INFORMAZIONIARU 2019 - Agenzia Regionale Universiadi 2019 Sport, Intrattenimento e Benessere Ruolo: Dirigente Responsabile Area Marketing e Comunicazione Area: Marketing Management Giacomo Candeloro |
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(Adnkronos) - È stato trovato morto l'escursionista tedesco di 52 anni, di cui non si avevano più notizie dalla mattina di mercoledì scorso quando aveva lasciato il rifugio Mulaz dove aveva pernottato, per incamminarsi in direzione del Rifugio Rosetta. L'ultimo contatto con i familiari risaliva al giorno precedente, poco prima di mezzanotte. Sabato la denuncia alla polizia tedesca, visto il lungo silenzio e il mancato rientro. Nella serata di ieri erano quindi partite le ricerche. Attorno alle 21 di ieri la prima chiamata alla Centrale operativa trentina. È stato quindi attivato il Soccorso alpino di San Martino di Castrozza, assieme ai Carabinieri di Cavalese e Primiero. Sono stati contattati i diversi rifugi della zona per risalire alle informazioni utili: Rifugio Treviso e Pradidali con esito negativo, mentre al rifugio Rosetta non c'era la certezza assoluta di un suo eventuale transito. Questa mattina è stato attivato anche il Soccorso alpino della Val Bois per le verifiche nel territorio di competenza. Approfittando delle previsioni, che davano una finestra di un paio di ore prima del maltempo, l'elicottero dell'Air service center, convenzionato con il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi, è quindi decollato per un sorvolo lungo la sentieristica principale, con a bordo un soccorritore della Val Biois e uno della Guardia di finanza. Durante la perlustrazione del sentiero numero 703, che dal Mulaz porta in discesa verso il Rosetta, all'altezza della Torcia di Valgrande, i soccorritori hanno notato il corpo dell'uomo, precipitato in un canale e finito tra due massi, un centinaio di metri più in basso. Ottenuto il nulla osta dalla magistratura per la rimozione, con il supporto di una seconda squadra elitrasportata in quota, la salma è stata imbarellata e recuperata con il gancio baricentrico, per essere poi trasportata al Campo base a Capanna Cima Comelle e affidata al carro funebre. Quattro alpinisti croati sono stati invece recuperati stamattina all’elisoccorso del Soccorso alpino sulla Tofana di Rozes, sopra Cortina d’Ampezzo (Belluno), dopo aver trascorso la notte in parete e all’addiaccio. I quattro, tre uomini e una donna di età tra i 28 e i 32 anni, erano saliti ieri ma erano stati poi costretti a fermarsi per il maltempo che imperversava sulla zona. L’elicottero, decollato stamane all’alba da Belluno, li ha recuperati in un punto a circa 2800 metri di altitudine dove i quattro scalatori, tutti illesi, avevano tentato di trovare riparo dal maltempo che ha costretto anche l’elicottero a fare due distinti interventi per portarli tutti a terra.
(Adnkronos) - “La cultura della formazione serve, è indispensabile per il sistema produttivo, per il mercato del lavoro e per le persone, per affrontare problemi complessi derivanti dall'innovazione tecnologica e da quelle organizzative o dalla necessità di migliorare il rapporto con i fornitori e i clienti. Fattori che fanno leva sulle risorse umane. La capacità di adeguarle è decisiva per rafforzare anche il sistema degli investimenti”. Così Natale Forlani, presidente di Inapp (Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche), all’Assemblea pubblica di Assolavoro Formazione, oggi a Milano. Un appuntamento che ha permesso di approfondire i risultati della ricerca 'Il mercato dei servizi per la formazione in Italia' condotta da Assolavoro DataLab, l’Osservatorio dell’Associazione nazionale delle agenzie per il lavoro. Per il presidente di Inapp, “la consapevolezza di dover investire sulle risorse umane si sta diffondendo nelle imprese perché l'utilizzo delle tecnologie oggi è determinante per far crescere la produttività, migliorare le organizzazioni". "Le tecnologie sono il capitale investito, le competenze e i lavoratori - analizza Forlani - rappresentano la possibilità di utilizzarle Bisogna però diversificare l'offerta formativa. Non basta quella scolastica, non basta quella universitaria. Servono tutte e due, ma bisogna investire quotidianamente nell'aggiornamento delle competenze". "Quindi servono più attori che producano offerta formativa, a partire dalle imprese negli enti bilaterali. Da coloro che interpretano l'incontro domanda-offerta di lavoro e quell'insieme di politiche attive che purtroppo in Italia dobbiamo fare degli sforzi notevoli per migliorare”, conclude.
(Adnkronos) - “Noi, come Comuni, siamo stati i primi a mettere a terra le potenzialità del Pnrr. Abbiamo realizzato nuove infrastrutture, molte di queste opere sono in corso ma siamo stati tra i primi ad aver rispettato le tempistiche e gli obiettivi del Pnrr”. Lo ha detto Vito Parisi, vicepresidente Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) con delega al trasporto pubblico locale a alla mobilità sostenibile, partecipando alla presentazione della terza edizione di ‘Eco Festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti’, che Anci patrocina, in programma il 16 e 17 settembre 2025 nel Centro Congressi di Piazza di Spagna a Roma. “Ora bisogna parlare di governance, perché c’è l’infrastruttura, ma ci serve un processo di pianificazione seria, che vada oltre i Pums, i Piani urbani di mobilità sostenibile di cui si sono dotati diversi Comuni. Servono delle agenzie di trasporto - aggiunge - con dei manager che gestiscono il trasporto pubblico, e questo deve avvenire in sede locale e pubblica, come quella dei Comuni. Mi auguro che questo fondo venga rimpinguato, perché le risorse non sono soddisfacenti, e che ci sia un ripensamento”. Le agenzie di trasporto dei medi e piccoli Comuni, rispetto a quelli metropolitani, sembrano aver già individuato modelli virtuosi che, spiega Parisi, potrebbero essere applicati anche alle grandi città: “Mi auguro che quanto prima ci sia una condivisione dei dati al riguardo. Purtroppo, oggi la domanda di trasporto pubblico è basata su un dato storico e non si tiene conto delle evoluzioni che ci sono state, di quello che accade all’interno delle stazioni ferroviarie o con lo sharing dell’automobile piuttosto che delle biciclette. È un sistema che si sta evolvendo, però è importante che la sua governance ritorni in una sede pubblica. L’auspicio è che tutto ciò diventi molto concreto, perché date le tendenze ormai prossime, come la guida autonoma e l’intelligenza artificiale, noi non possiamo subire un processo che rischia di essere nelle mani del privato”.