(Adnkronos) - La Roma torna in campo in Europa League. Il club giallorosso vola oggi, giovedì 6 novembre, in Scozia per sfidare Rangers Glasgow - in diretta tv e streaming - nella quarta giornata della seconda competizione europea. La squadra di Gasperini, reduce dalla sconfitta per 1-0 di San Siro con il Milan nell'ultima giornata di Serie A, vuole invertire la rotta in Europa. Dopo la vittoria dell'esordio con il Nizza infatti, sono arrivate due sconfitte consecutive, entrambe all'Olimpico, prima contro il Lille e poi con il Viktoria Plzen, che hanno lasciato la Roma al 23esimo posto, appena dentro la zona playoff, a quota 3 punti. La sfida tra Rangers e Roma è in programma oggi, giovedì 6 novembre, alle ore 21. Ecco le probabili formazioni: Rangers (3-4-2-1): Butland; Djiga, Cornelius, Souttar, Aarons; Barron, Raskin, Meghoma, Moore; Danilo, Chermiti. All. Rohl Roma (3-4-2-1): Svilar; Ndicka, Mancini, Hermoso; Celik, Koné, Cristante, Wesley; Soulé, Pellegrini; Dovbyk. All. Gasperini Rangers-Roma sarà trasmessa in diretta televisiva e in esclusiva sui canali SkySport. Il match sarà visibile anche in streaming sull'app SkyGo e su NOW.
(Adnkronos) - I dati del report Insight Lab di Webidoo lo dimostrano con chiarezza: in Italia solo il 6,9% delle pmi e il 14,7% delle medie imprese utilizza soluzioni di intelligenza artificiale, ma si stima che la loro introduzione possa generare un aumento della produttività superiore al 40%. Le aziende che adottano l’Ai crescono più velocemente, innovano prima e rispondono meglio al cambiamento. "Sono dati eloquenti eppure dobbiamo constatare che l’uso dell’Ai è ancora troppo spesso tattico, frammentato, non sempre consapevole”, commenta Giovanni Farese, Ceo di Webidoo Spa, tech company che sviluppa piattaforme Ai based per la trasformazione digitale e che, con la propria divisione Webidoo Insight Lab, pubblica il report 'Intelligenza Artificiale e produttività nelle pmi' . "Perché la tecnologia diventi davvero un motore di competitività, serve costruire una cultura dell’Ai 'umana' e pragmatica: occorre aiutare le imprese a costruire modelli di adozione sostenibili, accessibili e orientati al risultato, capaci di trasformare la semplice automazione in vero cambiamento organizzativo. L’Ai oggi è un’opportunità concreta che genera valore tangibile per le imprese e muoversi prima degli altri è strategico per guadagnare un vantaggio competitivo reale. Perché in un contesto come quello attuale, non vince chi osserva ma chi sperimenta", spiega. Il report evidenzia che, nelle pmi che già utilizzano l’Ai, gli ambiti prevalenti sono marketing e vendite (36%), ricerca e sviluppo(24,2%) e processi produttivi (21%). Un segnale chiaro: l’Ai non è futuro, ma presente. E giustifica la necessità di un quadro normativo che parli anche alle imprese, non solo ai big tech. Michela Pancaldi, Ceo di Tecnocupole Pancaldi, realtà italiana di riferimento nel settore delle strutture e macchine industriali, sottolinea il valore concreto di questa evoluzione: “L’automazione basata su Ai ha rivoluzionato il modo in cui le macchine dialogano con l’operatore. Le nuove interfacce sono intuitive, guidano l’utente passo dopo passo e riducono drasticamente i tempi di formazione e persino la necessità di operai iperspecializzati. Questo si traduce in maggiore produttività, meno errori e una gestione più sostenibile delle risorse in fabbrica: al punto che stiamo pensando di trasformare il nostro stabilimento in un polo in cui ospitare anche una parte di produzione altrui, di settori e parti completamente diverse dai nostri, ma adatti alla linea intelligente di Industria 4.0 in cui abbiamo investito". Le imprese che utilizzano l’Ai possono beneficiare di un incremento della produttività oltre il 40%. Le attività ripetitive, come l’inserimento dati o l’elaborazione documentale, possono essere svolte fino al 40% più velocemente; il supporto clienti può essere automatizzato fino all’80%, riducendo i tempi di risposta; l’automazione dei processi può migliorare l’efficienza fino al 65%. L’Ai va regolamentata, quindi, ma anche incentivata, perché il suo impatto sulla competitività è tangibile. Anche nel procurement il cambiamento è già realtà. Come spiega Daniele Civini, Head of Sales Jaggaer Italia, player globale in soluzioni source-to-pay e di collaborazione con i fornitori: “Sistemi come gli Ai agents possono aiutare i team di acquisto a ottimizzare i processi grazie a funzionalità di Q&A, rilevamento delle anomalie delle fatture Po e generazione e sintesi di contenuti tramite Gen Ai. Una tecnologia che offre agli utenti un’esperienza intuitiva ed efficiente su tutta la piattaforma di procurement, mantenendo ‘l’uomo al centro’, ma liberando tempo per attività strategiche ad alto valore". Il report evidenzia che le principali difficoltà nell’adozione dell’Ai riguardano la mancanza di competenze interne (55%) e la scarsa chiarezza normativa (41%). Due ostacoli che rallentano l’innovazione e confermano quanto una legge, se ben scritta, possa educare oltre che regolare. Le Pmi chiedono chiarezza, strumenti e orientamento, non solo vincoli. Sul fronte della gestione dei rischi e della sostenibilità, interviene Azzurra Gollotta, Sales Manager per Italia e Spagna di Achilles, leader globale nella gestione del rischio e delle performance della catena