(Adnkronos) - L'Olanda torna alle urne per la seconda volta in due anni, dopo il crollo del fragile governo guidato dal tecnocrate Dick Schoof. Il Partito per la Libertà (Pvv) di Geert Wilders, che con 37 seggi uscì trionfale dal voto del 2023, resta in testa ai sondaggi ma in flessione, accreditato oggi di circa 30-31 seggi. Con oltre il 50% degli elettori ancora indecisi, secondo l’analista Sarah de Lange dell’Università di Leiden "è impossibile dire chi vincerà: quattro partiti sono praticamente alla pari". La coalizione di destra - formata da Pvv, liberali del Vvd, Nuovo Contratto Sociale (Nsc) e movimento dei contadini Bbb - si era disgregata a giugno proprio per le divisioni interne sulla politica migratoria. Wilders, che si definisce "l’unico a difendere l’identità olandese" e che ha promesso di "fermare l’immigrazione di massa e la perdita della nostra cultura", difficilmente riuscirà però a tornare al governo: tutti i principali partiti hanno escluso nuove alleanze con lui, ritenendolo inaffidabile o troppo radicale. Al contrario, il centrosinistra di Frans Timmermans, ex vicepresidente della Commissione europea e leader dell’alleanza GroenLinks–PvdA, guadagna terreno proponendosi come "una guida sicura dopo mesi di caos". "Questo è uno dei Paesi più ricchi del pianeta, ma la fiducia collettiva è ai minimi. Dobbiamo ricostruirla", ha dichiarato Timmermans. Crescono anche i centristi di D66, guidati da Rob Jetten, che vuole "riportare l’Olanda al cuore dell’Europa", e i cristiano-democratici del Cda di Henri Bontenbal, che punta su "politiche moderate per una società più coesa". La campagna è stata segnata da episodi piuttosto spiacevoli. Wilders si è dovuto scusare per la diffusione di immagini diffamatorie verso Timmermans generate da intelligenza artificiale, postate da due deputati del suo partito e poi rimosse. Intanto, negli ultimi giorni diverse proteste contro l’accoglienza dei richiedenti asilo si sono concluse con scontri in diverse città. I temi principali restano la crisi abitativa, il caro vita e la sostenibilità del sistema sanitario, mentre la questione migratoria - centrale nel voto del 2023 - ha perso peso nel dibattito. Sul fronte estero, i partiti moderati propongono di aumentare la spesa per la difesa fino al 3,5% del Pil e rafforzare l’integrazione militare europea. Con 27 partiti in corsa e una scena politica sempre più frammentata, nessuno sembra in grado di raggiungere la maggioranza assoluta dei 76 seggi necessari per governare. Come avvenuto in passato - l’ultimo esecutivo richiese 223 giorni di negoziati - la formazione di un nuovo governo potrebbe richiedere mesi. "La democrazia sarà morta se vincerò ma non potrò governare", ha avvertito Wilders. Ma per l’Olanda, e per l’Unione Europea, la posta in gioco è un’altra: il ritorno di un partner stabile e affidabile dopo due anni di turbolenze politiche.
(Adnkronos) - “Il lavoro che abbiamo svolto si è sviluppato da un lato con il documento sulle politiche industriali realizzato in sinergia con il ministero delle Imprese e del Made in Italy e dall’altro con un’analisi specifica sulle dinamiche e le buone pratiche regionali. L'esperienza storica dimostra come le Regioni siano attori fondamentali nei processi di riconversione industriale e di programmazione negoziata. Oggi, il Paese è alle prese con fenomeni che pesano sulle capacità di crescita e di sviluppo, come il calo demografico e la desertificazione bancaria e per affrontarli occorre superare una visione frammentata, selezionando impegni strategici sulle transizioni energetica e digitale. In questo contesto, le Regioni non devono essere spettatori, ma attori qualificati che partecipano alla definizione di politiche in grado di incidere sui territori e sullo sviluppo economico complessivo”. Così il consigliere Cnel Paolo Pirani, intervenendo nel corso dell’incontro 'Salute, imprese e lavoro', promosso dal Cnel in collaborazione con la Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
(Adnkronos) - "La sostenibilità indica la nostra rotta, l'acqua è natura portata ai consumatori. Si pensa al vino come frutto del territorio in cui nasce, ma l'acqua minerale è la stessa identica cosa. E' saldamente ancorata al proprio territorio, da cui non prescinde, ha delle caratteristiche uniche che sono il frutto del territorio da cui sgorga e delle caratteristiche che devono essere costanti nel tempo. Quindi per noi fare sostenibilità vuol dire lavorare per essere un'azienda a prova di futuro. Non è qualcosa da cui possiamo prescindere ed è un impegno quotidiano, non è un obiettivo da raggiungere. E' un impegno quotidiano che mettiamo nel nostro modo di fare impresa, nel prenderci cura dell'acqua, nel prenderci cura delle nostre persone e dei territori in cui operiamo. Lo facciamo, lo facciamo attraverso diverse tipologie di iniziative, diverse leve che andiamo ad attivare". Lo ha detto Fabiana Marchini, head sustainability & corporate affairs Gruppo Sanpellegrino, intervenendo intervenendo all'evento Adnkronos Q&A ‘Sostenibilità al bivio’ tenutosi oggi al Palazzo dell’Informazione a Roma. E Marchini ha spiegato nel concreto le attività portate avanti. "Intanto lavoriamo -ha sottolineato- sull'ottimizzazione dei processi industriali e sull'ottimizzazione della gestione della risorsa idrica, è importantissimo. Tutti i nostri stabilimenti sono certificati secondo lo standard internazionale dell'Alliance for water stewardship che attesta la gestione virtuosa e condivisa dalla risorsa idrica. E per noi questo è fondamentale perché l'acqua comunque è vita, è una risorsa fondamentale, infatti perseguiamo il costante efficientamento e il risparmio idrico. Lo facciamo -ha continuato- cercando di mitigare il nostro impatto ambientale, sia in termini di carbon footprint, sia in termini di supporto a un modello di economia circolare. Utilizziamo materiali riciclati nei nostri imballaggi, cerchiamo di evolvere il nostro modello di business adottando una logistica sempre più sostenibile. Quindi sono diverse le leve che attiviamo per poter mitigare il nostro impatto", ha sottolineato. "E poi, non meno importante, è la gestione di quello che noi chiamiamo la nostra casa, che è poi la casa comune, il territorio da cui sgorgano le nostre acque. Quindi è fondamentale per noi prenderci cura dei territori in cui viviamo", ha concluso.