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Conserve Italia Soc. Coop. Agr
Giacomo Angelin |
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(Adnkronos) - La Commissione europea ha approvato tislelizumab in combinazione con chemioterapia per il trattamento di prima linea del carcinoma a cellule squamose dell'esofago (Escc) e dell'adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea (G/Gej). Lo annuncia in una nota BeiGene, azienda oncologica globale che intende cambiare il suo nome in BeOne Medicines. "I pazienti con diagnosi di tumore gastrico ed esofageo avanzato presentano una sopravvivenza mediana che si misura in mesi, non in anni, evidenziando la necessità urgente di opzioni terapeutiche più efficaci - spiega Filippo Pietrantonio, responsabile dell'Unità di Oncologia gastrointestinale presso la Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori di Milano - I dati ampiamente positivi degli studi Rationale-305 e 306 sottolineano e confermano il profilo clinico unico di tislelizumab e il suo potenziale di produrre miglioramenti significativi dei risultati dei pazienti eleggibili, offrendo una nuova speranza per migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita a chi ne ha grande necessità". Nell'Escc, l'estensione di indicazione è per tislelizumab in combinazione con chemioterapia a base di platino per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con tumore localmente avanzato o metastatico non resecabile con espressione di PD-L1 con un punteggio di positività dell'area tumorale (Tap) ≥ 5%. Nell'adenocarcinoma G/Gej, l'estensione di indicazione è in combinazione con chemioterapia a base di platino e fluoropirimidina per il trattamento di prima linea di pazienti adulti con tumore localmente avanzato Her2-negativo non resecabile o metastatico con espressione di PD-L1 con un punteggio TAP ≥ 5%. "Come pietra miliare del nostro portfolio di tumori solidi, tislelizumab è fondamentale per l'impegno di BeiGene di fornire trattamenti innovativi al maggior numero possibile di malati di cancro, con più di 1,3 milioni di pazienti già trattati con il farmaco a livello mondiale - afferma Mark Lanasa, Chief Medical Officer, Solid Tumors, BeiGene - In poco più di un anno, abbiamo ottenuto l'approvazione di 6 indicazioni nell'Unione europea e siamo impazienti di poter garantire ai pazienti europei un ampio e rapido accesso a tislelizumab". Nella prima linea dell'Escc, l'estensione dell'indicazione si basa sui risultati dello studio Rationale-306 (NCT03783442) di BeiGene, uno studio globale di fase 3 randomizzato, controllato, in doppio cieco per la valutazione dell'efficacia e della sicurezza di tislelizumab in combinazione con chemioterapia come trattamento di prima linea dei pazienti con patologia localmente avanzata non resecabile, recidivata o metastatica. Lo studio, che ha arruolato 649 pazienti in centri in Europa, Nord America e Asia-Pacifico, ha soddisfatto l'endpoint primario, raggiungendo un beneficio di sopravvivenza globale (Os) statisticamente significativo e clinicamente rilevante di tislelizumab in combinazione con chemioterapia, rispetto a placebo più chemioterapia nella popolazione intent-to-treat. La sopravvivenza globale mediana è stata di 17,2 mesi il gruppo trattato con tislelizumab rispetto a 10,6 mesi con placebo con una riduzione del rischio di morte del 34%. La sopravvivenza a 3 anni nella popolazione con espressione di PD-L1 ≥ 5% è migliore a favore del braccio con tislelizumab (mediana 19,1 versus 10,0 mesi), dimostrando una riduzione del rischio di morte del 38%. La richiesta di estensione dell'indicazione in prima linea del tumore G/Gej si basa sui risultati dello studio Rationale-305 (NCT03777657) di BeiGene, uno studio globale di fase 3 randomizzato, in doppio cieco, controllato per la valutazione dell'efficacia e della sicurezza di tislelizumab in combinazione con chemioterapia come trattamento di prima linea di pazienti con tumore G/Gej non resecabile avanzato o metastatico. Lo studio, che ha arruolato 997 pazienti nei centri in Europa, Nord America e Asia-Pacifico, ha soddisfatto l'endpoint primario e ha dimostrato un beneficio di sopravvivenza globale (Os) statisticamente significativo e clinicamente rilevante con una sopravvivenza mediana di 15,0 mesi nei pazienti trattati con tislelizumab in combinazione con chemioterapia a scelta dell'investigatore, rispetto a 12,9 mesi nei pazienti trattati con placebo più chemioterapia, riportando una riduzione del rischio di morte del 20%. Nella popolazione con PD-L1 ≥ 5%, la sopravvivenza mediana è stata di 16,4 mesi con tislelizumab più chemioterapia rispetto a 12,8 mesi per il braccio con placebo, che rappresenta una riduzione del rischio di morte del 29%. I dati di sicurezza riportati includono più di 2.800 pazienti trattati con tislelizumab sia in monoterapia (1.534) che in combinazione con chemioterapia (1.319) al dosaggio approvato. Le reazioni avverse più comuni di grado 3 o 4 (≥ 2%) sono risultate neutropenia, trombocitopenia, anemia, fatigue, ipokalemia, iponatremia, polmonite, linfopenia, aumento dell'alanina aminotransferasi, aumento dell'aspartato aminotransferasi, diarrea ed epatite. Tislelizumab è approvato nell'Ue anche per i pazienti con Escc localmente avanzato o metastatico non resecabile, dopo una precedente chemioterapia a base di platino, e per tre indicazioni nel Nsclc nei setting di prima e seconda linea. L'azienda ha annunciato recentemente l'intenzione di cambiare il nome in BeOne Medicines Ltd, riaffermando il suo impegno a sviluppare farmaci innovativi per eliminare il cancro, collaborando con la comunità internazionale per raggiungere il maggior numero possibile di pazienti.
