(Adnkronos) - Si intitola 'Cuori a tempo' l’inno ufficiale destinato ad accompagnare il viaggio della fiamma olimpica e paralimpica verso l’apertura dei Giochi olimpici invernali di Milano Cortina 2026 e porta la firma di Red Canzian. Il brano, presentato in anteprima durante la seconda serata del 75esimo Festival di Sanremo, annunciando l’ingresso sul palco della campionessa Carolina Kostner, è ora disponibile su Spotify (qui il link). Sulla genesi di 'Cuori a tempo', racconta Red Canzian: "Quando ho saputo che i Giochi olimpici invernali 2026 si sarebbero svolti tra Milano e Cortina ho immediatamente pensato che dovevo regalare qualcosa di mio a questa manifestazione, perché Cortina è nella mia terra, il Veneto, e Milano mi ha accolto fin dalla fine degli anni '60 come una seconda madre. In Veneto ho cominciato a suonare e in Lombardia, a Milano, ho concretizzato il mio sogno, la mia carriera… e allora mi sentivo un po’ in debito con queste due regioni e volevo scrivere qualcosa che accompagnasse questo straordinario evento. Ho pensato subito al batticuore che segna il ritmo di ogni gara sportiva, quel cuore pulsante, motore di tante imprese fatte di passione, grinta e voglia di dare, sempre, il massimo. Così, prima ancora della musica, è nato il titolo, e intorno a quei 'cuori a tempo' è cresciuto poi tutto il resto". Una volta finito di comporre il brano, continua il musicista, "ho contattato la Fondazione Milano Cortina e ho fatto ascoltare loro una demo, solo musica, ma già con quel 'bum bum bum' che avevo in testa, ed è piaciuta molto. Così ho chiesto loro di suggerirmi i principali concetti dello spirito olimpico, che ho prontamente condiviso con Miki Porru, per la scrittura del testo". Anche in questa occasione, per registrare il brano Red Canzian si è circondato di musicisti e collaboratori fidatissimi, riuniti per l’occasione nella Big Family Band. È di nuovo Red a presentarcela: "Chiara Canzian canta le parti centrali, Phil Mer che ha curato anche l’arrangiamento del pezzo suona la batteria. I vocalist sono Jacopo Sarno, Joe Romano e Giancarlo Genise. Alberto Milani alle chitarre e Gabriele Cannarozzo al basso completano la band. Qua e là mescolata ai cori e in mezzo a tutti loro c’è anche la mia voce". 'Cuori a tempo' è stato inciso e mixato da Antonio Nappo presso lo Studio Q di Milano. Prima di ascoltare l’inno ufficiale in mondovisione durante la corsa dei 10.502 tedofori che porteranno la fiamma olimpica e paralimpica attraverso le 110 province italiane verso l’apertura delle Olimpiadi invernali del 2026 , un altro appuntamento altrettanto portentoso attende Red Canzian: il prossimo 5 luglio 2025 il suo Casanova Operapop approda in Piazza San Marco a Venezia, primo musical nella storia a essere rappresentato lì. I biglietti sono disponibili dal 25 febbraio prossimo nel circuito Ticketone, online e nei punti vendita sul territorio.
(Adnkronos) - Un andamento in forte crescita delle società benefit in Italia, che arrivano a quota 4.593 unità, crescendo numericamente del 27% rispetto all’anno precedente e raggiungendo un livello di incidenza dell’1,57 per mille sul totale delle società registrate e del 2% sulle grandi aziende. Sotto il profilo occupazionale, sono oltre 217.000 gli addetti di questo tipo di imprese, per un valore della produzione di circa 62 miliardi di euro. E' quanto emerge dai risultati della ricerca nazionale sulle Società benefit 2025, che sono stati presentati oggi presso il centro congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma, nel corso dell’evento 'Un’ondata di innovazione'. L’iniziativa ha visto la presenza istituzionale del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Attraverso le voci dei partner della ricerca - Nativa, il research department di Intesa Sanpaolo, InfoCamere, l’università di Padova, la Camera di commercio di Brindisi-Taranto e Assobenefit – è emerso un quadro dettagliato della dinamicità del mondo delle società benefit e del ruolo chiave che le imprese possono svolgere per la collettività coniugando performance economiche e generazione di valore per le persone e il pianeta. La fotografia del periodo oggetto della ricerca (2021-2023) sottolinea come queste aziende si confermino più dinamiche rispetto alle non-benefit simili per dimensione e specializzazione: la crescita del fatturato delle società benefit risulta superiore, con un incremento cumulato in termini mediani del 26% e un divario netto rispetto al campione di confronto delle non-benefit, in cui la crescita si attesta invece al +15,4%. Inoltre le società benefit sono caratterizzate da un maggior grado di investimenti su importanti leve strategiche come innovazione, internazionalizzazione, attenzione alla sostenibilità e investimento in energia rinnovabile. Anche il sostegno all’occupazione risulta maggiore rispetto alle non-benefit, con il 62% di società benefit che ha incrementato il numero di addetti rispetto al campione di confronto che si ferma al 43%. Nel periodo preso in considerazione le società benefit hanno registrato una crescita del valore aggiunto del 26,1%, ben superiore rispetto al 16,3% delle imprese tradizionali. L’aumento del costo del