(Adnkronos) - “Nelle ultime due legislature, ma potrei andare più indietro, non è stata fatta un’azione a favore degli italiani che vivono lontano dalla patria”. C’è una punta di amarezza nelle parole di Andrea Di Giuseppe, deputato di Fratelli d’Italia eletto nella circoscrizione Centro e Nord America, che è invece entusiasta del decreto che riforma il modo in cui si può ottenere la cittadinanza. All’Adnkronos spiega che “Farnesina e Parlamento stanno lavorando in modo eccellente”, mentre riserva non poche critiche a chi sta mettendo in discussione la misura, tra cui esponenti della Niaf, la National Italian American Foundation: “purtroppo ha perso molta della sua rappresentatività nella comunità degli italiani che vivono negli Stati Uniti, le nuove generazioni non si avvicinano più al mondo Niaf. Spero che il nuovo presidente John Calvelli possa portare il cambiamento forte di cui l’associazione ha bisogno, anche perché comunque è una macchina costosa che pesa anche sulle tasse dei cittadini italiani”. La riforma, adottata dal Consiglio dei Ministri il 28 marzo scorso, non elimina lo ius sanguinis ma mette limiti precisi per evitare abusi e fenomeni di “commercializzazione” dei passaporti italiani. “C’è un vero mercato, molto spesso illegale. Il nostro passaporto è tra i più ambiti perché permette di lavorare nell’Unione europea, e le persone pagano anche 30mila euro per ottenerlo”, continua Di Giuseppe nel suo colloquio con l’Adnkronos. “Ogni anno vengono ‘creati’ circa 90mila nuovi italiani, è un business miliardario per studi legali, associazioni e anche per la criminalità organizzata. A questi soggetti non interessa nulla della cultura o dell’attaccamento all’Italia: in molti casi inventano parentele e falsificano documenti di piccoli comuni per creare la connessione che garantisce la cittadinanza. Il problema per l’85% riguarda il Sudamerica, ma qui negli Stati Uniti certe associazioni che addirittura chiedono di estendere la possibilità di riconoscere questi legami risalenti più indietro del 1800, senza volerlo finiscono per dare copertura a chi opera nell’illegalità”. Ma, e questa è un’anticipazione che Di Giuseppe condivide con l’Adnkronos, nel decreto sarà introdotto un emendamento che riaprirà i termini per chi perse la cittadinanza italiana prima del 1992. “In passato gli italiani hanno dovuto scegliere quale cittadinanza mantenere. Ecco, mentre discutiamo di proposte molto concrete per il voto elettronico in modo da eliminare i brogli, di dare la tessera sanitaria a chi è iscritto all’Aire (un’altra proposta di legge di Di Giuseppe, ndr), c’è questa norma che non sposta gli equilibri ma che è figlia di un ideale di giustizia: spesso vengono da me persone anziane che mi dicono ‘voglio morire da italiano’. Mentre ci sono decine di migliaia di nuovi italiani ‘creati’ senza alcun vero legame, ne esistono molti che chiedono di raddrizzare una stortura del nostro ordinamento. Mi batterò perché questo avvenga il prima possibile”, conclude.
(Adnkronos) - "Oggi, martedì 15 e mercoledì 16 aprile si svolgono regolarmente le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali della scuola, operazioni messe in dubbio da un decreto monocratico emesso dal presidente della Quarta Sezione Ter del Tar Lazio, che ha disposto la sospensione delle elezioni che si concluderanno il 16 aprile nel comparto Istruzione e Ricerca: la richiesta di blocco era stata prodotta da una istanza cautelare proposta da un sindacato che contestava l’esclusione dalle liste elettorali comunicata dall’Aran con note ufficiali del 25 e 26 marzo". E' quanto si legge in una nota del sindacato Anief. (Video) "Tra le organizzazioni rappresentative - ricorda - l’Anief si conferma per la sua vitalità e proposizione di un nuovo modo di fare sindacato: nei tre giorni di voto, i lavoratori della scuola avranno la possibilità di fare crescere ancora di più chi negli ultimi anni ha dato prova della sua azione sindacali con i fatti: l’obiettivo dichiarato del sindacato autonomo è quello di cambiare e migliorare il futuro contratto e dare maggiore forza al sindacato per tutelare i diritti dei lavoratori. L’Anief – che si presenta a questo appuntamento dell’urna con 9 mila candidati, le liste presentate nel 70% delle scuole, nel 90% degli enti di ricerca, nel 50% degli atenei e nel 30% degli Afam – può contare su un primo importante risultato: rispetto al 2021, ha infatti già raggiunto l’incremento delle deleghe del 30%". Come ha ribadito il leader Anief Marcello Pacifico, “sono tantissime le vittorie ottenute in questi tre anni dal sindacato, segno dello studio e della capacità di influire nella tutela dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola italiana. C’è un colloquio costante con la Corte costituzionale su tante tematiche: dall’indennità di vacanza contrattuale, che abbiamo sbloccato con il decreto anticipi, all’obbligo vaccinale che ha visto una revisione della normativa, all’autonomia differenziata. Ma ci sono molte altre materie, come carta docente, bonus mamme, ferie, ecc. Siamo in attesa anche per il riconoscimento del servizio prestato presso le scuole paritarie. Sono battaglie che portiamo avanti in tutti i tribunali d’Italia per la tutela dei precari soprattutto: 26 milioni di risarcimento sono una grande cifra. Abbiamo anche un dialogo con il parlamento italiano: nell’ultimo anno e mezzo abbiamo fatto cambiare la legge sulla ricostruzione della carriera, le leggi sul risarcimento della reiterazione dei contratti a termine. E' importante dare voce al sindacato: chiediamo con forza il voto perché non si votano solo le rsu ma si vota anche per la rappresentatività dei sindacati per il prossimo triennio. L’Anief c’è e vogliamo essere insieme a chi crede che tutelare i propri diritti è uno dei compiti di tutta la comunità educante”.
(Adnkronos) - Con il progetto speciale ‘Intelligent Venice: la più antica città del futuro’ “c’è un cambio di paradigma. Dopo una lunga stagione in cui si diceva 'salviamo Venezia', adesso è il momento in cui Venezia salva il resto del mondo offrendo sé come modello, come riferimento e come descrizione”. Queste le parole di Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia, durante la presentazione del progetto speciale di Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità - Venice Sustainability Foundation (Vsf), questa mattina nel capoluogo veneto. Si tratta di un progetto espositivo dedicato alla sostenibilità nel contesto della Biennale Architettura 2025 che inizierà sabato 10 maggio nel capoluogo Veneto. Un progetto che per il presidente Buttafuoco incarna la “descrizione, il punto di genio e di ingegno di un'idea tecnologica e culturale, storicamente fondata su quel che Venezia ha saputo dare”.