di fornitura che propone soluzioni basate su Ai per aiutare le aziende a comprendere e anticipare le proprie vulnerabilità Esg: “Il nostro sistema, per esempio, basa la propria analisi su dati strutturati e disponibili pubblicamente piuttosto che su input diretti forniti dai fornitori. Raccoglie e monitora informazioni provenienti da database normativi e di conformità, notizie e resoconti dei media, documenti societari e informative sulla sostenibilità, database Esg e di rischio di terze parti, nonché dati sui rischi geopolitici o a livello nazionale. Aggregando queste fonti, l'intelligenza artificiale è in grado di identificare modelli, anomalie e rischi emergenti, fornendo informazioni tempestive sulle potenziali vulnerabilità Esg lungo tutta la catena di fornitura, anche per i fornitori che non hanno inviato direttamente alcun dato”. La diffusione dell’Ai passa anche dalle persone. Perché non esiste trasformazione digitale senza trasformazione delle competenze. Come sottolinea Laura Basili, fondatrice di Women at Business, la piattaforma italiana che mette in rete donne e imprese: “Le skill legate all’intelligenza artificiale sono eterogenee, ovviamente per tantissimi aspetti sono legate ad ambiti tecnico informatici, ma non solo. Con l’evolversi delle tecnologie devono evolvere anche le competenze che si possono acquisire in itinere, anche partendo da carriere lontane dal mondo tech. Nella nostra piattaforma offriamo corsi gratuiti per svilupparle e inserirle nel proprio cv, perché oggi conoscere l’AI è una chiave di accesso al lavoro di domani”. Il quadro che emerge è chiaro: l’Ai non è più una prospettiva, ma una condizione competitiva. Perché generi vero valore, però, deve diventare parte integrante della cultura d’impresa: una cultura che unisca tecnologia, formazione e responsabilità. Solo così l’intelligenza artificiale potrà smettere di essere una promessa e diventare un motore reale di crescita per le pmi italiane.
(Adnkronos) - Dal termovalorizzatore di Santa Palomba (RM) ai droni per il monitoraggio aereo dei siti industriali, fino al modello di Green Hospital. Il Gruppo Acea partecipa anche quest’anno a Ecomondo, il principale appuntamento annuale per la green e circular economy, con uno stand di 200 mq nel Padiglione D3 della Fiera di Rimini, presentando le proprie proposte per contribuire alla transizione ecologica del Paese. In particolare, nell’edizione 2025 il Gruppo è rappresentato dalle società Acea Ambiente, specializzata nella gestione integrata dei rifiuti e nello sviluppo di soluzioni per l’economia circolare e a.Quantum, recentemente costituita da Acea per lo sviluppo di tecnologie e servizi innovativi, con un focus su efficienza energetica, digitalizzazione e sostenibilità. “Per Acea la partecipazione a Ecomondo rappresenta un momento importante di confronto e di condivisione sui temi della sostenibilità e dell’innovazione, che sono alla base del nostro impegno quotidiano - ha dichiarato Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea - Ne sono dimostrazione i progetti che stiamo portando avanti nel campo della termovalorizzazione dei rifiuti con la realizzazione dell’impianto di Santa Palomba che sarà l’infrastruttura più all’avanguardia d’Europa e darà un contributo fondamentale per chiudere il ciclo dei rifiuti della Capitale. In Acea crediamo che la transizione ecologica del Paese passi attraverso un uso consapevole delle risorse, la digitalizzazione dei processi e la diffusione di nuove tecnologie come la robotica e l’intelligenza artificiale. Soluzioni che creano sviluppo economico e valore condiviso per l’ambiente, le comunità e le future generazioni”. La vocazione green del Gruppo industriale, sostenuta da strategie che mirano all'utilizzo sostenibile delle risorse e allo sviluppo eco-compatibile delle infrastrutture, è testimoniata anche dalla presidente di Acea Barbara Marinali. “In Acea ci occupiamo ogni giorno di acqua, energia e ambiente, impegnandoci per garantire la gestione di queste risorse fondamentali in una logica di efficienza e innovazione”, ha spiegato. Acea Ambiente presenterà le tecnologie di ultima generazione, tra cui il progetto del termovalorizzatore di Santa Palomba (RM), che sarà realizzato dalla società RenewRome. Presso lo stand, un video descrive il futuro parco delle risorse circolari e le sue principali caratteristiche. Spazio anche a droni per il monitoraggio aereo dei siti industriali, sistemi di intelligenza artificiale per il riconoscimento dei rifiuti e modelli di manutenzione predittiva. Grazie poi alla presenza sul posto di visori 3D, con il progetto Acea Virtual Tour, i visitatori possono esplorare in modo immersivo gli impianti del Gruppo dedicati al riciclo, alla rigenerazione delle plastiche e alla produzione di energia dagli scarti per scoprire da vicino come i rifiuti si trasformano in risorse, promuovendo trasparenza e cultura ambientale. A.Quantum presenta invece a.Quantum Hospital Services, la nuova realtà dedicata alla trasformazione sostenibile delle strutture sanitarie. Il progetto supporta gli ospedali nella transizione verso modelli di Green Hospital, integrando interventi di efficientamento energetico, gestione intelligente dei rifiuti sanitari, mobilità elettrica e ottimizzazione del ciclo idrico con tecnologie IoT e intelligenza artificiale.