(Adnkronos) - Incontri speciali per Jannik Sinner. Il tennista azzurro sta continuando la sua preparazione alla nuova stagione al caldo degli Emirati Arabi Uniti, tra Dubai e Doha, dove ieri è andata in scena la finale di coppa Intercontinentale tra Paris Saint-Germain e Flamengo. A trionfare sono stati i francesi, che si sono imposti ai calci di rigore con un super Safonov, portiere capace di parare quattro penalty su cinque. Sugli spalti dello stadio Ahmed bin-Ali c'era anche Sinner, che prima del match ha potuto incontrare alcuni dei tanti ambassador invitati dalla Fifa. Tra loro Alexandre Pato, ex attaccante brasiliano del Milan, e Alessandro Del Piero, leggenda della Juventus, con cui Sinner ha scattato una foto condivisa nelle storie Instagram proprio da Pato. "Del Piero allenati da! Perché con Sinner mi sono messo d'accordo per batterti", è stato il messaggio, accompagnato da una risata, a corredo della foto che ritrae tutti e tre in posa e sorridenti. E per Jannik quello con Pato è un incontro davvero speciale considerata la sua fede, mai nascosta, per il Milan. Sinner si sta continuando ad allenare sotto il sole di Dubai. Jannik ha aumentato già negli scorsi giorni l'intensità degli allenamenti per farsi trovare pronto al primo appuntamento del 2026, gli Australian Open, a cui arriverà da campione in carica. L'azzurro è stato il protagonista di diversi video che nei giorni scorsi hanno fatto il giro dei social: petto nudo e il 'solito' cappellino, questa volta rosso. Sinner si è mosso soprattutto da fondocampo, colpendo prima di dritto e poi di rovescio: "Bravo Jannik! Ultime quattro!", ha urlato Simone Vagnozzi per spronarlo quando la fatica cominciava a farsi sentire. Sinner si è anche allenato con la tennista rumena Simona Halep, che aveva annunciato il ritiro proprio in questo 2025. Il tutto è stato documentato da Darren Cahill in una storia pubblicata su Instagram: "Una coppia di campioni", aveva scritto il supercoach australiano. In un'altra storia invece Cahill aveva mostrato uno degli ormai classici momenti di svago del Sinner-team: una partita a beach soccer sulla spiaggia di Dubai, con il Burj Al Arab Jumeirah sullo sfondo. Sinner, insomma, sta prolungando il suo soggiorno in Medio Oriente. Dopo una breve vacanza alle Maldive, Jannik sarebbe volato proprio a Dubai con la fidanzata Laila Hasanovic. Ed è stata proprio la modella a offrire 'indizi' sugli spostamenti del tennista azzurro, postando sui social alcune foto tra cui il Burj Al Arab oltre a un selfie allo specchio e uno scatto con due lettini utili per una lezione di pilates reformer. L'ultimo weekend invece è stato all'insegna di una delle grandi passioni di Sinner: la Formula 1. In occasione dell'ultimo Gran Premio dell'anno, quello di Abu Dhabi che ha incoronato Lando Norris campione del mondo, Jannik è arrivato al paddock proprio insieme ad Hasanovic per assistere in prima fila alla gara. Sinner, che già un anno fa fu ospite nel paddock di Abu Dhabi, è arrivato 'scortato' dal suo team, con il coach Simone Vagnozzi e il preparatore Umberto Ferrara. L'azzurro ha posato, in particolare, per una foto con Kimi Antonelli, pilota italiano della Mercedes. Con Antonelli, ha girato sul circuito a bordo di una AMG GT 63 con 585 cavalli. E proprio dal box delle Frecce d'argento ha assistito alla corsa. In Australia Sinner dovrà difendere il titolo degli Australian Open vinto negli ultimi due anni, ma prenderà parte anche alle esibizioni della opening week, la settimana che precederà l'inizio del torneo. Oltre a lui, in quei giorni saranno impegnati a Melbourne i migliori tennisti al mondo, tra cui Carlos Alcaraz, Alexander Zverev e l'altro azzurro Lorenzo Musetti. Sinner sfiderà il canadese Felix Auger-Aliassime venerdì 16 gennaio alle 7.30 ora italiana, quando scenderà in campo alla Rod Laver Arena di Melbourne.
