(Adnkronos) - Hezbollah ha annunciato di aver lanciato attacchi con droni e missili contro obiettivi militari a Tel Aviv e nel sud di Israele. Parlando di una "operazione complessa", il movimento sciita filo-iraniano ha affermato di aver lanciato una "salva di missili e uno sciame di droni esplosivi" verso un obiettivo militare a Tel Aviv. In una dichiarazione separata, ha aggiunto di aver lanciato "droni esplosivi" verso una base navale vicino Ashdod, nel sud dello Stato ebraico. Sono almeno 29 i morti e 67 i feriti dell'attacco israeliano sferrato ieri sul centro di Beirut. Ad aggiornare il bilancio è stato oggi il ministero della Sanità libanese. "L'attacco nemico israeliano su Basta al-Fawqa a Beirut ha ucciso, in un bilancio aggiornato ma non ancora definitivo, 29 persone e ne ha ferite altre 67", ha dichiarato il ministero in un comunicato. "Le macerie sono ancora in fase di rimozione" dal luogo dell'attacco, ha ancora reso noto. Hezbollah ha lanciato un totale di circa 250 razzi in territorio israeliano da questa mattina. A riferirne sono le forze di difesa israeliane, precisando che molti di questi hanno causato danni e provocato feriti nella parte centrale e settentrionale di Israele. Lo riporta il Times of Israel. E Hezbollah ha annunciato di aver distrutto sei carri armati israeliani Merkava nel sud del Libano. I combattenti di Hezbollah hanno "distrutto" cinque carri armati Merkava "alla periferia orientale della città di Bayada" e uno nella regione di Deir Mimas, a circa 2,5 chilometri dal confine israelo-libanese, ha dichiarato il movimento. Un appello a un "cessate il fuoco immediato" tra Israele e Hezbollah in Libano è stato intanto lanciato dall'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Josep Borrell, da Beirut, dove si trova in visita. "Vediamo solo una strada possibile: un cessate il fuoco immediato e l'attuazione integrale della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite", ha dichiarato Borrell dopo un incontro con il presidente del Parlamento libanese, lo sciita Nabih Berri. Il Libano si trova "sull'orlo del collasso" circa due mesi dopo l'inizio delle operazioni militari israeliane sul suo territorio, ha poi aggiunto Borrell, incontrando la stampa a Beirut. "A settembre arrivai qui sperando ancora che si potesse impedire una guerra a tutto campo di Israele contro il Libano. Due mesi dopo il Libano è sull'orlo del collasso", ha dichiarato Borrell. Intanto si incrina per sempre il rapporto del governo di Israele con il quotidiano progressista 'Haaretz'. "L'esecutivo israeliano ha approvato oggi una proposta del ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi che impone a qualsiasi ente finanziato dal governo di astenersi dal comunicare con 'Haaretz' o dal pubblicare annunci pubblicitari sul giornale. La proposta è stata approvata dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu". E' quanto spiega un articolo dello stesso quotidiano progressista israeliano, uno dei più letti nel paese. "La decisione, secondo la spiegazione del governo, è una reazione a 'molti editoriali che hanno danneggiato la legittimità dello Stato di Israele e il suo diritto all'autodifesa, e in particolare alle osservazioni fatte a Londra dall'editore di Haaretz, Amos Schocken, che sostengono il terrorismo e chiedono di imporre sanzioni al governo'". "La proposta - si legge ancora - non è stata inserita nell'agenda del governo pubblicata prima della riunione settimanale del gabinetto. L'ufficio del Procuratore generale, ignaro dell'intenzione di portare la proposta al voto, non l'ha esaminata e non ha presentato il suo parere, come di consueto. La risoluzione è stata presentata ai ministri durante la discussione senza alcun parere legale".