(Adnkronos) - Capitale indiscussa del design mondiale, Milano accoglie nel cuore del quadrilatero della moda, in via Monte di Pietà 13/1, il lancio internazionale di un nuovo marchio d’arredo destinato a riscuotere un grande successo. Si tratta di Diviana, brand indiano che ha l’ambizione di proporre mobili di lusso che coniugano modernità e tradizione, stile e contemporaneità, superando i confini prestabiliti tra eleganza e innovazione. Una sfida che vede alleati manifattura indiana e design italiano: infatti l’Art director del marchio e autore delle prime due collezioni per l’Europa è Marco Corti, architetto e designer di grande esperienza e fama internazionale. I numeri di Diviana - 900 professionisti appassionati e qualificati in tutto il mondo, un fatturato di circa 15 milioni di euro e un investimento in Italia e in Europa che nel prossimo biennio raggiungerà i 50 milioni di euro - mostrano le dimensioni dell’investimento internazionale in corso da parte del brand indiano. Fondato nel 2009 da Kapil Chopra, imprenditore visionario con una profonda conoscenza del settore dell’arredo-design, Diviana è un marchio che in pochi anni è cresciuto fino a diventare un simbolo di raffinatezza in tutta l’area Asian e Middle Est. “L’obiettivo di Diviana - spiega Chopra - non è solo quello di partecipare al mercato del lusso, ma stabilire nuovi standard di raffinatezza ed esclusività grazie alla nostra miscela unica di qualità, eleganza e a una vasta gamma di prodotti premium-to-luxury. Noi creiamo mobili che trascendono la mera estetica, infondendo in ogni ambiente un senso di raffinata eleganza e profondità emotiva. Ogni pezzo è meticolosamente progettato per ispirare, elevando spazi ordinari in straordinari santuari di stile e raffinatezza, incarnando l'essenza stessa del vivere moderno". "Non ci limitiamo a creare mobili - prosegue il Ceo - ma creiamo pezzi che parlano di uno stile di vita definito dall'eleganza, dall'innovazione e dal rifiuto di scendere a compromessi con la qualità. L’azienda è consapevole che il vero lusso consiste nel creare ambienti su misura che riflettano lo stile unico dei clienti e ne elevino lo stile di vita. I nostri clienti sono intenditori di design, individui che cercano non solo la bellezza, ma anche il significato e la distinzione in ogni angolo dei loro spazi". Per questo motivo, il marchio ha creato un processo di soluzioni personalizzate progettate per soddisfare ogni esigenza e superare le aspettative. Dalla consultazione iniziale all'installazione finale e oltre, ogni fase è ottimizzata per offrire ai clienti un'esperienza di progetto senza soluzione di continuità. Servizi di progettazione e produzione su misura di mobili, fornitura di rivestimenti, armadi e porte, l’azienda offre un pacchetto completo chiavi in mano per creare ambienti unici e sofisticati. Per il proprio debutto nel Vecchio Continente, Diviana ha scelto Milano e, in particolare, via Monte di Pietà 13/1, in pieno Quadrilatero della moda, cuore pulsante dell’economia meneghina dove arte, moda e design sono protagonisti assoluti. Una location che conferma quel percorso creativo che mette in contatto le tradizioni indiane e il moderno design italiano per dare vita a un hub di sofisticata eleganza. Realizzato su una superficie di circa 220 mq, il progetto di interior design per il primo Flagship Store Diviana ha avuto come obiettivo principale la valorizzazione delle nuove collezioni Sublime e Q Collection entrambe firmate da Marco Corti. “L’approccio progettuale - sottolinea l’Art director - si è basato sulla creazione di un contesto raffinato e accogliente, pensato per mettere in risalto le qualità distintive degli arredi, grazie all’utilizzo di pannellature murali di vario tipo e lampade decorative accuratamente progettate. L'idea - prosegue Corti - è stata quella di dare vita a un ambiente sobrio ed elegante, dove ogni elemento fosse studiato per esaltare al meglio l’essenza dei prodotti esposti. Texture murali neutre e una pavimentazione armoniosa sono state scelte per creare un equilibrio visivo che permettesse agli arredi di emergere come veri protagonisti dello spazio, trasmettendo un’esperienza sensoriale unica e coinvolgente per il visitatore". “Stabilire un hub a Milano - conferma Chopra - ci darà l’opportunità di connetterci con i mercati chiave di tutto il continente in modo più efficace, sfruttando i forti legami della città con i settori del design, della moda e del lusso. Una base da cui coordinare i nostri