri in 19 regioni, il 34% è risultato oltre i limiti di legge, cioè 1 campione su 3. In particolare, il 35% dei punti campionati con Goletta Verde è risultato inquinato o fortemente inquinato con una media di un punto ogni 80 km; per i bacini lacustri, il 30% dei punti campionati da Goletta dei Laghi è risultato oltre i limiti di legge. Questo il bilancio finale delle campagne estive di Legambiente, Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2025. Anche quest’anno foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano punti critici: il 54% dei punti analizzati (101 su 188) è risultato inquinato o fortemente inquinato. Situazione migliore per i campioni prelevati direttamente in mare o nelle acque del lago, ossia in aree lontane da foci o scarichi, dove solo il 15% dei punti campionati è risultato oltre i limiti di legge (30 su 200). Al problema dell’inquinamento, si affianca quello della crisi climatica. Legambiente, rielaborando i dati forniti dalle immagini satellitari di Copernicus, ha calcolato che a giugno e luglio la temperatura media delle acque superficiali del Mediterraneo è stata di 25,4°C, la più calda dal 2016 ad oggi, collocandosi al primo posto nell’ultimo decennio, e superando i precedenti record del 2022 (media 25,2°C) e quello del 2024 (25,1°C) e i valori degli anni fino al 2021 che erano intorno ai 24,5°C. Un aumento sensibile di circa mezzo grado centigrado che mette a repentaglio la biodiversità marina e che amplifica gli eventi meteorologici più estremi, osserva Legambiente. Di fronte al bilancio emerso da Goletta Verde e dei Laghi, l'associazione torna a ribadire "l’urgenza di approvare un piano nazionale per la tutela delle acque costiere e interne che abbia al centro una governance integrata su più livelli prevedendo piani di adattamento ai cambiamenti climatici; più risorse economiche da destinare al servizio di depurazione per ammodernare gli impianti rispondendo ai più stringenti parametri per il trattamento e riuso delle acque reflue; più controlli da parte di Regioni, Arpa e Comuni sui punti critici e una migliore gestione delle acque interne". “Al governo - commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - chiediamo di definire e approvare al più presto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi, investendo su innovazione e sostenibilità per ammodernare i sistemi di depurazione e per diffondere il riuso in agricoltura delle acque depurate. Sullo sviluppo delle rinnovabili in mare, dopo l’approvazione del decreto porti, è urgente stanziare le risorse economiche necessarie per infrastrutturare i due hub cantieristici di Taranto e di Augusta, che potranno garantire anche nuova occupazione green a due aree portuali che hanno sempre avuto a che fare con la logistica delle fonti fossili”.