(Adnkronos) - Barilla e Plug and Play, piattaforma di open innovation, hanno annunciano i quattro progetti vincitori di Good Food Makers, il programma nato nel 2019 con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo di nuove soluzioni alimentari sostenibili. Le realtà premiate nei quattro ambiti dell’edizione 2024 (AI for consumers insights, Tasty and Healthy, Energy Shift e Smart Start: Operators Onboarding) sono: Voxpopme, una startup inglese che, grazie all’intelligenza artificiale, rivoluziona l’analisi dei feedback qualitativi, per una comprensione rapida e profonda delle opinioni dei consumatori, aiutando le aziende a creare prodotti più vicini alle aspettative del mercato e a stabilire relazioni più autentiche e personalizzate; Phynova, anch’essa del Regno Unito, punta sul potere degli ingredienti naturali per il benessere, riscoprendo il valore di piante come il gelso bianco per il controllo della glicemia, offrendo così soluzioni salutari che mirano alla prevenzione attraverso l’alimentazione; l'austriaca Ecop si concentra su una tecnologia avanzata per pompe di calore rotanti ad alta temperatura, che ottimizza il riscaldamento nei processi produttivi, abbattendo i consumi energetici e l'impatto ambientale; Manual.to, con base in Belgio, rende la formazione e le procedure aziendali più semplici e accessibili con una piattaforma per la creazione e la condivisione di istruzioni visive, facilitando l’apprendimento e aiutando così le aziende a garantire qualità e sicurezza in ogni fase produttiva. I vincitori di Good Food Makers potranno avvalersi di un programma di otto settimane, in cui lavoreranno fianco a fianco con manager Barilla per sviluppare e testare insieme nuove idee. Per sostenere questo percorso condiviso di crescita, alle 4 startup selezionate andranno 40mila euro e l’opportunità di costruire future collaborazioni con il Gruppo Barilla. Giunta alla sua sesta edizione, l’iniziativa è supportata da Plug and Play, un network con una rete di più di 85mila startup, oltre 570 aziende leader a livello mondiale e centinaia di società di venture capital, università e agenzie governative. “Good Food Makers ha ancora una volta dimostrato quanto ricerca e nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale possano contribuire non solo a un futuro alimentare sostenibile e responsabile ma anche a rendere sempre più protagoniste dell'innovazione le persone dentro e fuori l'azienda - dichiara Claudia Berti, Barilla Global Open Innovation Senior Manager - In questa edizione, abbiamo interagito con tante nuove realtà attive nel mondo del digitale e del food-tech e all’avanguardia in tanti processi chiave per il futuro del nostro settore. Nel continuare a promuovere programmi come Good Food Makers, stiamo contribuendo a creare un modello collaborativo aperto che non solo supporta nuove realtà ma che arricchisce ulteriormente i processi di un’azienda con 147 anni di storia e leadership nel settore”. “Anche quest’anno, siamo orgogliosi di essere al fianco di Barilla nel programma Good Food Makers, che rappresenta un punto di riferimento nell’open innovation per il settore food-tech. Le quattro startup selezionate in questa edizione offrono soluzioni innovative in aree cruciali come l'intelligenza artificiale per le esigenze dei consumatori, l’utilizzo di ingredienti naturali per il benessere, l’efficientamento energetico dei processi produttivi e l’introduzione di soluzioni digitali per la formazione dei reparti operativi. Grazie alla nostra piattaforma globale e alla collaborazione con Barilla, siamo riusciti a identificare startup promettenti, pronte a rivoluzionare il futuro dell’alimentazione sostenibile”, afferma Tommaso Maschera, Director di Plug and Play Italy. A fronte di quasi mille candidature provenienti da oltre 30 Paesi, tra cui Francia, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti, Good Food Makers fino ad oggi ha già promosso progetti con 26 realtà internazionali. La collaborazione con realtà innovative fa parte del modo di fare impresa del Gruppo Barilla. Alcune di queste provengono proprio dalla selezione di Good Food Makers. Connecting Food, per esempio, ha collaborato con Barilla alla completa digitalizzazione della filiera del basilico fresco utilizzato per il pesto alla genovese, per una totale tracciabilità ed efficienza. Nosh Biofoods è stata premiata nell’edizione 2023 del programma grazie alla sua proposta innovativa incentrata su soluzioni che rispondono alle crescenti esigenze di sostenibilità e nutrizione. L'azienda, che sta tuttora collaborando con il Gruppo Barilla, si distingue per l'uso di tecnologie di fermentazione per produrre ingredienti di alta qualità, ricchi di valore nutrizionale e funzionali. “Il programma Good Food Makers è stata un’esperienza straordinaria per noi - dichiara Alix Chausson di Nosh Biofoods - Barilla e i nostri team hanno lavorato a stretto contatto, con una collaborazione costante e una comunicazione continua, che sono state caratteristiche distintive. Questa partnership ha aumentato la nostra visibilità e accelerato lo sviluppo del prodotto”.