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(Adnkronos) - Settembre, reduce dalla vittoria al Festival di Sanremo 2025 nella sezione 'Nuove proposte', sarà ospite oggi, sabato 1 marzo, a Verissimo. Il giovane cantante, presenterà nello studio di Silvia Toffanin la sua 'Vertebre', brano che esplora la vulnerabilità delle emozioni nei giovani. Andrea Settembre è il suo vero nome. Ha 24 anni, nato e cresciuto a Napoli, ed è già una delle voci più amate sulle piattaforme social dalla generazione Z. Il suo brano ‘Vertebre’ spopola da mesi su TikTok e nel primo giorno di uscita su Spotify ha superato i 100.000 streaming. Prima di arrivare sul palco di Sanremo Giovani, Settembre nel 2019 ha partecipato a 'The Voice of Italy', entrando nella squadra di Gigi D'Alessio e nel 2023, il cantante napoletano ha partecipato al talent show 'X Factor', arrivando fino alla semifinale sotto la guida del coach Dargen D'Amico. E quando aveva solo 10 anni, Settembre ha partecipato al programma 'Io Canto' condotto da Gerry Scotti nel 2011. "Salire sul palco dell’Ariston è qualcosa che sognavo fin da piccolo", ha dichiarato l’artista in un’intervista alla Rai, "ogni nota della mia canzone porta con sé le paure, le speranze e le emozioni che ho vissuto nel corso degli anni". Sul suo brano 'Vertebre', il cantante ha spiegato: "Io lo identifico un po' un grido generazionale di denuncia al fatto che noi ragazzi della nostra età secondo me abbiamo molte fragilità. Quindi ho voluto un po' mettere su carta quelli che erano i miei pensieri riguardo questa cosa"
(Adnkronos) - "Questo è un evento importantissimo, si inserisce in un contesto sociale e culturale di cui anche la scuola è partecipe, e questo è il senso della mia presenza qui oggi. Proprio per dimostrare che c'è la volontà di sensibilizzare i nostri ragazzi su delle tematiche anche di tipo previdenziale, inserendoli in un contesto sociale ed economico centrale per la loro formazione". Così Paola Frassinetti, sottosegretaria all'Istruzione e al Merito, a margine della presentazione dell'Accademia Inps a Palazzo Mazzoni a Roma.
(Adnkronos) - Con una produzione dal valore di 277 milioni di euro nel 2023, la Lombardia è la quarta regione italiana più rilevante nel comparto florovivaistico. E' quanto afferma la Coldiretti regionale, sulla base del primo Rapporto nazionale sul settore realizzato dal centro studi Divulga e da Ixe’ con Coldiretti, in occasione della giornata conclusiva di Myplant&Garden, una delle più importanti manifestazioni internazionali per i professionisti delle filiere del verde in corso a Rho Fiera Milano. In Lombardia, precisa la Coldiretti regionale su dati Registro delle Imprese, sono oltre 2.500 le aziende florovivaistiche, a cui vanno aggiunte quelle che si dedicano alla cura e alla manutenzione del paesaggio, per una filiera del verde lombarda che in totale può contare su più di 7.900 imprese. Sulla base del rapporto Divulga/Ixè, nel 2024 il florovivaismo Made in Italy ha raggiunto il valore massimo di sempre a quota 3,3 miliardi di euro, grazie anche al traino dell’export che chiuderà l’anno a 1,3 miliardi, ma sulle aziende nazionali pesa oggi la difficile situazione internazionale, a partire dalla guerra in Ucraina. Proprio a causa del conflitto, le aziende hanno subito un aumento dei costi del +83% per i prodotti energetici e del +45% per i fertilizzanti rispetto al 2020, oltre a un +29% per altri input produttivi quali sementi e piantine. Costi in progressivo aumento, che ancora fanno fatica ad essere riassorbiti, tanto più se si considera la concorrenza sleale che pesa sulle imprese tricolori a causa delle importazioni a basso costo dall’estero, dove non si rispettano le stesse regole in termini di utilizzo dei prodotti fitosanitari, ma anche di tutela dei diritti dei lavoratori e dell’ambiente. Non va poi trascurato, avverte Coldiretti, l’impatto dei cambiamenti climatici: secondo il rapporto Divulga/Ixe’ due aziende agricole su tre (66%) hanno subito danni nell’ultimo triennio a causa di eventi estremi, tra grandinate, trombe d’aria, alluvioni e siccità che a più riprese hanno interessato il territorio nazionale. Il risultato di tutti questi fattori è che più di un terzo delle aziende florovivaistiche italiane denuncia difficoltà economiche. Un quadro dinanzi al quale Coldiretti chiede misure di sostegno alle imprese per contrastare i cambiamenti climatici che, oltre agli eventi estremi, hanno moltiplicato le malattie che colpiscono le piante, spesso peraltro diffuse a causa delle importazioni di prodotti stranieri. Ma serve anche puntare sulla promozione dei prodotti 100% Made in Italy, mettendone in risalto l’elevato valore ambientale, oltre che gli effetti positivi dal punto di vista della salute e della lotta all’inquinamento. Importante anche una maggiore considerazione per il settore all’interno della Politica agricola europea e, di riflesso, nelle politiche di sviluppo rurale.