sforzi commerciali, produttivi e di partnership in tutto il Vecchio Continente, assicurandoci di rimanere agili e reattivi alle esigenze del mercato europeo e alle preferenze dei consumatori". “Milano - rimarca Chopra - è più di una località, è un simbolo di eccellenza globale, nella moda, nella cultura e ovviamente, nel design. Dopo aver considerato altre candidate in ogni lato del pianeta, abbiamo scelto Milano perché incarna lo spirito di eleganza, artigianalità e design lungimirante che definisce Diviana. Questo debutto non è solo un ingresso in Europa, non siamo qui solo per aprire uno showroom, ma per aggiungere la nostra voce alla ricca narrativa del design di questa città, per diventare una parte importante dell'eredità di Milano nel mondo del design. "Con l’arrivo a Milano, ci proponiamo di trarre ispirazione da questo contesto così dinamico per offrire ai consumatori qualcosa di diverso. La clientela esigente di una città così cosmopolita e l'apprezzamento per l'artigianato di alta qualità si allineano perfettamente con la nostra visione di elevare la scelta dei consumatori attraverso offerte innovative e ponderate", aggiunge. Le collezioni in anteprima firmate Marco Corti sono Sublime Collection e Q Collection. Definizione pulita, chiara, mai serpeggiante né rigidamente geometrica, morbidezza controllata, mai lasciata all'abbandono caratterizzano Sublime, dove la qualità dei materiali si veste di colori semplici, dettagli sartoriali che non accecano né giocano, ma riposano. L'ambiente della collezione Sublime è infatti un luogo lussuoso e accogliente che favorisce la calma e le voci sommesse di chi comprende l'importanza delle parole e delle relazioni. “Per Sublime - racconta il designer - i miei riferimenti sono l'architettura e gli interni italiani degli anni '20 e '30 del XX secolo, dove i dettagli avevano forti richiami al passato. Questa è la mia collezione, il mio significato di stile, lusso e bellezza amichevole; in una parola il mio stile di vita. Citando Baudelaire, i miei mobili e i miei interni si chiudono con calma, lusso e sensualità”. La Collezione Q, invece, è una famiglia di arredi con una forte personalità internazionale, il cui concetto si basa su tre qualità: moderno, minimale e sofisticatezza. Forme morbide e colori cipria caratterizzano tutti i pezzi, creando un ambiente in cui ognuno contribuisce a raccontare un'identità unica. Queste caratteristiche distintive diventano il motore della realizzazione di ogni singolo articolo, infatti la collezione è pensata per creare un linguaggio contemporaneo nell'atmosfera domestica. “La nostra aspirazione - dice Corti - è quella di progettare una collezione ricca, solida e completa, che si distingua sia per il design che per la qualità, e che proietti in modo coerente il nostro valore e la nostra visione dell'abitare contemporaneo, affinché tutti possano condividerla. A 'moderno, minimale e sofisticato' potremmo aggiungere anche 'rigore, semplicità e lusso'. Infatti, tutti i singoli elementi della collezione sono stati progettati con linee pulite, sensazione di equilibrio e attenzione alla qualità”. Ogni singolo particolare è stato curato al dettaglio, dalle forme morbide alla scelta di texture e colori tenui. Il mondo della Collezione Q si esprime non solo attraverso i singoli pezzi, ma anche nella capacità di trasformarla in uno 'stile di vita' in ogni ambiente e in ogni contesto interno.
(Adnkronos) - “Siamo un paese che ha un terzo del proprio prodotto interno lordo basato sulle esportazioni, sulla distribuzione". Lo ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto, in visita all'Operations Innovation Lab di Amazon di Vercelli dove si è ribadita l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato nell’ambito degli imballaggi sostenibili. "In questo senso, aziende come Amazon che sono altamente innovative, modernissime, che fanno ricerca interna per l'innovazione, credo davvero che rappresentino il futuro, nel mantenersi sul mercato, quindi creando occupazione - aggiunge - Credo che una sinergia con Amazon sia già in essere, anche perché chiaramente in questo caso è il pubblico che deve rincorrere il privato, allo stesso tempo abbiamo avuto il riconoscimento di quello che è il loro ruolo con le scuole di formazione. La ricerca, dal canto suo, è una ricerca sul campo, non può essere solo un qualcosa di limitato alla scuola, si deve creare un'integrazione scuola-impresa-lavoro: questi sono i nuovi modelli di istruzione e formazione”.