(Adnkronos) - Dieci razzi sono stati lanciati dalla Striscia di Gaza contro la zona di Ashdod, nel sud di Israele. Lo hanno riferito le Idf, secondo quanto riporta il Times of Israel. Stando all'esercito, la maggior parte dei razzi è stata intercettata dalle difese aeree, mentre è stato segnalato almeno un impatto ad Ashkelon, con danni a una strada e a diverse auto parcheggiate. Non ci sono segnalazioni di feriti. L'attacco - rivendicato da Hamas - è il più vasto contro Israele sferrato da Gaza negli ultimi mesi. Dopo il lancio di razzi da parte di Hamas, il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha chiesto al ministro della Difesa, Israel Katz, di rispondere duramente e andare avanti con le operazioni militari intensive contro Hamas a Gaza. Almeno 44 persone sono morte e decine sono rimaste ferite nei raid condotti ieri da Israele su tutto il territorio della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il portavoce della Difesa civile di Gaza, Mahmud Bassal, all'Afp. "Il bilancio degli attacchi aerei israeliani dall'alba è di almeno 44 morti, di cui 21 a Khan Yunis", ha affermato il portavoce. Intanto proteste contro Hamas vengono segnalate a Jabalya, nel nord della Striscia di Gaza. A riferirne è il Times of Israel che rilancia notizie di media a Gaza secondo cui decine di persone hanno intonato slogan contro Hamas. "Terroristi" e "spazzatura", sarebbero le accuse rivolte al gruppo. Nei giorni scorsi sono più volte arrivate notizie di proteste contro Hamas a Gaza. Mercoledì, hanno riferito testimoni oculari all'agenzia Dpa, centinaia di persone sono scese in piazza a Beit Lahia, sempre nel nord della Striscia, contro il gruppo e contro la guerra. Quel giorno sono state segnalate proteste anche contro il piano degli Stati Uniti che vedrebbe i palestinesi di Gaza allontanati dalla loro terra.
(Adnkronos) - “La competitività e la produttività di un'impresa sono fortemente legati al benessere sul posto di lavoro.” Lo ha detto Antonio Calabrò, presidente di Museimpresa e Fondazione Assolombarda ospite oggi al Cirfood District di Reggio Emilia per l'incontro 'Nutrire il benessere: il valore della ristorazione aziendale'. “Nel corso della storia di questo Paese, la qualità delle architetture, la qualità dei luoghi in cui si lavora, ma anche la qualità dei posti in cui ci si ritrova insieme, una mensa, un bar, uno spazio aziendale, sono stati tratti distintivi della capacità tutta italiana di tenere insieme il lavoro industriale, ma anche il senso di comunità, il capitale e il capitale sociale", ha continuato Calabrò. Per Calabrò "mangiare bene significa stare bene insieme, significa avere un elemento di piacevolezza e la piacevolezza rispetto al lavoro è una caratteristica fondamentale. È finita da tempo la stagione della vecchia pesante catena di montaggio, e invece passa come elemento distintivo e dunque competitivo il riferimento allo stare bene insieme. Una mensa non è soltanto un posto in cui si va a mangiare, una mensa è un posto in cui si rafforzano i legami tra le persone, quindi la qualità dell'impresa", ha concluso.
(Adnkronos) - Il terremoto avvenuto questa mattina in Myanmar si è verificato in "un'area altamente sismica. Nel secolo scorso ci sono state parecchie scosse di magnitudo superiore a 7: in soli 26 anni, dal 1930 al 1956, ce ne sono state 6 di magnitudo superiore a 7, quindi è un terremoto del tutto atteso in quell'area". Così all'Adnkronos il presidente dell'Ingv, Carlo Doglioni, dopo il violentissimo sisma che ha colpito l'Asia. Si tratta di "una zona del mondo dove la placca indiana si muove verso nord-nordest sotto l'Asia e in quella zona della Burma ha una componente obliqua, sono dei terremoti che hanno una componente compressiva ma anche di movimento laterale tra le placche quello che noi chiamiamo transpressione destra". E', dunque, l'"effetto di questa convergenza obliqua tra l'India e l'Asia di circa 4 cm all'anno, velocità 10 volte più grandi di quelle che abbiamo in Italia dove la deformazione è dell'ordine dei millimetri all'anno: questo spiega perché lì ci sono terremoti molto più energetici che da noi". Il sisma di questa mattina "è di energia simile a quella dell'evento di febbraio 2023 in Turchia, difficile immaginare che non ci siano grossissimi danni e molte vittime". "Se persino a Bangkok, che si trova a parecchie centinaia di chilometri di distanza, ci sono stati crolli, dentro l'area epicentrale ci sarà sicuramente grande distruzione, molte frane e fenomeni di liquefazione (lo scuotimento del suolo che sembra solido, si liquefa e se ci sono abitazioni sopra queste collassano e ci possono essere ulteriori danni)", spiega. Non ci sono indicazioni per un rischio tsunami. "Il terremoto è avvenuto a centinaia di chilometri dalla costa, non ha rotture sul fondo mare, quindi non c'è un rischio tsunami come quello dell'Indonesia o di Tohoku, in Giappone", chiarisce. Sull'evoluzione del fenomeno nelle prossime ore, l'esperto spiega che "è avvenuto ciò che definiamo un main shock, cioè una scossa principale. Può succedere che, a volte, queste scosse principali siano accompagnate da scosse di magnitudo simile, come nel caso della Turchia, a distanza di poche ore. E' possibile. D'altronde c'è una sequenza che decade nel corso dei giorni in termini di numero di scosse di magnitudo che diventano sempre più piccole e sempre più diradate. Ma se la discesa è iniziata in maniera definitiva non lo sappiamo perché se c'è un'ulteriore recrudescenza, con un altro main shock, si riazzera l'orologio ". (di Francesca Romano)