(Adnkronos) - Con l’avvicinarsi delle festività natalizie, milioni di italiani si preparano a trascorrere periodi più o meno lunghi fuori casa, tra viaggi, visite ai parenti e brevi vacanze. Un momento di pausa che coincide con una maggiore mobilità e con abitazioni spesso lasciate vuote per giorni. La 4ª edizione dell’Osservatorio Censis-Verisure sulla Sicurezza della casa, realizzata in collaborazione con il servizio analisi criminale del ministero dell’Interno, analizza l’andamento dei furti in abitazione in diversi periodi dell’anno e il modo in cui le famiglie italiane affrontano il tema della sicurezza domestica. Secondo i dati nel 2024 in Italia sono stati denunciati 155.590 furti in abitazione. Nei mesi a ridosso delle festività natalizie i numeri sono risultati più elevati rispetto ad altri momenti dell’anno: a novembre del 2024 si contano 19.931 furti, a dicembre 18.393, a gennaio 2025 14.059. Si tratta di un andamento che gli esperti collegano anche a fattori stagionali, come la maggiore mobilità e le ore di luce ridotte. Ma come e quando avvengono i furti? Secondo l’Osservatorio, nel 72,6% dei casi l’abitazione era vuota al momento del furto. Anche assenze di breve durata possono quindi incidere, non solo i periodi di vacanza più lunghi. Quando, le abitudini degli inquilini sono note, gli episodi si concentrano durante il giorno e nella prima serata: nel 2024 il 31,7% dei furti è stato commesso tra le 14:00 e le 19:59, mentre il 20% tra le 7:00 e le 13:59. Le ore serali e notturne incidono, invece, meno: solo il 10,5% dei furti avviene tra le 20:00 e le 23:59, il 9,7% tra mezzanotte e le 6:59. Per quanto riguarda le modalità di ingresso, nel 46,4% dei casi i ladri sono entrati da finestre o portefinestre, nel 33,7% dalla porta d’ingresso principale e nel 14,6% da una porta secondaria. Ma quali sono le misure da adottare per cercare di 'mettere in sicurezza' il proprio appartamento prima della partenza verso le festività natalizie?Ecco alcune buone pratiche che Verisure, leader europeo nella sicurezza monitorata, condivide con Adnkronos/Labitalia, per chi si prepara a lasciare casa durante le festività. Innanzitutto verificare porte, finestre e impianti. Prima di partire è opportuno controllare con attenzione porte, finestre e portefinestre, concentrandosi in particolare sui punti di accesso che le statistiche indicano come più utilizzati. È consigliabile verificare lo stato dell’impianto elettrico e del gas, scollegando gli elettrodomestici non essenziali. Gestire luci e tapparelle, con timer o sistemi smart per non dare l’impressione di un’abitazione vuota. Prestare attenzione alla condivisione sui social media, rimandando la pubblicazione di foto delle vacanze al momento del rientro. Coltivare relazioni di buon vicinato. Avvisare i vicini della propria partenza e chiedere loro di ritirare posta, volantini o pacchi contribuisce a evitare segnali evidenti di assenza prolungata. Può essere utile anche chiedere di prestare attenzione a eventuali anomalie, come piccoli fili o residui di colla tra porta e telaio, la cosiddetta tecnica del 'filo di colla', talvolta utilizzata per capire se un ingresso viene aperto. Quindi controllare la copertura assicurativa. Verificare la copertura della polizza contro furti e danni e lasciare un recapito a una persona di fiducia per eventuali necessità durante l’assenza. Utilizzare tecnologie di controllo da remoto. Servirsi di sistemi che permettono di monitorare l’abitazione a distanza (telecamere, sensori, app dedicate), così da essere avvisati in tempo reale in caso di anomalie. Sistemi di allarme e centrale operativa. I sistemi di allarme collegati a una centrale operativa attiva 24 ore su 24 offrono un ulteriore livello di protezione: in caso di segnale d’allarme, gli operatori verificano l’evento, contattano il cliente e, se necessario, possono attivare guardie giurate e forze dell’ordine. Nuove soluzioni per l’ingresso di casa. Anche l’accesso principale può essere reso più sicuro grazie a soluzioni di nuova generazione come Smartlock, una serratura con cilindro antieffrazione certificato, gestibile da remoto tramite app, che consente di aprire e chiudere la porta a distanza e facilitare l’accesso ai soccorsi in caso di emergenza.
(Adnkronos) - "Dall'inizio di quest'anno c'è l'obbligo di introduzione del 25% di riciclato nelle bottiglie, quindi andiamo a toccare con mano e abbiamo toccato con mano dal vivo in questo 2025 che cosa vuol dire obbligare qualcuno a mettere del riciclato". Queste le parole di Corrado Dentis presidente Coripet, il consorzio autonomo, volontario che opera nella raccolta e nell'avvio a riciclo dei contenitori per liquidi in Pet, intervenendo alla Conferenza Nazionale Industria del Riciclo 2025, promossa dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile con Conai e Pianeta2030, con il patrocinio di Mase e Commissione Europea. "Abbiamo dato il 25% di riciclato, quello che è obbligatorio per legge, a tutti i consorziati produttori – prosegue Dentis – quindi rispettano gli obblighi normativi. Questo l'abbiamo fatto grazie ad una catena di custodia che parte dalla raccolta e segue tutta la filiera fino alla consegna ai soci di un Pet riciclato di altissima qualità, qualitativamente elevato. Abbiamo condotto in questi anni assieme all'Università Federico II di Napoli uno studio completo su più di mille campionature effettuate su tutta la filiera. La capacità di produzione del polimero in estremo oriente è 12 volte superiore a quella di tutta l'Europa. Quindi abbiamo dimensioni e dinamiche non comparabili. Siamo riusciti, ciononostante, attraverso questo nuovo modello, a garantire i presupposti per ottemperare alla legge, dando ai nostri soci un polimero, peraltro, a condizioni economiche estremamente stabili, che è tracciato made in Italy (dalla raccolta alla produzione) e rispetta perciò anche le norme che prevedono l’obbligo di utilizzo di E-Pet europeo”. “Il nostro modello riguarda più del 40% dell’immesso a consumo e auspichiamo che anche tutti gli altri produttori sposino il modello Coripet. Ma al momento la restante quota di mercato, approfittando di un vuoto normativo privo di sanzioni, non rispetta gli obblighi, continuando ad usare il Pet vergine di importazione, favorito da un prezzo più basso. Questo è un qualcosa che va colmato a stretto giro, anche perché la concorrenza, quella che arriva dalla Cina, riguarda sia il polimero vergine che sui polimeri riciclati”.