(Adnkronos) - Volodymyr Zelensky è arrivato a Downing Street per l'incontro con Keir Starmer. Prima di iniziare il colloquio, il premier britannico ha stretto la mano e ha abbracciato il presidente ucraino per le fotografie di rito all'ingresso della sua residenza. "Per me è davvero un privilegio godere della vostra amicizia", ha detto il presidente ucraino all'inizio del faccia a faccia a Downing Street all'indomani dello scontro con nello Studio Ovale con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. "Contiamo sul vostro sostegno", ha poi aggiunto, esprimendo la riconoscenza dell'Ucraina per l'aiuto fornito dal Regno Unito nel respingere l'invasione russa. E' "assoluta" e "incrollabile" la determinazione del Regno Unito a raggiungere "quello che entrambi vogliamo", ovvero "una pace duratura per l'Ucraina basata su sovranità e sicurezza", ha quindi replicato il premier britannico. E Kiev può contare sul "pieno sostegno nel Regno Unito. Saremo al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario", ha sottolineato Starmer. "Spero che tu abbia sentito gli slogan per la strada", ha detto ancora a Zelensky, spiegando che "il popolo britannico è uscito per mostrare quanto appoggia l'Ucraina, e la nostra assoluta, inamovibile determinazione a ottenere quello che entrambi vogliamo una pace duratura". Da parte sua, Zelensky ha ringraziato Starmer per il suo sostegno e re Carlo per aver accettato di incontrarlo domani. "Siamo felici di avere amici e partner come voi", ha affermato. "Una pace durata fondata sulla sovranità e la sicurezza per l'Ucraina, è così importante Kiev, per l'Europa e per il Regno Unito", ha aggiunto Starmer, dicendosi "ansioso" di parlarne con il leader ucraino e ringraziandolo di "aver trovato il tempo di venire qui". "Lasciami dire che sei veramente il benvenuto qui a Downing Street", ha concluso. All'Ucraina arriva intanto un altro prestito del Regno Unito da 2,2 miliardi di sterline (circa 2,7 miliardi di euro) destinati a sostenere le capacità di difesa di Kiev. L'accordo, che è stato firmato dai ministri delle Finanze, Rachel Reeves e Serhii Marchenko, è stato definito da Londra un segno del "nostro incrollabile e continuo sostegno al popolo ucraino". Il prestito sarà ripagato con gli extraprofitti dei beni russi congelati. Viktor Orban si schiera intanto con il presidente americano affermando che l'Unione Europea dovrebbe seguire l'Amministrazione Usa, cioè avviando colloqui diretti con la Russia per un cessate il fuoco e un accordo di pace in Ucraina. In una missiva al presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, visionata dall'agenzia Dpa, il primo ministro ungherese - che lo scorso anno era a Mosca da Vladimir Putin - parla di "differenze strategiche nel nostro approccio sull'Ucraina che non possono essere colmate con bozze o comunicazioni". Alla vigilia del summit convocato a Londra per domani dal primo ministro britannico Keir Starmer, a pochi giorni dal Consiglio europeo straordinario di giovedì prossimo, Orban si dice quindi convinto che "l'Ue, seguendo l'esempio degli Stati Uniti, debba avviare colloqui diretti con la Russia su un cessate il fuoco e una pace sostenibile in Ucraina". Inoltre, riporta il Financial Times che ha visionato la missiva inviata oggi a Costa, il premier ungherese si dice contrario al lavoro per trovare un consenso sull'Ucraina tra i Ventisette. E dopo l'ultima risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu, Orban afferma quindi che "la risoluzione segnala una nuova fase nella storia del conflitto e rende irrilevante qualsiasi precedente linguaggio da parte del Consiglio europeo". La lettera arriva dopo che ieri gli alleati europei dell'Ucraina avevano espresso il loro sostegno al presidente Zelensky in seguito al duro botta e risposta, durante il quale il leader Usa ha accusato l'ucraino di non essere "pronto" per la pace con la Russia. Anche se in generale i leader europei non hanno nominato il presidente degli Stati Uniti, i loro commenti hanno messo a nudo la spaccatura tra gli Stati Uniti e i suoi alleati tradizionali in Europa sulla guerra in Ucraina. Al contrario, Orban si era già distinto per aver ringraziato Trump per aver "sostenuto coraggiosamente la pace". Intanto il segretario generale della Nato Mark Rutte, in un'intervista alla Bbc, riferisce dei suoi colloqui telefonici con il presidente ucraino, al quale ha detto di "trovare un modo" di ristabilire la sua relazione con Donald Trump. "Devi trovare il modo, caro Volodymyr, di ristabilire la tua relazione con Donald Trump e l'amministrazione Trump", le parole di Rutte a Zelensly. Gli Stati Uniti, l'Ucraina e l'Europa, ha poi spiegato Rutte, devono "rimanere uniti" per assicurare "una pace duratura". "Ho parlato due volte al telefono con Zelensky, gli ho detto che dobbiamo rimanere uniti, gli Stati Uniti, l'Ucraina e l'Europa per garantire a Kiev una pace duratura", ha detto ancora il leader Nato, che su Trump invece spiega: "So che è impegnato per portare in Ucraina una pace duratura, è impegnato per la Nato. Ovviamente. Si aspetta che i partner europei spendano di più e aumentino la produzione di Difesa. Riferendo del colloquio dopo l'incidente "increscioso" di ieri nello Studio Ovale, Rutte ha poi spiegato di aver detto a Zelensky che "dobbiamo dare credito a Trump per quello che ha fatto e quello che sta facendo ancora l'America" e che senza l'aiuto degli Usa l'Ucraina non andrebbe "da nessuna parte". Il capo della Nato ha spiegato poi di aver parlato anche con Keir Starmer sulla necessità che Zelensky trovi il modo di ricucire con Trump e che "loro si incontrano oggi e domani ci sarà un'importante riunione" a Londra, ha aggiunto riferendosi all'incontro di oggi tra il premier britannico e il presidente ucraino e il vertice di domani con i leader europei per la Difesa comune. Emmanuel Macron ha intanto esortato Donald Trump e Volodymyr Zelensky "alla calma, al rispetto ed al riconoscimento" reciproco, all'indomani del clamoroso scontro tra i due. "Penso che superato il nervosismo, tutti debbano ritornare alla calma, al rispetto e al riconoscimento, in modo che si possa avanzare concretamente perché la posta in gioco è troppo importante", ha detto il presidente francese in un'intervista a La Tribune Dimanche. L'Eliseo ha intanto reso noto che Macron ha parlato sia con Trump che con Zelensky ieri sera. Se non sarà fermato, Vladimir Putin, dopo l'invasione dell'Ucraina, "andrà a colpire sicuramente la Moldavia e forse anche la Romania", l'allarme poi lanciato dal presidente francese, in cui afferma che un "disimpegno" americano in Ucraina "non sarebbe negli interessi degli Stati Uniti". "Tutto quello che hanno fatto negli ultimi tre anni è conforme alla loro tradizione diplomatica e militare", aggiunge Macron, sottolineando che se Washington accettasse di "firmare un cessate il fuoco senza alcuna garanzia di sicurezza per l'Ucraina", allora "la sua capacità di deterrenza geostrategica nei confronti della Russia, della Cina e di altri, scomparirebbe lo stesso giorno".
(Adnkronos) - "Questa è una giornata molto bella per l'Istituto perché stiamo presentando l'exploit dell'Inps in un campo che ci è familiare da sempre, ma che viene istituzionalizzato attraverso la nascita di questa Accademia dell'Istituto, che vuole essere proprio un polo di alta formazione in campo di educazione previdenziale. Quindi una partnership importante che l'Istituto porterà avanti con le Accademie, con il mondo universitario, con il mondo degli intellettuali, di coloro che si occupano del dibattito, che è importante, sul futuro della previdenza in Italia. Vogliamo creare degli esperti, vogliamo fare in modo che l'Inps non sia soltanto un esecutore delle politiche previdenziali, ma sia un soggetto in grado di dare un contributo del dibattito sul futuro della previdenza e la formazione di personalità che possano contribuire a livello scientifico a questo tema importante". Così Valeria Vittimberga, direttore generale dell'Inps, a margine della presentazione dell'Accademia Inps a Palazzo Mazzoni a Roma. Secondo Vittimberga, "è anche un'occasione per riflettere sul significato del termine cultura che acquisisce ai giorni d'oggi un significato estremamente vasto, un significato di partecipazione e di consapevolezza dei propri diritti per essere cittadini, attivi e partecipi". Per il direttore generale dell'Inps, "conoscere i propri diritti previdenziali, conoscere i propri diritti nel mondo del lavoro è il primo passo per dare un valore aggiunto alla società". "È l'inizio di un percorso che speriamo possa dare un ulteriore contributo dell'Inps alla società italiana. Anche nel mondo della cultura e in particolare di quella cultura che ci approda, la cultura previdenziale", ha concluso.
(Adnkronos) - “Nelle nostre città, spesso negli anni passati il verde è passato in secondo, terzo e quarto piano. Oggi stiamo recuperando. Milano e Torino stanno tornando a una gestione più efficace dal punto di vista della gestione del verde complessivo. La digitalizzazione e la accountability delle Nature-based solutions, degli effetti della stessa natura al servizio dei cittadini, si deve vedere, ma anche misurare. Oggi, grazie all'intelligenza ufficiale, grazie ai digital tool e ai Nature capital accounting è possibile ed è possibile anche fare bilanci su quanta natura produciamo e possiamo continuamente aumentare e migliorare”. A sostenerlo Andreas Kipar, presidente Green City Italia e membro della Task Force “Nature-Positive Cities” del World Economic Forum, intervenendo a margine del panel ‘Learning from … Gestione del Verde pubblico e cambiamento climatico’ che si è svolto nell’ambito della IX edizione del Salone internazionale del verde, Myplant & Garden 2025. L’incontro, a cura di Green City Italia, in collaborazione con Myplant & Garden, Regione Lombardia e Comune di Milano, ha rappresentato un'importante piattaforma per la condivisione di esperienze e strategie volte a migliorare la gestione del verde pubblico e la natura urbana. Un’iniziativa che quest’anno ha presentato l'esperienza di Green Riyadh alla prima giornata della manifestazione dedicata al florovivaismo, in svolgimento a Fiera Milano Rho, fino al 21 febbraio 2025. Dal confronto sono emersi interessanti aspetti, tra questi Kipar sottolinea: “Dal confronto tra una realtà nuova e le realtà delle nostre città, più che altro storiche e antiche, abbiamo capito subito che laddove c'è una governance con un senso di programmazione, con i fondi e una volontà politica precisa, le cose si realizzano”, conclude.