(Adnkronos) - Oltre mille voli sono stati cancellati oggi nei 40 aeroporti americani - tra cui gli hub nevralgici di Atlanta, Newark, Denver, Chicago, Houston e Los Angeles - in cui è scattato l'ordine di tagliare del 10% i voli per lo shutdown. Il ministro dei Trasporti afferma che se non verrà riaperto presto il governo si rischia fino al 20% dei voli bloccati. "Se questo continua, e io ho più controllori di volo che decidono di non poter andare al lavoro ma devono prendere un secondo lavoro, allora il 10% potrebbe essere un buon numero perché potremmo andare al 15% o al 20%", ha detto John Duffy intervenendo a un evento di Breitbart News, sito di estrema destra. Interpellato da The Hill, Duffy ha comunque precisato che stava parlando in via ipotetica: "Possiamo arrivare a questo? E' possibile, non c'è un piano per farlo. Io valuto i dati e quanti controllori di volo abbiamo, e dico che dobbiamo prendere le decisioni sulla base di quello che vediamo per mantenere sicuro lo spazio aereo". Duffy ha poi replicato a chi l'accusa di aver preso una decisione politica, bloccando migliaia di aerei per fare pressioni sui democratici e spingerli a votare la misura repubblicana per fermare lo shutdown: "Non è una mossa politica, abbiamo fatto straordinari per minimizzare l'impatto sugli americani". Numerosi dipendenti governativi, compreso il personale aeroportuale essenziale, si trovano a lavorare senza paga o in congedo non retribuito, in attesa della risoluzione di una crisi che perdura da quasi sei settimane. Gli aeroporti maggiormente interessati sono stati Chicago O'Hare, Hartsfield-Jackson ad Atlanta, Denver e Dallas-Fort Worth, secondo dati analizzati dall'AFP. American Airlines ha comunicato una riduzione programmata di 220 cancellazioni di voli giornaliere. Delta Airlines ha annunciato la cancellazione di circa 170 voli previsti per oggi, mentre Southwest Airlines, secondo quanto riportato dalla Cnn, ha tagliato circa 100 voli per la stessa giornata. FlightAware ha registrato oltre 6.800 voli ritardati e circa 200 cancellazioni giovedì, con i passeggeri che hanno affrontato lunghe code ai checkpoint di sicurezza. I viaggiatori negli aeroporti di Boston e Newark hanno sperimentato ritardi medi superiori alle due ore, mentre a Chicago O'Hare e Washington Reagan National i ritardi hanno superato l'ora. Le autorità hanno affermato di voler agire preventivamente per evitare incidenti. L'amministratore della FAA Bryan Bedford ha dichiarato: "Non aspetteremo che un problema di sicurezza si manifesti veramente, quando gli indicatori precoci ci dicono che possiamo agire oggi per evitare che le cose peggiorino". Intanto al Senato oggi si vota di nuovo per mettere fine allo shutdown, arrivato al suo 38mo giorno, ma i democratici non sembrano intenzionati ad accettare l'offerta del leader repubblicano, John Thune, che ha unito alla stopgag, la misura ponte per finanziare il governo fino a gennaio, una misura per garantire per un anno i programmi per i veterani e per i sussidi alimentari. "E' quello che chiedevano", ha detto il leader repubblicano. "Il leader Thune non si sta facendo un favore non venendo al tavolo negoziale", ha replicato Jacky Rosen, senatrice considerata nel gruppo dei democratici che potrebbero dare il loro voto per il passaggio per la misura, annunciando che oggi voterà no nella votazione procedurale, in cui sono necessari i voti di almeno 6 democratici per arrivare alla maggioranza qualificata di 60. Si prevede quindi anche oggi, come nelle 14 precedenti volte dall'inizio dello shutdown, non verrà raggiunta questa maggioranza. I repubblicani possono contare con un gruppo di centristi dem, Gary Peters, Jeanne Shaheen e Angus King, che stanno cercando il modo di mettere fine allo shutdown, ma in una riunione la maggioranza dei repubblicani ha stabilito che la proposta di Thune non contiene sufficienti assicurazioni sul fatto che Casa Bianca e maggioranza repubblicana poi nei negoziati per la legge di spesa vera e propria inseriranno il rinnovo dei sussidi federali per l'Obamacare che scadono a gennaio.