lavoro del 25,9%, quasi il doppio rispetto al 12,5% delle non-benefit, dimostra la tendenza a redistribuire maggior valore alle persone, valorizzandole e sostenendole in un periodo caratterizzato da forti spinte inflazionistiche. Guardando alla composizione del management, le società benefit si distinguono per una maggiore attenzione alla parità di genere e alla presenza di giovani nei board. Le donne trovano maggiore spazio nei consigli di amministrazione, con il 48% delle società benefit che presenta almeno una presenza femminile, rispetto al 38% delle aziende non-benefit. Nelle grandi imprese, questa quota sale al 62%, con un distacco di quattordici punti percentuali rispetto alle realtà di pari dimensioni non orientate al modello Benefit. Anche i giovani under 40 sono più presenti nei board delle società benefit, con una quota del 27,9%, che sale al 30,4% nel Mezzogiorno. La leadership giovanile si traduce in maggiore dinamismo e innovazione: tra il 2021 e il 2023, le società benefit guidate da giovani hanno registrato una crescita mediana del fatturato del 30,6%, contro il 23,5% delle imprese con board tutto over 65. Inoltre, queste imprese mostrano una maggiore propensione ad assumere (+20% vs +11%) e a riconoscere aumenti salariali più elevati (+34,5% vs + 23,2%), valorizzando il capitale umano e rafforzando la propria competitività. L’analisi della distribuzione regionale mostra una concentrazione più elevata delle società benefit nel Nord, in particolare in Lombardia (1.500 aziende). L’alta incidenza nel territorio lombardo (2,74؉ sul totale delle imprese) è in parte dovuta alla forte presenza di grandi aziende che trainano il fenomeno; tuttavia, l’ampia diffusione in tutte le classi dimensionali suggerisce una propensione culturale più forte all’innovazione e all’adozione di questo modello. In termini assoluti, la seconda regione per numero di Società Benefit è il Lazio (509), seguita dal Veneto (470) e dall’Emilia Romagna (402). Per quanto riguarda invece le province con la maggior incidenza di Società Benefit sul totale, il podio è formato da Milano (3,95؉), Trieste (3,35؉) e Trento (3,26؉). Nel corso dell’evento sono stati presentati anche i risultati della prima analisi delle finalità di beneficio comune indicate negli statuti societari delle Società benefit - contenuti nella seconda parte della ricerca nazionale delle società benefit presentata a fine 2024 - che ha fatto emergere lo spiccato orientamento dell’impegno delle società benefit verso l’area sociale, seguita dall’area ambientale e di governance. La ricerca nazionale sulle società benefit 2025 conferma dunque il ruolo significativo delle società benefit come un'evoluzione promettente nel panorama imprenditoriale e esempio virtuoso di creazione di valore condiviso, la cui diffusione potrebbe generare un effetto positivo su interi settori e potenzialmente sull’intero sistema paese. “Il percorso che stanno facendo le Società Benefit è ricco di indicazioni preziose per lo sviluppo del nostro tessuto imprenditoriale in senso più moderno e inclusivo”, ha detto il direttore generale di InfoCamere, Paolo Ghezzi. “Le informazioni puntuali che emergono dalle analisi dei dati ufficiali del Registro delle imprese rappresentano un valore straordinario anzitutto per le istituzioni, per seguire da vicino e favorire la diffusione di questa modalità di fare impresa che guarda al territorio e alle persone. Allo stesso modo, sono uno stimolo concreto per le altre imprese fuori dal perimetro Benefit e che, sulla base di queste evidenze, possono avvicinarsi con più fiducia a questo modello”, ha concluso.
(Adnkronos) - "La Lombardia crede fortemente nel comparto del florovivaismo. I numeri sono impressionanti e danno il senso e il significato di un settore che è davvero trainante e rappresenta l’anima portante, anche in Lombardia, del settore primario. Tanti complimenti anche a Myplant & Garden, evento che fa onore al sistema fieristico lombardo e porta tanti operatori e tanta qualità in Lombardia". Queste le parole di Alessandro Beduschi, assessore all’agricoltura, sovranità alimentare e foreste di Regione Lombardia durante la conferenza organizzata da Coldiretti dal titolo 'Florovivaismo italiano. Il motore verde del Paese. Presentazione del 1° rapporto sul florovivaismo italiano - Numeri e fatti del settore'. L’incontro si è svolto all’interno di Myplant & Garden, il Salone internazionale del Verde, ospitato nei padiglioni di Fiera Milano Rho dal 19 al 21 febbraio. "Con Coldiretti stiamo portando avanti tante battaglie. Siamo in contatto con la commissione europea e siamo fiduciosi che si apra una nuova stagione fatta di più realismo e di una valorizzazione del lavoro etico dell’agricoltore, dell’allevatore e del vivaista. Un lavoro che guardi all’ambiente, ma che non sia vincolato a un’ideologia che ha comportato una rinuncia, fortemente manifestata dai nostri agricoltori, al meccanismo fondamentale che è la pac, la politica agricola comune. Quando si mette in discussione la partecipazione degli stessi utenti alla pac vuol dire che il fallimento è certificato. Credo che in Europa, insieme a Coldiretti, riusciremo a toccare tanti temi".