(Adnkronos) - "La mia vista è offuscata, sta peggiorando". A confessarlo è Robbie Williams al 'The Sun', ammettendo di avere "difficoltà a vedere i fan durante i concerti". Si è accorto del problema guardando una partita di football: "Non riuscivo a distinguere i giocatori, erano solo delle macchie su un campo verde davanti a me", racconta l'ex Take That. "Pensavo fosse un normale calo di vista dovuto all'avanzamento dell'età". E così si è rivolto a un oculista, che gli ha consigliato di cambiare occhiali. Ma la situazione non migliorava. "A questo punto ho capito che non si trattava dell’età, ma delle iniezioni per dimagrire", racconta la pop star britannica, che ha deciso di parlare della sua esperienza per "avvertire le persone sui potenziali rischi e assicurarsi che facciano delle ricerche prima di iniziare qualsiasi cura dimagrante del genere". I problemi si sono verificati anche durante recenti esibizioni. "In uno degli ultimi tour, ho cantato She's The One ad una ragazza ogni sera. In sostanza, guardavo in direzione di queste donne che erano girate verso di me. Per loro era un'esperienza incredibile, ignoravano che non potessi vederle... Sono andato da un oculista, ma in quel momento non pensavo che la situazione fosse legata alle iniezioni. E così ho cambiato gli occhiali", aggiunge. "E' preoccupante e, per essere sincero, ovviamente voglio mettere in guardia le persone che leggono sui potenziali rischi, per assicurarmi che facciano le loro ricerche. Io, probabilmente, continuerei a prendere" il farmaco "finché non perderò completamente la vista da un occhio", confessa. L'assunzione del farmaco ha permesso alla star di ritrovare una condizione fisica e mentale quasi dimenticata. "Per molto tempo, mentalmente, non sono stato molto bene. Sembra che negli ultimi dieci anni le nuvole si siano diradate e io sia una persona diversa. Sono una di quelle persone a cui piace allenarsi: stretching, disciplina, prendersi cura di sé. Ogni mattina mi alzo e faccio un po' di esercizi di mobilità per la schiena. Poi faccio 100 affondi, 200 piegamenti, 100 squat ogni giorno e un sacco di esercizi per il core", spiega. Prossimo obiettivo? "Ora voglio riuscire a fare le trazioni".
(Adnkronos) - Sono oltre 6.000 i visitatori che hanno varcato la sede dello stabilimento di Pedrignano (PR), il più grande e sostenibile pastificio del mondo. Lo fa sapere il Gruppo Barilla, che conferma il proprio impegno come azienda aperta, trasparente e vicina alle persone, proprio in occasione Settimana della cultura d’impresa (da 14 al 28 novembre). Le visite guidate rientrano nel progetto 'Porte aperte', un’iniziativa che promuove la conoscenza diretta della tradizione, della qualità e dell’innovazione che da quasi 150 anni rendono Barilla un’eccellenza italiana nel mondo. Consumatori, associazioni, enti, istituzioni e scolaresche hanno potuto scoprire da vicino il percorso che unisce cultura, storia e tecnologia: dalla Collezione Barilla d’Arte Moderna all’Archivio storico Barilla, fino all’esplorazione dello Stabilimento di Pedrignano. Il 2025 ha registrato più di 260 gruppi partecipanti, con un indice di gradimento prossimo al 100%: un segnale forte dell’interesse e dell’apprezzamento del pubblico per un’iniziativa che valorizza l’apertura e la trasparenza come principi fondanti della cultura d’impresa Barilla. Barilla ha inoltre aderito al programma Imprese aperte Parma, offrendo sessioni di visita dedicate sia ai privati sia agli studenti dell’Its tech & food academy e dell’Università di Parma, con l’obiettivo di avvicinare le nuove generazioni alle professioni e alle competenze della filiera alimentare. Il successo di 'Porte aperte' si conferma anche per il 2026, con oltre 90 gruppi già prenotati. Per chi non riuscisse a partecipare alle visite, è sempre possibile conoscere da vicino la storia del marchio al Museo della Pasta, realizzato con il contributo del Gruppo Barilla nella corte agricola di Giarola (PR), insieme al Museo del Pomodoro-info su www.museidelcibo.it. Infine, nel cuore di Parma, la storica Bottega Barilla accoglie i visitatori con un percorso immersivo che unisce passato e futuro, tradizione e innovazione. I programmi delle prossime visite e degli eventi Imprese aperte Parma 2026 saranno disponibili da maggio su www.impreseaperteparma.com/barilla.
(Adnkronos) - A2a conferma la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo. E' quanto emerge dall'aggiornamento al piano strategico. L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. In termini di redditività, l’aggiornamento del Piano Strategico sul periodo 2025-35 mostra un ROI medio maggiore del 9%, un ROE medio del 12%. L’Utile Netto Ordinario è atteso a 0,7 miliardi di euro nel 2028 e sopra 0,8 miliardi di euro nel 2030, mentre si prevede si attesti a oltre 1,1 miliardi di euro nel 2035. Così in dettaglio quanto scritto nell'aggiornamento del piano strategico di A2a al 2035. Il CAGR risulta pari al 6% nel periodo 2025-2030; all’8% nel periodo 2028-2035. In termini di redditività, l’aggiornamento del Piano Strategico sul periodo 2025-35 mostra un ROI medio maggiore del 9%, un ROE medio del 12%. Confermata infine la politica dei dividendi, con una crescita sostenibile del DPS (dividendo per azione) di almeno il 4% annuo. Per l’anno 2026 Sulla base dello sviluppo dei progetti industriali e tenendo conto dell’andamento dello scenario dei prezzi e delle condizioni di mercato, si prevede che il Gruppo A2A traguarderà per il 2026: - un EBITDA compreso tra 2,21 e 2,25 miliardi di euro - un Utile Netto Ordinario di Gruppo tra 0,63 e 0,66 miliardi di euro ''L’Utile Netto Ordinario di Gruppo -si sottolinea- include la stima di maggiori ammortamenti derivanti dal processo di Purchase Price Allocation relativo all’acquisizione del 90% della società Duereti S.r.l.. Potenziale valore addizionale'' Sono state poi identificate ulteriori opportunità strategiche di sviluppo per creare valore addizionale, che potrebbero generare ulteriori 300 milioni di euro di EBITDA al 2035, con un contributo bilanciato sui due pilastri di Piano. ''Il portafoglio di progetti addizionali -si evidenzia- può fungere da backup e garantire il raggiungimento degli obiettivi industriali ovvero può consentire al Gruppo di cogliere opportunità di mercato favorevoli per accelerare o incrementare la crescita anche sfruttando le partnership come potenziale fattore abilitante''. Per l’esercizio 2025 A2a conferma la previsione di un Ebitda nella parte alta del range compreso tra 2,17- 2,20 miliardi di euro e di un utile netto di gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, compreso tra 0,68-0,70 miliardi di euro. Emerge dalle note di accompagnamento ai conti al 30 settembre esaminati dal cda.