(Adnkronos) - Si è svolto questa mattina, presso l’Aula Magna del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali dell’Università degli studi di Perugia, il workshop 'Il colore della qualità' in cui è stato presentato un nuovo studio promosso dalla Fondazione Ets Istituto Nutrizionale Carapelli (Inc) e condotto da Maurizio Servili, ordinario di Scienze e Tecnologie Alimentari dello stesso Ateneo e membro del Comitato Scientifico dell’Inc. Lo studio, mirato a valutare sistemi innovativi per determinare la freshness dell’olio extra vergine di oliva (evo) durante la shelf-life, ha preso in considerazione nuovi parametri chimici per determinare l’evoluzione dello stato ossidativo dell’olio e nuovi colori di bottiglia. La conservazione della qualità dell’olio evo confezionato è influenzata sia dalla tipologia di packaging che dalle condizioni di stoccaggio a scaffale. Il naturale processo di foto-ossidazione può compromettere, infatti, anche in tempi brevi, le proprietà sensoriali e salutistiche del prodotto. Bruno Seabra, presidente della Fondazione, nell’aprire i lavori ha sottolineato: “La mission della Fondazione Ets Istituto Nutrizionale Carapelli è quella di promuovere la ricerca nel settore dell’olio d’oliva e di diffonderne i risultati a beneficio del miglioramento della qualità e dell’educazione del consumatore. Oggi, grazie all’importante lavoro scientifico dell’Università di Perugia, presentiamo dei risultati che possono avere un impatto concreto sulla gestione dell’olio extra vergine a scaffale. Conservare al meglio la qualità significa tutelare tutti quei valori distintivi, sensoriali e nutrizionali, dell’olio extra vergine di oliva, che lo rendono un alimento essenziale della Dieta Mediterranea. Sostenere la ricerca, per l’Inc, vuol dire mettere al centro il consumatore e il futuro della sua salute. Ringraziamo Verallia per la collaborazione, predisponendo i prototipi del vetro oggetto della sperimentazione". Come dettagliato da Maurizio Servili, “lo studio in oggetto ha valutato, per la prima volta, l’impatto di diverse tonalità cromatiche del vetro quali il verde chiaro, l’ambra, il verde Uvag e il blu, sulla stabilità ossidativa degli oli evo esposti alla luce, simulando le condizioni di conservazione tipiche dei punti vendita". "Per valutare la shelf-life sono stati introdotti nuovi parametri strumentali per meglio interpretare il livello ossidativo degli oli e/o il loro grado di freschezza. I risultati ottenuti, testando oli di diversa origine geografica e composizione chimica, hanno evidenziato che il vetro blu ha un effetto protettivo sull’olio evo superiore a tutti gli altri colori di vetro testati. Gli effetti più significativi si sono osservati sull’evoluzione di parametri strumentali tradizionali come il K270 ed innovativi quali l’evoluzione dei composti fenolici ossidati, i composti volatili di neoformazione ossidativa e le pirofeofitine”, ha spiegato. Durante il workshop, la Stazione Sperimentale del Vetro di Venezia ha illustrato le proprietà ottiche e tecniche che rendono il vetro un materiale ideale per la protezione e la conservazione degli alimenti. Verallia ha approfondito invece il tema della sostenibilità, sottolineando l’impegno dell’azienda orientato ad una costante riduzione dell’impatto ambientale del prodotto, evidenziato dall’alto contenuto di materia riciclata (65,7%), utilizzato per la innovativa bottiglia in vetro Blu. “Sempre più riconosciuto - ha precisato nelle conclusioni Michele Carruba, presidente del Comitato scientifico di Inc - è il ruolo della nutrizione nel prevenire patologie di grande impatto sociale e l’olio extra vergine di oliva è sempre più considerato un componente indispensabile all’interno di una dieta sana. Questo studio, come gli altri condotti dall’Inc, ha un grande valore scientifico e contribuisce ad accrescere le conoscenze delle caratteristiche qualitative dell’olio evo e degli effetti nutrizionali dello stesso”.
(Adnkronos) - L'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po è presente alla 28esima edizione di Ecomondo, organizzata a Rimini da Ieg-Italian Exhibition Group dal 4 al 7 novembre, con un programma d'incontri in cui relatori d'alto profilo affrontano i temi della sicurezza del territorio alla luce dei cambiamenti climatici, delle prospettive delle acque sotterranee e del rapporto tra biodiversità e agricoltura. Nel focus di approfondimento 'Nuove strategie di pianificazione per la sicurezza del territorio come misura di adattamento climatico' (5 novembre) sono stati illustrati alcuni casi studio e proposte concrete per rendere il territorio più resiliente ai fenomeni estremi. Al centro del secondo appuntamento l’analisi del mutamento del clima nei periodi di scarsità idrica e di come la disponibilità di acqua di falda potrebbe contribuire al mantenimento dell'equilibrio ecologico ed essere una fornitura utile integrativa per le esigenze del mondo agricolo (6 novembre). Nel pomeriggio di oggi una sessione di lavori sul tema 'Biodiversità e Agricoltura: un’alleanza possibile?'. A seguire un ulteriore approfondimento con la Tavola rotonda 'Agire insieme per la biodiversità: quali strumenti, quali patti, quali alleanze?'.